lunedì 26 febbraio 2024

Sono i boschi ad essere tempio d'elezione (Poesia di Roberto Minichini)


Sono i boschi ad essere tempio d’elezione

In una situazione in cui parliamo

Solo con gli animali e le piante

Camminando in compagnia

Degli spiriti della natura

Impossibile che ti permettano

Di entrare in questi boschi

Apparentemente, parliamo la stessa lingua

Non è vero, il confine che tu non vedi

Esiste, è fortissimo ma non è di questo mondo

Non sopporto tutta questa crudeltà

Che rovina l’armonia fra i popoli e le genti

Voglio pace, canti melanconici, e misticismo

Stare lontano dalla società degli agitati

L’idolatria del successo e del consenso

Flagello immondo

Si tratta di manie ed ossessioni

Quanto è invece bello stare seduti per ore

Su questo freddo sasso in solitudine

E cercare di diventare amico della luna

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

La clessidra dello scorrere del tempo (Poesia di Roberto Minichini)


La clessidra dello scorrere del tempo

E le vani agitazioni di quella illusione

Chiamata vita terrena

Capitolo breve per tutti

Transitorio

Coloro che sono vivi, dormono

E quando muoiono, si svegliano

Gli angeli del bene i demoni del male

Ispirano pensieri ed azioni negli esseri umani

Luce dell'anima e corruzione in lotta fra loro

E Lui, l'Unico, guida chi vuole alla Sua Unità

Mentre leggiamo certe pagine di filosofi

Che insegnano il nulla e l’abisso del vuoto

Il materialismo, soggettivismo, relativismo

I nostri pensieri vanno alla Saggezza Divina

Trasmessa e custodita da anime pure ed oneste

Mettiamo via questi filosofi

Secondo noi questi sono ignoranti e barbari

E ci mettiamo a pregare, è l’ora della preghiera

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

domenica 25 febbraio 2024

Quali sentieri ci hanno diviso (Poesia di Roberto Minichini)


Quali sentieri ci hanno diviso

Se non quelli degli attaccamenti

A preconcetti fanatici

Dove fra due mondi non si parla più

Cala un assurdo e triste filo spinato e un muro

Ho voluto fare il mistico nudista ermetico gnostico

E suonare le mie erotiche musiche sacre

Zoroastriane, sabiane ed Ismailite, sciite duodecimane

Della Antica Persia Patria Eterna ancestrale

Dove la Luce Suprema lotta contro il Principio del Male

Frequentavo alte montagne apocalittiche

E ti ho trovata, distesa, nuda, come monaca eretica

Mi hai corrotto moralmente portandomi nel paradiso

Poi la tua Croce ha cominciato a litigare con la mia Mezzaluna

Hai voluto impedirmi di visitare la Mecca

Mentre io ti ho detto che i tuoi monaci barbuti che credevano alla trinità

Erano ignoranti, intolleranti, bigotti ed esclusivisti, islamofobici

Tu hai detto che i miei turbanti barbuti erano ancora più fanatici

Poi ci siamo baciati, per fare la pace

E ci siamo dedicati alla fornicazione interreligiosa in abbondanza

Abbiamo concepito una figlia magica, una notte piena di stelle incredibili

In un modesto albergo alla periferia di Istambul

Eravamo gli unici clienti

La mattina dopo abbiamo visitato la tomba benedetta

Di un santo sufi dell’epoca Ottomana

In quel momento, per lunghi minuti di meraviglia

Ho percepito che il santo nella tomba ci salutava

E siamo stati ospiti dei dervisci hanafiti sunnita

Della confraternita mistica Naqshbandi

Ti ricordi, che ti hanno accolto come una regina?

I nostri sentieri ora si sono divisi, come nelle epoche medievali

Cristiani da una parte, e musulmani dall’altra

Eppure ci siamo detti che noi non vogliamo queste divisioni

Ma è andata altrimenti

Qualche volta, nei miei boschi del Sultanato Ottomano turco e balcanico

Io vedo la tua immagine, e la bacio

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

Volevo averti fra le mie braccia (Poesia di Roberto Minichini)


Volevo averti fra le mie braccia

Ma fu un mattino tiepido

E il mondo divenne folle

Forse tutto è sogno ed illusione

E l’isola dell’amore è irraggiungibile

In quanto l’ego è un oscuro dittatore

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

sabato 24 febbraio 2024

Esercitare il mestiere di mago è una cosa assai difficile nel ventunesimo secolo (Racconto breve di Roberto Minichini)


Esercitare il mestiere di mago è una cosa assai difficile nel ventunesimo secolo. Purtroppo mi è impossibile diventare un piccolo borghese. Come druido apolitico oltre che apostolico e mezzo solare e mezzo lunare cammino nudo qualche volta per i boschi della mia amata Croazia e se mi incrociano dei turisti mi fotografano. Essi non sanno che la mia lunga barba bianca da santone e da mistico è finta. Da giovane ero un aspirante samurai giapponese e fu nel 1987 che lessi per la prima volta Yukio Mishima in una edizione jugoslava, presa in prestito in una biblioteca di Zagabria. A quel tempo ero stato indottrinato da una famiglia materna composta da partigiani e socialisti al marxismo titoista, ma grazie a Yukio Mishima avevo scoperto un’altra visione del mondo, che con le bandiere e le stelle rosse, con la rivoluzione di Lenin, Mao, Tito e Fidel Castro non aveva proprio niente in comune. Entrai per la prima volta nella Grande Cattedrale di Zagabria e mi feci insegnare da una anziana suora presente come farsi il segno della croce. Poi, mi misi in ginocchio, fingendo una devozione inesistente, muovevo a vuoto le labbra in segno di imitazione di preghiera, con la suora vicina commossa e dallo sguardo benevolo. In quel frangente, da giovanissimo ragazzino leggermente eccentrico di personalità, ero ancora ateo e non capivo cosa fossero tutte quelle statue e grandi immagini che mi circondavano, ero completamente a digiuno di dottrina cattolica. Prima di uscire dalla chiesa un sacerdote mi volle conoscere, come frase finale concluse: il proletariato neanche esiste, e neppure la lotta di classe, quello che conta è solo la fede e la virtù del carattere. Il giorno dopo andai incontrare a casa sua un mio amico musulmano di età già matura, si occupava di radiestesia, grafologia e chiromanzia e creava strani talismani di carta con scritte a me incomprensibili. Dicevano che era uno stregone bosniaco, come mestiere faceva l’ingegnere ed aveva anche insegnato matematica. Lui mi disse: il cristianesimo è falso, quelle statue nella cattedrale che hai visto sono idolatria e politeismo, gli unici veri monoteisti sono i musulmani. Successivamente durante la cena con un mio zio di secondo grado egli affermò: le religioni sono tutte false e anche il comunismo è falso, ci raccontano solo bugie per dominarci. Poi aggiunse: i preti di tutte le religioni vogliono il potere sulla gente in nome di Dio, sono ciarlatani in quanto loro non sono Dio e non hanno diritto di fare la bella vita a spese degli altri, e anche i comunisti sono ciarlatani, in quanto i funzionari del partito sono falsi come i preti di tutte le religioni: essi governano in nome della classe lavoratrice ma loro non hanno mai lavorato in fabbrica o nei campi, ma danno ordini a partire dai loro uffici di dirigenti, loro non sono il popolo lavoratore. Pochi mesi dopo mi trovai a Monaco a Baviera a seguire le istruzioni di un occultista tedesco, esperto di magia rituale e tecniche di divinazione, il quale parlò in questi termini: quando incontri predicatori, adepti di sette, appartenenti a partiti politici o ideologie, giornalisti faziosi o altri unilaterali convinti della loro causa, per avere una visione libera e non esclusivista ed autonoma da tutti costoro ti consiglio di tornare sempre a leggere le pagine di Hermann Hesse. E poi mi regalò la sua copia del romanzo Demian, scritto appunto dal grande Hermann Hesse, una edizione vecchia di decenni e piena di sottolineature a cui purtroppo mancavano le ultime sei pagine. Quando gli dissi che avevo letto il libro che mancava la fine lui rispose: per questo te l’ho regalato, se il libro non era rovinato non te lo regalavo. Il mio maestro di occultismo germanico era un uomo tirchio all’inverosimile.

Roberto Minichini, barone di Zagabria, Mufti ottomano di Vienna, plenipotenziario del governo austro-ungarico, mago e cartomante, germanista e critico letterario fallito, febbraio 2024

Perduto il regno (Poesia di Roberto Minichini)


Perduto il regno

Perduta ogni cosa

Perduta l’innocenza

Si è colpevoli di essere stati espulsi

Dalla grazia di tiranni

Immersi nella vita mondana

Che pensano di vivere

Su questa miseranda terra

Eternamente

Mentre sono delle mummie

Dei Faraoni

Solo la natura vergine

Ci può restituire la verità su ogni cosa

Lontano dal fiume della manipolazione

E degli intrighi degli arrivisti

Vogliamo tornare fanciulli

Nuotare in un lago purissimo

Bere ancora ed ancora

Il latte materno che ci ha visto nascere

E poi, un giorno

Reincarnarci fra gli sciamani delle foreste

Vivere nudi

Praticare la nostra magia

Ed avere visioni

Fatte di Eros Cosmogonico

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

venerdì 23 febbraio 2024

Vagare nella nostalgia (Poesia di Roberto Minichini)


Vagare nella nostalgia

Di una apparente ragionevolezza

Ormai sbiadita

Oscuramente nuda

Come un sogno dimenticato

E mentre siamo costretti a marciare con le masse

Che abbiamo sempre disprezzato

In quanto noi siamo aristocratici ed anarchici

Cerchiamo di fuggire verso i boschi

I ponti sono crollati

E i nostri antenati dimenticati

Abbiamo acquisito come unica saggezza

Che l’umanità è fatta di stupidità e corruzione

E i legami non contano nulla

E i figli sono perduti

E gli imperi della menzogna trionfano

Ovunque

Mentre il nostro villaggio dell’amore

Non ha neanche un nome

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

Lontana e gelida montagna (Poesia di Roberto Minichini)


Lontana e gelida montagna

Sembra un deserto di altri tempi

Nessuna cosa è al suo posto

Mentre ammiro in silenzio la tua bellezza

Tu ti muovi graziosa nello spazio

Di questo buio universale

La fredda indifferenza

Che domina al di là della retorica

Un pianeta inutile e crudele

Ci permette di godere di atmosfere rare

Fatte di mistico ed erotico amore temporaneo

Ti muovi con sensuale maestria

E io sono un peccatore estasiato

Mi strappi i libri e dici:

Basta leggere, abbiamo altro da fare

Noi abbiamo solo combinato guai

E vissuto qualche settimana

In uno strano paradiso terrestre

Ora, tu, dove sei? Su quale pianeta?

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

mercoledì 21 febbraio 2024

Cercare diamanti in mezzo al nulla è difficile (Poesia di Roberto Minichini)


Cercare diamanti in mezzo al nulla è difficile

E scalare montagne ingrate e gelide altrettanto

Con i piedi dentro il fango e i cuori con Dio

Cerchiamo anime ospitali, oneste, leali

Dove prendere un poco riposo dalla fatica

E sorridere tranquilli

A questa transitoria vita terrena

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024 

Fermare questa immagine vista dal vivo (Poesia di Roberto Minichini)


Fermare questa immagine vista dal vivo

Dove è come se ci fosse un insperato risveglio

E il ritorno all’armonia dell’amore perenne

Forse tutto questo è stato un breve omaggio

O una volontà di fare una conoscenza particolare

Come se il mondo fosse ancora normale

E tutto intero

Ho sempre pensato che certe mani

Sono belle quanto gli alberi

Il sole, forse ancora sorgerà

E ci saranno albe meravigliose


Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

sabato 17 febbraio 2024

Voglio tenerti abbracciata (Poesia di Roberto Minichini)


Voglio tenerti abbracciata

Su queste scale fredde, mute

Parlarti dei cicli esistenziali

Dei falsi incontri

Del vero sentimento

Della futilità della vita sociale

E della sete di potere dei sacerdoti

Di tutte le religioni

E dei politici che si sentono chiamati

Ad insegnare a tutti come debba andare il mondo

Egocentrismi, arrivismi, vanità infinite

Mentre Dio non è proprietà d nessuno

E l’amore supera ogni dottrina o politica

Vogliamo avere un tempio lontano da ogni squallore

Dove pregheremo di notte nudi l’Assoluto

Ignorando un universo privo di senso

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

venerdì 16 febbraio 2024

Eravamo annoiati (Poesia di Roberto Minichini)


Eravamo annoiati

Dai soliti discorsi

E pensavamo

Che l’universo si fosse ristretto

Riducendosi a pochi metri quadrati

Ma ora sappiamo che è vero

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

domenica 11 febbraio 2024

Molte parole (Poesia di Roberto Minichini)


Molte parole

Spesso non hanno senso

Basta comunicare con il pensiero

E tu, fiore dalla bellezza interiore ed esteriore

Veridica testimone dell’essere alla ricerca

Di ciò che è nobile, puro, contemplativo

Ti ricordi, ancora

I nostri boschi caldi e pieni d’amore?

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

venerdì 9 febbraio 2024

Il nostro amore resiste (Poesia di Roberto Minichini)


Il nostro amore resiste

In mezzo alle vergognose tempeste della storia

Sono sempre solo le anime a contare

E le nostre sono antiche, ancestrali, fuori moda

Mai una volta nel cosmo di folli la pace e l’armonia

In cui gli esseri umani stupidi e volgari

Rovinano sempre ogni cosa, ovunque, dovunque

E mai tu mi trasmetterai l’arte della pittura di nature morte

O la pazienza di ascoltare con dignità la musica sinfonica

Mi ricordo solo le tue mani cosi aristocratiche ed eleganti

Io sono il tuo Idiota

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio

Dostoevskij mi fa avanzare lentamente (Poesia di Roberto Minichini)


Dostoevskij mi fa avanzare lentamente

Nel suo romanzo difficile

Sui demoni delle utopie

Apparentemente perfette

Che sembra un libro profetico

Forse Dostoevskij era un veggente

Un medium

Dotato di poteri sciamanici e di alta sensibilità

Ed essere lenti e pazienti nella lettura

Probabilmente è proprio giusto

Dostoevskij, dove sei?

Vieni a salvarci dai demoni

Del finto mondo di luce

Invece un universo

Freddo, crudele, egoista

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

mercoledì 7 febbraio 2024

Bisogna applicarsi allo studio lentamente (Poesia di Roberto Minichini)


Bisogna applicarsi allo studio lentamente

Considero fortunati coloro

Che hanno visto con i propri occhi fisici

Personaggi cosi nobili e sapienti

Ma anche accontentarsi delle briciole

Potendo solo leggere libri

Nonostante questo, e forse proprio per questo

Dover aspettare e stare fra gli ultimi

Al tavolo del sultano è una benedizione

Se è presente l’Amata a cui porgere una rosa

E questa Amata è una metafora

Per la conoscenza mistica

Che noi cercheremo solo presso gli sciiti

E vedo il grande ed anziano sapiente

Chino sui libri a scrivere le sue opre

Lui è una luce rara da cui imparare

In quanto fonte purissima

Noi siamo pronti per la grande pace dell’anima

Esplorando con pazienza e fedeltà

I misteri dei sentieri che portano verso l’Uno

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

martedì 6 febbraio 2024

Strani fenomeni dopo le preghiere (Poesia di Roberto Minichini)


Strani fenomeni

Dopo le preghiere

E le comunicazioni nei sogni

Dove angeli silenziosi appaiono giganti

Sembrano ascoltare ed annuire, benevoli

Assistere alle pratiche spirituali notturne

Proteggere oniricamente dai demoni

Mettere in guardia contro falsi maestri e ciarlatani

Ed indicare la via della perseveranza nella fede

Fra i sufi ci furono le genti del biasimo

Che esibirono i peccati e celarono le virtù

Mentre erano immersi nel costante ricordo di Dio

Come autentici musulmani

Ed avevano girato le spalle al mondo terreno

Che conta meno di una goccia negli oceani

Dio, Signore degli universi e dei mondi

Ascolta le nostre preghiere sincere

Le giornate passano lentamente cercando di imparare

La Legge Sacra

Mentre ci si pente dei peccati

I quali sono sempre troppi e vergognosi

E non si ascoltano i predicatori del relativismo

Si studiano gli insegnamenti rivelati e trasmessi

Da uomini santi e puri e credenti, anime luminose

Che rappresentano una saggezza di cui siamo indegni

Nonostante questo

Noi a loro baciamo le mani

Siamo seguaci assai deludenti e di scarsa qualità

Ed ammettiamo di essere deboli e deviati

Ma dalla fede monoteista sincera ed assoluta

Ed è certo in maniera evidente

Che rinneghiamo gli idoli e le menzogne della modernità

E che siamo sottomessi solo all’Eterno

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

Lettura del romanzo I demoni di Dostoevskij in una edizione anni 70


Sto leggendo una edizione della casa editrice Mondadori di Milano dell’opera -I demoni- di Fiodor Dostoevskij (Fëdor Dostoevskij) pubblicata negli anni settanta del secolo scorso. Traduzione di Rinaldo Küfferle, con un estratto dal saggio intitolato -Dostojevskij- di Dmitriy Petrovič Sviatopolk Mirskij, la introduzione è a cura di Remo Cantoni. Un ampio apparato bio-bibliografico è presente. Sono due volumi tascabili usati in cofanetto di cartoncino, pubblicati nella collana Gli Oscar nel febbraio 1972, la prima edizione di questa versione risale al 1931, il numero complessivo di pagine è di 730 circa.

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

venerdì 2 febbraio 2024

Dispersi sono i sentimenti (Poesia di Roberto Minichini)


Dispersi

Sono i sentimenti

Non c’è più un loro sicuro permanere

In mezzo a tempeste inutili e sgradevoli

Si cerca un rifugio di umanità

Dove si possa tornare, veramente

Ad essere se stessi

Senza essere pressati

Da imposizioni e recite obbligate

Camminare, allontanarsi

Essere singoli, nudi nella neve

A danzare con nostalgia

Erigendo un culto

Assai strambo

Alle infinite occasioni perdute

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

Assai piacevole (Poesia di Roberto Minichini)


Assai piacevole la tua

Conosciuta e gentile

Voce

Mentre si passeggia

Parlando di libri

Ci prendiamo lentamente per mano

Ora noi qui siamo soli, nel freddo

Come è a suo modo una fortuna tutto ciò

Anche le situazioni semplici sono piccole magie

Mi doni il tuo parlare e il tuo raccontare

Chiudo gli occhi

E provo serenità

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024