Un fiore di costante gentilezza
Che si perde in mille attenzioni
Una sensibilità e profondità
Oggi, qualità speciali, sempre più rare
Nella civiltà al rovescio dei selfie imperanti
E mentre leggi i tuoi tarocchi con fare calmo e serio
Vedo che vedi molto bene ed oltre
Libera dalle distorsioni cognitive della epoca contemporanea
Dai fanatismi del progresso e del regresso
Con i tuoi piedi di austriaca all’antica saldamente per
terra
E con i tuoi capelli biondi di giovane donna piena di
immaginazione
La tua libera creatività non ha limiti
In te vive la feconda bellezza della primavera dell’esistenza
Dove a trent’anni ancora non si è fossilizzati nel culto del
proprio ego
Temendo di invecchiare senza lasciare tracce
E recitando la parte di sapienti ammuffiti
Ma in te si sprigiona l’eros primordiale
Che dona figli, parla tedesco, incoraggia ed ama
E conosce il nome di tutti gli alberi della tua terra e
patria
Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2024
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