Vagare nella nostalgia
Di una apparente ragionevolezza
Ormai sbiadita
Oscuramente nuda
Come un sogno dimenticato
E mentre siamo costretti a marciare con le masse
Che abbiamo sempre disprezzato
In quanto noi siamo aristocratici ed anarchici
Cerchiamo di fuggire verso i boschi
I ponti sono crollati
E i nostri antenati dimenticati
Abbiamo acquisito come unica saggezza
Che l’umanità è fatta di stupidità e corruzione
E i legami non contano nulla
E i figli sono perduti
E gli imperi della menzogna trionfano
Ovunque
Mentre il nostro villaggio dell’amore
Non ha neanche un nome
Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024
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