domenica 31 marzo 2024

Ora sappiamo che gli spiriti dei morti appaiono (Poesia di Roberto Minichini)

Ora sappiamo

Che gli spiriti dei morti appaiono

In occasioni non prevedibili

A chi lungamente si è allenato

Essi ci parlano dal loro purgatorio permanente

Mentre noi siamo ancora intrappolati

In una vita terrena illusoria e passeggera

Volare con gli spiriti verso orizzonti sconosciuti

Oltre ogni meschinità

Gli agitati della mondanità e del materialismo

Vendono le loro merci, si presentano alle elezioni

Fanno una conferenza dopo l’altra

Vogliono apparire in televisione e sui giornali

Si fanno infiniti selfie come ossessi

I monaci invece cercano la santità

E la compagnia delle anime dei defunti

Sapendo che ogni cosa terrena è vana

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Nei boschi del mondo astrale (Poesia di Roberto Minichini)

Nei boschi del mondo astrale

Mentre cerco belle dame con cui conversare

Trovo nascosto dietro un grande albero antico

Il filosofo francese René Guénon

Seduto in posizione Yoga

Mi accoglie con l’indifferenza dell’asceta contemplativo

Che in vita sua non si è mai occupato di politica

Mi chiede se è vero che sulla terra

Il suo nome viene tirato in ballo da militanti e propagandisti

Cosi ha letto sui giornali censurati del mondo astrale

Gli rispondo che ogni grande nome è stato strumentalizzato

Da chi non ne è degno

E lui chiude gli occhi e recita qualcosa in sanscrito

Mentre passo oltre, guardando se trovo delle belle dame

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

I preti delle varie confessioni (Poesia di Roberto Minichini)

I preti delle varie confessioni

Vogliono limitare il potere dei sogni

Per avere il monopolio sullo spirituale

E criticano e perseguitano i mistici

In particolare quelli non settari, non dogmatici

Dotati di talenti sciamanici e visionari

Letteralismo ed esclusivismi privi di logica

Dove l’unica logica è il voler avere sempre ragione

Ma lo spirito soffia dove vuole

E non è prigioniero di nessuna casta

L’Uno è l’essenza di ogni cosa

L’Uno è ovunque

L’Uno è chiunque

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Un fiore di costante gentilezza (Poesia di Roberto Minichini)

Un fiore di costante gentilezza

Che si perde in mille attenzioni

Una sensibilità e profondità

Oggi, qualità speciali, sempre più rare

Nella civiltà al rovescio dei selfie imperanti

E mentre leggi i tuoi tarocchi con fare calmo e serio

Vedo che vedi molto bene ed oltre

Libera dalle distorsioni cognitive della epoca contemporanea

Dai fanatismi del progresso e del regresso

Con i tuoi piedi di austriaca all’antica saldamente per terra

E con i tuoi capelli biondi di giovane donna piena di immaginazione

La tua libera creatività non ha limiti

In te vive la feconda bellezza della primavera dell’esistenza

Dove a trent’anni ancora non si è fossilizzati nel culto del proprio ego

Temendo di invecchiare senza lasciare tracce

E recitando la parte di sapienti ammuffiti

Ma in te si sprigiona l’eros primordiale

Che dona figli, parla tedesco, incoraggia ed ama

E conosce il nome di tutti gli alberi della tua terra e patria

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

sabato 30 marzo 2024

Nuova rivelazione di antichi amori (Poesia di Roberto Minichini)


Nuova rivelazione

Di antichi amori

E mentre nella coppa del sapere

Si versa il nettare della infinita bontà

E della capacità di ascolto rispettosa

Ci si allontana

Da apparenze, quantità, arrivismi, conformismi

E il pensiero unico su di noi non ha alcuna presa

In quanto siamo liberi, anarchici, non omologati

E le nostre mani sono calde, amorose, sensuali, estatiche

Diciamo no alle sette agnostiche e politeiste

All’esoterismo basso da civiltà dei consumi postmodernista

Abbiamo creato la fratellanza della luce iperborea

E conosciamo la scienza dei caratteri e dei destini

Le nostre radici sono salde, antiche, documentate

I nostri figli seguiranno la nostra via

Loro vivono in noi e noi viviamo in loro

Mentre un ballo apparso dal nulla ci porta sulle nuvole

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

giovedì 28 marzo 2024

Il povero e santo laico Hermann Hesse (Roberto Minichini)


Il povero e santo laico Herman Hesse

Rifiutava tutte le ideologie e tutti gli schieramenti

Ed indicava nella irriducibile individualità e libertà

La strada da seguire

In mezzo a masse di adepti e faziosi di ogni genere

Credendo alla pace, più che a governi e giornali

Studiava e meditava sue le grandi scuole di saggezza

Di un Oriente antico ma di perenne valore

Luce che non tramonta, luce tradizionale dello spirito

Amando la natura e la bellezza e la musica celeste

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

mercoledì 27 marzo 2024

Due nobildonne sconosciute (Poesia di Roberto Minichini)

Due nobildonne sconosciute

Sono sedute accanto a me

E mi guardano

Questo parco a me è estraneo

E gli sguardi persistono

Ora sono muto per sempre di fronte all’universo intero

Chiudo gli occhi e vedo una luna strana

Apro gli occhi e vedo le nobildonne

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Come son ben scritti i romanzi di Grazia Deledda (Poesia di Roberto Minichini)

Come sono ben scritti

I romanzi di Grazia Deledda

La grande Signora della Letteratura

Che porta a vivere vicende complesse

E ci si immerge, affascinati

Dai meandri di pensiero

Dalle atmosfere e dalle trame

Destini, personaggi, sentimenti

Ambienti, paesaggi, desideri

Tutto ciò è da leggere e da rileggere

Romanzi, grandi romanzi

Bellissimi e difficili

L’esistere descritto in prosa

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Ancora un poco (Poesia di Roberto Minichini)

Ancora un poco

Di poter avere una presenza di bellezza

Noi spettatori della grazia

Consideriamo questi gentili sorrisi

Il dono migliore possibile

Fiore che è vero fiore

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

martedì 26 marzo 2024

Abbiamo avuto un ultimo incontro (Poesia di Roberto Minichini)

Abbiamo avuto un ultimo incontro

Mentre già tutto era precipitato nelle idiozie politiche

A me non interessano i miglioratori del mondo

Ma solo i maghi, i mistici, i nudisti e i cartomanti

Esistono persone che non credono che il mondo si possa migliorare

Se non si migliorano le persone a livello individuale e privato

E per questo non servono ideologie, giornali, associazioni

Ma una calma e benevola contemplazione

Il sapere che tutti i fiori di questo universo

Sono fiori con la stessa dignità

E che da tutti si può imparare

E che tutti possono e devono essere criticati

E tutti gli esseri umani sono figli di Adamo ed Eva

Nessuno impara mai dai libri di storia

Domina il manicheismo della ottusità

Quando in natura invece dominano bellissime sfumature

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Fu una dama squisita (Poesia di Roberto Minichini)

Fu una dama squisita

Non condizionata dalle ipocrisie dei piccoli borghesi

E praticava lo spiritismo con il tavolino

Mentre io cercavo di disegnarla senza riuscirci

In quanto si muoveva di continuo

La voce come di un altro mondo

Il corpo agile e perfetto

Ballare insieme senza saper ballare

Ridere insieme rimanendo abbracciati

Cercare di affittare cavalli per una gita nei campi senza trovarli

Guardare il cielo, fare commenti sulle nuvole

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Quello non è un villaggio per i talenti perduti (Poesia di Roberto Minichini)

Quello non è un villaggio per i talenti perduti

Si ricordano tempi migliori anche da quelle parti

Ci togliamo ora le maschere dorate, per essere nudi

Lontani da pettegoli ed invidiosi

Qui dimorano le anime tranquille e soddisfatte

Ora o mai più, che ci sia amore e che trionfi l’estasi

Mentre le tartarughe sagge in silenzio ci guardano

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

lunedì 25 marzo 2024

Non è il problema appartenere a una scuola di pensiero (Poesia di Roberto Minichini)

Non è il problema appartenere a una scuola di pensiero

Il problema è l’esclusivismo

E tutte queste sette, conventicole, partiti e fazioni

Sembrano creazioni di esseri umani per esercitare il potere

Su altri esseri umani

Mentre il conformismo domina sempre ovunque

Su tutto il pianeta, sotto diverse forme

In quanto fare gruppo è un istinto primordiale

E la debolezza del singolo si trasforma in prepotenza del gruppo

L’universo dei bipedi è costituito da universi paralleli separati

Dove ognuno si chiude con chi la pensa in maniera simile

In un tribalismo del ventunesimo secolo

E gli anatemi reciproci si sprecano

In una spirale orrenda e disgustosa

Dove tutti si autoproclamano rappresentanti del bene immaginario

Mettendosi al servizio di giochi di potere, manipolazioni ideologiche

E la povera gente viene usata come le pedine nel gioco degli scacchi

Da cinici e machiavellici  giocatori senza scrupoli

La faziosità unilaterale regna sovrana

Trascinando verso l’abisso

Masse enormi

Sempre pronte a credere

Guarda che caso

Di vivere, proprio loro e proprio nel loro tempo

Nel migliore del mondo possibile

E la stupidità è la unica superpotenza al mondo

Che vince sempre

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

La passeggiata ci permette una conversazione civilizzata (poesia di Roberto Minichini)

La passeggiata ci permette una conversazione civilizzata

Lontana da affermazioni egocentriche

In quanto abbiamo il piacere raro

Di raccontarci a vicende i nostri fallimenti e delusioni

E di guardarci finalmente con calma negli occhi

In un mondo fatto di retorica e propaganda crescente

Sempre più ideologizzato ed allucinante

Ora ci dobbiamo fermare

A scoprire una dimensione umana

Che non divida le persone, ma le unisca

Facendo prevalere la ragione e l’onestà

Grazie al fatto che siamo poliglotti

Possiamo intenderci in lingue diverse

Anche le sfumature e i toni contano

E in comune abbiamo anche l’ammirazione

Dell’Elogio della Follia di Rotterdam

Magnifica opera umanistica

E non c’è bisogno di grande maestria

A capire che le follie di ogni genere

Sono ancora a governare l’umanità

Invece di creare ponti, costruiscono muri

Noi invece ci stringiamo la mano con grande affetto

Credendo alla fratellanza universale

Alla confraternita dei poliglotti

E più lingue e culture si conosce, meglio è

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

domenica 24 marzo 2024

Eventualmente dovremo ringraziare (Poesia di Roberto Minichini)


Eventualmente dovremo ringraziare

Il destino ingrato

Di averci dato questa nicchia di luce femminile

Sotto forma di pace amore armonia

Le nostre ossa di perenne straniero sono stanche

E la tua sensualità e la tua bellezza e i tuoi occhi

Ci fanno dimenticare per poche ore

Che il mondo è un posto mostruoso abitato da mostri

Io ti bacio le mani, ti bacio i piedi, ti bacio i capelli

Tu sei una donna giovane e piena di energie

Biondissima, con uno sguardo strano che sembra un oceano blu

Mi dici che devo baciare anche il crocifisso che hai attorno al collo

Ma non lo farò, preferisco guardarlo con silenzioso rispetto

Bacio invece volentieri la tua vecchia Bibbia

Volume magnifico pieno di annotazioni

Che hai ereditato dalla tua nonna polacca

Che dalla foto risultare assomigliare tanto a te

Che era forte, fiduciosa e piena di amore e fede come te

Questo bosco è nostro, queste notti sono nostre

Ma il futuro non è nostro, il futuro è già scritto

Perché mi incanti e mi incateni con le tue labbra?

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Dopo aver scoperto l'assolutezza del determinismo astrale (Poesia di Roberto Minichini)


Dopo aver scoperto l’assolutezza del determinismo astrale

E l’assenza del libero arbitrio

Ed interpretato le teologie come letteratura fantastica

E le istituzioni pubbliche come espressione dello spirito conformista dei tempi

Nietzsche con le sue ali luminose di iniziato contrario ad ogni esoterismo

Ascese alla montagna dei santi asceti solitari nudisti

Per conoscere il divino nel non divino e nell’oltre il divino

E l’umano nel non umano e nell’oltre umano

Nietzsche era nudo sotto un albero antico a meditare

Vedendo le illusioni e gli inganni e i meccanismi della menzogna

Nella vita, nella società, nel popolo e nella storia

Le masse bifolche che incarnavano il demos gli facevano orrore

Germanico nudista, filosofo asistematico completamente matto

Lui ha capito di capire, superando il mediocre Socrate

Riposa nella tua tomba nel piccolo cimitero protestante tedesco

E ridi dei moderni pieni di superstizioni e piangi su te stesso

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Nietzsche l'iconoclasta folle (Poesia di Roberto Minichini)


Nietzsche l’iconoclasta folle e gli intellettuali moderni servi di vari regimi ed ideologie

Non c’è nulla che li renda comuni

Fu Nietzsche ad indicare la via solitaria della alta montagna

Del disprezzo per la maggioranza e del sentire comune

Nietzsche l’idolatra nemico della idolatria del pensiero convenzionale e di massa

Lontano dalla religione della uguaglianza egli era una aquila dello spirito aristocratico

Nietzsche che smantellava le semplicistiche teologie dei preti delle varie chiese e religioni

Il pensatore nudo che non ammetteva che le nude pietre, dure e fredde

Nietzsche, ovvero l’antidemocrazia

Vero visionario che ha previsto la decadenza universale

Nietzsche il fine letterato creatore di stereotipi di ghiaccio

A cui rimanere fedeli per sempre

All’interno dei cicli infiniti dell’eterno ritorno

Nietzsche un vero tedesco, a differenza di quelli di oggi

Gli unici veri due tedeschi rimasti

Sono Nietzsche e il suo cavallo

Nietzsche il grande patriarca solare nordico

La sua anima di eroe e santo della filosofia

Vaga ancora fra nevi lontane ed inaccessibili

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

sabato 23 marzo 2024

Regno distopico (Poesia di Roberto Minichini)


Regno distopico

Della uguaglianza emancipata propagandistica

Dove la Chiesa luciferina alla rovescia del soggettivismo domina

In un finto paradiso globale di menzogne

E le lobby totalitarie impongono una nuova morale

Che va contro tutte le Scritture Sacre della storia umana

Il mio bisnonno si chiamava Girolamo Savonarola

Il suo cavallo era pazzo, le sue amanti erano molteplici

Il suo predicare alle masse di corrotti bifolchi del popolo era apocalittico

Mentre di nascosto consultava gli astrologi, in gran parte incapaci

In mezzo a dure lotte contro l’anticristo trovava riposo virile

Fra le braccia della brava e formosa cuoca Beatrice

Che parlava poco ed era analfabeta, ma era una donna magnifica

E al suo amante santo teocratico ispirava le parole da scagliare contro i malvagi

La storia umana è un braccio di ferro perenne fra virtù e vizio

Fra fede e miscredenza, aristocrazia numinosa e democrazia demoniaca

Noi vogliamo l’Impero di Roma, vogliamo la Monarchia e la Teocrazia

Vogliamo pure la Santa Inquisizione

E un Papa vero, che proclamerà, a tutto il mondo

La fallacia della trinità e la fine del celibato per i sacerdoti

Affinchè una nuova generazione di preti antitrinitari poligami

Possa popolare il mondo rigenerato e comunque lo stesso rovinato

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Gentilezza che emana dal tuo sorriso (Poesia di Roberto Minichini)


Gentilezza che emana dal tuo sorriso

Di donna tenera e trasognata

Mentre ti leggevo le tue delicate e fresche mani

Da chiromante astrologo ed orientalista tantrico che sono

Vedevo un destino instabile

E nel tuo volto

Appariva sensualmente Nettuno il languido

Grazie alla mia arte del massaggio degli antichi etruschi

Ti ho rafforzato l’aura

Per proteggerti da demoni in forma umana e vampiri psichici

Tu sei lo specchio delle virtù tradizionali

Un tipo di donna che il sistema del potere vuole smantellare

Ma tu sei luminosa, fieramente all’antica, la luna incarnata

In te continua a vivere la polarità ancestrale

Per questo sei affascinante, bellissima, santa ed erotica

Non ti credi una regina, ma lo sei

E attorno a te si sente la presenza degli angeli del Signore

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Nella carrozza della sapienza universale (Poesia di Roberto Minichini)

Nella carrozza della sapienza universale si attraversano i campi fioriti ed arati

Leggendo i tarocchi ai vescovi della neofondata Chiesa antitrinitaria

Evitiamo teologi e conferenzieri e non parliamo con i giornalisti

In quanto siamo anti illuministi e presocratici

Andiamo a trovare nel suo castello isolato il nostro amico

Il pittore Julius Evola

Per insegnare a lui l’arte della geomanzia e la poesia di Hölderlin

Forse troveremo da lui anche il musulmano sufi René Guénon

Al quale daremo ripetizioni in lingua tedesca

Illuminandolo sulla filosofia di Martin Heidegger

Ora l’istante è della gioia, della estasi saturnina

Roma antica non è mai caduta

Si è solo trasformata

In una loggia massonica di anziani studiosi di archeologia ed araldica

Dove si piangono insieme gli anni della gioventù perduta

Quando le donne erano interessate alle avventure e non alle chiacchiere

Ho sempre detto al mio cavallo preferito, che una volta era di proprietà di Friedrich Nietzsche

Che l’azione artistica gnostica è superiore alla contemplazione dei monaci teologi imbalsamati

Balliamo nei campi, felici come i folli dei misteri eleusini, assieme con giovani donne bellissime

Evola, Hölderlin, Guénon, Heidegger, Nietzsche ed io

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

venerdì 22 marzo 2024

Interessanti questi libri dove si parla di esoterismo e di occultismo (Roberto Minichini )

Interessanti questi libri dove si parla di esoterismo e di occultismo. Mentre sono un monaco contemplativo cha cammina per boschi solitari penso ai volumi consultati e passati in rassegna. Spesso gli autori parlano di cose molto antiche di cui non possono in alcun modo avere conoscenza diretta e quello che sanno non è stato trasmesso loro da una catena di conoscitori che risale veramente a tempi storici passati, ma si tratta sempre di ricostruzioni libresche deduttive artificiali, non di tradizioni viventi arrivate di generazione in generazione fino ai giorni nostri. Gran parte di questi libri per me sono anche spesso buone opere di erudizione ma quando pretendono di insegnare cose che in nessuna maniera possono veramente conoscere e sapere allora per me si tratta di trovarmi davanti di letteratura fantastica di discreto livello o a tentativi poco credibili di fondare religioni, spiritualità, culti misterici vari o esoterismi artificiali e sostanzialmente falsi. L’incredibile vuoto spirituale della epoca storica attuale porta evidentemente a voler riempire il vuoto con arbitrarie ricostruzioni, fra l’altro stranamente sempre compatibili con la attuale mentalità democratica, individualista, relativista ed ugualitaria, la quale non è esistita in nessuna civiltà o cultura del passato nella forma in cui oggi è presente sul pianeta. Sarebbe quindi da chiedersi se determinate dottrine e conoscenze possono essere trapiantate in contesti e mentalità completamente diversi ed avere ancora un valore conoscitivo, spirituale e/o operativo reale. Probabilmente tutto ciò è segno di quelle manifestazioni ultime delle seconde o terze religiosità o esoterismi parodistici che sono caratteristica dei cicli finali di mondi destinati a finire il loro compito storico. Più che di fronte ad una alba che molti teorizzano ci si trova probabilmente dentro un tramonto.

 Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Questo film spiega la dimensione del vuoto (Poesia di Roberto Minichini)

Questo film spiega la dimensione del vuoto

Illustrata da un sapiente teocratico

Della setta illuminista dei laici ed atei

Essi sono talmente progrediti

Che non conoscono il significato della vita

Volto di una vecchiaia basata sul materialismo

Circondati dal culto degli idoli della modernità

Si passa inutilmente da un incontro all’altro

Da uno stimolo all’altro

Lanciati verso il grande nulla del relativismo

Soggettivismo Scientismo Psicologismo

Ovunque spuntano falsi maestri di vita

Nuove tendenze, interpretazioni che liberano

Da antichi oppressivi schemi, cosi raccontano a se stessi

Progresso emancipato liberato dalla morale

Coltivando nel proprio tempio privato

L’ego come falsa divinità totalitaria

L’unica ammessa dal sistema del consumismo

Sacerdoti autonominati di se stessi

Eclettici pluralisti politeisti e perennialisti massonici

Conoscitori di sapienze antiche riscoperte in laboratorio

Mentre il tempo passa, inesorabile, ci si distrae

Cercando un paradiso terrestre che

Nella dimensione materiale non esiste

Lontani dalla fede, non credono ad alcuna Rivelazione

Nell’approvazione degli altri e nel culto della maggioranza

Vedono la propria strana religione

Ovunque idoli, ovunque immagini, ovunque statue

Ovunque giornalisti, ovunque politici, ovunque capitalismo

Ovunque maestri esoterici, intellettuali laici, scienziati atei

Un film che mostra una civiltà assurda

Da guardare assolutamente

E comprendere la stoltezza umana universale

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Fu subito estatico sciamanesimo (Poesia di Roberto Minichini)

Fu subito estatico sciamanesimo

Lontani dalle chiacchiere degli associati dell’effimero

Ben poco globali, alquanto locali

Ci teniamo per mano e ci guardiamo negli occhi

La tua immagine esatta è quella della bellezza

Sei di poche parole e non cerchi l’approvazione altrui

Ma solo il Divino che si specchia anche nelle cose piccole

Ora è una dimensione leggermente atemporale che ci domina

Agitarsi poco, entusiasmarsi per niente

Evitare conferenze, giornalisti e scrittori alla moda

Per toccare con mano la pura terra

E farsi massaggiare da un sole generoso

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

La buona compagnia dei libri (Poesia di Roberto Minichini)

La buona compagnia dei libri

Che rimangono a conversare silenziosi fino a tardi

E ci fanno sprofondare in un sonno ristoratore

Pieno di sogni colorati

Forse da qualche parte, esistono, ancora

Boschi freddi fatti di nebbia, in cui immergersi

Pensando a libri conosciuti tanto tempo fa

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

giovedì 21 marzo 2024

La brevità delle ambizioni (Poesia di Roberto Minichini)


La brevità delle ambizioni

Nelle illusioni della società egocentrica

Dove finti amori artificiali

Hanno preso il posto di vere solitudini

Mentre l’apparire opprime l’essere

Solo il silenzio di pagine ingiallite può ancora parlare

Perduta l’innocenza di un immaginario paradiso terrestre

Nel mondo di Orwell sono tutti protagonisti del proprio telefilm

Mentre un vecchio saggio ride in muta preghiera misteriosa

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Nuda realtà (Poesia di Roberto Minichini)


Nuda realtà

Di ricordi cercati con serena pazienza

Un passo dopo l’altro

Tutto torna come in un vecchio film muto

Cerchiamo di sfuggire dalla ottusità della volgarità

Dai demoni del presente e dai discorsi ipocriti

Cercando di fare i chiromanti

Alla scoperta di mani di luce, nobili anime

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Bellezza che si ritrova (Poesia di Roberto Minichini)


Bellezza che si ritrova

Seguendo sentieri splendidi

Che portano verso la meditazione

Su simboli privati ed onirici

E stelle che incombono con amore

Mentre le lingue servono a baciare

Nelle scene di amori fuori da ogni tempo

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

mercoledì 13 marzo 2024

Un filosofo poco filosofico (Roberto Minichini)

Friedrich Nietzsche è seduto nella stanza da almeno un’ora. Parla lentamente, a voce bassa, con lo sguardo fisso davanti a se stesso, immerso a specchiarsi in uno specchio inesistente. Ogni tanto gira la sua grande ed ieratica testa di profeta folle, non si capisce il motivo, è come se sentisse delle voci che lo chiamano, sembra sotto l’influenza di strani spiriti o demoni oscuri che sussurrano delle frasi solo a lui udibili. A tratti ho un ricordo di un incontro precedente avuto con lui, ci siamo già conosciuti da qualche parte, non è la prima volta che converso con lui. Egli è un vero tedesco, di quelli che non esistono più, dal parlare e dall’argomentare caratteristico, lo è per natura, anche se magari non vorrebbe essere percepito solo come tale, ma vorrebbe essere il messaggero di Zarathustra, l’annunciatore di una nuova epoca. Mi racconta della sua permanenza nel purgatorio degli iconoclasti ed afferma che il purgatorio è un posto molto migliore del mondo terreno. Poi mi chiede come sta il suo cavallo, quel gentile animale che lui ha abbracciato quel tragico a Torino molto tempo fa. Gli dico che il suo cavallo sta bene. I suoi occhi per un momento sembrano felici. Solo gli animali possono donare serenità allo spirito di uno scettico misantropo che diffida del mondo idealista e dei suoi miti universali. Un momento di pausa, di silenzio, lo osservo, è pallidissimo. Chiedo a Nietzsche se si considera un individualista, sul momento sembra non capirmi ma poi sorride e mi risponde di no, lui si considera un essere impersonale. Siccome oltre ad essere psicanalista dell’eros cosmogonico ed ipnotista hegeliano sono anche un chiromante che usa tecniche taoiste cinesi gli chiedo di farmi vedere le sue mani. Sono belle mani, di un uomo melanconico con poca propensione filosofica e molto talento per scrivere racconti fantastici privi di senso. Friedrich Nietzsche non crede alla chiromanzia e non crede alla astrologia. So che lui non è responsabile di quello che dice, in quanto è un essere irrazionale, un oracolo poco comprensibile, spesso interpretabile al contrario rispetto al significato apparente. Quindi gli perdono. Il suo tema natale astrologico è invece la rappresentazione esatta del suo carattere e del suo destino, nessuno sfugge agli astri, essi sono padroni e dominatori assoluti. Per questo le religioni organizzate temono gli astrologi seri, in quanto il clero di tutte queste religioni ha rappresentati i cui oroscopi spesso sono assai negativi, e i perfetti virtuosi rappresentanti del trascendente divino non possono e non devono apparire mai uguali a tutti gli altri esseri umani peccatori, essi devono essere migliori, altrimenti nessuno obbedirebbe e potrebbero ben presto chiudere bottega. Gli dico che l’attuale civiltà è afflitta da un numero spropositato di maestri di vita, educatori, guru, esoteristi, preti di ogni culto immaginabile, politici, teoretici, scrittori filosofi, artisti, illuminati, leader, riformisti sociali e militanti per la giustizia cosmologica. Vedo Friedrich Nietzsche scoppiare fragorosamente in una terribile risata isterica prolungata. Ridiamo insieme, ridiamo a lungo, come due vecchi amici condannati a venti anni di lavori forzati per diserzione e disfattismo. Poi ci beviamo in santa pace, indifferenti ad ogni cosa, un paio di bicchieri giganti di grappa analcolica coreana. Ora Friedrich Nietzsche mi rutta in faccia e scompare, si dissolve come un fantasma e rimango solo.

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

martedì 12 marzo 2024

Incontri con l'ultimo sultano ottomano (Roberto Minichini)

Appropriazione indebita di culture altrui, eclettismo effimero, sapienza da conferenze da quattro soldi o da talk show politico sociale, idee ambigue in odore di globalismo e progressismo e conservatorismo bigotto piccolo borghese, manie repubblicane, laiche o fondamentaliste, lettura non autorizzata di libri di Gramsci, Adorno e Pasolini e Confucio e del Marchese De Sade. La nostra lotta titanica e spiritualmente eroica contro le forze della massoneria plutocratica internazionale e contro la Chiesa Cattolica modernista eretica e trinitaria in odore di gnosticismo idolatrico panteista e contro il Partito Comunista ateo militante e blasfemo e contro il mercato massificato delle false spiritualità e dei falsi occultismi ci stanca assai. Quello che facciamo non lo facciamo per le future generazioni, le quali inevitabilmente saranno destinate a vivere in un mondo atroce, distopico, capovolto e dalla quantità enorme di completi infelici privi di un autentico e profondo centro esistenziale, ma lo facciamo per ricevere le lodi durante i nostri viaggi astrali ed onirici da parte di Mehmet VI, l’ultimo Sultano ottomano morto in esilio a Sanremo nel 1926 nel , deposto dalla malvagità della massoneria laica bolscevica miscredente e da varie sette eretiche. Egli, che era un pio musulmano teocratico sunnita ortodosso e un sufi mistico della confraternita luminosa della Naqshbandiya, ha trasmesso a pochi iniziati il segreto esoterico di un rotolo che prevede il futuro del mondo. Solo quando nei sogni parlo in turco ottomano con il Sultano Mehmet VI parlo con uomo che mi capisce e che io capisco, la nostra intesa è profonda, è una intesa fra due anime gemelle. Ho cercato di leggere i Tarocchi di Marsiglia per il Sultano ma egli non ha voluto, egli preferisce usare come mezzo di divinazione la geomanzia con il bastone consacrato di legno scelto e con i segni tracciati sulla sabbia di una spiaggia dei Balcani. Questa forma di divinazione si chiama Al Raml, e con le sue tecniche si può parlare anche con i jinn (entità non visibili e non umane) e costruire talismani dalla grande efficacia. Il Sultano porta un anello con una pietra colorata sulla mano destra, il Sultano ama le preghiere e le donne, esattamente come me. Un giorno il Sultano ed io prenderemo un treno ed andremo a visitare la tomba del grande mistico sufi Rumi a Konya, e chiederemo l’intercessione presso Dio dal santo. I santi nelle tombe sono vivi, in quanto la morte neanche esiste e molti cosiddetti vivi sono più morti del marmo delle tombe. Tutto ciò è rivelato da sogni arcani.

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Queste discepole sono venute a studiare magia (Poesia di Roberto Minichini)


Queste discepole sono venute a studiare magia

Sono venute da lontano

Dalla Ungheria e dalla Polonia e dall’Austria

La loro vita è una sconfitta, esse giustamente si lamentano

E pensano che la magia possa dare loro potere e felicità

Commerciare con i demoni non porta mai bene

Oscura l’anima e rende idolatri e fa invecchiare frustrati

Con me invece potranno studiare il Vangelo Eterno

E il Tao Te Ching

Avranno anche un talismano con la mia icona di santo

Sono un sacerdote abusivo delle forze reazionarie

Voto solo a favore della monarchia e del feudalesimo

Ma la mia magia funziona per davvero

Comando gli spiriti e scaccio i demoni e dirigo le piogge

Sfido con i miei incantesimi i politeisti, i modernisti e i giacobini

Cavalco un cavallo con quattro occhi in odore di zolfo

Gli esseri umani artificiali del nuovo ordine mondiale sono tristi

Non hanno radici, non hanno fede, non hanno famiglia e non hanno patria

Hanno solo le parole d’ordine dei giornali che leggono

Mentre io sono fedele al Sacro Romano Impero di Nazione Germanica

E al Sultanato Turco Ottomano

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Universo che si sgretola (Poesia di Roberto Minichini)


Universo che si sgretola

La parodia

Dolci parole

I figli che sembrano abitanti di un altro pianeta

Leggere i segni, studiare i caratteri

Circondati da mille insegnamenti fasulli

Il mercato libero dell’ego e del nulla

Ho visto questo monaco fare una preghiera in greco

Purtroppo non capivo una sola parola

Essere anziani, sereni, e non occuparsi del transitorio

Questa è saggezza, il resto è pubblicità, promozione capitalista

Solo i boschi ancora sembrano intatti, puri, autentici

Le mille maschere del mondo moderno, la corsa che non finisce

Stare fermi, pregare, tutto è un flusso di impermanenza

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

lunedì 11 marzo 2024

Nella più dura disciplina allevato (Poesia di Roberto Minichini)


Nella più dura disciplina allevato

Ha imparato a fare a meno della madre

E il padre non lo ha mai conosciuto

Per i boschi portato

Gli animali pericolosi non gli facevano del male

Abbracciava gli orsi

E mangiava insieme a loro

Addestrato a lottare contro demoni e maghi oscuri

Con la sua sola forza spirituale

Dormiva dentro un letto a forma di tomba

Fiore mistico, derviscio luminoso

Immerso in una dimensione senza tempo

Monoteista abramitico assoluto

Distruttore degli idoli della ignoranza metafisica

Mentre attorno il mondo si agitava

Lui vedeva nei bambini già dei vecchi

E negli imperi glorie illusorie

Destinate a sparire nella polvere

Mercanti, pettegoli e politicanti

Non potevano avvicinarlo

Suonava il flauto

Il flauto dell’amore cosmico universale

Pregava rivolto alla Mecca

Con prostrazioni lunghissime

Ed aveva la barba lunga e il turbante

Ovunque vedeva una sola cosa

Dio

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Rinati nella profonda epoca ottomana (Poesia di Roberto Minichini)


Rinati nella profonda epoca ottomana

Abbiamo parlato col sultano

Circondato dai giuristi e teologi al suo servizio

Sempre più grasso e tirannico, di nascosto beve vino

Conquista un villaggio dei Balcani dopo l’altro

Mentre Costantinopoli ora si chiama Istanbul

E a Bisanzio cristiana è succeduta la mezzaluna

Le chiamate alla preghiera del mattino

Si moltiplicano dagli infiniti minareti della città

Schiavi e schiave catturati in battaglia

Lavorano alle costruzioni dei palazzi del potere

Nel segreto iniziatico delle logge esoteriche dei dervisci

Fra i sufi si trasmette la dottrina della realizzazione metafisica

Uno sceicco con il turbante verde ha gli occhi profondi e nobili

Egli è un santo, a differenza dei politici e dei militari

Noi siamo poveri in spirito e crediamo che l’aldilà sia la vera vita

Mentre facciamo molti figli e figlie per la gloria

Della grande civiltà dell’Islam

Le profezie dicono

Che alla fine dei tempi l’Islam sarà ovunque

Ma per ora non riusciamo neanche mettere piede

A Vienna o a Venezia, dove domina ancora la croce

Ma un giorno verrà, la nostra fede ce lo dice

In cui anche a Vienna e a Venezia ci saranno moschee

Verso la fine dei tempi la luce verrà dall’Occidente

Questo strano detto tramandato nasconde dei misteri

Visitiamo per l’ultima volta il sultano

Prima di tornare a Sarajevo

Lui progetta di conquistare Roma e ne parla a letto

Mentre si addormenta fra le braccia delle sue concubine

Questo sultano beve vino, non è un bravo musulmano

Ama questo basso mondo, la politica e il potere

Noi dobbiamo obbedire

Ma i nostri cuori lo rifiutano

Cercando solo la compagnia

Degli autentici uomini di Dio

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Medito nella gnosi del divino fervore onirico (Poesia di Roberto Minichni)


Medito nella gnosi del divino fervore onirico

Le visioni dei demoni mi appaiono nitide

Il mondo moderno

La rinata Torre di Babele

Costruzione artificiale

Regime dell’indottrinamento globale

Propaganda e censura ed anatemi

Pensiero unico assai emancipato e progredito

Come sotto la DDR tedesca della Stasi marxista

Dove Lenin era il profeta assoluto

Di una umanità finalmente liberata

Da antiche oppressioni e privilegi

Tutte bugie di una dittatura oligarchica

Come la Torre di Babele di oggi

Che ha fatto sposare Lenin con il capitalismo

Finalmente siamo liberi da antiche oppressioni

Non si vedeva l’ora

Ma forse a sfidare Dio non si arriva da nessuna parte

E dalle vetrine delle librerie

Sorridono i catechisti della nuova dottrina

Le masse vanno rieducate

Devono imparare a parlare una lingua nuova

Il passato è stato cattivo ed ignorante

Ora c’è la luce della conoscenza

Come aveva profetizzato Orwell, il regno degli uguali è dittatura

Le parole d’ordine, sempre le stesse, ovunque

Giornali, telefilm, accademie, partiti politici

Torre di Babele, il regno degli idolatri e della confusione

La decadenza e l’inizio della fina a rate di una civiltà

Addio Occidente

Sarai mangiato da musulmani e cinesi

Ed è un bene cosi, è giusto, destino nel tempo inevitabile

Mentre io mi rifugio in Platone e nella Roma dei Cesari

Sono nudo, imperiale, teocratico, aristocratico

Il sacerdote di Giove trionfatore, il grande italico

So che l’astrologia e la magia sono doti innate

Regalate dal fato da chi ha antenati meritevoli

Numinosi, puri, leali ed eroici sapienti dell’estasi folle

Roma, presto io a cavallo arriverò

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

domenica 10 marzo 2024

Bella è la fredda montagna (Poesia di Roberto Minichini)


Bella è la fredda montagna

Che indica in Saturno il suo padrone

Ove vige l’ordine del bene e del bello

Ed ogni cosa adempie alla sua funzione amata

Mentre si scala con difficoltà verso una cima

Che non sarà mai raggiunta

E si smascherano falsi maestri del sufismo

Che fingono stazioni che non hanno

Falsi esoteristi, metafisici del moderno regime

Le masse che aderiscono a pseudo religioni nuove

Della era del grande nulla relativo soggettivista

E dottrine inventate da anime oscure

Promosse da oligarchie contro iniziatiche mondiali

Non hanno presa sulla aristocrazia di Saturno il teutonico

Verso il verticale particolare e lontano dall’orizzontale amorfo

Nietzsche è stato arrestato per blasfemia

Marx rieducato alla teocrazia

La psicanalisi è ciarlataneria mentre la magia è scienza

E i talismani dell’eros cosmogonico sono moneta ufficiale

Ci si immerge nella contemplazione dell’essere puro

E anche il mondo alla rovescia del Kali Yuga

Rappresenta solo un abisso temporaneo

Che non potrà vincere il Sole severo e gelido

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

sabato 9 marzo 2024

Rilassarsi (Roberto Minichini)


Rilassarsi in mezzo a gente per bene amante della pace che non si schiera faziosamente da nessuna parte, non ripete le ultime notizie dei giornali, e non è affetta dalla sindrome globale dell’arrivismo e del consumismo ad ogni costo, del miglioramento sociale immaginario secondo le direttive obbligate dal discorso dominante, gente che sta ferma a non fare nulla se non godersi il tempo che passa in questo squallido mondo. Volere sentire la reciproca presenza, teneramente abbracciati, insieme per ore ascoltando musica jazz degli anni sessanta e settanta e guardandosi anche solo i film di quell’epoca, sfogliando vecchie riviste ingiallite che parlano di politici e di mode di cui oggi non si ricorda proprio nessuno. Meditare sulla impermanenza di tutte cose, l’illusorietà dei desideri, le bassezze dell’ego, gli inganni delle ideologie e il determinismo astrologico. Parlare sull’argomento assai consunto di come il clericalismo di tutte le religioni trasforma esseri umani fallibili e peccatori ed ignoranti e caratterialmente deboli come tutti gli altri in autonominati rappresentanti esclusivi del Divino sulla terra, un miracolo assai patetico e visto mille volte sotto infinite forme. Correre nudi e posseduti da demoni estatici e piacevoli dell’eros mistico gnostico sulle spiagge di proprietà dei capitalisti massonici delle lobby finanziare occidentali ed orientali urlando parolacce contro il potere dell’uomo sull’uomo e l’accumulo di ricchezze e l’industria degli armamenti e i venduti servi del potere che lavorano per i mass media ufficiali. Smontare le tesi di Karl Marx, Friedrich Nietzsche e Sigmund Freud, i grandi cattivi tedeschi che hanno rovinato prima l’Occidente e poi il mondo intero. Creare una setta religiosa di adepti fanatici di Hermann Hesse, i cui romanzi entrano nel canone obbligatorio delle scritture sacre indiscutibili. Fare molti figli, con famiglie allargate a dismisura, fuori dagli schemi piccolo borghesi che non funzionano più nel Kali Yuga incombente, discendenti di tutte le stirpi, in ogni continente, di religioni e lingue completamente diverse. Durante sedute di ipnosi collettive vediamo le masse che si credono democratiche, emancipate, individualiste e moderne e colte, mentre sono schiave come sempre. Rifiutare ogni propaganda, ogni partito politico, ogni narrazione ideologica, ogni guerra e tutte le violenze e totalitarismi. Saper amare, credere alla unione perenne e giammai alle forze della divisione.

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Volevo sempre sapere (Poesia di Roberto Minichini)


Volevo sempre sapere

Se era praticabile l’ipotesi

Di poter avere in prestito

Una macchina che riporta indietro nel tempo

Cosi andavo a trovare il mio strano amico Arno Schmidt

A lui piaceva scrivere, e gli piacevano i boschi

Inoltre era tedesco come lo sono io

Peccato che era ateo e monogamo

Io invece islamico di costumi moralmente corrotti

Lui non credeva alla magia, io gli avrei praticato degli incantesimi

Ci univa la filosofia della misantropia

Avremo potuto giocare agli scacchi

Fare lunghe passeggiate inventando barzellette sui politici

Parlare delle crociate, della inquisizione, di Giordano Bruno

E degli harem dei sultani ottomani

Di letteratura, erotismo, cinema e musica jazz

Dell’Occidente massonico e dell’Oriente marxista

Degli errori della psicanalisi

Avremo anche potuto litigare, sarebbe stato bello

Esplorare assieme la sua biblioteca

Piena di classici della letteratura tedesca contemporanea di allora

Sarebbe tutto bello, tutto ciò

Basta salire su una macchina che riporta indietro nel tempo

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

mercoledì 6 marzo 2024

Appassionarsi (Poesia di Roberto Minichini)


 Appassionarsi

Degli insegnamenti spirituali tradizionali

Quelli autentici, trasmessi di generazione in generazione

Lontani dalla cancel cultur orwelliana

Cerchiamo maestri e testi dalle radici antichi

E non facciamo alcuna differenza

Fra Occidente ed Oriente

In quanto ovunque l’Uno è sempre Uno

Vedere oltre forme l’essenza

E mentre leggiamo con fatica Nietzsche in tedesco

Che inveisce contro la metafisica

Diventiamo sempre più metafisici

I maestri del sospetto della modernità non ci convincono

Noi siamo fedeli ai mistici e ai santi

Teocratici cultori dell’Eros Divino Trascendente

Vediamo ovunque angeli, epifanie, miracoli

E parliamo con gli spiriti della natura e dei morti

L’anima è serena ed ancorata nel ricordo costante di Dio

E sappiamo che Hermann Hesse era un grande e genuino saggio

Lontano dalle ideologie umane, dalle masse, dalla quantità

Hermann, dove sei? Fatti abbracciare

Fratello mio, carissimo asceta del distacco

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

martedì 5 marzo 2024

Siamo alla ricerca di rose rare (Poesia di Roberto Minichini)


Siamo alla ricerca di rose rare

E difendiamo la libertà

L’unica cosa importante

Dialogare in armonia

Con i pochi capaci di farlo

Senza paraocchi, settarismi

Per questo bisogna studiare le lingue

Io ti parlo nella tua lingua

Affinché tu mi comprenda

E possa nascere la pace e anche l’amore

Questo giardino, è di noi tutti

Nessuno ne è padrone esclusivo

Non ci sono eletti e non ci sono perdenti

Vivi in questa oasi di pace e comprensione

Concepisci tutto al plurale

E studia tante lingue diverse

Supera lo spirito piccolo borghese

Tipico del capitalismo e della società e dei costumi

E vivi nel regno dei boschi liberi

Il catechismo non è cultura

E nessun partito è nel giusto

Non vogliamo le divise e rifiutiamo le marce collettive

Siamo nudi e camminiamo da soli sulla spiaggia abbandonata

Ora qui ti porgo la mano

La libertà, o è di tutti, o è di nessuno

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Navigo fra i tuoi profumati capelli (Poesia di Roberto Minichini)


Navigo fra i tuoi profumati capelli

Divini come le stelle

Che mi fanno sentire un astronauta

Di una notte di estasi

Con te ricordo tempi passati

Si sono conosciuti

Volti amati e perduti

Di peregrinazioni lontane

Qui si tratta di pura magia

Di sensuali esplorazioni

Dell’essere insieme

In una dimensione

Dove siamo e saremo eterni stranieri

Ancora autentici, umani

Nel tempio dell’eros

Ogni cosa è possibile

Attimo dopo attimo

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Ti sei dedicata a lungo (Poesia di Roberto Minichini)


Ti sei dedicata a lungo

Alla contemplazione

Dei Misteri Divini

Ora mi appari come un angelo

Colma di sapienza filosofica e teologica

Tu sei la pace e l’amore che cammina

Ogni cosa ti affascina, ogni quesito è importante

Rara apparizione, bella, bellissima

Ti ascolto parlare, sei incantevole e saggia

Chiudo gli occhi e sono molto felice

Vedo ora

Biblioteche medievali, piene di manoscritti

E poi un giardino tutto nostro

Al cui centro sei tu

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

Fiore che si pone delle domande (Poesia di Roberto Minichini)


Fiore

Che si pone delle domande

Sul senso del vivere

Pura anima orientata verso la luce

Questo prato è una meraviglia

Gioia, gioia ed armonia

Quanto sono pallide ed eleganti

Le dita delle tue mani

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024

domenica 3 marzo 2024

Godersi una dolce sinfonia (Poesia di Roberto Minichini)


Godersi

Una dolce sinfonia

Fatta di bontà tranquilla

Incontrare volti pacati, sorridenti

Mentre attorno la natura mormora

E segnala un risveglio dal torpore

Abbracciando l’albero della nuova nascita

Di una primavera che promette amore

Balli, abbracci, baci e discorsi lunghi

Una anziana gentildonna invita a tavola

Parlando un antico dialetto

Creduto scomparso da molto tempo

Oppure è una parlata del tutto individuale?

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024