domenica 25 febbraio 2024

Quali sentieri ci hanno diviso (Poesia di Roberto Minichini)


Quali sentieri ci hanno diviso

Se non quelli degli attaccamenti

A preconcetti fanatici

Dove fra due mondi non si parla più

Cala un assurdo e triste filo spinato e un muro

Ho voluto fare il mistico nudista ermetico gnostico

E suonare le mie erotiche musiche sacre

Zoroastriane, sabiane ed Ismailite, sciite duodecimane

Della Antica Persia Patria Eterna ancestrale

Dove la Luce Suprema lotta contro il Principio del Male

Frequentavo alte montagne apocalittiche

E ti ho trovata, distesa, nuda, come monaca eretica

Mi hai corrotto moralmente portandomi nel paradiso

Poi la tua Croce ha cominciato a litigare con la mia Mezzaluna

Hai voluto impedirmi di visitare la Mecca

Mentre io ti ho detto che i tuoi monaci barbuti che credevano alla trinità

Erano ignoranti, intolleranti, bigotti ed esclusivisti, islamofobici

Tu hai detto che i miei turbanti barbuti erano ancora più fanatici

Poi ci siamo baciati, per fare la pace

E ci siamo dedicati alla fornicazione interreligiosa in abbondanza

Abbiamo concepito una figlia magica, una notte piena di stelle incredibili

In un modesto albergo alla periferia di Istambul

Eravamo gli unici clienti

La mattina dopo abbiamo visitato la tomba benedetta

Di un santo sufi dell’epoca Ottomana

In quel momento, per lunghi minuti di meraviglia

Ho percepito che il santo nella tomba ci salutava

E siamo stati ospiti dei dervisci hanafiti sunnita

Della confraternita mistica Naqshbandi

Ti ricordi, che ti hanno accolto come una regina?

I nostri sentieri ora si sono divisi, come nelle epoche medievali

Cristiani da una parte, e musulmani dall’altra

Eppure ci siamo detti che noi non vogliamo queste divisioni

Ma è andata altrimenti

Qualche volta, nei miei boschi del Sultanato Ottomano turco e balcanico

Io vedo la tua immagine, e la bacio

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024

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