Sono i boschi ad essere tempio d’elezione
In una situazione in cui parliamo
Solo con gli animali e le piante
Camminando in compagnia
Degli spiriti della natura
Impossibile che ti permettano
Di entrare in questi boschi
Apparentemente, parliamo la stessa lingua
Non è vero, il confine che tu non vedi
Esiste, è fortissimo ma non è di questo mondo
Non sopporto tutta questa crudeltà
Che rovina l’armonia fra i popoli e le genti
Voglio pace, canti melanconici, e misticismo
Stare lontano dalla società degli agitati
L’idolatria del successo e del consenso
Flagello immondo
Si tratta di manie ed ossessioni
Quanto è invece bello stare seduti per ore
Su questo freddo sasso in solitudine
E cercare di diventare amico della luna
Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2024
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