Sono passati tanti anni, ormai
Da quando conducevamo vita vagabonda
Libertina
Anarchica
E parlavamo solo in italiano assai raffinato
Usando frasi pompose ed altisonanti
Eravamo giovani, e ancora democratici
Ma conoscendo il demos, oramai
Nessuno ci convincerà di lasciare l’ideale
Del feudalesimo e della fedeltà classista clericale
Al Primato Indiscutibile del Papa di Roma
Possa il più furbo governare con pugno autoritario
E permetterci di fare i pittori mediocri e scadenti
Leggere degli amori infelici di Cesare Pavese
Il più grande sognatore non comunista italiano
Vogliamo essere liberi e gerarchici
Scrivendo di notte alle amate
Poesie trasgressive e splendide
Abbracciando regine danzanti e cantanti
Di tutte le regioni del Regno D’Italia
Inebriati dal dionisiaco misticismo
Di amori falliti, dolcissimi
Roberto Minichini, ottobre 2023
Nessun commento:
Posta un commento