domenica 14 gennaio 2024

Sappiamo benissimo quello che stiamo dicendo (Poesia di Roberto Minichini)


Sappiamo benissimo quello che stiamo dicendo

In quanto siamo dotati della veggenza

Ereditata da antenati aristocratici

E non abbiamo bisogno di ridicoli libri bestseller

Che non insegnano nulla, solo fesserie per masse paganti

Si nasce, non si diventa, esiste il fato, il genio della famiglia e del popolo

Questi meravigliosi antenati aristocratici, esponenti del feudalesimo e del clero

Che amavano la terra, la natura ed evocavano gli spiriti

Eroticamente parlando

Siamo dispersivi

Come i Sultani dell’Impero Ottomano

Da cui discendiamo per linea materna

Amiamo i turchi

In quanto siamo turchi e musulmani anche noi

Non ci interessa Ataturk, non ci interessa Marx

Il vostro mondo moderno alla rovescia ci è estraneo

Siamo felicemente fanatici e pieni di superstizioni conservatrici

Abbiamo figli che rappresentano ogni civiltà del pianeta

Ma nessun figlio che appartiene

Alla civiltà occidentale moderna progredita e laica

Noi siamo il Sacro che alla fine del ciclo trionfa

Contro le forze oscure del razionalismo relativista

Aboliremo le scuole dell’obbligo, internet e lo stato sociale

Le masse torneranno analfabete, governate dai sacerdoti e dai re

Molti figli nasceranno da famiglie forti e nei campi agricoli lavoreranno

Il culto degli antenati e la magia saranno la filosofia di vita

La Cina ora ci chiama, la Cina ora ci ama, la Cina ora vuole la gloria

Nessun cinese al mondo dubita nella grandezza delle proprie radici

Dobbiamo donare alla Cina un figlio luminoso e tradizionalista

Un Restauratore, della Monarchia Sacra, dell’Impero Provvidenziale Celeste

La Cina, tenete conto della Grande Cina, in ascesa ed espansione, ricordatevelo

Come mandarino, taoista, letterato dandy ed erotomane amante di angeliche concubine

Io ora sono felice

E mi concedo l’estasi

Della fornicazione con una donna cinese divina

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2024

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