Nella carrozza della sapienza universale si attraversano i campi fioriti ed arati
Leggendo i tarocchi ai vescovi della neofondata Chiesa
antitrinitaria
Evitiamo teologi e conferenzieri e non parliamo con i
giornalisti
In quanto siamo anti illuministi e presocratici
Andiamo a trovare nel suo castello isolato il nostro amico
Il pittore Julius Evola
Per insegnare a lui l’arte della geomanzia e la poesia di Hölderlin
Forse troveremo da lui anche il musulmano sufi René Guénon
Al quale daremo ripetizioni in lingua tedesca
Illuminandolo sulla filosofia di Martin Heidegger
Ora l’istante è della gioia, della estasi saturnina
Roma antica non è mai caduta
Si è solo trasformata
In una loggia massonica di anziani studiosi di archeologia
ed araldica
Dove si piangono insieme gli anni della gioventù perduta
Quando le donne erano interessate alle avventure e non alle
chiacchiere
Ho sempre detto al mio cavallo preferito, che una volta era
di proprietà di Friedrich Nietzsche
Che l’azione artistica gnostica è superiore alla
contemplazione dei monaci teologi imbalsamati
Balliamo nei campi, felici come i folli dei misteri eleusini,
assieme con giovani donne bellissime
Evola, Hölderlin, Guénon, Heidegger, Nietzsche ed io
Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024
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