Noi non abbiamo mai avuto genitori
E i nostri figli non li abbiamo mai visti
Ci hanno rubato la patria
Ed ora siamo nel freddo siderale sulla stella spenta
Questa stella di argento oscuro gelido che ci tiene
prigionieri
Invecchiati e stanchi
Ci dedichiamo ai peccati e ai sortilegi
Da qui sono scappati tutti gli angeli
La neve spietata e il filo spinato ovunque
Abbiamo solo ricordi struggenti
Tutti i nostri compagni sono al cimitero
Ma sono più vivi di noi
Ho voluto dipingere la tua bellezza
Ma non so dipingere e non sono mai stato
A vedere un museo
Mi hanno portato dentro un tempio
Pieno di immagini e statue
Ma io sono iconoclasta e monoteista
L’idolatria mi ripugna ed urta la mia anima
Ho uno spirito semita arabo e del deserto
Questo nord è brutto e poco ospitale
Gli abitanti odorano di birra
E io non sopporto gli alcolici
Vedo tramite la magia arcana
Che i figli di questi barbari
E i figli dei loro figli saranno dei nostri
Al posto di vichinghi e druidi alcolizzati
Ci saranno barbuti in turbante prostrati verso la Mecca
E la neve allora sarà bellissima e pura
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2023
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