lunedì 20 marzo 2023

Futuro


Essendo tu una maestra nell’arte della pazienza e della comprensione, mi stupisco che tu ti dica esterrefatta, non capisci forse che la suprema logica della non logica è la base di ogni cosa? In un mio monologo ti ho spiegato che se una dottrina la capiscono tutti essa non vale nulla. Io fuggo le masse, e tu credi che le masse vadano riformate, prova a trasformare un sasso in un gatto e poi mi dirai se è possibile. Noi nasciamo, non diventiamo e nasciamo raccogliendo una eredità inevitabile. Dopo che Adamo ed Eva furono cacciati dal paradiso sulla terra come una delle punizioni si sono trovati a dover subire la politica, la società, i conformismi del branco e quello che in seguito sarebbero diventati i giornalisti. Tu ora sei a fare carriera e a frequentare l’alta società dei vincenti, ricchi e belli, quelli che sorridono sempre, e io ti ho offerto invece di vivere da sconosciuta in un villaggio lontano dal mondo intero e senza alcuna tecnologia, a fare lavori manuali insieme a me, che non so farli. La vita agricola ci santificherà, ho la certezza intima aristotelica, la vita invece mondana è pura illusione, è il vuoto. Essere semplici, analfabeti, non cercare la approvazione altrui, esorcizzare la modernità come si fa con il demonio, pregare molto, formare una famiglia all’antica e crescere i nostri figli nella più assoluta autarchia, questo sarebbe il vero socialismo feudale che sogno. Mi accusi sempre di continuo di essere ubriaco, ma lo vuoi capire che sono un fanatico astemio, e che quando parlo non sono affatto ubriaco, ma un illuminato medium shintoista? Purtroppo sono ancora in Occidente, ho obblighi famigliari, inoltre diverse care anime a cui voglio molto bene, dedite alle speculazioni mistiche e misteriche, poi ci sono i discepoli delle discipline varie, che con me studiano la evocazione degli spiriti, i viaggi astrali, e la visione remota. Non posso da un giorno all’altro abbandonare tutte queste persone. Ma fra me e l’Occidente non c’è nulla in comune, io sono un perfetto orientale ed eurasiatico, e lo sa anche mio anziano padre, che mi dice sempre: -sei ancora qua? Vai pure, e vai il più lontano possibile e non tornare mai più. Da quando sei nato mi va tutto storto.- Visto che ho una famiglia di questo tipo, prima o poi l’Occidente potrà scordarsi il mio volto illuminato e metafisico. Fidati, cara, amore mio, un giorno mi vedrai apparire, senza preavviso, e sarò proprio io. Come hai già notato, tutto ciò che ti ho raccontato del futuro si è avverato, ma ciò forse non ti ha stupito affatto. Che tu possa nei tuoi sogni vedere me ballare il ballo dei lupi delle steppe. Inoltre che la pace e benedizione siano su di te e su quelli che assomigliano a me e a tutti i nostri figli, carnali e magici, peripatetici e monisti. Una volta ti amavo, ed ora ti amo ancora ancora di più, e ti amerò sempre, noi siamo una sola anima, per noi il tempo e lo spazio non contano.

 

Roberto Minichini, marzo 2023

Si, forse un giorno arriverò


Ho visto i manifesti elettorali, tutto ciò mi fa una cattiva impressione. Non voterò mai nessuno, non credo a questo modo di vivere in società. Da giovane ero pieno di energie, ero anarchico, nudista e mago cerimoniale ermetico. Ora la vecchiaia incombe, in maniera abusiva spesso mi aggiro per le strade con una veste nera di monaco rubata, benedico qualche passante con gesto rituale, poi, dopo ore ed ore, mi ritrovo a dormire sotto qualche albero, il sonno meraviglioso degli ingiusti. Mi mandano tutte queste false maghe, se fossero veramente maghe non avrebbero bisogno di venire a raccontarlo a me. Spesso prendo il treno con una grande valigia piene di poesie scritte di notte. Ci sono città dove non mi fanno entrare, dormo sulle panchine finché non mi cacciano via. Tu dici che aspetti il mio arrivo, che ogni giorno speri nella notizia che ho deciso di raggiungerti. La mia timidezza immensa mi impedisce di risponderti in modo certo, sono cosi timido che non dico neanche a me stesso quello che voglio fare. Ma tu sei una meraviglia, non credere che io non voglia, ora, solo stare ad occhi chiusi con te, il paradiso in terra sarebbe per me stare fra le tue braccia.

 

Roberto Minichini, marzo 2023

Testo assai frammentario


Gli eroi di questa vicenda non sono affatto eroi. E poi gli eroi non esistono nella realtà. Tutto ciò è assai soggettivo, arbitrario e fazioso. Quello che è il delinquente per uno è l’eroe per l’altro, e viceversa. Cosi è sempre stato e sempre sarà. Ti prego di non ingrossare le file infinite degli spiriti faziosi. Avevo valutato in te delle qualità che ti distinguono dalla massa, dalla quantità, dalla maggioranza, dalla dittatura del numero. I libri di filosofia che mi hai prestato non mi servono, non cerco la verità, un altro concetto assai poco certo, ma cerco il piacere e la felicità, mi si può definire un edonista di marca oblomoviana, con vaghe tendenze surrealiste. Certo, disprezzo i borghesi, ma disprezzo anche i proletari, disprezzo tutti, disprezzo anche me stesso. Il mondo non può essere migliorato perché è l’essere umano che è troppo egoista ed ignorante, se ti dedichi a migliorare il mondo, qualcun altro dirà che tu lo hai rovinato. Quindi lascia perdere. Ricordati sempre che la storia la scrivono i vincitori e che la legge è sempre la legge del più forte. Con me invece poi parlare di argomenti più interessanti, per esempio: gli scacchi, la matematica pitagorica, l’arte dei talismani planetari, come non combinare nulla di buono nella vita e vivere felici.

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023 

Quattro righe



Abbiamo ascoltato a lungo la esposizione. Diciamo che viene voglia di uscire dalla sala e non tornare mai più. Poi dicono che le cose incredibili non accadono, accadono, eccome. Comunque, lei mi ha promesso di portare i dieci volumi di un astrologo morto decenni fa. Per questo sono ancora qua, seduto da ore. Nessuno deve tradurre questi testi, voglio considerarmi erede unico del sapere di questo astrologo. Altrimenti siamo al solito tutto per tutti, e la banalizzazione massificata di una opera di valore. Giustamente nel Vangelo c’è scritto: non date perle ai porci. Mi hanno messo in un appartamento di lusso, gli altri compagni, a me finora ignoti, sono tutti di mentalità assai mondana. Non sopporto certe volgarità e certe bassezze, e il continuo pettegolezzo su ogni cosa, prego di provvedere il più presto possibile. Sono giornalisti, parlano tutti di politica, una noia incredibile. Siccome hanno la mentalità da politicanti non capiscono nulla di filosofia o spiritualità, anche se pretendono di essere tuttologi anche su questo argomento. Aiuto. La cosa più importante nella vita è passeggiare a lungo soli con se stessi. Come disse il mio primo maestro spirituale, un gentiluomo turco, un vero derviscio: diffida di chi socializza troppo. Lui passava ogni anno 40 giorni in isolamento mistico, e a parte le preghiere, non parlava con nessuno. Pace all’anima sua, era un uomo veramente illuminato. Sono perlomeno contento, molto contento, della compagnia femminile. Il fine settimana quindi ho la possibilità di rilassarmi e riposare con dame eccellenti. In questo periodo sono impegnato a leggere l’intera opera di Andrej Platonovič Platonov. Un grande autore, come il ventunesimo secolo non è in grado di produrre. Se parliamo di letteratura, possiamo quasi sempre parlare al passato. Eppure le librerie non hanno mai avuto un cosi gran numero di volumi. Salutami il nostro albero magico, mi manca.

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023

domenica 19 marzo 2023

Colomba gioiosa


Questi interessanti volumi pieni di illustrazioni

Che ci parlano di storia d’arte e di vite di artisti

Possiamo stare giorni a leggere

Senza fermarci

In quanto l’anima è assetata di sapere

E di mondi diversi e di vissuto autentico

Mentre il prigioniero sconta la sua pena

E una dolce colomba vola per lui

In ogni dove

Nell’universo dove non esistono confini o sbarre

E le famiglie sono unite e riunite

Nella serenità della certezza del domani

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023

Conoscenza dell’invisibile


Oscurati sono i nostri cuori

Lontani dai maestri della via

E dai canti prima dell’alba

Abbiamo rinnegato i nostri figli

E i nostri padri

Camminato senza amore sulla nostra terra

Mancato di rispetto alle madri e alle sorelle

Dimenticato le promesse

Deboli nella carne, orgogliosi e materiali

Nessuna luce eterna è rimasta in noi

E ora camminiamo e camminiamo e camminiamo

Non abbiamo più neanche più il ricordo del nostro vero nome

Della morte non ci importa nulla

Questa vita è sogno, illusione, vano agitarsi

Senza la contemplativa azione silenziosa

E la conoscenza dell’invisibile

Donata dagli angeli

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023

Coltiviamo il campo dell’estasi


Forse questo luogo cosi isolato

Ci darà i frutti che sono predestinati

E in mezzo alla campagna abbandonata

Madre Natura si rivela senza pudore

Come se il tempo fosse rallentato

Sento la tua voce, e ho capito

Grazie al ragionamento filosofico libero

Abbiamo smascherato

I meccanismi della illusione e della suggestione

Tieni questo talismano

Amore, in terra e in cielo

Siamo quello che Dio vorrà…

Ed avremo forse un poco di misericordia

Presso la corte celeste

Vedo la ruota del tempo, vedo la ruota del destino

Dignità, libertà, verità

Tutto e niente, ogni cosa, ovunque

E da nessuna parte

Saremo riconosciuti per quello che siamo

E parleremo ancora di estasi e di sensi

Di significati, segreti

Di vittorie intramontabili

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023

Esiste un universo

I ricordi sono prima vaghi

Poi sempre più precisi

Il volto nascosto della Amata

Che si cela dietro le pitture sui muri

Di un museo abbandonato da secoli

E siamo insieme nel villaggio a piangere

E a condividere un pasto miserando

E a giacere, a copulare

La alba non porta consiglio

A distanza siamo uniti

Una tragica armonia

E tu allontani ogni essere a te sgradito

Con la tua volontà di amante

Come un angelo custode vegli

E proteggi dalla inversione dell’antimondo

Mentre in chiesa passi molte ore

Io sono dedito alla indifferenza

E passeggio da straniero fra stranieri

In attesa dell’avvento

E della unione mistica e carnale

Del sole del non specificato

Bianca è la tua veste, come la tua anima

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023 

La mano toccata


Abbiamo aspettato una notte

Che solo il buio fondo porta consiglio

Spegniamo le chiacchere della pettegola

E camminiamo nudi sulla sabbia

Di una spiaggia mai raggiunta

I lupi ci seguivano tranquilli

Qui siamo, ora

Lontani, lontani, lontani

Da ogni cosa

Immersi nelle profondità

E ci tocchiamo le mani

Sentiamo, nel buio, senza parole

Amore

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023

Alfonso Cleopatro, il mio migliore amico


Esclusivamente la montagna ci può fare tornare umani. Il sole, si il sole, ci accompagnerà in questo cammino. A noi non piace il branco unanime, non piacciono le ideologie o i pensieri collettivi. Non saranno le accademie a dirci come interpretare la storia passata, ma solo gli eretici banditi e reprobi. Gli esseri umani tendono ad essere moralmente squallidi, per cui la compagnia dei boschi e la vicinanza delle nuvole è assai più significativa di un branco di bipedi. Anche il mio pastore tedesco, che si chiama Alfonso Cleopatro, sarebbe d’accordo con me, anzi è sicuramente d’accordo con me. Ma d’altra parte lui è sempre d’accordo con me, solo cosi potrà avere le salsicce vegane, un prodotto globalista complottista green economico, che gli piacciono tanto. Una volta c’era un gran numero di farfalle, che adesso sono scomparse, oggi invece ci sono tanti saccenti a due gambe col dito puntato, sanno tutto, e non alzano mai il naso e gli occhi dal loro smart phone. Preferisco le farfalle, con il mio Alfonso Cleopatro, la nostra dimensione amata è l’alta montagna, per i sentieri dove turisti o altri personaggi in gita non potranno raggiungerci. Vogliamo essere soli, soli sotto il sole di questa Europa sempre più appendice dei colossi della finanza e del loro pensiero unico progressivo, e sempre meno Heimat italica, germanica, slava. So che i miei antenati di stirpe romanamente italica ed imperiale mi guardano dall’aldilà mentre intono nenie improbabili taoiste in cinese classico e il mio cane sabotatore guaisce, perché non gradisce sentirmi cantare. In fin dei conti questo cane è un essere antipatico, e a forza di mangiare vegano, sarà diventato un globalista omologato pure lui. Potrei firmare una sua condanna alla fucilazione, o ai lavori forzati. Diciamo, che per ora lo perdono, ma lo tengo d’occhio, potrebbe essere un elemento che si è arreso alla logica totalitaria dei progrediti e sradicati. Io per conto mio sarò sempre un sacerdote shintoista giapponese con forti tendenze sincretistiche del sufismo indoeuropeo curdo, nessuno farà di me un prodotto di massa della multinazionale del nulla globale, neanche questo infido e puzzolente cane bolscevico. Mentre ragiono cosi, il pastore tedesco Alfonso Cleopatro, un cane germanico furbissimo ed etnocentrico sovranista, che pensa che gli italiani come me siano sempre poco affidabili e pronti a cambiare casacca e correre dietro ad ogni gonna e venderci ad ogni straniero. Egli è un cane telepatico e scruta i miei pensieri e capisce che ora sono in modalità ostilità. Ci sono questi fanatici animalisti in giro ovunque nel regime globalista, sono i talebani del nuovo ordine mondiale, altrimenti da una delle nostre solitarie escursioni in alta montagna, Alfonso Cleopatro, un cane ipocrita, parassita e sfruttatore delle mie risorse, potrebbe anche non tornare più. Potrebbe per un triste incidente finire arrostito e mangiato.

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023

Un grande pensatore francese in cerca di consigli


Voltaire è venuto a trovarmi, voleva farsi un giro di tarocchi per le sue questioni sentimentali multiple, pure gli affari gli vanno, male. Poi il filosofo ha anche una certa età ed ogni tanto si sente troppo avanti con gli anni per continuare le sue attività. Recentemente ha scritto diverse fiabe erotiche, che son piaciuti segretamente a diversi preti delle religioni abramitiche, gente che lui conosce, ma le cui dottrine gli sono estranee. In quanto lui non ha bisogno che gli altri pensino per lui o gli insegnino a pensare, lui è e rimane un filosofo. Gli ho fatto un giro di cartomanzia con i tarocchi di Marsiglia, un mazzo speciale dove l’arcano maggiore del Matto ha il volto di Macron, la Papessa è la Meloni, il Mago assume le sembianze del magnifico Minichini e il diavolo ha un volto per metà di Hitler e per metà di Stalin. Per prima cosa, mentre mescolo le carte, chiedo a Voltaire: hai peccato tu oggi, magari con abbondanza? E lui: si, e non me ne pento, la ragione mi dice che il peccato non esiste, ed è una invenzione del clero per controllare il comportamento delle masse lasciate nella ignoranza. Allora, visto che le condizioni per un consulto, ci sono, procedo a fare le stesure, rispondendo alle domande del mio illustre visitatore francese. Un vero filosofo ha tante donne con cui copulare, ammiratrici, diffidate dei filosofi senza di talento, che coltivano amicizie platoniche prive di senso. Voltaire ha pure molti soldi: castelli, terreni, quadri d’arte di alto valore, e poi è proprietario di case editrici e bordelli. Gestisce pure una associazione umanitaria, ufficialmente senza scopo di lucro, ma grazie a certi politici e giornalisti che conosce, i guadagni tramite vari affari vanno a gonfie vele, e ci fa pure la figura del benefattore. Negli ultimi mesi però alcune sue ditte sono fallite, la sfiga cosmica gli è arrivata dopo alcune sedute spiritiche, dove delle larve astrali e delle anime degradate non ancora salite dentro il purgatorio lo hanno cominciato a rovinare per quanto riguarda certi investimenti assai importanti. Una mia preghiera esorcista illuminista ed anticlericale è stata un primo modo per affrontare il problema, e poi una patata austriaca trasformata in talismano tramite sapiente opera magica, è stata donata allo speranzosi Voltaire. Quando la patata sarà marcita, sarà sepolta in un cimitero abbandonato e Voltaire si sarà liberato dagli spiriti nefasti che si è attirato nella vita per un esercizio poco sapiente dell’arte ermetica, paramassonica ed occultistica dello spiritismo.

Roberto Minichini, mago, stregone e sapiente teologo, Gorizia, marzo 2023

sabato 18 marzo 2023

Lamento di un angelo caduto dal trono di luce


Cara, perdonami se ti ho corrotta moralmente

Ora i espio i miei infiniti peccati carnali

Come prigioniero della democrazia anglosassone

In attesa di sapere, se i nostri discendenti

Vivranno nella nuova terra dei benedetti e saranno seguaci

Della vera fede e del vero re, della vera bontà e della terra divina

Sono a Venezia ad insegnare mistica alle mie discepole ed amanti

La nostra setta è quella eccelsa, quella antica, quella primordiale

Ho la barba molto lunga, ma quando sono con i profani sembra che non ci sia

Questa è estatica magia, eros ipnotico e polemica contro

Massoneria, comunismo, capitalismo e fascismo

Noi siamo altro, noi siamo escatologia in attesa dei tempi finali

Siamo quelli che provocano crolli di imperi

E la sfortuna che portiamo non è uno scherzo

Cara, sono nudo, cara, sono santo, cara, sono un monaco imperialista

Gli anglosassoni mi tormentano, con la loro democrazia, che bigotti

Un giorno, forse, ancora, moralmente ti corromperò

Di baci tutta la notte ti riempirò

Avremo tanti altri figli

Ma io sarò diverso, pieno di ricordi da non ricordare

E storie da non raccontare

E vita vissuta per gli altri mai avvenuta

La democrazia è una cosa brutta, non riconosce i nobili e i santi

Per essere in tanti, bisogna volare molto in basso

Il regno della quantità non è per monaci eremiti erotomani contemplativi

Sono in tanti nella democrazia a parlare, ma nessuno sa ragionare

E noi invece siamo pochi, elevati, visionari, sapienti

In attesa del regno venturo, non peccaminoso, non corrotto, non eretico

Dove le nostre carni saranno purificate e il nostro spirito trascenderà ogni cosa

Mentre prego, mi pento delle mie fornicazioni passate, pensando a quelle future

Ti saluto, cara, volo con il corpo astrale

E vedo ogni cosa, e controllo ogni cosa, e ho potere infinito

Conosco il futuro e rido il riso del vincitore, dell’amante e del prigioniero

Mentre sul trono vacante ancora non è seduto nessuno

Ogni tanto mi siedo io, e penso a te e alla tua bocca di filosofa peripatetica

Ai tuoi capelli lunghi rossi, di guerrafondaia e di sposa della monarchia sacra che sorge ad est

Di notte, quando sogni, sono proprio io, non un demone, ma proprio io

Bevi il vino della passione, presto sarò proclamato santo

 

Roberto Minichini, Zagabria, una notte peccaminosa ed ecumenica del marzo 2023

Nietzsche si confessa


Eravamo seduti a conversare

Durante una lieta serata estiva

Il mondo era ancora un posto armonico

E noi credevamo nei sacramenti della filosofia

Nel frequentare belle donne e a non porci problemi

Eravamo giovani idealisti, e oggi siamo vecchi cinici

Come tutti i tedeschi, abbiamo paura dell’autorità

Ci proclamiamo liberi pensatori

Ma poi neanche una parola va contro lo spirito del tempo

Dire quello che non si pensa, e pensare quello che non si dice

Solo dal grande e geniale popolo italiano

Possiamo imparare la ribellione e l’anarchia

Ma per fare ciò, dovremo prima di tutto, imparare l’italiano

Io sono Friedrich Nietzsche, e sono diventato italiano a Torino

Mentre parlavo con i cavalli, smascherando con loro

Gli errori di uno pseudo filosofo come Platone

Le eresie della morale dei deboli e degli oppressi

Con i cavalli di Torino, ho creato il superuomo

Al di là del bene e del male

Il sovrano gelido ed incomprensibile

La cui volontà di potenza scuote la ignoranza dei mediocri

Nietzsche non era il buono pastore di anime

Ma il terribile annunciatore

Del ritorno di Zarathustra sulla terra

Egli ha frantumato l’uguaglianza, la pace, la morale

Nietzsche non è compreso, se non da Nietzsche

Egli non dialoga, ma monologa

La misantropia ha illuminato, per l’eternità

La sua teutonica anima di sapiente puro

Più le gazzette diffondono l’umanitarismo

Più Nietzsche si chiude nel silenzio del despota erudito

Che col dito non indica una luna inutile

Ma le cime inarrivabile di montagne freddissime

 

Roberto Minichini, marzo 2023

giovedì 16 marzo 2023

Visioni sulla fine di una civiltà che ha perso la bussola

Camminando per i boschi, meditando sul non da frasi, essere vissuti e non vivere, capire che l’attivismo è l’agitarsi vuoto delle anime vuote.

Sotto un albero sacro abitato da spiriti rimanere completamente soli e quasi nudi a parlare con il sole che annuncia la primavera.

Amare la terra, in quanto la terra è tutto, e senza terra si è niente.

Mi sono opposto sempre allo spirito nomade, il nomadismo spirituale è il segno della fine di un ciclo della storia, il caos è annuncio di sventure, decadenza, degenerazione, fine di ogni civiltà.

Nuotare nel lago delle memorie ancestrali, ricordarsi degli antenati.

Beato colui che ha ancora una patria e che ancora parla liberamente e con orgoglio la lingua dei propri padri.

Aumento con santa opera gnostica e sciamanica la popolazione di terre lontane e vuote di culle, con la mia presenza mistica e provvidenziale. Come un autentico Vescovo esoterico di una chiesa sconosciuta e fanaticamente monoteista e militante per un nuovo periodo d’oro dell’umanità, dono alla oscura e perversa civiltà moderna innumerevoli esseri con il mio volto illuminato ma non illuminista. Al crollo demografico ci si oppone con il sistema ottomano del sultano vittorioso ed autocrate. Anche se poi i veri figli sono i figli spirituali, ciecamente fedeli al sentiero mistico, contemplativo, teocratico ed escatologico.

Il mondo moderno è specializzato a produrre mostri, ad esaltare il vizio, ad imporre una uguaglianza contraria alle norme divine e teocratiche.

Le truppe in marcia verso Occidente da almeno tre direzioni diverse non mi riguardano, sono innocente. Io sono un mistico pacifico, che parla con le gentili dame sensuali e passeggia con un fiore rosso in mano con il proprio pastore tedesco. Sono un santo germanico e germanista, e sono un teologo ed amante della natura priva di popolazione umana. L’impero occidentale sta per crollare, entro dieci anni il suo dominio sarà soltanto un triste ricordo.

Purtroppo i tedeschi non sono più tedeschi, i tedeschi non esistono più. Il satanico nuovo ordine mondiale globalista ha distrutto l’anima del mio popolo tedesco, e io sono l’ultimo dei tedeschi e lotterò come un drago fanatico contro le forze infernali della plutocrazia neo e pseudo marxista cosmopolita. A Pechino mi conoscono come il tedesco che si è alleato con il luminoso ed eterno Dragone Orientale contro l’oscuro regno globale della uguaglianza artificiale che sorge ad Occidente.

Non ho padre, non ho madre, non ho figli, le donne che ho avuto sono senza volto e senza nome, non ho passato, non ho presente e non ho futuro. Mi hanno rubato la terra, la storia, la identità e la lingua.

Purtroppo ancora non ho cominciato il corso per aspiranti pittori dilettati, rimando da quattordici anni. Forse le stelle ancora non hanno dato il permesso. Sono le stelle a governare il mondo e sono le stelle a governare i destini dei singoli, e Dio è padrone delle stelle.

 

Roberto Minichini, Venezia, anno 2023


mercoledì 15 marzo 2023

Sole Cosmogonico


Dopo aver vagato

Con le forze elementari della natura

Abbiamo trovato riposo sotto un grande albero sacro

Molti anni passarono

Ad apprendere la conoscenza dei caratteri

E furono i fiori subito i nostri più cari amici

Aspiriamo a visitare

La terra antica degli angeli

Per conoscere ancora, per parlare la loro lingua

E godere di un sole cosmogonico, nudo, ed unico

 

Poesia di Roberto Minichini, marzo 2023

Filosofia della Luce

 


Lo sguardo limpido

Che vede il bene, dove il bene veramente c’è

Camminare su un ponte lontano ma anche vicino

Mentre scende una notte particolare

Cercare di comprendere un mistero dell’anima

Ed è subito filosofia della Luce

Quelle concezioni articolate che sono ampie

Vengano trasmesse fra pochi spiriti

E coltivate come diamanti rari

Quelli che si incontrano poche volte

 

Poesia di Roberto Minichini, marzo 2023