venerdì 26 aprile 2024

Dove ti porta la strada della tua esistenza? ( Roberto Minichini )


Dove ti porta la strada della tua esistenza? Per alcuni è una corsa illusoria e menzognera contro la clessidra del tempo che scorre inesorabile. Ma noi non abbiamo di questi problemi, non fingeremo, quando ne saremo eventualmente tentati, di essere più giovani di quello che siamo. Ho baciato mille volte le tue mani fredde e dure, sei fatta di ghiaccio e io sono un lontano pianeta che continui a cercare e forse stai facendo un errore di valutazione. Hai detto che credi in un amore eterno, che vada oltre la breve esistenza terrestre, e si perpetua anche nella dimensione dell’oltre che ci attende, in quanto attende per decreto divino e naturale tutti gli esseri che sono nati. Ora dammi di nuovo le tue splendide anche se tanto fredde mani. Quando ti bacio e ti stringo a me per un attimo il cosmo mi sembra ragionevole. Osservo le tue forme, queste tue dita, l’avambraccio, il modo in cui ti muovi lentamente. Le mani dicono tutto del carattere e del destino di una persona, e raccontano anche degli antenati e dei discendenti. Non posso non ammirare come madre natura ti ha creato, hai delle mani di una eleganza assoluta, sono sicuro che qui parla l’essenza della tua famiglia di ormai lontane radici aristocratiche. Sei completamente priva di volgarità, e non hai mai bevuto in vita tua una sola goccia d’alcol, allora perché vai sempre ad ascoltare le lezioni di quel vecchio prete mezzo ubriacone? L’altro giorno ho visto che aveva delle macchie di vino sulla barba. Questo sarebbe il tuo maestro spirituale? Cerca di farmi mangiare della carne di maiale, vuole insegnarmi a farmi il segno della croce, dice che sono un diavolo ottomano, mi molesta in ogni maniera. Ho già visto questo film molti anni fa, dovresti intervenire, fermalo, a me non ascolta, a te si. Sarà anche esperto di Padri della Chiesa e di esercizi di contemplazione ma a me pare fanatico in maniera esagerata. Mi ricordo che mi hai raccontato che lo hai sognato senza conoscerlo e che poi lo hai trovato nella vita reale, ma questo lo hai anche detto di me. Sei un camaleonte come lo sono io, per sapere chi siamo e per conoscerci per davvero ci abbiamo messo molto tempo. Contorti sentieri ci hanno condizionato a diffidare del mondo, troppe esperienze deludenti e dolorose ci hanno fatto capire la natura reale, ben poco edificante, di gran parte del genere umano. Le bambine hanno i tuoi occhi e il mio volto. Anche il colore dei capelli è preso da te. Ma forse questo colore dei capelli cambierà, io da piccolissimo ero biondo, e nessuno capiva come fosse possibile. Poi per anni ho avuto capelli ed occhi nerissimi, un colore scuro che successivamente si sarebbe attenuato con l’arrivo della adolescenza. Baciami. Ho quasi dimenticato il tuo profumo, il tuo sguardo, la tua voce, tutto ciò è una grottesca tortura, neanche Kafka avrebbe concepito una situazione cosi priva di senso ed infelice. Anche io voglio altri figli, l’anticristo contro cui combattiamo tutte e due vuole che la gente non faccia più figli, non si ami più profondamente e non abbia più il concetto sacro di famiglia. Noi faremo di tutto per agire esattamente in senso contrario rispetto a quello che vuole l’anticristo. Quel tuo anello che ti ho regalato, simboleggia l’apocalisse. Voglio sentire il tuo corpo e la tua anima, ancora questa notte, prima di un’alba che non sappiamo cosa ci porterà, e forse non ci permetteranno di stare più insieme. Fatti baciare il viso, il collo, la fronte, i capelli, le spalle. Ti ricordi che la prima volta che ci siamo incontrati ti ho parlato per quattordici ore di seguito di René Guénon? Tu sei stata zitta tutto il tempo e mi ascoltavi, con quei tuoi occhioni che certe volte nella penombra mi sembravi irreale, un angelo bellissimo accanto a me. Quando ho finito di parlare ero fra le tue braccia e tu hai detto una frase che non dimenticherò mai: ma come fa un uomo a parlare cosi tanto tempo senza fermarsi? Ora io invece ti faccio in cambio questa domanda: come fa una donna ad ascoltare tutte quelle ore senza distogliere l’attenzione e senza interrompere? Tu sei giovane, sei tanto giovane, sei un fiore raro, di carattere, di mente, di morale e di principi. Io non ti merito, non merito nulla. Forse ha ragione il tuo prete, sono diabolico, magari anche in maniera del tutto involontaria. Bacia il tuo vecchio Idiota dalle ossa rotte, probabilmente quando le bambine saranno cresciute, racconterai loro un giorno del loro padre. Sarò chiuso per decreto astrologico ciclico ingiusto e tirannico in una cella a scontare i miei peccati, le mie eresie, la mia corruzione morale, le mie pratiche magiche, le mie tare genetiche dovute ad antenati indecorosi, e la mia poligamia. Magari avrò come compagno il sacerdote esaltato e forte bevitore di alcolici, da cui tu impari la dottrina sacra e le sottigliezze dei discorsi teologici. Per me quel prete anziano è posseduto da un demone escatologico e vivrà ancora almeno cento anni, il tempo necessario per vedere la aperta manifestazione, il dominio e la sconfitta totale del regno imminente dell’anticristo, il dominatore mondiale perverso antinomico predetto dalle Scritture di tutte le tradizioni sacre dell’umanità. Se avremo un figlio maschio, perché non chiamarlo René Guénon il secondo??? Scherzo, amore mio. Questa notte sarà dedicata al nostro congiungerci come uomo e donna, una coppia di fanatici sposi irregolari integralisti interreligiosi teocratici, e il futuro, qualsiasi esso sarà, è solo e soltanto in mano a Dio.

Roberto Minichini, anno 2024

Prendi dalla mia bocca ( Poesia di Roberto Minichini )


Prendi dalla mia bocca il dolce messaggio

Ma forse noi non abbiamo più gioia

Neanche di fronte alle nascite

Non posso rimanere a lungo

A tenerti fra le mie braccia

Prima che l’inverno oscuro cali di nuovo

Un bacio, due, tre

Tutto ciò è amaro

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Era un grande campo di calcio ( Poesia di Roberto Minichini )


Era un grande campo di calcio

Facevamo vicino allenamenti di Aikido

Giovanissimi atleti che pensavano solo alle ragazze

Qualche volta si nuotava tutta la notte in piscina

Fu nel campo di calcio che apparve, per la prima volta

Il maestro giapponese di etica medievale dei Samurai

La sua aura emanava qualcosa di assolutamente particolare

Non era di questo mondo, non era di questo tempo

Credeva nel Buddha della casta dei guerrieri

E negli spiriti tutelari degli antenati

Diceva che non si può essere discepoli di qualcosa

Con cui non si ha un contatto diretto, vivente

Non si impara dai libri o dalle ricostruzioni da biblioteca

Affermava che non siamo chi siamo per caso

E che ogni popolo è dominato da un suo archetipo karmico

Per cui i popoli sono organismi viventi, come le piante e le rocce

Corpo minuto, magro, basso di statura, pieno di rughe lisce

Leggeva nel futuro e nelle menti, praticava incantesimi potenti

Ed era puro, di corpo e di anima, lontano da ogni vizio

Con otto figli e cinque figlie

Diceva che aveva ora aveva fatto tutto ciò che doveva fare

E si dedicava ai figli spirituali, chiedendo disciplina dura

Non era interessato agli applausi o al consenso

Dove si trovano persone simili, ora?

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Ho fatto fatica a concentrarmi ( Poesia di Roberto Minichini )


Ho fatto fatica a concentrarmi

Sulle tue meravigliose mani sul mio corpo

La mia mente vagava in direzione di una strana isola

Che abbiamo visitato insieme, durante un’estate dei miracoli

E dei fallimenti completi

In cui in una grotta avevamo scoperto un tempio con tre statue

Ma le tue mani sono gentili ed insistenti

E cercano di riportarmi sulla terra dai viaggi astrali

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Nelle cose quotidiane ( Poesia di Roberto Minichini )


Nelle cose quotidiane piccole, spesso

E negli incontri tranquilli

In spazi minimi non desiderati da nessuno

Si fanno le esperienze più belle

In cui i gesti pieni di affetto

Hanno un valore superiore ai discorsi

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

mercoledì 24 aprile 2024

Interessanti conversazioni ( Poesia di Roberto Minichini )


Interessanti conversazioni

Oh, quale eccelsa compagnia!

Finalmente lontani da psicologismi e soggettivismi imperanti

Tocchiamo solida materia logica, granitica e di pietra

Abbiamo accuratamente evitato

Di incontrare quei astrologi che fanno le previsioni a posteriori

E non hanno neanche saputo prevedere

Lo scoppio della seconda guerra mondiale

Noi cerchiamo quei rari astrologi

Che si nascondono nelle confraternite iniziatiche

E non fanno oroscopi per il volgo

Ma predicono le disgrazie inevitabili

A regnanti e regni

Abbiamo frequentato poi a lungo filosofi

Ora sgraditi e banditi, cancellati e dimenticati

In quanto non simpatici alla setta dittatoriale degli uguali emancipati

Ma appunto per questo speciali, geniali e rari

Siamo riusciti a fuggire dalla Rivoluzione Francese e da quella Bolscevica

Trovando ospitalità presso anziani gesuiti molto eruditi

In monasteri europei in cui ancora il Medioevo era realtà operativa

Abbiamo praticato la magia, elitaria ed efficace

Che solo vescovi e cardinali conoscevano da molti secoli

Il potere della Chiesa Cattolica si è sempre retto su autentiche pratiche magiche

Lasciando al popolo e ai profani incantesimi da quattro soldi

Che servono solo per attirare demoni nella propria vita

Grazie ai nostri talismani, potenti ed infallibili

Saremo ricevuti a palazzo dal Papa di Roma

Egli si fa leggere i tarocchi una volta al mese

Mentre si corica a letto per riposare

Abbiamo cercato, con insistenza

Di fargli capire

Che la trinità, è forse, un errore teologico

Ma non ci ha dato ascolto

Egli non rinnega la dottrina dei Santi Padri

Sapendo che anche questo momento buio

Passerà, e il serpente demonico blasfemo che domina ora il mondo globale

Se ne andrà, grazie alle preghiere di frati e suore in odore di santità

Una sola Roma è autentica

Ed è quella che è la capitale dell’Italia

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Come vecchio dai capelli lunghi e disordinati ( Poesia di Roberto Minichini )


Come vecchio dai capelli mori lunghi e disordinati

Mi ricordo i bei tempi passati

In cui da giovane camminavo

Per le piazze di una Germania ancora tale

Teutonica, nordica, silenziosa e riservata

Laboriosa, onesta, disciplinata e tirchia

Avevo i capelli cortissimi e tinti di biondo

Cosi nessuno avrebbe scoperto che ero un italiano

Invece che Roberto, mi facevo chiamare Robert

Per essere completi, barone Robert von Kazzenburg

A quei tempi, in quella zona, gli stranieri non c’erano

E dovevo essere più germanico dei germanici

Vendevo ai tedeschi, felici e soddisfatti

Le mie pizze iperboree con le rune

A pochi chilometri incombevano, minacciosi

I sovietici marxisti totalitari ed espansionisti

Oltre confine, vedevo guardarmi

Una gigantesca e gelida statua di Lenin

La stella rossa, ovunque vicinissima

E le parole d’ordine del regime

Scritte in caratteri cubitali

Socialismo e Pace, la Grande Rivoluzione dei Lavoratori

Fratellanza fra i Popoli, Lotta all’Imperialismo

Tutti questi lavoratori liberati sembravano invece

Voler scappare nella Germania dell’Ovest, da noi

Al posto di blocco, controlli severissimi e meticolosi

Smontavano ogni cosa e non erano capaci di un solo sorriso

Invece qualche volta si incontravano guardie buone

Quando le persone sono costrette a portare una divisa non sono più libere

Eseguono ordini, costretti dai politici

Spesso dei vecchi faraoni al potere da decenni

La storia dell’umanità è un catalogo di tiranni e dittatori

Ogni volta che vedevo l’immagine di Erich Honecker

Mi facevo il segno della croce

Cosi mi aveva insegnato mio padre

Italianissimo ed ultra cattolico

Devoto a San Francesco e a Padre Pio

Tempi antichi in cui la Germania era ancora Germania

E io potevo ancora sognare con devozione il grande Bismarck

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

La parte oscura dell'anima ( Poesia di Roberto Minichini )


La parte oscura dell’anima

Rimane sepolta

Da chili di creme di bellezza

Nella finta società dei consumi

Dove l'archetipo selvaggio è represso

E tutto è una caserma linda

Solo gli sfoghi consumisti

E bassamente edonisti sono permessi

L’uomo addomesticato si trova da solo

In una gabbia di alienazione capitalista

Dove il sistema ti insegna che parole usare

Cosa pensare, come camminare ed amare

E cosi dal Canada alla Francia

Dalla Germania alla Croazia

Passando per Italia, Spagna ed ovunque

Tutti dicono le stesse cose

Hanno lo stesso stile di vita

Sono alfieri della stessa ideologia di massa

In nome della libertà e della individualità!

Hanno creato l’essere umano prodotto di fabbrica

E la parte oscura dell’anima viene rimossa, dimenticata

Mentre i cavalli della anarchia barbarica dionisiaca

Sono dispersi per mitiche montagne demonizzate

E solo nostro fratello Nietzsche, nudo

Cammina per questi sentieri irti ed impossibili

Portando con se un cavallo di nome Hermann Hesse

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

martedì 23 aprile 2024

Avevo di fronte un grande filosofo tedesco ( Poesia di Roberto Minichini )


Avevo di fronte un grande filosofo tedesco

Che diceva solo cose prive di senso

Immerso nel suo materialismo, cinismo, relativismo

Passava da una citazione all’altra

Degno sacerdote del niente postmoderno

La verità non è mai invenzione individuale

Di una persona qualsiasi, o di società secolarizzate

Sul pulpito salgono ciechi per guidare altri ciechi

Verso il buio dell’ora attuale

In cui ogni individuo pensa di essere un fondatore di una religione personale

La gara grottesca ed accelerata dell’apparire

La fuga nel deserto è necessaria

Per non ascoltare i canti tristi dei mercanti del falso

Che lottano con foga per smentirsi a vicenda e ad inventare nuovi paradigmi

Paradigmi tutti completamente privi di valore

Di fronte l’Eterno

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

L'illusione della vita quotidiana ( Poesia di Roberto Minichini )


L’illusione della vita quotidiana

Di una esistenza terrena per tutti transitoria

Lontano dagli idoli ed immerso nella Unità

In attesa, nel cuore, di Colui che arriverà

Ed ascoltando, senza interesse

Le infinite dottrine inventate da esseri umani

Dal tribalismo al razionalismo al politeismo

Tutto ciò è assoluto nulla

Mentre la preghiera è l’unica compagnia luminosa

E dona pace infinita all’anima

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

domenica 21 aprile 2024

Caro, in quale bosco ti sei perso? (Roberto Minichini)


Caro, in quale bosco ti sei perso? Non corri, più, non ridi più, non parli più, non rispondi più, non combatti più per il buono, l’onesto e il puro, ma io ti sento ancora dentro di me, so che tu sei sempre lo stesso testardo che non cede di un millimetro. I demoni potranno crocifiggerti, ma non ne ricaveranno nulla. Un amore può soltanto ed unicamente essere basato sulla purezza di una follia escatologica, e noi siamo talmente pazzi da sfidare ogni cosa che gli autonominati padroni del mondo illuminati pretendono di imporre, la loro neo dottrina prodotta dalle lobby capitaliste infernali ci vede armati dello scudo della fede in Cristo contro i demoniaci nemici del popolo, della fede dei nostri antenati, della patria e della spiritualità universale. Ma perché non guardi le bambine, sei sempre muto e guardi altrove, non fissare gli alberi, non chiudere gli occhi, non immaginarti cose che vedi solo tu in angoli strani, guarda le tue figlie, per amore di Dio! Sei la mia croce e la mia disperazione, certe volte sembri un figlio mai cresciuto. Quanti volti hai, quanti nomi hai, quante lingue parli, ma chi sei in verità? Dimmi, tu mi ami? Perché non mi baci ancora le mani, adesso, voglio che tu faccia adesso. E poi perché la tua voce si è spenta, dove è finita la tua forza, ora sei ubriaco, drogato, ipnotizzato, cosa sei? Spesso passeggio per il parco, quel nostro parco, ti ricordi, il posto speciale, solo nostro, tutto a nostra disposizione? Tu mi parlavi con foga ed occhi ispirati della battaglia sacra in corso, la chiamavi guerra santa contro l’anticristo. Ora ti vedo, che fai scappare la gente attorno a noi nel parco e ti metti ad urlare come un posseduto:- Meccanismi di manipolazione plutocratica di massa e planetari che sistematicamente smantellano il sacro vincolo dell’amore fra un uomo e una donna ci vedono agire con le più profonde forze dell’anima in senso contrario.- Io mi ricordo a memoria tutte le tue parole, mentre tu spesso non ti ricordi neanche come ti chiami o che giorno della settimana è. So ogni cosa su quella donna slovena, brutto porco infame, ti faro arrestare e torturare e dovrai scrivermi una confessione piena, con mani tremanti di vergogna e pentimento. Non hai neanche il diritto di starnutire o di cambiarti le calze senza il mio permesso, io sono la tua padrona e tu sei il mio schiavo, il mistico e il matto e il veggente che mi ha fatto diventare madre, la sensazione più bella del mondo. Quando cambierai religione e passerai a Nostro Signore Cristo, unico vero Dio, e lascerai Maometto? Tu fai il musulmano solo per poter fare il poligamo e trovi tutte queste donne strambe e deviate e mezze new age e mezze psicologhe e mezze vegetariane, ma io le ho fatte fuggire tutte. Racconterò ai tuoi sceicchi maomettani che sei sempre ubriaco di grappa e che sei un giocatore d’azzardo incallito, anche se non è vero, crederanno a me e non a te, in quanto io sono una donna e una madre e tu un irresponsabile pazzo, una larva che a malapena si trascina e non parla con nessuno, se non con le mosche. Torna, devi tornare da me e non fare il nomade e il dissoluto nichilista, non farmi diventare violenta, che quando mi scateno perdo ogni pietà e non guardo in faccia a nessuno. Ma dove è finito l’uomo che ho conosciuto? Io devo badare a crescere le bambine, non posso crescere anche te, sei un uomo maturo, la notte mi manchi, di giorno mi manchi, mi sento una vedova e ho meno di trentasei anni! E quando sono davanti a te quelle poche volte che ti vedo, parla, e non fingere di essere muto, cieco e sordo, se no ti farò mettere in una cella di manicomio, di quelle piccole e brutte, orrende, cosi ti passerà la voglia di continuare a farmi il broncio. Quando sarei di nuovo buono e normale, ti farò tagliare i capelli cortissimi a zero e radere completamente la barba, e ti farò lavare con profumi francesi deliziosi, e ti farò esorcizzare da un sacerdote di mia fiducia. Sei il mio Idiota, solo mio, un grande Idiota. Lo dice anche mio padre e ne è convintissima anche mia madre. Tutto il mondo è contro di te, arrenditi, brutto pazzo!

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Grazie alle concubini teocratiche orientali (Poesia di Roberto Minichini)


Grazie alle concubine teocratiche orientali

Io, il vecchio peccatore della montagna, gnostico, cataro ed ottomano

Fra le loro dolci braccia di donne giovani, belle come diamanti

Ancora autenticamente femminili secondo canoni antichi

Ho sogni che svelano i meccanismi della storia

Si, ho visto, stanotte

Un anziano sacerdote medievale e reazionario

Dalla barba lunga e dalla veste nera

Che non ha mai commesso peccati

O proferito opinioni eretiche e moderniste

Egli ha il turbante bianco profumato di muschio

Mi abbraccia, mi abbraccia, mi abbraccia

Leggo i miei libri sacri e teocratici

Ora il sogno si trasforma, sono solo in una grande città

Ignoro completamente il ventunesimo secolo

Cammino per le strade in mezzo al volgo occidentale indottrinato

Servi del regno del nulla relativista individualista edonista

Il mio bastone patriarcale e gerarchico per le passeggiate

Fa miracoli per i buoni e i santi e lancia anatemi contro i demoni

Un’altra scena, a contatto con gli antenati, slavi, cristiani, ortodossi

Sono i boschi non globalisti e sovrani dove riposano le anime dei parenti

Nel mio tempio del bosco panslavo e monarchico ed oscurantista

Ho restaurato con gioia contemplativa il feudalesimo e le caste

Grazie alle mie concubine fanatiche, ho molti figli illegittimi

Futuri missionari teocratici in lotta contro i globalisti progrediti massonici

Eseguendo ancestrali e solari riti

Nel tempio di Apollo e di Zeus imperiale

Di fronte a me appare l’ennesima visione

Truppe eroiche, devote al dio persiano Mitra

Uomini forti, determinati ed assolutisti

Animati da un fervore religioso e mistico escatologico iranico meraviglioso

La risposta divina a una civiltà immorale e in decomposizione

Fratelli, pregheremo insieme, certi della vittoria finale

Noi siamo ebbri di una ubriacatura mistica gigantesca

E a grazie al cielo, dimenticheremo per sempre

Beati e pieni di spirito santo

Gli orrori partoriti dal perverso mondo moderno

La pace regnerà in mezzo ad infinte rovine

Ricostruiremo tutto, più bello di prima

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

lunedì 15 aprile 2024

Solo il fascino femminile (Poesia di Roberto Minichini)


Solo il fascino femminile

Ci può salvare dalla turpe modernità globale

Ti parlo della mia anima gemella Friedrich Schiller

Ma tu neanche mi ascolti

Giochi con le mie mani ascoltando del jazz

Cantando una canzone diversa dal brano

A modo tuo, sei la più grande cantante jazz che io conosca

Sei creativa in modo spontaneo, un puro dono di nascita

E canti in sloveno, e non vuoi parlare in italiano

La tua voce è dolce estasi, e chiudo gli occhi

E il libro di Friedrich Schiller cade sul pavimento

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Geometrie di discorsi dimenticati (Poesia di Roberto Minichini)


Geometrie di discorsi dimenticati

Austriache bellezze che salutano con la mano

Inverno ormai passato

Un piccolo ricordo di un piccolo viaggio

Tornare nella città amatissima

Vienna

Ascoltare le memorie di un personaggio

Novantenne dal dialetto che nessun ventenne capisce

Alpinista delle nevi e dei ghiacci

Che ha esplorato tutti i continenti e tutte le lingue

E ha vissuto in Mongolia e ha vissuto in Corea

A novanta anni è depositario

Dello spirito di un Austria che fu

Di una cultura di cui si legge ormai solo nei libri

Ed è subito nostalgia

Il giorno dopo

Ci avrebbe aspettato

La meravigliosa e magica Budapest

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

sabato 13 aprile 2024

Natura che hai deciso di farci compagnia ( Poesia di Roberto Minichini)


Natura che hai deciso di farci compagnia

Durante lunghe passeggiate contemplative

Pensando ad alcuni filosofi, forse un poco dimenticati

Persone che si incrociano, saluti gentili

E il sole che osserva con calma ogni cosa

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024


domenica 7 aprile 2024

Indifferente, sono completamente indifferente (Poesia di Roberto Minichini)


Indifferente, sono completamente indifferente

Ai discorsi dei filosofi del moderno relativismo soggettivista

Predicatori del niente e al servizio delle oligarchie del capitale cosmopolita

Tanto alla moda ed imperanti in quanto funzionali al potere

Un potere fatto di gente mediocre e spiritualmente vuota

Civiltà al tramonto, debole, senza pensiero trascendente, destinata a sparire

Non conoscono le leggi eterne ed inevitabili della demografia

La forza e l’orgoglio e la determinazione di antiche civiltà

Sono ciechi che guidano altri ciechi

Animati da una arroganza che non si rende conto della realtà

Di un intero pianeta sempre più ostile alla tecnocrazia consumista di massa

E alla sua ideologia del pensiero unico e debole elevato a dogma assoluto

Alla diffusione di false spiritualità che trascinano verso il basso

L’assolutismo sociologico di un individualismo senza freni e degradato

Negano sistematicamente il passato, lo sradicano con furia iconoclasta

E io cito un mio amico cinese

Egli dice: chi non rispetta il passato non avrà futuro

Ovvio

Sto imparando il cinese e prego rivolto alla Mecca

Perché sono un veggente, e conosco il futuro

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

In compagnia dei maghi del nulla (Poesia di Roberto Minichini)


In compagnia dei maghi del nulla

Del contemporaneo disorientamento

Può essere una forma di liberazione

Tanto per non dover ascoltare sempre lo stesso disco

Della solita retorica imperante di regime

Poter passeggiare, almeno un giorno

Con un maestro

Di antichi tempi diffamati

Dalla onnipresente isteria orwelliana

E mentre noi pratichiamo rituali di estasi arcaica

Diamo ordini alle nuvole e alle stelle

Siamo sciamani che volano col corpo astrale

Lontani dalla prigione dell’universo omologato obbligato

Verso il regno dei sogni lucidi della gnosi

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

venerdì 5 aprile 2024

Vagare da ore in questa foresta piena di nebbia (Poesia di Roberto Minichini)


Vagare da ore in questa foresta piena di nebbia

Ora noi non siamo più quelli che eravamo

In quanto non lo eravamo mai stati

Essendo prigionieri di una prigione che non ha nome

Ci siamo rifiutati di servire bandiere e divise

O di obbedire a preti e politici

E neanche crediamo ad ideologie o filosofie

Vogliamo che solo i santi e i folli

Gli uomini di Dio e i maghi

E quelle anime capaci di amore viscerale ed esclusivo

Ci parlino dal regno eterico dei sogni consumati

Lasciateci un poco fornicare con le nostre amanti ignote

Trattasi della unica gioia che abbiamo

In questo deserto glaciale di stoltezza e bassezza

Null’altro ci potrà salvare, ora

Che il vino della mistica, le belle donne che sanno baciare

La solitudine del patriota senza patria

E del sacerdote senza tempio

I film con Edwige Fenech e i trattati corposi dei Padri della Chiesa

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Mi ricordo i tempi arcani (Roberto Minichini)


Mi ricordo i tempi arcani e lontani in cui il caro Cesare Pavese durante l’occupazione del nord Italia da parte dei tedeschi dimorava fra i frati per sfuggire a un periodo storico fatto di brutalità ed ideologie totalitarie. Egli voleva soltanto leggere i suoi libri e i tentativi di convertirlo al credo fatto da parte dei religiosi su di lui non ebbero alcun effetto. Il catechismo e la dottrina di una religione per lui non erano cultura o letteratura ma soltanto dogmatismo, la sua religione privata era quella della natura, della terra di nascita, del cielo mutevole sopra la teste delle creature e delle lunghe nuotate in qualche lago nascosto nei boschi. Egli amava la letteratura americana in quanto vedeva nell’America la libertà che in Italia e in Europa mancava, grande conoscitore dei testi originali in lingua inglese, ed eccellente ed appassionato traduttore. Anche quando scontava il suo confino, imposto dal regime fascista e trascorso vicino al mare, Cesare Pavese non faceva altro che lunghe passeggiate, nuotate nel mare bellissimo della località del sud Italia dove stava, chiacchierare un poco con la gente locale, e leggere una quantità incredibile di libri. Capiva l’importanza del mito, del folclore, delle tradizioni delle campagne, delle lingue regionali, del contatto con la terra, le stagioni della natura e l’osservare da vicino boschi, campi, prati e colline. In lui c’era la nostalgia del passato e il voler sentire e percepire profondamente le atmosfere ancestrali e gli stati di coscienze delle popolazioni premoderne e anche a lui contemporanee che coltivavano la terra di generazione in generazione.

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

giovedì 4 aprile 2024

La soddisfazione più grande (Poesia di Roberto Minichini)


La soddisfazione più grande

Si trova nel fallire in ogni impresa

Come una specie di Fantozzi orientalista

Capace di fare scacco matto a se stesso

Con grazia grottesca ed allucinante pervicacia

Ogni amore strano porta verso nuovi capitoli dell’apocalisse

Solo la magia e lo spiritismo possono rettificare lo stato delle cose

Alberto Sordi, segreto Re dell’Italia, sei mio ospite benvenuto

In sedute medianiche gnostiche notturne

Da quando ho scoperto che il Concilio Vaticano Secondo era un errore

E che Bettino Craxi era un Socrate incompreso

Ho deciso di marciare con il mio asino pazzo su Roma

Per cercare la tomba di Seneca il Giovane

Anima gemella, latina

Voglio parlare del suo tema natale astrologico

Sicuramente dominato da Saturno

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Qui ci andranno di mezzo i figli innocenti (Poesia di Roberto Minichini)


Qui ci andranno di mezzo i figli innocenti

Per colpa della irresponsabilità folle dei padri

Che non sanno cosa à la moderazione e il senso di umanità

Come è brutta la sete di potere e di dominio

Nel paradiso non ci saranno politici e non ci saranno giornalisti

Solo un giardino delle beatitudini e la pace perpetua

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Vogliamo vivere una vita fuori dal tempo e dalle contingenze (Poesia di Roberto Minichini)


Vogliamo vivere

Una vita fuori dal tempo e dalle contingenze

Dedicarci alla adorazione dell’Uno

E mantenere il cuore puro, onesto, libero

Cittadini involontari di un pianeta dell’epoca oscura

Che si avvolge su se stesso verso le catastrofi

Dettate da egoismi, isterismi, ideologismi

Divisioni e violenze inutili

Quando si viola la Legge dei Ciel

Il risultato sarà la discesa verso l’oscuro abisso del nulla

La crisi del mondo moderno e postmoderno

La barbarie rinata del mondo digitale ed omologato

Dove non funziona più il progresso e neanche il regresso

Tutto è illusione, menzogna, errore, immoralità

René Guénon, tu che eri santo e filosofo

Ci puoi indicare la strada per la isola del Dharma?

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Dolce frangente Dolci mani (Poesia di Roberto Minichini)


Dolce frangente

Dolci mani

Dolce giornata di primavera

Mentre nel regime dell’assurdo

Ci diciamo parole prive di senso

Ridendo della dittatura dell’ovvio e del banale

Pensiamo a Kafka

Che non ha potuto non avvertire il mondo come una gabbia

Giustamente

Lo spettacolo grottesco dell’esistere continua

Ad essere infestato dall’umana stoltezza e massificazione

Mentre noi cerchiamo il pittore folle delle montagne

Che sa dipingere l’amore

Oltre i dizionari del politicamente corretto

Verso il villaggio dove fa il monaco Nietzsche

Per partecipare a feste magiche e spiritiche

Piene di demoni ed angeli

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

mercoledì 3 aprile 2024

Voglio vederti ballare (Poesia di Roberto Minichini)

Voglio vederti ballare

In questa gelida e spoglia sala buia

Senza musica

Ballare, solo ballare

Sapendo che siamo soli su un pianeta tutto nostro

Sono rimasti pochi i fiori autentici in questo cosmo artificiale

Ho pronti i cavalli

Fuggiremo in esilio in direzione delle nove statue nude

Noi, nulla vogliamo sapere

Di politicanti, militanti, rivoluzionari, dittatori e riformisti

Cerchiamo l’Eden mistico della fusione fra il sole e la luna

E conosceremo solo l’alfabeto dell’amore e dell’eros

Quando saremo vecchi e mummificati, con le passioni spente

Faremo compagnia a San Francesco

Parlando con gli animali e volando sopra le nuvole

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

Pietra dopo pietra (Poesia di Roberto Minichini)

Pietra dopo pietra

Si crea un nuovo tempio

Eretto da astrologi e medium

E dedicato alla bellezza e all’amore

All’arcana sapienza divinatoria e veggente

Dove regna in modo visionario l’estasi permanente

Mentre pittori silenziosi si esercitano

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024

domenica 31 marzo 2024

Ora sappiamo che gli spiriti dei morti appaiono (Poesia di Roberto Minichini)

Ora sappiamo

Che gli spiriti dei morti appaiono

In occasioni non prevedibili

A chi lungamente si è allenato

Essi ci parlano dal loro purgatorio permanente

Mentre noi siamo ancora intrappolati

In una vita terrena illusoria e passeggera

Volare con gli spiriti verso orizzonti sconosciuti

Oltre ogni meschinità

Gli agitati della mondanità e del materialismo

Vendono le loro merci, si presentano alle elezioni

Fanno una conferenza dopo l’altra

Vogliono apparire in televisione e sui giornali

Si fanno infiniti selfie come ossessi

I monaci invece cercano la santità

E la compagnia delle anime dei defunti

Sapendo che ogni cosa terrena è vana

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Nei boschi del mondo astrale (Poesia di Roberto Minichini)

Nei boschi del mondo astrale

Mentre cerco belle dame con cui conversare

Trovo nascosto dietro un grande albero antico

Il filosofo francese René Guénon

Seduto in posizione Yoga

Mi accoglie con l’indifferenza dell’asceta contemplativo

Che in vita sua non si è mai occupato di politica

Mi chiede se è vero che sulla terra

Il suo nome viene tirato in ballo da militanti e propagandisti

Cosi ha letto sui giornali censurati del mondo astrale

Gli rispondo che ogni grande nome è stato strumentalizzato

Da chi non ne è degno

E lui chiude gli occhi e recita qualcosa in sanscrito

Mentre passo oltre, guardando se trovo delle belle dame

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

I preti delle varie confessioni (Poesia di Roberto Minichini)

I preti delle varie confessioni

Vogliono limitare il potere dei sogni

Per avere il monopolio sullo spirituale

E criticano e perseguitano i mistici

In particolare quelli non settari, non dogmatici

Dotati di talenti sciamanici e visionari

Letteralismo ed esclusivismi privi di logica

Dove l’unica logica è il voler avere sempre ragione

Ma lo spirito soffia dove vuole

E non è prigioniero di nessuna casta

L’Uno è l’essenza di ogni cosa

L’Uno è ovunque

L’Uno è chiunque

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Un fiore di costante gentilezza (Poesia di Roberto Minichini)

Un fiore di costante gentilezza

Che si perde in mille attenzioni

Una sensibilità e profondità

Oggi, qualità speciali, sempre più rare

Nella civiltà al rovescio dei selfie imperanti

E mentre leggi i tuoi tarocchi con fare calmo e serio

Vedo che vedi molto bene ed oltre

Libera dalle distorsioni cognitive della epoca contemporanea

Dai fanatismi del progresso e del regresso

Con i tuoi piedi di austriaca all’antica saldamente per terra

E con i tuoi capelli biondi di giovane donna piena di immaginazione

La tua libera creatività non ha limiti

In te vive la feconda bellezza della primavera dell’esistenza

Dove a trent’anni ancora non si è fossilizzati nel culto del proprio ego

Temendo di invecchiare senza lasciare tracce

E recitando la parte di sapienti ammuffiti

Ma in te si sprigiona l’eros primordiale

Che dona figli, parla tedesco, incoraggia ed ama

E conosce il nome di tutti gli alberi della tua terra e patria

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

sabato 30 marzo 2024

Nuova rivelazione di antichi amori (Poesia di Roberto Minichini)


Nuova rivelazione

Di antichi amori

E mentre nella coppa del sapere

Si versa il nettare della infinita bontà

E della capacità di ascolto rispettosa

Ci si allontana

Da apparenze, quantità, arrivismi, conformismi

E il pensiero unico su di noi non ha alcuna presa

In quanto siamo liberi, anarchici, non omologati

E le nostre mani sono calde, amorose, sensuali, estatiche

Diciamo no alle sette agnostiche e politeiste

All’esoterismo basso da civiltà dei consumi postmodernista

Abbiamo creato la fratellanza della luce iperborea

E conosciamo la scienza dei caratteri e dei destini

Le nostre radici sono salde, antiche, documentate

I nostri figli seguiranno la nostra via

Loro vivono in noi e noi viviamo in loro

Mentre un ballo apparso dal nulla ci porta sulle nuvole

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

giovedì 28 marzo 2024

Il povero e santo laico Hermann Hesse (Roberto Minichini)


Il povero e santo laico Herman Hesse

Rifiutava tutte le ideologie e tutti gli schieramenti

Ed indicava nella irriducibile individualità e libertà

La strada da seguire

In mezzo a masse di adepti e faziosi di ogni genere

Credendo alla pace, più che a governi e giornali

Studiava e meditava sue le grandi scuole di saggezza

Di un Oriente antico ma di perenne valore

Luce che non tramonta, luce tradizionale dello spirito

Amando la natura e la bellezza e la musica celeste

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

mercoledì 27 marzo 2024

Due nobildonne sconosciute (Poesia di Roberto Minichini)

Due nobildonne sconosciute

Sono sedute accanto a me

E mi guardano

Questo parco a me è estraneo

E gli sguardi persistono

Ora sono muto per sempre di fronte all’universo intero

Chiudo gli occhi e vedo una luna strana

Apro gli occhi e vedo le nobildonne

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Come son ben scritti i romanzi di Grazia Deledda (Poesia di Roberto Minichini)

Come sono ben scritti

I romanzi di Grazia Deledda

La grande Signora della Letteratura

Che porta a vivere vicende complesse

E ci si immerge, affascinati

Dai meandri di pensiero

Dalle atmosfere e dalle trame

Destini, personaggi, sentimenti

Ambienti, paesaggi, desideri

Tutto ciò è da leggere e da rileggere

Romanzi, grandi romanzi

Bellissimi e difficili

L’esistere descritto in prosa

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Ancora un poco (Poesia di Roberto Minichini)

Ancora un poco

Di poter avere una presenza di bellezza

Noi spettatori della grazia

Consideriamo questi gentili sorrisi

Il dono migliore possibile

Fiore che è vero fiore

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

martedì 26 marzo 2024

Abbiamo avuto un ultimo incontro (Poesia di Roberto Minichini)

Abbiamo avuto un ultimo incontro

Mentre già tutto era precipitato nelle idiozie politiche

A me non interessano i miglioratori del mondo

Ma solo i maghi, i mistici, i nudisti e i cartomanti

Esistono persone che non credono che il mondo si possa migliorare

Se non si migliorano le persone a livello individuale e privato

E per questo non servono ideologie, giornali, associazioni

Ma una calma e benevola contemplazione

Il sapere che tutti i fiori di questo universo

Sono fiori con la stessa dignità

E che da tutti si può imparare

E che tutti possono e devono essere criticati

E tutti gli esseri umani sono figli di Adamo ed Eva

Nessuno impara mai dai libri di storia

Domina il manicheismo della ottusità

Quando in natura invece dominano bellissime sfumature

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Fu una dama squisita (Poesia di Roberto Minichini)

Fu una dama squisita

Non condizionata dalle ipocrisie dei piccoli borghesi

E praticava lo spiritismo con il tavolino

Mentre io cercavo di disegnarla senza riuscirci

In quanto si muoveva di continuo

La voce come di un altro mondo

Il corpo agile e perfetto

Ballare insieme senza saper ballare

Ridere insieme rimanendo abbracciati

Cercare di affittare cavalli per una gita nei campi senza trovarli

Guardare il cielo, fare commenti sulle nuvole

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Quello non è un villaggio per i talenti perduti (Poesia di Roberto Minichini)

Quello non è un villaggio per i talenti perduti

Si ricordano tempi migliori anche da quelle parti

Ci togliamo ora le maschere dorate, per essere nudi

Lontani da pettegoli ed invidiosi

Qui dimorano le anime tranquille e soddisfatte

Ora o mai più, che ci sia amore e che trionfi l’estasi

Mentre le tartarughe sagge in silenzio ci guardano

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

lunedì 25 marzo 2024

Non è il problema appartenere a una scuola di pensiero (Poesia di Roberto Minichini)

Non è il problema appartenere a una scuola di pensiero

Il problema è l’esclusivismo

E tutte queste sette, conventicole, partiti e fazioni

Sembrano creazioni di esseri umani per esercitare il potere

Su altri esseri umani

Mentre il conformismo domina sempre ovunque

Su tutto il pianeta, sotto diverse forme

In quanto fare gruppo è un istinto primordiale

E la debolezza del singolo si trasforma in prepotenza del gruppo

L’universo dei bipedi è costituito da universi paralleli separati

Dove ognuno si chiude con chi la pensa in maniera simile

In un tribalismo del ventunesimo secolo

E gli anatemi reciproci si sprecano

In una spirale orrenda e disgustosa

Dove tutti si autoproclamano rappresentanti del bene immaginario

Mettendosi al servizio di giochi di potere, manipolazioni ideologiche

E la povera gente viene usata come le pedine nel gioco degli scacchi

Da cinici e machiavellici  giocatori senza scrupoli

La faziosità unilaterale regna sovrana

Trascinando verso l’abisso

Masse enormi

Sempre pronte a credere

Guarda che caso

Di vivere, proprio loro e proprio nel loro tempo

Nel migliore del mondo possibile

E la stupidità è la unica superpotenza al mondo

Che vince sempre

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

La passeggiata ci permette una conversazione civilizzata (poesia di Roberto Minichini)

La passeggiata ci permette una conversazione civilizzata

Lontana da affermazioni egocentriche

In quanto abbiamo il piacere raro

Di raccontarci a vicende i nostri fallimenti e delusioni

E di guardarci finalmente con calma negli occhi

In un mondo fatto di retorica e propaganda crescente

Sempre più ideologizzato ed allucinante

Ora ci dobbiamo fermare

A scoprire una dimensione umana

Che non divida le persone, ma le unisca

Facendo prevalere la ragione e l’onestà

Grazie al fatto che siamo poliglotti

Possiamo intenderci in lingue diverse

Anche le sfumature e i toni contano

E in comune abbiamo anche l’ammirazione

Dell’Elogio della Follia di Rotterdam

Magnifica opera umanistica

E non c’è bisogno di grande maestria

A capire che le follie di ogni genere

Sono ancora a governare l’umanità

Invece di creare ponti, costruiscono muri

Noi invece ci stringiamo la mano con grande affetto

Credendo alla fratellanza universale

Alla confraternita dei poliglotti

E più lingue e culture si conosce, meglio è

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

domenica 24 marzo 2024

Eventualmente dovremo ringraziare (Poesia di Roberto Minichini)


Eventualmente dovremo ringraziare

Il destino ingrato

Di averci dato questa nicchia di luce femminile

Sotto forma di pace amore armonia

Le nostre ossa di perenne straniero sono stanche

E la tua sensualità e la tua bellezza e i tuoi occhi

Ci fanno dimenticare per poche ore

Che il mondo è un posto mostruoso abitato da mostri

Io ti bacio le mani, ti bacio i piedi, ti bacio i capelli

Tu sei una donna giovane e piena di energie

Biondissima, con uno sguardo strano che sembra un oceano blu

Mi dici che devo baciare anche il crocifisso che hai attorno al collo

Ma non lo farò, preferisco guardarlo con silenzioso rispetto

Bacio invece volentieri la tua vecchia Bibbia

Volume magnifico pieno di annotazioni

Che hai ereditato dalla tua nonna polacca

Che dalla foto risultare assomigliare tanto a te

Che era forte, fiduciosa e piena di amore e fede come te

Questo bosco è nostro, queste notti sono nostre

Ma il futuro non è nostro, il futuro è già scritto

Perché mi incanti e mi incateni con le tue labbra?

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Dopo aver scoperto l'assolutezza del determinismo astrale (Poesia di Roberto Minichini)


Dopo aver scoperto l’assolutezza del determinismo astrale

E l’assenza del libero arbitrio

Ed interpretato le teologie come letteratura fantastica

E le istituzioni pubbliche come espressione dello spirito conformista dei tempi

Nietzsche con le sue ali luminose di iniziato contrario ad ogni esoterismo

Ascese alla montagna dei santi asceti solitari nudisti

Per conoscere il divino nel non divino e nell’oltre il divino

E l’umano nel non umano e nell’oltre umano

Nietzsche era nudo sotto un albero antico a meditare

Vedendo le illusioni e gli inganni e i meccanismi della menzogna

Nella vita, nella società, nel popolo e nella storia

Le masse bifolche che incarnavano il demos gli facevano orrore

Germanico nudista, filosofo asistematico completamente matto

Lui ha capito di capire, superando il mediocre Socrate

Riposa nella tua tomba nel piccolo cimitero protestante tedesco

E ridi dei moderni pieni di superstizioni e piangi su te stesso

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Nietzsche l'iconoclasta folle (Poesia di Roberto Minichini)


Nietzsche l’iconoclasta folle e gli intellettuali moderni servi di vari regimi ed ideologie

Non c’è nulla che li renda comuni

Fu Nietzsche ad indicare la via solitaria della alta montagna

Del disprezzo per la maggioranza e del sentire comune

Nietzsche l’idolatra nemico della idolatria del pensiero convenzionale e di massa

Lontano dalla religione della uguaglianza egli era una aquila dello spirito aristocratico

Nietzsche che smantellava le semplicistiche teologie dei preti delle varie chiese e religioni

Il pensatore nudo che non ammetteva che le nude pietre, dure e fredde

Nietzsche, ovvero l’antidemocrazia

Vero visionario che ha previsto la decadenza universale

Nietzsche il fine letterato creatore di stereotipi di ghiaccio

A cui rimanere fedeli per sempre

All’interno dei cicli infiniti dell’eterno ritorno

Nietzsche un vero tedesco, a differenza di quelli di oggi

Gli unici veri due tedeschi rimasti

Sono Nietzsche e il suo cavallo

Nietzsche il grande patriarca solare nordico

La sua anima di eroe e santo della filosofia

Vaga ancora fra nevi lontane ed inaccessibili

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

sabato 23 marzo 2024

Regno distopico (Poesia di Roberto Minichini)


Regno distopico

Della uguaglianza emancipata propagandistica

Dove la Chiesa luciferina alla rovescia del soggettivismo domina

In un finto paradiso globale di menzogne

E le lobby totalitarie impongono una nuova morale

Che va contro tutte le Scritture Sacre della storia umana

Il mio bisnonno si chiamava Girolamo Savonarola

Il suo cavallo era pazzo, le sue amanti erano molteplici

Il suo predicare alle masse di corrotti bifolchi del popolo era apocalittico

Mentre di nascosto consultava gli astrologi, in gran parte incapaci

In mezzo a dure lotte contro l’anticristo trovava riposo virile

Fra le braccia della brava e formosa cuoca Beatrice

Che parlava poco ed era analfabeta, ma era una donna magnifica

E al suo amante santo teocratico ispirava le parole da scagliare contro i malvagi

La storia umana è un braccio di ferro perenne fra virtù e vizio

Fra fede e miscredenza, aristocrazia numinosa e democrazia demoniaca

Noi vogliamo l’Impero di Roma, vogliamo la Monarchia e la Teocrazia

Vogliamo pure la Santa Inquisizione

E un Papa vero, che proclamerà, a tutto il mondo

La fallacia della trinità e la fine del celibato per i sacerdoti

Affinchè una nuova generazione di preti antitrinitari poligami

Possa popolare il mondo rigenerato e comunque lo stesso rovinato

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Gentilezza che emana dal tuo sorriso (Poesia di Roberto Minichini)


Gentilezza che emana dal tuo sorriso

Di donna tenera e trasognata

Mentre ti leggevo le tue delicate e fresche mani

Da chiromante astrologo ed orientalista tantrico che sono

Vedevo un destino instabile

E nel tuo volto

Appariva sensualmente Nettuno il languido

Grazie alla mia arte del massaggio degli antichi etruschi

Ti ho rafforzato l’aura

Per proteggerti da demoni in forma umana e vampiri psichici

Tu sei lo specchio delle virtù tradizionali

Un tipo di donna che il sistema del potere vuole smantellare

Ma tu sei luminosa, fieramente all’antica, la luna incarnata

In te continua a vivere la polarità ancestrale

Per questo sei affascinante, bellissima, santa ed erotica

Non ti credi una regina, ma lo sei

E attorno a te si sente la presenza degli angeli del Signore

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Nella carrozza della sapienza universale (Poesia di Roberto Minichini)

Nella carrozza della sapienza universale si attraversano i campi fioriti ed arati

Leggendo i tarocchi ai vescovi della neofondata Chiesa antitrinitaria

Evitiamo teologi e conferenzieri e non parliamo con i giornalisti

In quanto siamo anti illuministi e presocratici

Andiamo a trovare nel suo castello isolato il nostro amico

Il pittore Julius Evola

Per insegnare a lui l’arte della geomanzia e la poesia di Hölderlin

Forse troveremo da lui anche il musulmano sufi René Guénon

Al quale daremo ripetizioni in lingua tedesca

Illuminandolo sulla filosofia di Martin Heidegger

Ora l’istante è della gioia, della estasi saturnina

Roma antica non è mai caduta

Si è solo trasformata

In una loggia massonica di anziani studiosi di archeologia ed araldica

Dove si piangono insieme gli anni della gioventù perduta

Quando le donne erano interessate alle avventure e non alle chiacchiere

Ho sempre detto al mio cavallo preferito, che una volta era di proprietà di Friedrich Nietzsche

Che l’azione artistica gnostica è superiore alla contemplazione dei monaci teologi imbalsamati

Balliamo nei campi, felici come i folli dei misteri eleusini, assieme con giovani donne bellissime

Evola, Hölderlin, Guénon, Heidegger, Nietzsche ed io

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

venerdì 22 marzo 2024

Interessanti questi libri dove si parla di esoterismo e di occultismo (Roberto Minichini )

Interessanti questi libri dove si parla di esoterismo e di occultismo. Mentre sono un monaco contemplativo cha cammina per boschi solitari penso ai volumi consultati e passati in rassegna. Spesso gli autori parlano di cose molto antiche di cui non possono in alcun modo avere conoscenza diretta e quello che sanno non è stato trasmesso loro da una catena di conoscitori che risale veramente a tempi storici passati, ma si tratta sempre di ricostruzioni libresche deduttive artificiali, non di tradizioni viventi arrivate di generazione in generazione fino ai giorni nostri. Gran parte di questi libri per me sono anche spesso buone opere di erudizione ma quando pretendono di insegnare cose che in nessuna maniera possono veramente conoscere e sapere allora per me si tratta di trovarmi davanti di letteratura fantastica di discreto livello o a tentativi poco credibili di fondare religioni, spiritualità, culti misterici vari o esoterismi artificiali e sostanzialmente falsi. L’incredibile vuoto spirituale della epoca storica attuale porta evidentemente a voler riempire il vuoto con arbitrarie ricostruzioni, fra l’altro stranamente sempre compatibili con la attuale mentalità democratica, individualista, relativista ed ugualitaria, la quale non è esistita in nessuna civiltà o cultura del passato nella forma in cui oggi è presente sul pianeta. Sarebbe quindi da chiedersi se determinate dottrine e conoscenze possono essere trapiantate in contesti e mentalità completamente diversi ed avere ancora un valore conoscitivo, spirituale e/o operativo reale. Probabilmente tutto ciò è segno di quelle manifestazioni ultime delle seconde o terze religiosità o esoterismi parodistici che sono caratteristica dei cicli finali di mondi destinati a finire il loro compito storico. Più che di fronte ad una alba che molti teorizzano ci si trova probabilmente dentro un tramonto.

 Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024