Siamo a cavallo
Nudi ed armati di un flauto magico
Qui ci sono ghiacci perenni
Siamo finalmente morti, tanto morti
Quale strano ed atroce labirinto ci tiene prigionieri
Mentre facciamo l’amore con le varie amanti
Non proviamo nulla
Ogni sentimento è diventato pietra tombale
Ogni emozione è diventata disgusto
Ogni percezione segnala l’antimondo
Ma forse è semplicemente la noia del troppo avuto
Per ciò è vero, chi si accontenta gode, o forse proprio no
Come giri la tua pizza, essa non è mai buona
I volti dei demoni in forma umana sono riconoscibili
Quali occhi vuoti ed opachi e turpi
Ridono sempre, parlano sempre, ripetono le sentenze dei
giornali
Gli stolti vivono di risate e chiacchiere vane
I fuori casta governano ed occupano le redazioni
Lo spirito della menzogna e della usurpazione
Ovunque mentono per inneggiare al grande idolo
Dovete stare in ginocchio e non pronunciare mai certe parole
Ma i poeti sono liberi, asociali, amorali ed anarchici
Che Odino porti iella a tutti i partiti e tutti i parlamenti
Anarchia Nudista, subito!
Che Odino porti iella a Marx, Freud e Voltaire
Vita selvaggia e sfrenata nei boschi, subito!
Abolite le scuole, chiudete tutte le fabbriche di armi
Vietate per legge la televisione
I politicanti di ogni colore siano spediti a lavorare
Tornate ad amare la terra, a seminarla, a coltivarla
Invece di vivere nel ghetto virtuale
Ora vedo, te principessa
Come stai?
Io non ti voglio più baciare
Sono un vecchio guerriero con mille cicatrici
Ti vedo ovunque sei, e ti proteggerò da ogni male
In quanto sono un mago e solo un povero mago
Tu sei un giovane angelo, giovane donna speciale
Intelligentissima
Non farti fregare da questo mondo schifoso
Ti ho istruita ad essere una donna anti progressista
Eroina della Tradizione
Come tua sorella spirituale, Giovanna D’arco
Merita di avere accanto
Un cavaliere di Cristo Risorto
Un giovane patriota dai principi sani, un nobile
E ti prego, non tornare più
In quanto non si cercano i cadaveri e i vecchi come me
Scappa in Ungheria, vivi la tua patria e la tua gente
Non tenermi la mano
Io sono solo una barca che affonda
Ora devi essere una stella
Ma non una stella rossa
Una stella bianca
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023
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