Cara
Non so quando finirà questo tempo storico orrendo
E non so dirti se finirà mai
Siamo in mano a fanatici da una parte e dall’altra
In mezzo c’è la gente comune, vittima delle propagande
Non so se ti ho raccontato
Che durante l’ultimo bombardamento
Sono uscito nudo in mezzo alla città, di notte
Io cammino sotto le bombe, io sono immortale, o forse sono
già morto
Io sono contro tutte le guerre e contro tutti i dittatori
Io ho portato tante divise e so cosa significa essere
schiavo dei tiranni
Queste ideologie che vogliono portare il bene portano solo
il male
Sono tutti uguali, questi terribili venditori di illusioni e
menzogne
Dalle vetrine delle librerie sorridono i catechisti dell’indottrinamento
Promettono sempre le stesse cose: libertà, giustizia,
uguaglianza
Sono tutti buffoni, banditi, parassiti e bugiardi
Sono vecchio, sono nudo, sono erotomane, sono patetico
Sono tempi, questi, diabolici, sono tempi di corsa verso la
catastrofe
Vieni a trovarmi, ho bisogno di fornicare e di bere vino
rosso
Voglio vivere da ubriacone, da asociale, da disertore
Passo le notti a scrivere poesie e a pensare ai miei figli
Che non ho mai conosciuto
Invadono la nostra terra, ci bombardano, ci distruggono le
città
Poi dicono che i cattivi siamo noi
La chiesa, la chiesa dove la prima volta ti ho baciata
Non c’è più
Io non ti vedo più, non ti sento più
Non mi ricordo del tuo volto
Forse sono troppo vecchio per fornicare
Forse ho perso ogni speranza
Forse sono diventato muto e cieco e zoppo
Vuoi ballare con me? Sotto i bombardamenti del nemico?
Dove sono le tue mani? Ci siamo persi
Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2024