Praticavo la magia taoista
Nelle lontane montagne
Dei mistici visionari
E volavo con il corpo astrale
Senza limiti di tempo e spazio
Gli spiriti mi obbedivano
E le anime dei morti mi facevano compagnia
Mentre divinavo il futuro
Ogni tanto mi dedicavo alla vita di peccatore
Fornicavo, bevevo, ballavo, e mi occupavo di politica
E facevo discorsi stranamente volgari e pettegolezzi
Fingendo di non essere un grande santo taoista
Ma queste maschere servivano per divertire il popolo
La mia vera natura è quella atemporale e contemplativa
Dove ogni divenire cessa e tutto è il Tao
La società e il mondo intero sono illusioni
E si è senza essere immersi nell’essere senza nome
Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2024
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