Chiudere gli occhi
E ricordare la splendida infanzia
Una famiglia meravigliosa
Dove si raccontavano in lingua slava
Continue storie di boschi profondi
Di antenati che lavoravano la terra
E di spiriti che dominavano i destini
Della gente, giovane o anziana
Mentre non avevo mai visto il mare
Chiuso in un universo della sfera
Unicamente ed immensamente terrestre
Mi ricordo il cielo incredibilmente rosso
Dei tramonti estivi lunghissimi
E le bandiere con la stella rossa
Che facevano parte del paesaggio
Come fossero degli alberi
E frequentavo le tombe e parlavo con i morti
E mordevo i cani, e loro mordevano me
Ed ascoltavo i canti dei contadini felici nei campi
Pensavo, qualche volta
Come sarebbe stato strano vedere il mare
E viaggiare su una nave, lentamente
Roberto Minichini, maggio 2023
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