venerdì 5 maggio 2023

Il Grande Capo ha le visioni mistiche ( Testo di Roberto Minichini )


Il Grande Capo ha le visioni mistiche e molti cominciano a farse delle domande. Uomini di primaria importanza dell’apparato, a cui non interessa nulla di sostenere e sprecare risorse per regimi autocratici asiatici e che invece vogliono continuare ad andare anche in futuro da amici benvenuti in vacanza con le loro famiglie a Parigi, Berlino, Roma e Londra, sono ormai passati a contestare direttamente molte scelte fatte. Se l’albero si vede dai frutti, qui c’è poco da essere fieri, non si è raggiunto praticamente nulla, e si è finito in una molto negativa spirale violenta e fratricida. E il Grande Capo tace, e fa litigare furiosamente durante le loro riunioni le varie fazioni, sempre più ostili una all’altro. Dicono che egli non sia l’uomo di prima, che sia successo qualcosa a lui, al suo carattere, alla sua personalità, al suo modo di essere e di pensare. Si dice che, conscio che tutti siamo mortali e gli anni avanzano, si sia dedicato di notte e nelle poche ore libere ad intense speculazioni teologiche, gnostiche e misteriosofiche e che sia diventato vittima di una setta assai irrazionale e radicale. Personaggi ricchi e potenti, che vogliono anche proteggere ed espandere i loro capitali economici nazionali ed internazionali, vogliono da subito la pace e una nuova cooperazione a tutti i livelli con i governi più importanti della Europa Occidentale. Essi ribadiscono che il paese è un paese europeo ed appartiene integralmente alla civiltà europea e che buttarsi fra le braccia di civiltà non europee non porterà da nessuna parte ed è contro la cultura, lo stile di vita e la mentalità della stragrande assoluta maggioranza della popolazione. La quale è libera, individualista, pluralista, edonista, arrivista e piena di ambizioni personali, materialista o mezza New Age o molto superficialmente e limitatamente cristiana, amante degli alcolici e dell’erotismo libero, come esattamente lo sono i supposti nemici. Inoltre la popolazione è scarsa a livello numerico, il paese enorme e vuoto, cosi come sono deserte le culle, pochi fanno figli e il figlio unico è già visto come un grande risultato, ma non contribuisce affatto a fermare la perdita demografica sempre più pesante. Inoltre chi emigra lo fa sempre in direzione Occidente e quasi mai in direzione Oriente, la gente sa dove e perché vuole andare a vivere quando espatria. Si rischia una scissione interna frontale fra filoeuropei e slavofili eurasiatici. Gli sciamani polari, che parlano gli spiriti e che incarnano il genio della Patria e lo spirito ancestrale della Nazione e del Popolo, per ora stanno a guardare zitti e non sono usciti dalla loro apatia e il loro sonno dei giusti.

 

Roberto Minichini, maggio 2023

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