giovedì 30 novembre 2023

Negli astri leggiamo (Poesia di Roberto Minichini)


Negli astri leggiamo

Lo scorrere del tempo

Che non tornerà più

E leggiamo le trame dei destini

Vedendo poco libero arbitrio e molte illusioni

Ogni cosa ha un senso

E i simboli, nonostante tutto e tutti

Sono sovrani in modo mobile ed immobile

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

lunedì 27 novembre 2023

Eterni viandanti in cammino (Poesia di Roberto Minichini)


Eterni viandanti in cammino

Siamo nomadi benedetti

Nel corpo e nello spirito

Cerchiamo la compagnia degli angeli

Mentre siamo in pellegrinaggio perenne

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

sabato 25 novembre 2023

La dimensione amata dei boschi (Poesia di Roberto Minichini)


La dimensione sempre amata dei boschi

Porta a una forma di libertà

Genuina e benevola, tranquilla

Dove Madre Natura accoglie con dolcezza

E il tempo sembra essere un amico

Non una clessidra che scorre inesorabile

Ogni passo è un dono

E si può riflettere, con autonomia, beati

Esercitando l’arte del prendersela comoda

Magari sostando davanti a un albero conosciuto

E conversare a voce alta con lui

Immaginando risposte necessarie

Di cui si ha bisogno

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre

Solo il tuo sguardo ora è balsamo (Poesia di Roberto Minichini)

 


Solo il tuo sguardo ora è balsamo

La tua bellezza senza vanità

Mi impressiona, in quanto è silenziosa

E mentre parli di altro, tu guardi

Osservi, non per dominare, per comprendere

E comprendi lasciandoti tutto il tempo che ti occorre

Sei una rivelazione spontanea, una saggia di altri tempi

Mentre parli delle tue ultime letture, ascolto ammirato

Un’ora passata con te vale un anno di vacanza

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Tu hai sentito l’ebbrezza (poesia di Roberto Minichini)


Tu hai sentito l’ebbrezza

Di una piccola passeggiata

Dove si poteva vivere

Di mezz’ora di sincerità

Lasciando alle spalle anche se stessi

Per essere nudi nell’anima

E sperimentare un poco di bene

Ho visto il tuo sorriso gentile

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

giovedì 23 novembre 2023

Tutti dicevano male di quell’uomo, e tutti facevano pettegolezzi (Roberto Minichini)


Tutti dicevano male di quell’uomo, e tutti facevano pettegolezzi. Come era convinzione spesso espressa di un mio amico che lavorava per la polizia tedesca, il pettegolezzo è l’arma dei vigliacchi. E nella sua lunga esperienza professionale il 95% dei pettegolezzi risultavano soltanto calunnie e pesanti distorsioni. Quando incontrai per la prima volta quel signore non sapevo neanche di trovarmi di fronte a lui, ma avevo capito ben presto di trovarmi di fronte a un gentiluomo e a uno spirito aristocratico appartenente a una epoca storica passata. Infatti aveva oltre novanta anni, ed era in piena forma, non gli avrei dato più di settanta anni, e anche il suo volto, il suo modo di esprimersi e i suoi movimenti non avevano più nulla a che fare con la società a noi contemporanea. Era stato un politico, poi caduto in disgrazia, per il resto della vita avrebbe fatto prima il giurista e poi il dirigente industriale. Noto collezionista d’arte locale, era anche bibliofilo ma mi confessò subito che in vita sua non aveva mai avuto il tempo e neanche la volontà di leggere libri, che invece preferiva ascoltare musica, andare al cinema e tenersi informato tramite giornali e riviste. Si era sposato tre volte durante la vita ed aveva ben undici fra figli e figlie, ma da oltre quindici anni era solo, circondato solo dai domestici. Mi diede alcuni consigli, in quanto anziano ed ieratico patriarca germanico, e di me diceva: lei è una anima germanizzata, è un tedesco e la tratto come tale. Mi dava del lei e non avevo neanche diciotto anni, e poi quello che mi aveva detto avrebbe fatto ridere tutte le persone che conoscevo. Ma ovviamente d’avanti lui rimasi rispettoso, e capivo che in lui parlava l’età e anche il fatto che viveva fuori dalla società, una specie di ricco e autoritario, ma anche dall’aria molto autorevole, eremita. Dei consigli non mi ricordo, solo alcuni. Per esempio che in epoca moderna non conviene sposarsi, che studiare la matematica, le scienze naturali, la tecnologia e l’economia era molto più importante e difficile e che dava risultati maggiori che dedicarsi ad altri campi di studi. Inoltre affermava che l’arte figurativa e la musica sono linguaggi universali e che ciò dimostra che l’umanità ha una unica origine e rappresenta una unica famiglia. Poi mi disse che anche la migliore politica è una pessima cosa e che finché ci saranno politici ci saranno ingiustizie, conflitti, ideologie stupide e il dominio dell’uomo sull’uomo. Quando si concluse il nostro incontro mi chiese se volevo un autografo con dedica. Gli dissi di no, non c’era bisogno. Solo molti anni dopo avrei che l’uomo in questione era un pezzo di storia tedesca a modo suo, che aveva conosciuto di persona Martin Heidegger, Konrad Adenauer e che si dava del tu con Helmut Schmidt. Lui stimava molto Schmidt, grande e molto importante uomo politico tedesco del Partito Socialdemocratico, e diceva di lui che era un genio e un uomo onesto e che tutto il suo essere era basato sulla etica e sul dovere di servire lo Stato. Allora io gli dissi che quindi ci sono anche politici buoni. E lui rispose sorridendo: potrebbe essere, a volte è possibile. Mi diede una energica stretta di mano ridendo e si allontanò dicendo: Viva l’Italia, la vostra squadra di calcio è meglio della nostra, e per questo ed altro invidio voi italiani. Io a quel tempo ancora non sapevo se ero italiano o meno, ma evidentemente il mio cognome mi segna. Mentre si allontanava non potei fare a meno di gridarli: ora sono diventato italiano, non più tedesco? E lui gridò, ormai abbastanza lontano: italiano germanizzato, italiano germanizzato!

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Fu una piccola libreria, proprio nel centro della bella cittadina tedesca (Roberto Minichini)


Fu una piccola libreria, proprio nel centro della bella cittadina tedesca, aveva tutto, in particolare ciò che il cuore di un quasi adolescente desidera leggere.

Spesso nei testi si parlava di accontentarsi di poco, di concentrarsi a lungo sui particolari delle cose semplici e quotidiane e di ridurre le ambizioni, cercando una vita senza pretese e serena.

Il professore di inglese era stato troppo giovane per fare la seconda guerra mondiale e troppo vecchio per non averla vissuta, infatti se ne ricordava di continuo con immensa tristezza.

Giocare a pallone con i compagni di classe e correre per i prati per vedere chi è più veloce e resistente, cercare di imparare a giocare a tennis e a golf senza alcun successo.

Non riuscivo a capire la differenza fra cattolici e protestanti. Come bambino di origine italiana ero considerato quasi un parente del Papa. Il problema era che non sapevo neanche cosa fosse un Papa. Mia madre diceva di credere in Dio ma non ai preti e nessuno della famiglia aveva mai visto una chiesa. Eppure, in quanto di origine italiana, io dovevo per forza rappresentare il cattolicesimo. Inoltre dovevo sicuramente saper cantare bene e guidare una gondola ed essere un donnaiolo, e raccontare tante barzellette e ridere sempre. Non ridevo mai e non sapevo cantare, non sapevo di cosa i miei coetanei tedeschi stessero parlando con cosi tanta certezza.

Leggevo una voluminosa biografia su Mozart che non avevo neanche dieci anni. Era stampata in Austria, cosi c’era scritto e io non sapevo cosa fosse l’Austria, o meglio, la Repubblica di Austria, e non sapevo dove fosse Salisburgo, per esempio. Non chiesi a nessuno, in quanto mi vergognavo di risultare ignorante.

L’insegnante di musica privato che avevo era burbero e severissimo, ed era già anziano. Lui si era fatto tutta la seconda guerra mondiale nelle truppe tedesche come ufficiale, con la Wehrmacht era stato in Francia, Polonia, Grecia, Jugoslavia, Unione Sovietica e persino in Italia è stato. Diceva che mettere una divisa a un essere umano e costringerlo ad obbedire agli ordini come uno schiavo, per soddisfare le ambizioni criminali di dittatori e politici cinici, era come stare in una specie di inferno su cui non si ha nessun controllo. Per questo mi diceva di non obbedire mai a nessuno. Infatti io non obbedivo neanche a lui e non studiavo niente.

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

martedì 21 novembre 2023

Ho voluto vederti parlarti ascoltarti (Poesia di Roberto Minichini)


Ho voluto vederti

Parlarti

Ascoltarti

Che strane mani che hai

Generalmente

Le mani strane non indicano nulla di buono

Nel tuo caso è il contrario

Possiamo stare mano nella mano in silenzio, per ore

Noi ancora crediamo nelle mani unite

Da qualche parte ci sono ancora i partigiani dell’amore

E siamo noi, una isola assediata

Ma noi sappiamo essere un poco felici, a volte

Fammi baciare le tue mani del tutto particolari

Sono nemico dei tatuaggi, ma ti perdono

I tuoi indicano la fedeltà alla tua tribù di appartenenza

Sono tatuaggi sacri, non frutto del libero mercato

E io guardo ammirato le tue mani, che simboli

Simboli autentici, non invertiti

Hai ragione, la tua tribù conta più di ogni cosa

Anche io vorrei essere tribale ma non ho tribù

Sono senza patria e nomade e sradicato

Vittima dei globalisti

Ma i miei figli sono come piante e non si muovono

Non hanno bisogno di un padre strano come me

Hanno bisogno di una patria terrestre e celeste

E quale posto migliore di un paese pieno di moschee e minareti

Un paese fondamentalista e io amo il fondamentalismo

Ma tu, cara sei animista, sei sciamana, sei spiritista, cosa sei?

Ti vedo nuda e credo profondamente che il paradiso esiste

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Siamo a cavallo nudi ed armati di flauto magico (poesia di Roberto Minichini)


Siamo a cavallo

Nudi ed armati di un flauto magico

Qui ci sono ghiacci perenni

Siamo finalmente morti, tanto morti

Quale strano ed atroce labirinto ci tiene prigionieri

Mentre facciamo l’amore con le varie amanti

Non proviamo nulla

Ogni sentimento è diventato pietra tombale

Ogni emozione è diventata disgusto

Ogni percezione segnala l’antimondo

Ma forse è semplicemente la noia del troppo avuto

Per ciò è vero, chi si accontenta gode, o forse proprio no

Come giri la tua pizza, essa non è mai buona

I volti dei demoni in forma umana sono riconoscibili

Quali occhi vuoti ed opachi e turpi

Ridono sempre, parlano sempre, ripetono le sentenze dei giornali

Gli stolti vivono di risate e chiacchiere vane

I fuori casta governano ed occupano le redazioni

Lo spirito della menzogna e della usurpazione

Ovunque mentono per inneggiare al grande idolo

Dovete stare in ginocchio e non pronunciare mai certe parole

Ma i poeti sono liberi, asociali, amorali ed anarchici

Che Odino porti iella a tutti i partiti e tutti i parlamenti

Anarchia Nudista, subito!

Che Odino porti iella a Marx, Freud e Voltaire

Vita selvaggia e sfrenata nei boschi, subito!

Abolite le scuole, chiudete tutte le fabbriche di armi

Vietate per legge la televisione

I politicanti di ogni colore siano spediti a lavorare

Tornate ad amare la terra, a seminarla, a coltivarla

Invece di vivere nel ghetto virtuale

Ora vedo, te principessa

Come stai?

Io non ti voglio più baciare

Sono un vecchio guerriero con mille cicatrici

Ti vedo ovunque sei, e ti proteggerò da ogni male

In quanto sono un mago e solo un povero mago

Tu sei un giovane angelo, giovane donna speciale

Intelligentissima

Non farti fregare da questo mondo schifoso

Ti ho istruita ad essere una donna anti progressista

Eroina della Tradizione

Come tua sorella spirituale, Giovanna D’arco

Merita di avere accanto

Un cavaliere di Cristo Risorto

Un giovane patriota dai principi sani, un nobile

E ti prego, non tornare più

In quanto non si cercano i cadaveri e i vecchi come me

Scappa in Ungheria, vivi la tua patria e la tua gente

Non tenermi la mano

Io sono solo una barca che affonda

Ora devi essere una stella

Ma non una stella rossa

Una stella bianca

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Lo specchio oscuro rivela molte cose (Roberto Minichini)


Lo specchio oscuro rivela molte cose, si, lo specchio parla chiaramente a coloro che sanno aspettare per ore in silenzio, seduti immobili, ed aspettano ciò che lo specchio oscuro ha da comunicare.

Questi spiriti sembrano angeli ma non sono angeli, sono capaci di ogni cosa e sembrano obbedire ciecamente. Come sono fatti? Generalmente appaiono come ectoplasmi bianchi, più o meno solidi o fragili.

Spostano gli oggetti tramite la concentrazione del pensiero, gli oggetti in verità sono spostati dagli spiriti attivati dal pensiero. Usiamo la parola spiriti per convenzione, in verità non si sa di cosa siano o di cosa si tratta.

Osservazioni di veri e propri fenomeni poltergeist, di apparizioni improvvisa di oggetti ed animali visibili a tutti per pochi minuti, che poi scompaiono nel nulla.

Toccando degli oggetti, riescono a ricostruire la storia di questi oggetti e vi vedono in essi forze positive o negative.

Trattasi di capacità innate, sono molto rare, e sono trasmesse esclusivamente per via genetica, non si possono imparare o insegnare volontariamente in nessun modo. Tutto deriva dalla famiglia di origine, quella biologica, dalla storia degli antenati e dalle caratteristiche di queste generazioni precedenti. Gli esseri umani non sono affatto una tabula rasa su cui si può scrivere quello che si vuole e chi si possono educare come si vuole.

Una dura privazione sensoriale e sociale, che viene praticata per molti giorni, è la base di partenza, altrimenti non si può verificare dall’esterno nulla. Dopo, tenetevi forti, non sono cose per anime deboli.

Germania Federale occidentale, 1981-1984. In una località della Foresta Nera tenuta segreta, apertura di un Istituto finanziato da alcune fondazioni legate politici ed industriali della Germania del sud. Qui si fanno esperimenti parapsicologi utilizzando collaboratori di alto livello esclusivamente tedeschi, generalmente accademici in pensione, che durante l’intera vita si sono occupati di questo campo anche se erano ufficialmente esperti di altre discipline.

Strumentalizzazione illegale di ragazzini maschi ancora minorenni, le famiglie sono manipolate e subiscono pressioni per dare il loro consenso più o meno diretto o indiretto e più o meno volontario o semi volontario. Questi giovani sono stati selezionati in base ai rapporti riservati su alcune fenomenologie e vengono sottoposti ad esperimenti ed addestramenti e condizionamenti mentali di varia natura. Nella Germania Federale degli anni ottanta del secolo scorso la parapsicologia era presa molto più sul serio di oggi, che è quasi dimenticata. I ragazzi vengono sottoposti a un regime disciplinare e di studi ferreo, da caserma. Alto uso di esperimenti statistici e controllati in laboratorio di telepatia, psicocinesi, veggenza a distanza tramite fotografia, nomi e date e mappe geografiche, psicometria, sogni lucidi, radiestesia, pranoterapia, scrittura automatica e manifestazione di ectoplasmi in forma visibile. I giovani vengono sottoposti sistematicamente a pratiche di ipnosi.

Avete detto che noi parliamo come alieni assurdi venuti da un’altra pianeta e che noi siamo barbari e che siamo malvagi. La nostra risposta è: voi ci sembrate alieni assurdi venuti da un altro pianeta e voi siete barbari e voi siete malvagi.

Scappare nella neve inseguiti dagli spari, quando si è ancora tanto giovani e si vorrebbero portare a letto ancora tutte le belle donne di questo universo. Invece bisogna morire, crepare, sotto le raffiche degli oppressori. Il sangue rosso intenso copre parti della neve bianchissima mentre tentiamo di sfuggire. Feriti, braccati, ma non ci arrenderemo mai.

Nostradamus non era un bravo medico, e non era un bravo astrologo, e non era un bravo veggente. Egli era tormentato dai diavoli, posseduto dai demoni, un mago nero e uno stregone della peggior specie. Le sue previsioni vanno lette al contrario, esse sono scritte in linguaggio criptico e frammentario, apparentemente incomprensibili. Non sarà dalla Mecca che verrà il male per l’umanità, come dice lui, ma sarà dalla Mecca che verrà la salvezza dell’intera umanità.

Esiste un Partito di Dio ed esiste un Partito di satana. Noi chiediamo al Partito di Dio di intervenire con tutte le forze contro l’impero di satana. L’apocalisse è possibile, in ogni momento, e noi siamo i cavalieri folli che pregano per l’apocalisse. Qui si tratta di una spirale tragica graduale che nessuno riesce a fermare, come se forze non umane portassero a una tragedia già scritta.

Tu non devi evocare queste cose, hai capito? Tu ora devi riposare e stare tranquillo. Ti mancano le tue donne e i tuoi figli e parli troppo con gli spiriti dei morti invece di cercarti una amante a tempo determinato. Una giovane, bella e sensuale, che filosofeggia poco e che fa invece quello che l’eros comanda e che una volta le donne sapevano fare per tenere tranquillo un uomo. Inutile essere fedele a donne che ti hanno lasciato solo e non fingere di voler cominciare a fare il santo, sei uno squallido erotomane per tradizione di famiglia, vivi la tua natura fino in fondo. Qui è tua zia croata che ti parla e che ti conosce bene e a me non me la dai a bere che ora sei un mistico. Ti compreremo una sedia a rotelle e ti chiuderemo in una stanza con un pappagallo con cui potrai litigare tutto il tempo, un pappagallo globalista progressista illuminista che ti dirà parolacce in lingua friulana.

Scusami zia, con tutto il rispetto: mi rivolgo a te dalla mia posizione neo acquisita di autorità e di maestro spirituale, se continui con le tue turpi affermazioni idolatriche blasfeme dovrò agire da mago nero e confezionare un pupazzo voodoo contro di te, per portarti immensa sfortuna, depressioni e una fine miseranda. Al tuo funerale non verrà nessuno, la tua tomba sarà ignota, i demoni ti tormenteranno nella bara fino al giorno del giudizio.

Bene, caro nipote. Cosi la prossima volta che verrai a Zagabria dormirai dentro i servizi igienici pubblici della stazione centrale dei treni e ti farai fare colazione, pranzo, cena e spuntini vari da qualcun’altra, non da me.

Le forze contro iniziatiche, profane, cosmopolite e luciferine hanno il tempo contato, la piramide del loro potere immenso crollerà miseramente.

Questa funzionaria del Ministero degli Esteri di Berlino ha fatto una ottima carriera. Una globalista modello, al servizio di ogni lobby dell’oltreoceano, della anglosfera occupante e dominante, è fiera di se stessa, della sua posizione e dei suoi risultati. Indottrinata fanatica ed ottusa del politicamente corretto liberal Made in Usa, è iscritta anche alla massoneria. Ma ora, dopo un’altra giornata di intenso e stressante lavoro, è nuda davanti allo specchio. In verità è piena di angosce e recita la parte della burocrate modello super felice. In Occidente tutti recitano e si inventano un ottimismo da pubblicità commerciale scadente. La vita, e lei lo sa, fa schifo e la sua è assolutamente insoddisfacente. Con un matrimonio rovinato e con i figli lontani con cui ha rapporti poco armoniosi, sta invecchiando, oramai ha quasi sessanta anni. Sua madre alla sua età era una nonna felice con i capelli bianchi, una solida famiglia piena di nipoti, mentre lei probabilmente non avrà nipoti e ha capelli tinti biondissimi come una ventenne e cerca ancora un nuovo fidanzato sui social. Circondata da otto cani e otto gatti, mangia solo cibo vegano e va ogni mese dal suo cartomante di fiducia, ha un guru orientale da cui impara meditazione, per non parlare dello psicoterapeuta, costosissimo, un tipo libertino e nichilista che ci prova ogni volta di portarla a letto. Dai rapporti riservati che lei ha letto nel suo ufficio risulta che gli sforzi intensi della Repubblica Federale Tedesca di ridurre il Partito di Dio alla resa e alla collaborazione non hanno avuto alcun risultato. Mentre si guarda triste e sconfortata e preoccupata per il futuro allo specchio, chiude gli occhi. Vede una armata con le bandiere nere e con le scritte in arabo, una armata di guerrieri senza paura e determinati, barboni lunghi, carnivori fanatici, digiuni probabilmente di obbligatoria rieducazione democratica, in cerca di bottino ed armati fino ai denti, e sembrano usciti da un libro sul medioevo. Probabilmente si sono dimenticati di fare un corso accelerato di catechismo illuminista, può darsi. Ma intanto lei guarda fuori dalla finestra e vede che sono già arrivati ovunque nella sua città. Non sarà lei a rappresentare il futuro dell’umanità. Scacco matto alla logica del razionale umano di fronte al Divino e del sovrannaturale, la limitata mente umana fa cilecca ed è destinata al miserando fallimento se sfida il corso provvidenziale e profetizzato della storia e della escatologia.

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

lunedì 20 novembre 2023

Soltanto la rara stazione dei Ravvicinati (Poesia di Roberto Minichini)


Soltanto la rara

Stazione dei Ravvicinati

Dona una sublime serenità

Non sono gli stati effimeri che si cercano

Ma le stazioni definitive acquisite

Durante l’itinerario verso l’Eterno

Siamo separato in ogni cosa

Dal mondo dei profani e anche dei letteralisti

Mentre l’umanità scivola verso l’abisso oscuro

Del capovolgimento in ogni campo

Per fare spazio al regno distopico alla rovescia

Delle forze idolatriche del male

Noi cerchiamo di essere custodi

Di quel poco che è rimasto di tradizionale e sacro

E crediamo poco ai predicatori

Che fanno l’apologia della tecnocrazia

Noi siamo quelli che vogliono la moneta

Fatta di oro e di argento

E che scrivono a mano epistole mistiche

Dove si canta l’Amore per Dio

Mai voteremo un partito e mai scenderemo in piazza

Siamo immobili e muti e proveniamo da una dimensione

Ormai perduta e derisa

Dove valeva più la spiritualità pura di ogni altra cosa

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Ho sempre desiderato baciare le mani dei santi (Poesia di Roberto Minichini)


Ho sempre desiderato baciare le mani dei santi

Fare il servo per gli uomini di Dio

Studiare la Legge Sacra

Rinunciare a questo basso mondo terreno

E dissociarmi spiritualmente e moralmente

Da imperialisti, colonialisti, politeisti e capitalisti

Avere un angolo sotto un albero

Stare lontano da feste, politici e peccati

E menzionare sempre e soltanto

I Nomi Divini senza smettere mai

Non mi interessa vedere i destini delle persone

O svelare il futuro di questo pianeta

Vedere angeli e demoni

E la corruzione o luce delle anime e degli antenati della gente

Ma voglio soltanto sperare

Che l’Unico accetti la mia fede e perdoni le mie colpe

E in verità questa vita è soltanto una prova

Chi cerca il paradiso qua è uno stolto

Nel piano temporaneo domina l’imperfezione e la caducità

Tutto è effimero ed illusione

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Rimani, figlio fermo in ciò che è perenne (Poesia di Roberto)


Rimani, figlio

Fermo in ciò che è perenne

E non ascoltare le sirene delle contingenze

Che vivono di menzogne e miscredenza

Custodisci la Tradizione

In quanto noi la abbiamo vivente ed operativa

Vedo il nostro universo connesso al cielo

Dove anche tu potrai contemplare i piani dell’essere

Tutto ciò che è scritto ha infiniti significati

Ma solo l’anima purificata e disciplinata comprende

Perciò dovrai diventare un vecchio come me

Per capire a fondo queste poche parole

Ma troverai ogni risposta nei testi del passato

Quando ancora grandi sapienti

Camminavano con la loro luce su questa terra

Ama i misteri divini dell’Unità ed ama il silenzio

E tieni compagnia solo ai giusti

Che le tue future parole possano essere udite

Solo da chi è lontano dall’amore per questo basso mondo

E come scuola di vita

Segue quella del monoteismo della Unicità dell’Essere

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

domenica 19 novembre 2023

Anche voi viaggiate nel mondo astrale? (Roberto Minichini)


Anche voi viaggiate nel mondo astrale? Interagite con le anime dei morti? Avete veggenze nei sogni notturni? Praticate la magia cerimoniale e la spiritualità erotica? Leggete negli astri? Una stanza molto larga, l’arredamento è inesistente, sembra la sala d’aspetto di un grande ospedale. C’è un letto, un tavolo, quattro sedie, e una decina di libri su un comodino. Tutto molto modesto mentre l’ambiente è ultramoderno ma troppo chiaro e troppo illuminato. Fuori dalla finestra l’enorme città e il suo traffico e i suoi esseri umani formiche che si vedono a distanza, e l’enorme serie di palazzi futuristici. Entra una donna, sui trent’anni, gonna corta ma non troppo, capelli neri abbastanza corti, truccata ma in modo moderato. Si mette a parlare in inglese. Ci sediamo attorno al tavolo, guardo fuori dalla finestra. Questa è una funzionaria cinese in carriera, molto sicura di se stessa, parla perfettamente sia l’inglese americano sia quello britannico sia la variante parlata in Australia. La guardo, è bella. Poi giro la testa lentamente e guardo di nuovo fuori dalla finestra, c’è una nuvola strana che osservo. La Cina è un paese moderno, globalizzato nella mentalità, pieno di individualisti arrivisti egocentrici ambiziosi, esattamente come lo sono le masse in Occidente. Questo è il kali yuga, l’orrore della modernità. Ci si fa qui vanto a mostrarsi moderni, colti, scientifici, ultra avanzati a livello tecnologico e culturale e anche sul piano sociale e politico. Sono gli occidentali a dire che la Cina è una dittatura, i cinesi vedono se stessi in modo assai differente. Osservo le linee delle mani della signora che mi sta parlando, lei mi offre le mani con spontaneità e curiosità. So cosa sto facendo. Lei non farà nessuna carriera, a un certo momento avrà una caduta di prestigio e dei grossi problemi ed abbandonerà tutto. Probabilmente invecchierà sola con una famiglia mezza disastrata e problematica attorno. Sarà anche povera economicamente. Mi chiede cosa vedo. Le dico che le mani cinesi sono troppo complesse per me, che non riesco a leggerle. Non mi crede. I cinesi da questo punto sono molto superiori agli occidentali, il pensiero positivo e l’ottimismo ed altre fesserie qui non sono molto diffuse, si sa invece che ogni destino è fragile e può essere infelice. Anche se lei è bella, non la guardo. Sto pensando al cavallo che Nietzsche incontrò a Torino.

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Campo fiorito che non sei più (Poesia di Roberto Minichini)


Campo fiorito che non sei più

Su una isola tanto lontana

In anni distanti e gioiosi

Correre insieme felici per questa meraviglia

Qui è sempre giorno, qui è tutto bello

Dicevano che fosse, forse, ma soltanto forse

Un pezzo modesto del paradiso terrestre

E noi, ora, siamo in esilio

Lontani da tutti e tutti

Siamo fuori dal mondo, in stato di trance

E vediamo gli spiriti che piangono

Mentre noi abbiamo disimparato a farlo

E sogniamo, sogniamo, sogniamo

Oh, spiriti che date ascolto agli sciamani

Abbiamo visto la teologa impietrita

Da troppa dottrina è diventata triste

Mentre noi viviamo di pura gnosi mistica

E non parliamo con nessuno

E non crediamo alle dottrine

E non seguiamo le gerarchie

Ora, noi, ora voi

Ora, tu

Ora, io

Correre per i campi

Ancora, ancora, ancora

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Noi non abbiamo mai avuto genitori (Poesia di Roberto Minichini)


Noi non abbiamo mai avuto genitori

E i nostri figli non li abbiamo mai visti

Ci hanno rubato la patria

Ed ora siamo nel freddo siderale sulla stella spenta

Questa stella di argento oscuro gelido che ci tiene prigionieri

Invecchiati e stanchi

Ci dedichiamo ai peccati e ai sortilegi

Da qui sono scappati tutti gli angeli

La neve spietata e il filo spinato ovunque

Abbiamo solo ricordi struggenti

Tutti i nostri compagni sono al cimitero

Ma sono più vivi di noi

Ho voluto dipingere la tua bellezza

Ma non so dipingere e non sono mai stato

A vedere un museo

Mi hanno portato dentro un tempio

Pieno di immagini e statue

Ma io sono iconoclasta e monoteista

L’idolatria mi ripugna ed urta la mia anima

Ho uno spirito semita arabo e del deserto

Questo nord è brutto e poco ospitale

Gli abitanti odorano di birra

E io non sopporto gli alcolici

Vedo tramite la magia arcana

Che i figli di questi barbari

E i figli dei loro figli saranno dei nostri

Al posto di vichinghi e druidi alcolizzati

Ci saranno barbuti in turbante prostrati verso la Mecca

E la neve allora sarà bellissima e pura

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Cittadini non siamo (Poesia di Roberto Minichini)


Cittadini non siamo

Ma sudditi

Di un sistema di appiattimento

Non vogliono confini

Perché i confini non permettono a loro

Di governare tutto il mondo con il pensiero unico

Ormai ci è chiaro il destino futuro

Della atea e materialista civiltà occidentale

Ovunque falsi maestri di sette strane

Oppure razionalisti e scientisti

Tecnocrati della ideologia obbligatoria

Benvenuti nella democrazia delle multinazionali

Noi vi insegneremo come parlare e pensare

In quanto siamo progrediti ed emancipati

E voialtri siete il passato da abolire

E se resistete useremo mezzi molti efficaci

E scriveremo di voi che siete molto cattivi

Per educarvi alla ragione laica

E al sole dell’avvenire di cui siamo i padroni

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Coltiviamo il costante contatto con la madre terra (Poesia di Roberto Minichini)


Coltiviamo il costante contatto

Con la madre terra

O la terra madre

E camminiamo a piedi nudi

Cercando di sentire

Oltre al freddo che sopportiamo bene

Le radici delle piante

E mentre siamo immersi

Nella dittatura totalitaria

Del progresso postmoderno digitale

Siamo ancora adepti di Apollo e di Pan

E nuotiamo nudi in piccoli laghi

Lontani da turisti e masse di ogni specie

Praticando di notte la magia planetaria

Siamo samurai pacifisti e nudisti ed occultisti

Non conosciamo l’amore

Ma siamo amici dell’estasi

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

sabato 18 novembre 2023

Abbiamo abbandonato le mode (Poesia di Roberto Minichini)


Abbiamo abbandonato le mode

Dimenticato la geografia

E girato le spalle ai faziosi

Camminiamo sempre solo nei boschi

Lontani dal proletariato globale

Cerchiamo la libertà di pensiero

Oltre ogni collettivo omologato

Sognando una civiltà non digitale

Ammirando gli artigiani del legno e della pietra

Che una volta illuminavano il mondo

Ora, solo il villaggio inesistente degli antenati

Ci concede riposo di fronte alla banalità

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

venerdì 17 novembre 2023

Der Weg bringt uns in eine Landschaft die niemanden interessiert (Roberto Minichini)


Der Weg bringt uns in eine Landschaft die niemanden interessiert, deswegen sind wir ganz allein auf der Welt und es ist und so fein. Nächte lang singen wir und niemand hört zu. Endlich sind wir nicht mehr im Königreich der ewigen Schwätzer und jetzt doch sind wir Bürger des guten und goldenen Schweigens, und zahlen auch wenig Steuern und es ist immer Feierabend bei uns. Bitte, kommen Sie mit uns in den Wald spazieren, auch wir gutmutige Künstler ohne Erfolg kommen und gehen und seit Jahren möchten wir auch niemanden mehr kennen oder sehen. Vielleicht hatte der traurige und melancholische Walter Benjamin auch eine sehr alte schwarze riesige Tasche in der er viele Bücher mit sich herumschleppte. Manche sagen die Tasche ist real und existiert, da steht sie noch, irgendwo in Paris. Vielleicht hat sie sein Freund Baudelaire gesehen, oder vielleicht hat er sie sogar verkauft oder verschenkt. Franz Kafka hat uns telefoniert um uns zu sagen dass er nicht mehr an die Liebe glaubte. Wir waren zu faul um ihm zu antworten, aber wir waren es nicht um laut zu schnarchen wann er sprach. Manchmal ist man müde von der Welt und man muss einfach nur zehn oder hundert Jahre Urlaub haben und splitternackt auf einer tropische Insel Comic Bücher der Sechziger Jahre lesen und niemals mehr den Spiegel oder die Frankfurter Allgemeine aufmachen. Ich habe meiner wunderschönen Liebhaberin ein Luxus Motorrad gekauft und sie ist nicht mehr zurückgekommen nach der ersten Probefahrt. Aus  nicht geklärten Gründen bin ein Eigenbrötler und ein Pechvogel und nur deswegen habe ich keine Chance mit dem Lotto zu spielen und ein nicht verdientes Reichtum zu gewinnen. Karl May war einmal mein guter Kumpel aber dann ist etwas schief gelaufen, wie immer, und er ist Schriftsteller in Deutschland geworden und hat viele Bücher verkauft und ich meinerseits schintoistischer Magier und Handleser im weiten Japan des neunzehnten Jahrhunderts geworden, und bettle and den Rand der Strassen von Tokio. Das Leben ist eine Tragik. 

                                                                                Roberto Minichini, Görz, November 2023

Magischer Ring (Gedicht von Roberto Minichini)


Magischer Ring

Eine Sammlung der Tarot Karten

Die Astrologie ist eine Wissenschaft und Kunst

Ohne Freiheit ist es nicht schön zu schwimmen

Und wo auch immer und wie auch immer

Der alte Mann saß unter dem Baum

Und träumte schöne Frauen aus dem Orient

Umgeben war er von Zärtlichkeit

Wir wandern gerne in die Ferne

Und suchen die Liebe überall

Nur die grauen und stummen Wolken

Sind unsere einzige Zeugen

 

Roberto Minichini, Görz, November 2023

Kalter Wind der uns trägt ( Gedicht von Roberto Minichini)


Kalter Wind der uns trägt

Wir sind dabei

Und Du, die Seele

Heute brauchen wir keine Zukunft mehr

Es scheint, wir sind eigentlich

Ohne Zeit

Und stehen alleine im Kalten Wind

 

Roberto Minichini, Görz, November 2023

domenica 12 novembre 2023

Abbiamo chiesto ai filosofi (poesia di Roberto Minichini)



Completamente lontani dalla bellezza

Non abbiamo mai visto un museo

O ascoltato un concerto

Non capiamo nulla di estetica

Allora abbiamo chiesto consiglio ai filosofi

In quanto viviamo fra le nuvole

E solo loro possono capirci e conversare con noi

Grande erudizione, concetti sottili e pensiero indipendente

Per trasportarci verso un numero vasto di interpretazioni

E cominciare a capire il significato di una ricerca

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Una amicizia (poesia di Roberto Minichini)


Forse si potrebbe dire

Che una amicizia è tale

Quando è un poco esclusiva

Nella intimità e nel tempo coltivata

Dove spiriti affini vivono insieme

Trascorrendo gli anni terreni

Tenendosi per mano con grande sincerità

Sempre solo la profondità conta

Essere e solo essere

Mai apparire

E vedere di capire insieme

Le tristi vicende umane

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

sabato 11 novembre 2023

I sogni sono una via (poesia di Roberto Minichini)


I sogni sono una via

Verso la dimensione astrale

Dove gli esseri umani non sono esseri umani

Ma sono più autentici di quella della terra

Nel mondo astrale sono un sultano ottomano

E c’è sempre una misteriosa donna che mi bacia a lungo

E io non so chi sia

Sogno dopo sogno sempre lei

Ma chi sei misteriosa dama?

Mi tieni a baciare per ore

Quando io vorrei soltanto guardare le stelle

E non parlare più con nessuno

Almeno nel mondo astrale

Cessa il flusso delle opinioni

L’agitarsi vano e stolto delle ambizioni

Abolita la vita mondana

Siamo tutti despoti pigri e soddisfatti

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Abbiamo spento ogni creatività (poesia di Roberto Minichini)


Abbiamo spento ogni creatività

Abbiamo pure dimenticato l’amore

Abbiamo attraversato ponti crollati

Ed ora il deserto ci circonda

Mentre di notte fa troppo freddo

Di giorno troppo caldo

L’arte della pittura qui non esiste

La musica neppure

E la letteratura è vietata

Siamo in cammino verso l’ignoto

Il cielo non ci parla più

Ora è tutto non chiaro

Ora i demoni danzano lontano

Ora siamo senza speranza

Un fiore potrebbe ancora spuntare

Rosso intenso

Un frammento di eros

Una scintilla di estasi

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

giovedì 9 novembre 2023

Solo la lungimiranza della vera saggezza (poesia di Roberto Minichini)


Solo la lungimiranza della vera saggezza

E la profonda comprensione di coloro che sanno

Sono la nostra guida in questo viaggio terreno

Possiamo passare tutta la nostra vita

Chiusi dentro una piccola stanza

Dormire per terra e rinunciare ad ogni cosa esterna

La nostra anima ha solo bisogno dell’insegnamento sacro

Grandiosa Luce della Persia Eterna, terra di metafisici e mistici

Terra escatologica che cela misteri infiniti

Mulla Sadra, un oceano senza inizio e senza fine

Decenni di studi non bastano a comprenderlo

E noi siamo fra coloro che non hanno diritto

Ad essere chiamati i suoi discepoli

Troppa eccelsa questa stazione, non ne siamo meritevoli

Dopo aver letto i filosofi europei attuali

Ci siamo stufati del loro nulla assoluto

Ciechi che guidano altri ciechi

Noi vogliamo i nostri libri tradizionali

Vogliamo essere fedeli al passato

Alle grandi anime, pure e profonde ed angeliche

Che hanno unito spiritualità allo studio

Vogliamo essere avvolti nel sudario di coloro

Che hanno abbandonato questo mondo

E sono morti prima di essere morti

Come i veri mistici dell’Islam

Non ascolteremo mai

Il falso oracolo d’Occidente

Non accettiamo nulla e faremo il contrario

E ci prostriamo solo all’Uno

In direzione Mecca

Sperando di meritare

La Misericordia dell’Onnipotente

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Non sono degno di essere un mistico (poesia di Roberto Minichini)


Non sono degno di essere un mistico

Immerso nel peccato

E nella fede debole

Ho però la sua immagine, del grande uomo luminoso

Presente nell’anima e nei sogni

Circondato sono dalla civiltà dell’errore e del materialismo

Della idolatria e del progresso che porta verso l’abisso

Tuttavia rimane il credo sciita più tenace di tutto e di tutti

Come molti anni fa mi disse un fratello iraniano

Noi partigiani di Ali siamo più forti dell’acciaio

E forse, ora, le mie preghiere non raggiungono il cielo

Le nuvole oscure della battaglia contro le tentazioni incombono

Nel sogno però vedo lui, e sento brevi frasi di insegnamenti

Ogni passo che si fa verso Dio è già tanto

Anche se ciò dispiace ai diavoli in forma umana

Sono le prove e non i piaceri e i divertimenti che elevano lo spirito

E forse verrà un giorno in cui l’ego sarà fermato

E la contemplazione dell’Eterno sarà assoluta e definitiva

E noi saremo calati nella tomba avvolti nella bandiera dell’Islam

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Siamo vecchi e da troppo tempo su questa terra (poesia di Roberto Minichini)


Vivendo nella opaca e stolta società dei consumi

Che punta, mentendo ed illudendo

All’individualismo e all’eterna giovinezza

Noi altri, demonizzati teocratici

Poco laici e molto arretrati

Sappiamo che la vita è solo un breve viaggio

E la vera destinazione è altrove

Cerchiamo di capire dove si trova la saggezza

Non quella finta dei giornalisti o dei politici

Ma quella perenne

Basata sulla sapienza universale

Lontana da ogni società contingente o fazione

Ciò è giusto bello tale è sempre stato

E lo sarà fino alla fine dei tempi

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

La notte scende su Berlino ed è subito amore (poesia di Roberto Minichini)


Le lunghe passeggiate ci aiutano nel dialogo

Parlando in inglese per le strade della capitale tedesca

Mi sembra anche a me di essere da te, nel Canada

I tuoi lunghi capelli rossi sembrano usciti da un quadro

Ma tu non mi rispondi subito

In verità sei mora, il rosso è un esperimento

Cara, un esperimento molto ben riuscito!

Poi ti porto a mangiare e tu ti metti a bere vino

Io non bevo alcolici, grazie a Dio sono musulmano

Tu ti metti a dire che sicuramente io sono

Un grande fanatico

Si, certamente, hai ragione, ti rispondo

Se anche i musulmani si piegano

A quello che fanno tutti

Saremo veramente nel regno del grigiore

Invece i fanatici come me

Servono a tenere il mondo vivo

E fanno vendere i giornali

Poi ti prendo per mano

E tu: ma i musulmani non prendono per mano

Io: forse non sono fanatico, dovrò migliorare

Ora le nostre mani sono unite

Tu sei una capellon rossa woke canadese

E io un musulmano sciita pangermanista

A Berlino

Anche questa è globalizzazione

E fu subito matrimonio a termine

E fu subito l’unione fra gli opposti

E fu amore in un mondo privo di amore

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

D’estate solo a Vienna si trova l’armonia (poesia di Roberto Minichini)


Aggirarsi per le strade e frequentare le librerie

Esplorare il centro e le molteplici periferie

Ascoltare la parlata tipica, una bellezza

Una estate a Vienna, ma anche un inverno

Sono un piccolo ritorno

Allo stato edenico

Solo molto tardi nella mia vita

Mi fu imposto di dire

Che l’Austria e la Germania sono due cose separate

Ma si tratta di unica cosa, la stessa lingua, la stessa civiltà

Unire, non separare, questo sarebbe giusto e nobile

Vedere ciò che è comune, ovvero moltissimo

Qui si parla, non per caso, il teutonico da sempre

Nelle librerie vedo i nostri classici

Ed edizioni di Monaco, Francoforte, Berlino

Vienna tu sei una Regina di Splendore

Le tue strade sono l’alchimia dello spirito

I tuoi colori sono doni generosi

La mia unica patria è la lingua tedesca

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Ho sognato di essere in Cina (poesia di Roberto Minichini)


Ho sognato di essere in Cina

E forse sarebbe anche un bene

Mi trovavo in una enorme biblioteca

E donne bellissime e giovani

Assai gentili

Mi portavano dei libri nella loro lingua

Volevo dire

Grazie, grazie mille

Ma non capisco, purtroppo, il cinese

Poi apro un libro enorme e vi leggo, in italiano

La magia è potere

E chi di magia parla non ha questo potere

La magia è pratica e non fare discorsi su di essa

Ho chiuso il libro

E mi sono trovato dentro un giardino magnifico

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

martedì 7 novembre 2023

Gli anni trascorsi nel monastero della retta dottrina (poesia di Roberto Minichini)


Gli anni trascorsi

Nel monastero della retta dottrina

E le estati nei boschi a peccare

Mai siamo saliti su uno dei cavalli

Eppure li abbiamo visti da lontano

Anche noi avremo voluto viaggiare veloci

Invece di studiare, chini e disciplinati

Ma poi ci fu la fuga, a piedi

E un villaggio dopo l’altro

Fu tutto improvvisamente eros ed estasi

Non sappiamo come e dove

Abbiamo imparato ad amare

Forse, vivendo un presente senza pretese

Sapendo che il futuro non esiste

E il passato non è mai avvenuto

Non parliamo più, ci limitiamo a baciare

Tutti i templi per noi sono ormai scomparsi

E portiamo il sacro nell’anima, senza saperlo definire

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Dove ci potremo recare (poesia di Roberto Minichini)


Dove ci potremo recare

Per godere un poco di bellezza ed arte

Fra giardini fioriti che non sanno di falso

Distenderci nudi e soli sotto un cielo benevolo

Che ci fa dimenticare tutti i libri di filosofia

Lasciando spazio alla ammirazione incondizionata

Per l’attimo perso, ma vissuto

Troppi anni di filologia ed archeologia

Alla ricerca di culti scaduti che non ci appartengono più

Ora siamo liberi di godere di un amore puro

Ballando

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

La verità, per favore (poesia di Roberto Minichini)


La verità, per favore

Unico criterio di decenza

Mentre la musica sinfonica

Ci fa un poco di compagnia

Consultiamo un vecchio mazzo di tarocchi

E ci addormentiamo

Pensando, che tenerci per mano

Può essere una forma di verità

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Seduti per molte ore (poesia di Roberto Minichini)


Seduti per molte ore

Questo dovremo fare

Tacere e pensare

Abbracciati, qui

Cosi lontano e cosi vicino

Quando le anime sono fraterne

Non c’è bisogno di parlare

Voglio vedere le tue dita delicate

Il tuo conversare, sensibile, amabile

Più bello del sole

Chiudo gli occhi e ti sento recitare i tuoi versi

Come un rifugiato in cerca di un poco di conforto

Tu sei una oasi

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

Gli alberi sono quelli che sanno ascoltare (poesia di Roberto Minichini)


Gli alberi sono quelli che sanno ascoltare

Nel loro silenzio, che parla

Sono capaci pure di amare

Forse la saggezza abita in loro

Potremo mai dimenticare, quanto erano buoni

Gli alberi di una volta?

Mentre il bosco è un rifugio dai mali del mondo

Sono gli alberi ad essere custodi e gentili presenze

Ovunque solo pace e luce

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023

domenica 5 novembre 2023

Non riesco a dimenticare lo sguardo di quella donna (Roberto Minichini)


Non riesco a dimenticare lo sguardo di quella donna

Raccontaci, cosa vedi?

Protocollo numero 144, B. Anno 2023.

Francoforte sul Meno, Repubblica Federale Tedesca, un edificio qualsiasi

Tanto solo noi lo capiamo. Quelli a Berlino sono troppo stupidi. (Ultime parole smentite dai fatti. A Berlino sanno tutto.)

Chiuso dentro una stanzetta completamente buia, legato alla sedia. Non lo fanno parlare con nessuno, durante questi giorni il grado di alienazione sociale che deve raggiungere deve essere massimo. Le persone che lo controllano dicono che non guarda mai negli occhi. Sembra assente, è assente.

Voglio sapere cosa è successo a quella magnifica giovane donna dai capelli neri dall’India. Era straniera e solo una turista in visita per un periodo breve, non è accettabile quello che ho visto quella notte. Suonava il violino, era un angelo delizioso, un diamante raro. Non la dimenticherò mai, era una figura speciale. Sembrava una elegante francese del sud della Francia, una donna uscita da un film. Con me era stata dolcissima e buona, la salvatrice di cui avevo bisogno.

Le privazioni sensoriali estreme a cui viene sottoposto periodicamente sono necessarie. Solo cosi la fontana sgorga, si aprono le vie della percezione. Vede lontano, a distanza, vede ogni singola cosa, prevede, e porta anche una immensa sfortuna. Non provocatelo, è suscettibile come un bambino viziato.

Ma ci sente? Si, ci sente.

Tace per settimane e poi quando comincia a parlare non è possibile fermarlo. Certe volte anche per mesi non risponde, si chiude in un mutismo inspiegabile e cocciuto. Diciotto ore di monologo contro l’anticristo. Abbiamo filmato tutto. A due anni distanza risulta che in diversi punti ha previsto il futuro. Descrive alla perfezione spesso luoghi del mondo e culture di cui non può avere alcuna conoscenza diretta. Capisce in maniera profonda le mentalità diverse dei vari popoli.

Non so ciò che le mani toccano, non riconosco ciò che gli occhi vedono, ma voglio sentire la tua dolce voce cantare per me l’ultima volta.

Voce femminile arrabbiata: tu sai benissimo quello che hai toccato e quello che hai visto, non solo ti sei fatti suonare il violino ma quella ha anche cantato per te! Il mio sacerdote aveva ragione a dire che hai bisogno di un esorcismo e che sei posseduto dal demonio. Egli, il mio sacerdote, parla con il Cristo e ti ha letto dentro con i suoi poteri miracolosi. Anche io sono giovane, ma vedo che forse non lo sono abbastanza per te. Ricordati che io ti vedo, sempre, idiota!!!

Usa un linguaggio strano, non va preso alla lettera, grazie ai tedeschi adesso capiamo quasi sempre quello che sta dicendo. I tedeschi dicono che ha subito l’uso di una tecnica mentale particolare da bambino, di programma speciale del regime socialista morente della Germania dell’Est. Per loro si tratta di un progetto fallito e dimenticato, pseudoscientifico, nel campo degli esperimenti della parapsicologia, in particolare per quanto riguarda la telepatia, la visione remota a distanza e la telecinesi. A noi non sembra che i tedeschi dell’est abbiano fallito, anzi.

Gli oggetti si possono spostare con il pensiero, la qualità dell’anime delle persone è dovuta ai loro antenati. Non conosco la matematica, conosco solo lo zero.

Tu sei cosi bella e cosi dolce e cosi gentile e cosi generosa e cosi calda.

Dove ti trovi? Descrivici il posto.

Ora sembra inverno. Sono in un alberghetto molto piccolo, forse una pensione. Al piano sotto c’è un modesto ristorante. Sono l’unico cliente. Le temperature sono oltre i trenta gradi sotto lo zero. Uscire per me significa letteralmente crepare in pochi minuti. Solo la gente del luogo sta per strada, ma poco e solo di giorno. Avverto che qui ci sono al massimo cinquemila abitanti, non di più.

Cosa ci fa donna indiana in un posto cosi, e tu come ci sei finito?

Me ne sono andato perché ho passato settimane solo a litigare con gente molto brusca e maleducata. Ho scelto un posto isolatissimo per stare per conto mio. Lei ha fatto lo stesso, le è stato consigliato il posto da una conoscenza casuale con la quale ha parlato nel treno. Qui vicino c’è il confine cinese e molta gente sembra cinese.

Ok, concentrati bene, cosa vedi?

Di notte passano molti camion militari, sono cinesi e nord coreani, si esercitano qua vicino insieme, eppure siamo in Mongolia. A poca distanza di viaggio c’è anche il confine russo. Mi hanno raccontato tutti che ci vanno senza documenti a fare contrabbando di vestiti e piccoli elettrodomestici, non ci sono controlli, sono zone molto spopolate, fuori dalla civiltà, che non interessano a nessuno.

Quanti camion o truppe cinesi?

Solo di notte e solo col cielo nuvoloso, vicino si sentivano esplosioni tremende, tremavo tutto, un terremoto. Molti camion, non so quanti soldati. Ero chiuso in albergo, non uscivo per via del freddo, guardavo solo ogni tanto svogliatamente fuori dalla finestra.

Come è entrata la giovane donna indiana nel tuo albergo?

Ci siamo incontrati a pranzo, lei aveva una stanza privata vicino, ma le condizioni igieniche non erano bune e ha chiesto di poter stare con me il terzo giorno che parlavamo insieme durante i pranzi.

Siete diventati amanti?

Diciamo che mi sentivo solo e triste ed avevo tanto freddo e quella giovane donna indiana ha cercato di corrompermi moralmente e ci è riuscita dopo un solo tentativo.

Quanto è andata avanti?

Qualche giorno, non mi ricordo. La mia stanza era nel mio completo disordine, piena di libri e vestiti e cibo buttati ovunque. Dormivo spesso di giorno, non mi rendevo conto del tempo.

E poi cosa è successo?

Una sera dormivo, mi ricordo che era sera perché eravamo stati giù in basso a mangiare al ristorante. Apro gli occhi dal sonno e vedo lei che sta dirigendosi alla porta per uscire, vestita di tutto punta e con la sua valigia e la sua borsa. Le chiedo:- ma dove vai? Fa tanto freddo!- E lei si gira e mi lancia uno sguardo terribile e struggente, come non ho mai e poi mai visto in tutta la mia vita. Era uno sguardo dolcissimo ma anche uno sguardo pieno di terrore ed implorante. Poi è uscita, senza dire niente. Mi sono alzato e ho guardato fuori dalla finestra, spegnendo le luci. C’erano degli uomini, chiaramente di etnia europea, alti, massicci, dai capelli chiari, ho visto almeno due biondi, anche se solo brevemente si vedeva che erano molto atletici. Di alcuni di loro ho visto la faccia, sembravano delinquenti tagliagole. La strada era illuminata con grossi lampioni gialli, ho assistito a tutto. Avevano una decina di macchine giganti nere. Lei è uscita e l’hanno trascinata con durezza estrema e spinta senza rispetto in una delle macchine, la terza in fila, e sono partiti.

Cosa credi le abbiano fatto?

Mi fa orrore soltanto pensarlo, quindi non lo dirò. Ho l’anima spezzata e mi sento in colpa di non essere intervenuto per cercare di salvarla. Sul momento non mi sono reso conto di quello che stava accadendo e pochi minuti, più uscito dal sonno e dopo aver superato il primo impatto psicologico tremendo, avrei capito. Spesso la sogno, vedo che cerca di darmi la mano, ma non riusciamo a toccarci. Non posso e non potrò mai dimenticare, non mi piace la crudeltà e lei era l’essere più innocente sulla faccia della terra.

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023