Dopo molti anni di nomadismo e di esilio
Ho necessità di toccare terra
Di tornare alla terra primigenia
Solo la terra ora potrà dare sapienza e luce
Sensazione strana
Siamo soli ed isolati, qui
Pochi giorni di libertà
Altrove fa caldo
Ma noi siamo come su un altro pianeta
La donna del villaggio si avvicina, diverse volte
Mi guarda
Ma cosa guarda? E perché?
Non parla, le hanno detto di non parlare con me
Lo straniero va lasciato in pace
Ma parla con gli occhi
Domani le regalerò un fiore
Voglio camminare a lungo, domani
Amo queste distese solitarie
E vedere nuovi alberi e nuove nuvole
Forse un giorno, potrò rimanere
Coltivare un giardino dell’Eden pieno di armonia
Roberto Minichini, maggio 2023
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