giovedì 18 maggio 2023

Abbiamo vissuto di calma speranza ( Poesia di Roberto Minichini )


Abbiamo vissuto di calma speranza

Credendo che il sole

Da qualche parte, c’è sempre

Mentre non sappiamo

Cosa sia il passato o il futuro

Ci siamo persi anche nel momento presente

In un abbraccio senza parole

Dove c’è bisogno di meditare nudi

Sotto un albero generoso

Che ci guarda con affetto muto

Solo il sole, dietro le nuvole

Parla

 

Roberto Minichini, maggio 2023 

martedì 16 maggio 2023

Chiudere gli occhi ( Poesia di Roberto Minichini )


Chiudere gli occhi

E ricordare la splendida infanzia

Una famiglia meravigliosa

Dove si raccontavano in lingua slava

Continue storie di boschi profondi

Di antenati che lavoravano la terra

E di spiriti che dominavano i destini

Della gente, giovane o anziana

Mentre non avevo mai visto il mare

Chiuso in un universo della sfera

Unicamente ed immensamente terrestre

Mi ricordo il cielo incredibilmente rosso

Dei tramonti estivi lunghissimi

E le bandiere con la stella rossa

Che facevano parte del paesaggio

Come fossero degli alberi

E frequentavo le tombe e parlavo con i morti

E mordevo i cani, e loro mordevano me

Ed ascoltavo i canti dei contadini felici nei campi

Pensavo, qualche volta

Come sarebbe stato strano vedere il mare

E viaggiare su una nave, lentamente

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Ora devo essere schietto ( Poesia di Roberto Minichini )


Ora devo essere schietto

Cosa c’è di più bello

Dello stare per conto proprio

Insieme

Distanti dall’inutile agitarsi

E dalle corse verso le apparenze

Oltre e più in là di ogni concetto di quantità

Vivere

Di estatica ed amorosa armonia

Ove l’Uno non si cerca

Ove l’Uno è già presente

Ove l’Uno è ovunque

Si voglia liberamente contemplarlo

Insieme

Lontano

Dall’inutile agitarsi

Delle illusioni materiali e sociali

 

Roberto Minichini, maggio 2023

sabato 13 maggio 2023

Queste notti ( Poesia di Roberto Minichini )


Queste notti insieme a te

Nel tuo paese

Di cui vai giustamente orgogliosa

Sono per me brevi attimi di estasi

Come un tempio del piacere assai gentile

In cui ci immergiamo per poche ore

Prima di un’alba fatta di brutti notiziari

E di una società di indaffarati, militanti, pettegoli

Come ovunque nel mondo, anche qua

La magia di un esistere sublime dura poco

E la vita quotidiana è piena di fatica e problemi

Tu sei una passionaria con il pugno innalzato

Verso un cielo che pretendi di poter dominare

E il tuo spirito guerrafondaio e la tua ambizione

Di raggiungere, e ci sei riuscita, con volontà di acciaio

La dimensione del potere politico, questo grande potere

Autocratico e senza limiti, oramai

Mi vedono curioso osservatore

Noto qui, come in Occidente

Una massa umana di sradicati e frettolosi

Alla ricerca in ogni modo di successo e di realizzazione

Arrivismo ed individualismo, ovunque

E le stesse frasi fatte, esattamente come in Occidente

Per cui io non credo alla differenza e non ci sono differenze

Tutto il pianeta è oramai Occidente

Un grande palcoscenico dell’apparire

E del progredire verso il nulla

Vedo soltanto il tuo amore, il nostro amore

Non lo capisci?

La tua straordinaria bellezza

Mi tiene in ostaggio

E mi fa diventare irrazionale

 

Roberto Minichini, maggio 2023 

L'anziano poeta ( Poesia di Roberto Minichini )


Ora, l’anziano poeta

Che ha passato la gioventù a Berlino

Sotto la Falce e Martello del pensiero unico

Mentre suo padre in precedenza

Era caduto vittima del terrore nazista

Mi ha raccontato

Contento del mio ritorno

Anche se per poche ore, un abbraccio

Le vicende della censura

E della persecuzione sotto il regime

Si procurava in prestito libri

Alla biblioteca centrale di Berlino

Che nessuno leggeva e che non si potevano comprare

Ogni cosa era colpevole di essere reazionaria

Lui amava i poeti inglesi e quelli francesi

E trascriveva a mano interi libri

E traduceva i loro versi, per conto proprio

Per godere da solo della loro arte

Allora, la poesia

Era una missione di vita

Insieme, il poeta anziano, con me

Abbiamo sfogliato un libro

Di vecchie foto di Berlino

Di quella Berlino che fu tanto tempo fa

E qualche volta, viene nostalgia

Di tempi più autentici, anche se tragici e difficili

 

Roberto Minichini, maggio 2023

venerdì 12 maggio 2023

Voglio ( Poesia di Roberto Minichini )


Voglio essere rinchiuso in questo gulag

Dove una piccola chiesa in rovina

Sorge muta ed aspetta l’arrivo

Di chi non arriverà mai

Sono finite le preghiere

Ora, siamo tutti liberi e felici

E non abbiamo bisogno di conforto

Cosi raccontano

Ma io non credo mai a quel che si dice

Voglio vivere di preghiera perpetua

E non ascoltare gli infiniti falsi maestri

Di un mondo sempre più falso ed artificiale

Qui, io fonderò la mia dinastia di umili eremiti

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Tu ( Poesia di Roberto Minichini )


Tu

Mi hai fatto venire fin qui

Ma non ci siamo visti

Per pochi giorni nell’altrove assoluto

Non parlavo con nessuno

E la gente locale si chiedeva

Se lo strano forestiero moro fosse muto

O non capisse la lingua

Non parlo con gli esseri umani

Ma solo con gli spiriti della natura

Qui cosi potentemente presenti

Da essere una meraviglia

Lontano da una civiltà che non riconosco come mia

Sono per poco nel posto della mia anima, ora

Spazi gelidi infiniti, spesso vuoti

Allora, il paradiso terrestre esiste

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Camminare un poco ( Poesia di Roberto Minichini )


Camminare un poco

Sulla cara erba

Che ricorda strani amori

Che furono

Che indicano tempi di grazia

E trovarsi soli, ad osservare

Una natura silenziosa che giace

Come due amanti

Ora non sono più lontano

Ma non sarò mai più vicino

Ancora cerco il sole che concede

Quella pace che tutto trascende

 

Roberto Minichini, maggio 2023

giovedì 11 maggio 2023

Abbiamo noi ( Poesia di Roberto Minichini )


Abbiamo noi

Pensato

Ai miti dell’anima

Che sono il fondamento di tutto?

O ci siamo nutriti di illusioni

Di conformismi e del quieto vivere

Una esistenza scialba, nulla, chiusa?

Lontana dalla ricerca luminosa dell’essere

Che alberga in tutti noi

Come deposito meraviglioso

E che ci porta verso un viaggio

Insieme

Che non ha inizio

E che non avrà mai fine

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Gentile Poeta ( Poesia di Roberto Minichini )


Gentile

Povero

Solitario

Sfortunato Poeta

Anche se sei morto da tanto

Ho promesso a te e a te soltanto

Che un giorno avrei letto tutte le tue opere

Ma non l’ho mai fatto

Ora, un gentile amico tedesco mi ha parlato di te

Gli ho detto che ti conosco, ma che colpa mia

Ti trascuro da troppo tempo

Come rimediare?

Leggere, leggere ed ancora leggere

 

Roberto Minichini, maggio 2023

domenica 7 maggio 2023

Anche se sono soltanto ( Poesia di Roberto Minichini )


Anche se sono soltanto

Un povero barbone, monaco itinerante

Senza radici, senza famiglia, senza passato

Vestito con stoffa vecchia e bucata

Mi hanno permesso di parlare

In una sala magnifica, come non ho mai visto prima

A 500 giovani in divista

Che studiano all’Accademia e vogliono servire la Patria

Sono timido, non riesco a guardare negli occhi le persone

Guardo gli occhi solo a quelle buone, pulite e pure

Che seguono gli Insegnamenti Divini e della Teocrazia Universale

La mia voce non è da oratore e invece mi hanno fatto parlare

E ho parlato per oltre tre ore, in trance, con le perle di sudore sulla fronte

Quelli del Ministero hanno il filmato e l’ho visto dopo

Documentano tutto, sono dei burocrati

Mi hanno dopo offerto anche una bella cena con dame elegantissime

Ma ero sempre vestito male e poveramente, sono un monaco dell’Apocalisse

L’unico mio peccato sono le donne e le tendenze erotiche disordinate

Altrimenti aspiro alla una mediocre e banale santità di basso valore

Sono un fornicatore, uno stregone involontario, colpevole e peccatore

Non posso aspirare di parlare direttamente

Con gli angeli del Signore

Ma posso passare le notti a pregare intensamente

E Dio è uno solo

L’Unico

L’Onnipotente

Chiedo perdono delle mie mancanze

E mi flagello con la frusta del pentimento

Dio saprà riconoscere i suoi servi

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Vi ho sempre nel cuore ( Poesia di Roberto Minichini )


Vi ho sempre nel cuore

Forse, se saremo tutti fortunati

Un giorno ci vedremo

Ci abbracceremo

Forse

Se sarà la volontà di Dio

Egli, l’Uno

Padrone dei nostri destini

Ci darà o ci toglierà

E noi lo accetteremo, con l’anima serena

Siamo armati di preghiere

Recitiamo antiche formule e scongiuri sacri

Contro l’impero della idolatria e della materia

L’anticristo è sorto ad Occidente

Ma ad Oriente lo sanno e resistono

Mosca è la Terza Roma

E una quarta non ci sarà

Fuggite, figli miei, con le vostre madri

Verso il Nord Polare dei nostri antenati

Dove le nostre amate donne, in città segrete

Fanno crescere i figli dei sacerdoti rivoluzionari del panslavismo teocratico

Noi amiamo la neve, noi amiamo il gelo

Noi siamo la gente che porrà fine a Babilonia la corrotta

Noi siamo i monaci vestiti di nero, in ginocchio di fronte alle icone

Dipinte dai nostri padri, a cui saremo fedeli fino alla Eternità

 

Roberto Minichini, maggio 2023

sabato 6 maggio 2023

Una breve preghiera notturna ( Poesia di Roberto Minichini )


Una breve preghiera notturna

Che ci aiuta a cercare l’angelo custode

Ed uscire dai labirinti del caos

Che ci circondano

Non essere più divisi fra due mondi diversi

Ma creare un proprio mondo, tutto privato

Dove esiste ancora un poco di luce?

E dove, dove è andata a finire l’umanità?

Non abbiamo saputo, non abbiamo potuto

Ora o mai più, allora, forse, mai più

E la noia della incomprensione

Viene dimenticata grazie a una bella preghiera

 

Roberto Minichini, maggio 2023

venerdì 5 maggio 2023

Il Grande Capo ha le visioni mistiche ( Testo di Roberto Minichini )


Il Grande Capo ha le visioni mistiche e molti cominciano a farse delle domande. Uomini di primaria importanza dell’apparato, a cui non interessa nulla di sostenere e sprecare risorse per regimi autocratici asiatici e che invece vogliono continuare ad andare anche in futuro da amici benvenuti in vacanza con le loro famiglie a Parigi, Berlino, Roma e Londra, sono ormai passati a contestare direttamente molte scelte fatte. Se l’albero si vede dai frutti, qui c’è poco da essere fieri, non si è raggiunto praticamente nulla, e si è finito in una molto negativa spirale violenta e fratricida. E il Grande Capo tace, e fa litigare furiosamente durante le loro riunioni le varie fazioni, sempre più ostili una all’altro. Dicono che egli non sia l’uomo di prima, che sia successo qualcosa a lui, al suo carattere, alla sua personalità, al suo modo di essere e di pensare. Si dice che, conscio che tutti siamo mortali e gli anni avanzano, si sia dedicato di notte e nelle poche ore libere ad intense speculazioni teologiche, gnostiche e misteriosofiche e che sia diventato vittima di una setta assai irrazionale e radicale. Personaggi ricchi e potenti, che vogliono anche proteggere ed espandere i loro capitali economici nazionali ed internazionali, vogliono da subito la pace e una nuova cooperazione a tutti i livelli con i governi più importanti della Europa Occidentale. Essi ribadiscono che il paese è un paese europeo ed appartiene integralmente alla civiltà europea e che buttarsi fra le braccia di civiltà non europee non porterà da nessuna parte ed è contro la cultura, lo stile di vita e la mentalità della stragrande assoluta maggioranza della popolazione. La quale è libera, individualista, pluralista, edonista, arrivista e piena di ambizioni personali, materialista o mezza New Age o molto superficialmente e limitatamente cristiana, amante degli alcolici e dell’erotismo libero, come esattamente lo sono i supposti nemici. Inoltre la popolazione è scarsa a livello numerico, il paese enorme e vuoto, cosi come sono deserte le culle, pochi fanno figli e il figlio unico è già visto come un grande risultato, ma non contribuisce affatto a fermare la perdita demografica sempre più pesante. Inoltre chi emigra lo fa sempre in direzione Occidente e quasi mai in direzione Oriente, la gente sa dove e perché vuole andare a vivere quando espatria. Si rischia una scissione interna frontale fra filoeuropei e slavofili eurasiatici. Gli sciamani polari, che parlano gli spiriti e che incarnano il genio della Patria e lo spirito ancestrale della Nazione e del Popolo, per ora stanno a guardare zitti e non sono usciti dalla loro apatia e il loro sonno dei giusti.

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Io vedo ( Testo di Roberto Minichini )


Io vedo queste cose

Ti sento e ti percepisco, non credere che sia altrimenti.

Ho passato diversi anni in trincea, in tante diverse trincee, in continenti diversi. Ho imparato a disprezzare i militari e i militaristi, le divise e le gerarchie militari, gli apparati di propaganda e le industrie che producono armi. Il mio corpo è lacerato, il mio spirito è lacerato, la mia fiducia nella umanità è lacerata.

Sono muto, sono sordo, sono cieco. Ma so tutto, ed osservo in silenzio.

Non voglio che il mio piccolo figlio un giorno diventi carne di canone per dei giochi di potere di vecchi politicanti.

Altrettanto non voglio che mia figlia piccola diventi una fanatica nazionalista e guerrafondaia e settaria religiosa, come lo è purtroppo diventata sua madre, la chioma rossa passionaria, fintamente bionda a volte, ex studiosa di letteratura russa e francese e polacca, e che dalla contemplazione è passata all’azione, negli ultimi tragici mesi.

Mi hai conquistato, giocando sulla mia natura di sacerdote erotomane, che lotta da decenni contro il nuovo ordine mondiale globalista di Lucifero il Progredito e L’Uguaglitario. Non ti ho mai detto di fare politica, ti ho detto il contrario, e ti ho insegnato delle preghiere e delle pratiche spirituali. L’anticristo sarà sconfitto dalla mistica e dalle gerarchie iniziatiche tradizionali, non dalle guerre che distruggono la vita di tante persone innocenti.

Più un politico è al potere da troppi anni, più dimostra di essere un materialista mondano che ama dominare gli altri esseri umani, dall’ego smisurato ed immaturo. Tale tipo di politici dovrebbero andare in pensione, dedicarsi al giardinaggio, alle farfalle, alle barzellette erotiche.

Esci da quel palazzo di potere, esci dalla capitale, stai lontana da politici, partiti, giornalisti e gruppi di religiosi apocalittici. Queste cose non fanno per te, ricordati che sono astrologo, un chiromante, un medium.

 

Roberto Minichini, maggio 2023

La foto durante un inverno ( Testo di Roberto Minichini )


Un inverno, in cui prima stranamente sembrava per mesi non esserci la neve, e poi, improvvisamente ne è caduta tantissima. Una fotografia, in bianco e nero, di una stana società, un gruppo unito di trentasette persone all’interno di una grande sala di ristorante. Chi erano costoro? Correva l’anno 1930. Heinz aveva una biblioteca ben fornita, in gran parte ereditata dal padre il quale faceva l’accademico germanista. Nella biblioteca c’erano diverse pubblicazioni periodiche e libri degli anni venti e trenta, che hanno visto la luce durante la Repubblica di Weimar, di argomento astrologico, occultistico e paramassonico. Si indagava anche molto la personalità umana, secondo una scienza psicologica che aveva ben poco in comune con l’attuale psicologia moderna. Grafologia, fisiognomica, chiromanzia, studio sulla famiglia d’origine erano incorporate in tali discipline. Alfred, che frequentava le riunioni serali, poteva essere considerato allora il più competente astrologo di Heidelberg. Mentre Erich si impegnava nella alta magia cerimoniale, nella veggenza con gli specchi e nelle sedute medianiche, Paul e sua mogie conoscevano gli arcani della trasmissione del pensiero a distanza. Mathilda era alta sacerdotessa della magia erotica germanica pagana, e Wilma era specialista di incantesimi di campagna. Avevano fondato insieme a pochi altri adepti che preferivano l’anonimato la confraternita occultistica più potente e temibile della Germania di allora. Anche politici, oltre industriali e personaggi dello spettacolo, si rivolgevano a loro, cercando un contatto per poter incidere sulle loro vicende e a favore dei loro interessi. Ciò non era quasi mai possibile, in quanto denaro, fama e potere non erano sufficienti per fare poter diventare interlocutori di questo gruppo di occultisti. E poi c’era Ernst, studiava il simbolismo della Massoneria Internazionale, la storia dell’Ordine dei Gesuiti, dei Templari e dei Rosacroce, esercitava il mestiere di consulente economico per le migliori famiglie locali e per lo Stato. Due pericoli minacciavano le libertà individuali e costituzionali dei cittadini della Repubblica di Weimar, la estrema destra nazista e la estrema sinistra comunista. Il fanatismo, il settarismo, la violenza e il totalitarismo di queste ideologie politiche si faceva anche sentire nella vita sociale quotidiana, con scontri continui, provocazioni, litigi pesanti e manifestazioni e propagande contrapposte. Chi voleva far parte della confraternita degli occultisti di Heidelberg doveva firmare un impegno, in cui si garantiva di stare lontano da ogni politica e da ogni concezione del mondo che pretendeva di trasformare o dirigere il genere umano e la storia della Germania o dell’Europa. Il loro lavoro era esclusivamente spirituale, interiore, a contatto con entità e potenze che non sono del piano profano sociale o della dimensione fisica materiale. Il circolo di studiosi e praticanti dell’occulto, che si considerava elitario ed era completamente chiuso alla popolazione generale e ad ogni espressione pubblica, difendeva come principi assoluti la libertà di pensiero, di credo religioso, il diritto di vivere la propria sessualità senza sensi di colpa e gioiosamente, le libertà creative e non censurabili delle arti, della cultura e la pluralità delle scuole di pensiero e delle tecniche ritualistiche e devozionali in campo esoterico. Una oasi aristocratica ed anarchica a difesa della singolarità dell’individuo, di fronte alle forze oscure della società di massa e dei suoi dogmi omologanti, non importa di che tendenza siano questi dogmi. Il gruppo fu sciolto nel 1936 dalla Gestapo, in quanto, pur non essendo affatto massoni, erano assimilati a una loggia massonica o di simile natura. Nel 1945 i membri sopravvissuti agli orrori della Seconda Guerra Mondiale si poterono riabbracciare e riprendere i loro studi e le loro attività.

 

Roberto Minichini, maggio 2023 

giovedì 4 maggio 2023

Lunga è stata la discesa ( Testo di Roberto Minichini )


Lunga è stata la discesa verso l’abisso della luce oscura, che ci ha portato verso vette di conoscenza mai esplorate prima. Abbiamo perso tutto, ma non la fede, forse invece abbiamo perduto, per sempre, la nostra umanità. Siamo vecchi, stanchi, circondati, braccati, rinnegati, completamente alieni ad ogni logica. La misantropia gnostica e la visione escatologica animano le scintille e le sfere che portano alla realizzazione del superuomo dei boschi, che tornato all’epoca feudale e preindustriale, vive felice nel suo analfabetismo sacro e piramidale. Ho molti figli, ma non sono padre, ho molti soldati, ma non sono generale, ho molto potere, ma non riesco a decidere niente, spesso sono troppo intensamente santo, ma la corruzione morale mi domina. Una volta avevo una patria, ora non mi è rimasto neanche il ricordo. Ovunque, da Occidente ad Oriente, si leva lo spettacolo immondo delle masse emancipate, e per l’aristocrazia dello spirito non c’è più posto a questo mondo. Non possiamo coltivare la terra, perché ci hanno levato la terra, non possiamo pregare, perché ci hanno chiuso i luoghi di culto, non possiamo più amare, in quanto ora siamo esseri crudeli fatti di pietra. Mi sono passati accanto recentemente immense file di camion militari. No, mi sono detto, ora mi risveglio, è un incubo, invece era la realtà, è la realtà. Siamo rimasti senza Monarca, senza Famiglia, senza Passato, con il futuro segnato da prospettive desolanti, terribili e profane. Quanto più la nostra anima cerca solo la pace, tanto la spirale spietata degli avvenimenti ci porta verso una direzione tragicamente contraria. In un sogno recente ho visto l’anticristo, mi prometteva la sua libertà infernale e falsa, ho preso la spada dei miei antenati, e l’ho decapitato. Quanto fa freddo nel fango di questi boschi siderali, siamo sotto il polo nord, è pieno di città sotterranee in cui nascono le future generazioni. Non riconosco più amici, non riconosco più parenti, non riconosco più me stesso. Lo diciamo da tempo, ma non ci credono. Non sanno con chi hanno a che fare. Ormai i dadi sono stati lanciati. Perché nessuno ferma tutto ciò? Dove sono le nostre biblioteche, dove sono le nostre amanti, dove sono i nostri fratelli, e dove sono i nostri cimiteri?

 

Roberto Minichini, maggio 2023

mercoledì 3 maggio 2023

Siamo scaraventati ( Testo di Roberto Minichini )


Siamo scaraventati in situazioni che non vogliamo, ora, quasi prigionieri, delle cosiddette circostanze di forza maggiore, ci illudiamo che la storia abbia una importanza e il mondo progredisca verso scopi, quando invece si assiste a una spirale assurda che non depone se non a favore delle forze del caos più irrazionale. Non riusciamo a fermare il treno della catastrofe, non ne abbiamo il potere, altri, con i quali facciamo fatica a comprenderci, prendono le decisioni. Pochi giorni nel regno dell’altrove assoluto, fuori dalla gabbia culturale della civiltà che si è autoproclamata custode di non si sa quale superiorità, abbiamo capito che la libertà di uno, è la prigione dell’altro, e viceversa. Speriamo nella bellezza solitaria ed ancestrale incredibile di Madre Natura e nella forza dell’Amore Puro, e forse, nelle pagine di qualche vecchio libro. Poi questo strano modo di moltiplicare una popolazione, la quale è numericamente assolutamente scarsa, rispetto l’immensità del territorio, non serve a capovolgere i dati di un dato di un crollo demografico catastrofico. Ora sono colpevole di aver protestato e contestato troppo e troppe cose assieme, e di aver ripetutamente rivendicato fra l’altro che i figli li voglio anche vedere crescere, in una sistemazione del tutto piccolo borghese e normale, e che non sono uno schiavo, ma che voglio autonomia, e scelgo la pace, la steppa lontana da tutto e da tutti, e il lavoro manuale di coltivare la terra. Mi è stato risposto che siamo tutti schiavi durante la vita terrena, in un modo o nell’altro, sotto mille forme, e che ci sono cose ben più importanti delle esigenze individuali, che la Patria Eterna chiama al dovere tutti. Ho già visto questo film, inoltre ho ormai raggiunto una certa età e sono pieno di esperienze di cui non mi vanto affatto e che cerco di dimenticare, so come vanno queste cose, e mentre a qualcuno che non ha vissuto tutto ciò potrebbe sembrare anche assai interessante, a me non piace per nulla, e sono stufo. Noto con dispiacere, che i più grandi incompetenti danno ordini ovunque, che siamo pronti ad abbracciare qualsiasi dittatura straniera come nostra amica ed alleata, che i filosofi vengono ignorati e derisi e i militanti con una preparazione culturale mediocre vengono considerati maestri di saggezza. Abbiamo pure oceani di commentatori politici e geopolitici che non conoscono le lingue, non hanno vissuto in tanti paesi diversi, e la cui sublime conoscenza deriva da internet, dalla carta stampata e dalla televisione o dalle alte opinioni dei loro amici. Neanche vi ascolto, non ho tempo per l’ignoranza di massa. Ora, vago per le strade come un barbone in catene, sotto falso nome, con delle guardie a distanza in borghese. Sono tutti abbastanza o del tutto giovani, a parte chi fa da responsabile, hanno facce che sembrano usciti di galera, non ci parlo neanche, non c’entro nulla, ignoro o fingo di ignorare. Non ho bisogno di questo tipo di cerchio, ora non posso più interagire liberamente con la gente, finiscono nei guai per colpa vostra e dopo hanno paura per il resto della vita. La libera cittadinanza è tale solo sulla carta, togliete questa scorta indesiderata ed imposta, e permettetemi di poter mettere piede nella capitale. Voglio farmi ascoltare nel centro di ogni cosa, e non venire forzatamente sepolto, pochi assurdi giorni alla volta, in zone remotissime di cui non capisco il dialetto e in cui mi si fa decifrare archivi di storia su incredibili sette esoteriche. Ma a cosa vi serve tutto ciò, oggi??? Questi testi non li capisce nessuno, apparentemente non hanno senso. Voglio parlare il più presto con chi sta in alto, con i veri superiori, e liberarmi di questi carrieristi nati da famiglie non aristocratiche che si credono tutti Napoleone Bonaparte o Socrate. Vi farò licenziare, arrestare e vi dedicherete a lavori forzati socialmente utili per una dozzina di anni almeno. Io sono amico personale da molto tempo del Grande Capo, e se perdo la mia mite pazienza di contemplativo estatico, quello se viene a sapere i vostri maltrattamenti nei mei riguardi, vi consegnerà ai tribunali speciali, i quali sono sopra ogni legge. La Patria Eterna ha bisogno di uomini come me, e non di arrivisti privi di qualità come voi, siete senza la purezza apocalittica iniziatica panfilosofica autocratico anarchica necessaria. La prossima volta che vengo non voglio essere dirottato contro la mia volontà in un villaggio lontano da ogni regione abitata, con 15 residenti alcolizzati cronici, tutti ultra ottantenni. Lo fate apposta.

Firmato: Fedorov il Mistico Nudo

 

Roberto Minichini, maggio 2023

martedì 2 maggio 2023

Non voglio salire ( Poesia di Roberto Minichini )


Non voglio salire le scale verso il potere

Questo palazzo è ambito e sognato

Ma a me lascia indifferente

Non sopporto politici

Non sopporto giornalisti

Non sopporto gli arrampicatori sociali

L’unico successo che conosco

Quello della anima contemplativa

Può essere definito

Diamante raro e destinato ad assai pochi

Non costa niente, non ha bisogno di consenso

Vive fuori da ogni società, ipocrisia, conformismo di massa

Mentre a coloro che credono alle illusioni contingenti

Piacciono i banali sassi

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Il tuo volto ( Poesia di Roberto Minichini )


Il tuo volto

Fatto di meraviglie

Rende tropicale

Anche questo ambiente polare

Luce del Nord irraggiungibile

E Luce del tuo dolce viso

Noi siamo fatti di Luce fredda

E camminiamo lentamente

Verso un futuro che si trova

In un passato che non conosciamo

 

Roberto Minichini, maggio 2023

lunedì 1 maggio 2023

Siamo d'accordo ( Poesia di Roberto Minichini )


Siamo ambedue d’accordo

Che il sentimento puro

Può essere considerata

Quella dimensione sacra

In cui si è Uno

E l’oltre l’Uno senza ombre

Non esistono orizzonti

Abbiamo fatto di tutto, per essere Uno

E questo Uno è nato

Unificare e non dividere

Non trovarsi, ma ritrovarsi

Atemporale sintesi

Non sono, due le anime, nostre

Una e una soltanto è, unificata

Non di conflitti, è fatta questa immagine

Ma è specchio del Bello e del Bene

Che risiede in un cielo oltre il reame fisico

Non abbiamo bisogno di sapere o di potere

Ma di Amore e Carità

E comunicheremo senza spiegazioni

 

Roberto Minichini, maggio 2023

Dopo molti anni ( Poesia di Roberto Minichini )


Dopo molti anni di nomadismo e di esilio

Ho necessità di toccare terra

Di tornare alla terra primigenia

Solo la terra ora potrà dare sapienza e luce

Sensazione strana

Siamo soli ed isolati, qui

Pochi giorni di libertà

Altrove fa caldo

Ma noi siamo come su un altro pianeta

La donna del villaggio si avvicina, diverse volte

Mi guarda

Ma cosa guarda? E perché?

Non parla, le hanno detto di non parlare con me

Lo straniero va lasciato in pace

Ma parla con gli occhi

Domani le regalerò un fiore

Voglio camminare a lungo, domani

Amo queste distese solitarie

E vedere nuovi alberi e nuove nuvole

Forse un giorno, potrò rimanere

Coltivare un giardino dell’Eden pieno di armonia

 

Roberto Minichini, maggio 2023