venerdì 26 aprile 2024

Dove ti porta la strada della tua esistenza? ( Roberto Minichini )


Dove ti porta la strada della tua esistenza? Per alcuni è una corsa illusoria e menzognera contro la clessidra del tempo che scorre inesorabile. Ma noi non abbiamo di questi problemi, non fingeremo, quando ne saremo eventualmente tentati, di essere più giovani di quello che siamo. Ho baciato mille volte le tue mani fredde e dure, sei fatta di ghiaccio e io sono un lontano pianeta che continui a cercare e forse stai facendo un errore di valutazione. Hai detto che credi in un amore eterno, che vada oltre la breve esistenza terrestre, e si perpetua anche nella dimensione dell’oltre che ci attende, in quanto attende per decreto divino e naturale tutti gli esseri che sono nati. Ora dammi di nuovo le tue splendide anche se tanto fredde mani. Quando ti bacio e ti stringo a me per un attimo il cosmo mi sembra ragionevole. Osservo le tue forme, queste tue dita, l’avambraccio, il modo in cui ti muovi lentamente. Le mani dicono tutto del carattere e del destino di una persona, e raccontano anche degli antenati e dei discendenti. Non posso non ammirare come madre natura ti ha creato, hai delle mani di una eleganza assoluta, sono sicuro che qui parla l’essenza della tua famiglia di ormai lontane radici aristocratiche. Sei completamente priva di volgarità, e non hai mai bevuto in vita tua una sola goccia d’alcol, allora perché vai sempre ad ascoltare le lezioni di quel vecchio prete mezzo ubriacone? L’altro giorno ho visto che aveva delle macchie di vino sulla barba. Questo sarebbe il tuo maestro spirituale? Cerca di farmi mangiare della carne di maiale, vuole insegnarmi a farmi il segno della croce, dice che sono un diavolo ottomano, mi molesta in ogni maniera. Ho già visto questo film molti anni fa, dovresti intervenire, fermalo, a me non ascolta, a te si. Sarà anche esperto di Padri della Chiesa e di esercizi di contemplazione ma a me pare fanatico in maniera esagerata. Mi ricordo che mi hai raccontato che lo hai sognato senza conoscerlo e che poi lo hai trovato nella vita reale, ma questo lo hai anche detto di me. Sei un camaleonte come lo sono io, per sapere chi siamo e per conoscerci per davvero ci abbiamo messo molto tempo. Contorti sentieri ci hanno condizionato a diffidare del mondo, troppe esperienze deludenti e dolorose ci hanno fatto capire la natura reale, ben poco edificante, di gran parte del genere umano. Le bambine hanno i tuoi occhi e il mio volto. Anche il colore dei capelli è preso da te. Ma forse questo colore dei capelli cambierà, io da piccolissimo ero biondo, e nessuno capiva come fosse possibile. Poi per anni ho avuto capelli ed occhi nerissimi, un colore scuro che successivamente si sarebbe attenuato con l’arrivo della adolescenza. Baciami. Ho quasi dimenticato il tuo profumo, il tuo sguardo, la tua voce, tutto ciò è una grottesca tortura, neanche Kafka avrebbe concepito una situazione cosi priva di senso ed infelice. Anche io voglio altri figli, l’anticristo contro cui combattiamo tutte e due vuole che la gente non faccia più figli, non si ami più profondamente e non abbia più il concetto sacro di famiglia. Noi faremo di tutto per agire esattamente in senso contrario rispetto a quello che vuole l’anticristo. Quel tuo anello che ti ho regalato, simboleggia l’apocalisse. Voglio sentire il tuo corpo e la tua anima, ancora questa notte, prima di un’alba che non sappiamo cosa ci porterà, e forse non ci permetteranno di stare più insieme. Fatti baciare il viso, il collo, la fronte, i capelli, le spalle. Ti ricordi che la prima volta che ci siamo incontrati ti ho parlato per quattordici ore di seguito di René Guénon? Tu sei stata zitta tutto il tempo e mi ascoltavi, con quei tuoi occhioni che certe volte nella penombra mi sembravi irreale, un angelo bellissimo accanto a me. Quando ho finito di parlare ero fra le tue braccia e tu hai detto una frase che non dimenticherò mai: ma come fa un uomo a parlare cosi tanto tempo senza fermarsi? Ora io invece ti faccio in cambio questa domanda: come fa una donna ad ascoltare tutte quelle ore senza distogliere l’attenzione e senza interrompere? Tu sei giovane, sei tanto giovane, sei un fiore raro, di carattere, di mente, di morale e di principi. Io non ti merito, non merito nulla. Forse ha ragione il tuo prete, sono diabolico, magari anche in maniera del tutto involontaria. Bacia il tuo vecchio Idiota dalle ossa rotte, probabilmente quando le bambine saranno cresciute, racconterai loro un giorno del loro padre. Sarò chiuso per decreto astrologico ciclico ingiusto e tirannico in una cella a scontare i miei peccati, le mie eresie, la mia corruzione morale, le mie pratiche magiche, le mie tare genetiche dovute ad antenati indecorosi, e la mia poligamia. Magari avrò come compagno il sacerdote esaltato e forte bevitore di alcolici, da cui tu impari la dottrina sacra e le sottigliezze dei discorsi teologici. Per me quel prete anziano è posseduto da un demone escatologico e vivrà ancora almeno cento anni, il tempo necessario per vedere la aperta manifestazione, il dominio e la sconfitta totale del regno imminente dell’anticristo, il dominatore mondiale perverso antinomico predetto dalle Scritture di tutte le tradizioni sacre dell’umanità. Se avremo un figlio maschio, perché non chiamarlo René Guénon il secondo??? Scherzo, amore mio. Questa notte sarà dedicata al nostro congiungerci come uomo e donna, una coppia di fanatici sposi irregolari integralisti interreligiosi teocratici, e il futuro, qualsiasi esso sarà, è solo e soltanto in mano a Dio.

Roberto Minichini, anno 2024

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