lunedì 25 febbraio 2019

Parto sempre dalla Astrologia

Rispondo ad alcune domande simili fra loro che ho ricevuto. Mi si chiedeva sul come analizzavo una situazione, per decidere o meno se fare una ritualistica per una persona. Per prima cosa voglio dire che io NON faccio ritualistiche per le persone in generale. Faccio ritualistica solo in casi speciali, per persone che conosco bene e con cui ho instaurato un rapporto di reciproca fiducia. I motivi per cui non faccio ritualistica per tutti sono vari, e a mio avviso solidi. Ho un po' di esperienza accumulata a riguardo nel corso degli anni, e ho preso una posizione. Fare il ritualista è per quanto mi riguarda una cosa molto ingrata. Magari elencherò i motivi in un altro scritto, qui vorrei parlare della importanza della Astrologia nel mio sistema. Prima di tutto io uso un sistema nel quale si fa tutto un ciclo di rituali, per tutto il mese lunare, sono quindi quasi sempre 28, qualche volta 29, rituali. La luna la devo vedere, non seguo il calendario. La luna è considerata un fattore astrologico, e tengo conto anche dei pianeti in transito nel cielo e in riferimento del Tema Natale della persona per cui faccio una eventuale ritualistica. E' possibile successivamente aggiungere un altro mese di lavori rituali, ed un altro ancora, a seconda di come si evolve la situazione. Sia chiaro che io dico e sottolineo sempre che io non faccio alcuna promessa sui risultati, non garantisco successi, e dico apertamente che la Magia può anche fallire del tutto, e chi mi chiede promesse di risultati non deve rivolgersi a me. Quindi io non prometto nulla, mi impegno soltanto di eseguire i rituali. Punto e basta. Il metodo che uso per analizzare una situazione, per tornare alla domanda con cui ho esordito, è sempre per prima cosa l'Astrologia. Ci sono persone con pretese, pensano di poter decidere la mia metodologia, molti non vogliono l'Astrologia, ma la sfera di cristallo o i Tarocchi, magari le Rune. Ma sono io il regista del mio operare, se qualcuno pensa di sapere meglio di me quale dovrebbe essere la mia metodologia, allora non si rivolga a me. Io parto sempre dalla Astrologia, dal Tema Natale, i transiti, le direzioni, le rivoluzioni solari e lunari, l'Astrologia oraria ed elettiva. Dopo una approfondita analisi astrologica posso anche usare i Tarocchi, o altri tipi di carte, tenendo sempre però conto come punto di riferimento fisso quello che è emerso durante l'analisi astrologica. L'Astrologia nella mia metodologia è importantissima, è il primo fondamentale passo.

giovedì 14 febbraio 2019

L'Astrologia oraria

L' Astrologia oraria è una branca della Astrologia usata soprattutto nel passato, ma che da qualche anno è tornata sempre più in auge. In pratica si tratta di un vero e proprio sistema divinatorio, nel quale il consultante fa una specifica e chiara domanda all'astrologo, e l'astrologo calcola un grafico di nascita della domanda. In base a questo grafico egli è in grado di dare una risposta alla questione che gli è stata posta. La domanda deve essere succinta, riguardare un argomento chiaro, e deve essere una domanda veramente importante per il consultante. Fare domande orarie per questioni poco importanti o addirittura futili è una grave mancanza di rispetto a questa Arte, con il rischio più che concreto che non si ottenga una risposta. Inoltre io sono dell'idea che la domanda vada posta a un astrologo, e che lo stesso astrologo non dovrebbe fare domande a se stesso, ma consultare un altro collega nel caso in cui avesse bisogno di un responso orario. E' ovviamente anche possibile porre la domanda a se stesso, ma comunque se lo si fa dovrebbe essere una occasione rara, speciale, non una pratica continua. Con l'Astrologia Oraria, che ha regole di interpretazione molto diverse da quelle di un tema natale, si può teoricamente rispondere a qualsiasi domanda. La caratteristica particolare di questa forma di Astrologia è che è capace di rispondere anche a dei dettagli, cosa che generalmente in Astrologia, linguaggio veritiero ma generale, non avviene.

Non tendo alla divulgazione astrologica

Mi rendo conto perfettamente che viviamo in una epoca della divulgazione di ogni cosa, è l'epoca, come la definiva il grande metafisico René Guénon, " dell'odio per il segreto ". Quando faccio delle analisi astrologiche, le faccio esclusivamente per iscritto. Un rapporto completo, chiaro, documentato, rileggibile anche dopo venti anni, se si vuole. Ma non rivelo mai le mie tecniche, mi viene chiesta una analisi di una situazione, e io scrivo l'analisi di una situazione. Molti invece pensano di diventare astrologi facendo un consulto. Pensano che sia facile essere astrologi, pensano: " Allora mi faccio fare un consulto, vedo come funziona e lo faccio da solo. " Altri ti offrono la stampa del loro grafico astrale e vogliono un parere sul grafico, pensando che siccome hanno loro stampato il grafico, non si tratta di un consulto, ma di una chiacchierata amichevole. Il problema è che ho la pretesa di scegliermi io gli amici miei, e che non gradisco quando fra adulti sconosciuti vengo approcciato per nome con un " tu ". Anche l'astrologo ha la sua dignità, e se non c'è una conoscenza privata o una amicizia, io, cosi ho imparato in Germania dove sono nato e cresciuto, rimango fermamente sul " lei ". Altrimenti dal " tu " molti consultanti, o supposti consultanti, mi sommergono di domande tecniche specifiche sul funzionamento della Astrologia, sempre nell'illusione che un paio di rivelazioni dettagliate permetta a loro di fare a meno di un astrologo a vita. Infatti nella mente di molti di costoro, chissà perché, imparare l'Astrologia è una faccenda che può essere conclusa in un paio di orette di studio. A mio avviso non funziona proprio cosi. E comunque io sono la persona sbagliata a cui chiedere lezioni di Astrologia.

mercoledì 13 febbraio 2019

L'Astrologo che insegnava l'Astrologia agli altri

C'era una volta un Astrologo che insegnava l'Astrologia agli altri. Molti dei suoi studenti erano degli sciocchi, che mai avrebbero capito il linguaggio delle stelle, ma avrebbero solo detto stupidaggini convinti di essere grandi astrologi. In verità essi non capivano nulla, perché a loro mancava il dono che solo determinate configurazioni molto positive di un tema natale possono dare. Poi c'era un'altra categoria di studenti di Astrologia, infidi e carrieristi, si approfittavano del sapere ricevuto, che nel loro caso erano capaci di assimilare bene, per poi non accreditare nessun merito al loro Maestro, e presentarsi al mondo come sapienti, il cui sapere era tutto farina del proprio sacco. Il grande Astrologo, uomo ingenuo e buono, cresciuto sotto il segno di un Giove ottimista, ebbe una apparizione un giorno, gli si presentò l'anima dall'oltretomba di un famoso collega vissuto secoli prima. " Guai a te ", tuonò il fantasma, " non vedi che sei solo circondato da incapaci o da ambiziosi sfruttatori, a cui tu concedi la tua scienza per pochi miserevoli spiccioli? " Da quel giorno l'Astrologo non insegnò più nulla dell'Astrologia a nessuno. Divenne il suo segreto, la sua conoscenza, la sua dottrina, la sua tecnica, la sua esperienza, tutto divenne riservato e di esclusiva proprietà sua.

Il Mago pentito

Il Mago pentito si trascinava a carponi verso il santuario, il mausoleo in cui era sepolto un famoso santo. Tutta la sua vita il Mago lo aveva passato da pagano, ignaro delle reali Verità Divine, era chiuso in un vortice di superstizioni, presenze di larve spirituali, demoni e culto primitivo degli antenati. Finalmente aveva visto la Luce della Fede, si era tagliato la lunghissima barba della eresia, ed aveva cominciato a farsi crescere una nuova barba, luminosa, da devoto. Mentre gli accoliti dell'errore si dedicavano alla divinazione del futuro, alle feste pagane prive di benedizioni da parte di Dio, ad entità inventate da esseri umani, ad idoli immondi e divinità inesistenti frutto di fantasie malate ed ispirazioni demoniache, il Mago pentito si era liberato di tutto ciò in un colpo solo, grazie a una illuminazione mistica improvvisa. Al posto del rito, lui aveva scoperto il potere della preghiera indirizzata a Dio, al posto del talismano aveva scoperto la fiducia nella Divina Provvidenza, al posto di guardare negli astri e farsi condizionare dai meccanismi planetari, deponeva tutta la sua fiducia nella grandezza di Dio e al fatto che ognuno aveva un destino, che doveva rimanere ignoto, e tutto era bene ciò che era voluto dal Signore. Il Mago pentito divenne in seguito un grande asceta, un grande credente nella Religione Rivelata, un uomo dall'animo devoto e puro. Fu costruito per lui un mausoleo quando morì, era diventato un Santo, e il popolo si recava presso la sua tomba per raccogliere benefici celesti.

Una evocazione di successo

Pratica magica per eccellenza, l'evocazione magica diretta è quella che dona le emozioni più forti, e fa sentire la tangibile forza e realtà dell'Occultismo. La lista delle entità da evocare è lunga, tradizionalmente ci hanno già pensato da molti secoli a dare nomi, sigilli e a spiegare le nature delle varie forze spirituali che possono essere richiamate. Una evocazione di successo non è mai una operazione facile e non è mai un gioco, si tratta di un procedimento occultistico da prendere molto sul serio. Le entità evocate sono dotate spesso di grandi poteri e hanno a loro disposizione un largo numero di spiriti servitori. Non esiste modo più sicuro ed efficace che imparare la Magia direttamente da queste entità, e non dai libri, che spesso non servono a niente. I libri di Magia tradizionali sono in ogni caso molto ben congegnati, sono fatti spesso a posta per non dare le perle a chi non le merita, a deviare, ad oscurare il percorso, a diffondere una parte della verità mescolata a molta voluta disinformazione. Questo appunto perché la Magia non è una disciplina pubblica per tutti, ma una pratica molto riservata di una minoranza di adepti veri. In caso di contatto tramite evocazione con una entità potente, ogni esigenza di Maestri o testi scompare del tutto. E' l'entità stessa che istruisce in molti modi differenti il mago, amplia le sue conoscenze, fortifica i suoi poteri, rende molto più efficaci le sue azioni.

martedì 12 febbraio 2019

Contemplando la contemplazione poetica

Cosa c'è di meglio di cercare rifugio nella letteratura, in particolare nella poesia ? Non è che i romanzi non mi piacciono, se sono grandi romanzi, non di semplice intrattenimento, essi sono fondamentali, danno un orientamento esistenziale, tramite ciò che di profondo trasmettono. Lo stesso discorso vale per la saggistica, alcuni saggi sono pura luce, in essi ci sono gemme filosofiche, storiche, puramente spirituali, ma anche di saggezza pratica, o di analisi del presente. E' importante capire sia il presente che il passato, anche se la dimensione che senz'altro mi è più propria è il passato. Il moderno mondo globalizzato e supertecnologico, dominato solo dalla logica dei mercati e dell'avere e dell'apparire, non mi appartiene. L'uomo di oggi, a mio avviso, si agita troppo e in maniera completamente inutile, gira di continuo e gira a vuoto, perché lascia troppo poco spazio alla calma, alla contemplazione, alla introspezione. Non sono modelli positivi e nobili quelli proposti oggi, sono in gran parte modelli superficiali, frettolosi, consumisti e contingenti. L'eterno ha perso forza nella coscienza delle persone, tutto si riduce a cogliere l'attimo. Non si è contenti di ciò che si è, si cerca una continua trasformazione, l'ambizione smodata domina molti, mai contenti, puntano a quello che pensano sia il " successo ". L'arte poetica, non il semplice verseggiare, ma la poesia ricercata e vissuta e meditata, danno all'essere umano una dimensione in cui tutta questa ruota assurda, che gira sempre più velocemente verso il grande nulla, si ferma. Si recupera il proprio essere, grazie alla buona poesia, si ritrova il proprio centro, magari in immagini e sentimenti minimali, veloci, ma molto ricchi di significato. Pochi versi di poesia possono valere molto di più che tutte le considerazioni giornalistiche messe assieme. La poesia permette di ritrovare la propria dimensione umana, di vivere una sorta di beata contemplazione, in un mondo sempre più frettoloso ed artificiale. Questa poesia, questa arte cosi fragile, che molti danno per finita o inutile, probabilmente avrà un futuro splendente, in quanto indispensabile all'anima.

Fare un viaggio astrale è facile come prendere un autobus

Le schiere immense di utenti Facebook che ci raccontano dei loro viaggi astrali, evidentemente una pratica più diffusa e più facile che prendere un autobus. Poi vengono date istruzioni dettagliate come viaggiare in astrale, per quei pochi che ancora non lo sapessero fare. Dai, parlatemi di Chakra, di Kundalini, di Karma, di Spiriti degli Antenati, di evocazione dei demoni della Goetia, tutto nello stesso calderone, assieme ai viaggi astrali. Per favore, non dimenticate qualche rito pagano, o qualche pratica stregonesca, che oggi vanno per la maggiore. Se volete riempiere uno stadio di calcio di gente che conosce il paganesimo e la stregoneria, ci mettete cinque minuti. Ma torniamo ai viaggi astrali, chi non li sa fare alzi la mano. Ebbene sono io quello più incompetente, che ho letto e studiato testi corposi sull'argomento, che ho sperimentato con mille esercizi. A me i viaggi astrali non riescono, non mi vergogno di ammetterlo. E neanche sono tanto sicuro di sapere cosa facevano nel passato i mille pagani diversi o le streghe, che sarebbe da vedere cosa si intende sotto questo termine. Mi dichiaro il più ignorante degli utenti Facebook in ambito esoterico. Il più imbranato nella disciplina dei viaggi astrali. Al massimo mi riesce di fare qualche sogno, ma un vero e proprio viaggio astrale non mi è mai capitato.

Tutti parlano con gli Arcangeli

Davvero curioso, sembra, girando per Facebook, che parlare con gli Arcangeli sia alla portata immediata di tutti. Confesso di non essere in grado di conversare con un Arcangelo, ma devo essere uno dei pochi a cui manca questa capacità. E' incredibile. Tutti parlano con gli Arcangeli. Se poi non lo fanno basta postare la domanda: " Scusate, mi vorrei fare una chiacchierata con qualche Arcangelo, possibilmente oggi, in giornata. Ditemi come si fa. " E allora vedi stormi di commentatori che ti spiegano quanto sia facile comunicare con gli Arcangeli. Questo oggi viene considerato esoterismo. Non si sa se ridere o piangere. E' una situazione catastrofica per l'esoterismo, la quantità distrugge completamente ogni qualità.

Sulla pratica della Magia

E' mia intima convinzione che la Magia non possa essere praticata da tutti in maniera indiscriminata. Quindi che senso ha pubblicare rituali ( inventati poi da chi ? ) e pretendere che chi non è profondamente nel sentiero magico si metta a fare magia fai da te? Non ha alcun senso. Se le cose fossero cosi semplici tutti sarebbero maghi e maghe, cosa che oggi sembra cosi, ma è completamente falso. Ci vuole una preparazione interiore e una esperienza di molti anni, spesso un impegno a tempo pieno, per riuscire ad entrare effettivamente nel mondo della Magia. Lo spirito di un vero mago è molto particolare e raro da trovare, egli ha una sensibilità e una abitudine a lavorare con le entità e il mondo astrale, una abitudine che diventa solida capacità pratica soltanto dopo un periodo estremamente lungo di apprendistato. La Via del mago è difficile, è lunga, come già ribadito, ed è piena di prove ed errori, soprattutto i primi anni di pratica. Tutti maghi ? Nell'immaginario Facebook forse, nella realtà assolutamente no. E' anche vero che un mago comunque non è un essere infallibile, ma un mago è un essere umano con le sue virtù e i suoi difetti, i suoi sbagli e le sue debolezze, è una persona che può fallire come tutte le altre, e anche le sue magie possono spesso non avere effetto. Questo va chiaramente detto. Chi mi viene a raccontare di maghi che non sbagliano mai, e i cui riti funzionano sempre, mi viene a raccontare qualcosa a cui non crederò mai.

Alcuni consigli sulla Cartomanzia

- Non cadete nella situazione in cui comprate inutilmente mazzi su mazzi di carte diverse. Sono soldi buttati via e non vi rendono un/a cartomante migliore.
- Sarebbe saggio limitarsi a un unico mazzo, sempre lo stesso, ed usarlo fino a che non è del tutto consumato.
- In alternativa si usano solo i Tarocchi di Marsiglia, ignorando tutto il resto. Oppure solo le carte da gioco, che funzionano benissimo anche per la divinazione, ignorando tutto il resto.
- La Cartomanzia dovrebbe dare una ampia panoramica su una situazione importante, indicare le tendenze in atto, i retroscena e anche, ovviamente, una proiezione su un probabile futuro. Sarebbero da evitare domande semplicistiche e secche, domande a risposte si/no, esclusivamente una divinazione spicciola sull'immediato futuro.
- Non si possono leggere le carte a tutti, ci vuole sintonia fra il consultante e il cartomante, fiducia, un senso di energia positiva reciproca e benevolenza. Altrimenti significa che non c'è compatibilità, quindi viene a cadere una condizione necessaria per fare una lettura efficace e serena.

lunedì 11 febbraio 2019

La cartomanzia come sport di massa

Ormai la cartomanzia è diventata uno sport di massa. Legioni di cartomanti assediano il pianeta, da ogni angolo spunta un sensitivo che usa le Sibille, un lettore di Tarocchi, un chiaroveggente che si serve delle carte da gioco. Dopo aver visto immagini in cui ci sono veri e propri meganegozi in cui si vendono centinaia e centinaia di mazzi di carte e di Tarocchi diversi, mi sono detto che ormai si è raggiunto ogni limite possibile della banalizzazione e della massificazione. Qui c'è qualcosa che non va. Negli anni novanta del secolo scorso ero ancora convinto che i Tarocchi fossero una cosa abbastanza rara, e i lettori di Tarocchi poche persone che si potevano incontrare solo con una certa difficoltà. Oramai siamo alla catena di montaggio dei responsi cartomantici, all'inflazione senza limiti di inutilissimi e sempre nuovi e spesso assurdi mazzi di Tarocchi. Infatti il mio sospetto è che tutto ciò serva per l'industria di chi produce le carte. Avere milioni, decine di milioni, centinaia di milioni di cartomanti in tutto il mondo, significa dominare il globo con un prodotto dalle dimensioni e gli incassi da multinazionale. Ho conosciuto persone che hanno comprato letteralmente centinaia di mazzi diversi di Tarocchi, di varie carte divinatorie e di carte oracolari. Poi sperano di fare consulti a pagamento, magari facendosi ricompensare con delle " mance ", pur di guadagnare qualcosa. Non si rendono conto che spendono molto di più di quanto potranno mai incassare.

domenica 10 febbraio 2019

Io sono un patriota tedesco ( articolo speciale non esoterico )

Nel mio cosmo interiore c'è la necessità del radicamento, della identità, della nazione come ideale a cui rimanere fedeli, del patriottismo come atto d'amore e atto d'onore spirituale. Non è nulla che sia contro gli altri o che sia indirizzato contro altri, non è un atteggiamento ostile o esclusivo, è invece un atteggiamento inclusivo, che tende la mano a chiunque altro. Ma rimane la necessità di radici, che sono prima di tutto radici spirituali e la volontà di conservare un mondo che ha caratteristiche a me molto care. Io mi sento un patriota tedesco, perché la Germania mi ha visto nascere presso il Reno, fiume germanico per eccellenza, nella città in cui fu inventata da Gutenberg la stampa dei libri, e io sono un gran amante dei libri, e nella città il cui duomo che ha visto la prima l'incoronazione di Federico II di Svevia, l'Imperatore ecumenico, chiamato " stupor mundi ", personaggio storico di altissima levatura a me assai caro, anche per i suoi fortissimi legami esistenziali con l'Italia. Sono un patriota tedesco perché io amo le virtù tradizionali tedesche: l'ordine, la disciplina, l'obbedienza alle autorità, la legalità, il senso civico, la severità nel punire i colpevoli immediatamente, il dare gran valore al duro lavoro, al risparmio, alle cose fatte bene e con cura, una certa distaccata e pronunciata freddezza nei rapporti interpersonali, il senso di comunità, che antepone il bene collettivo al bene individuale. Ovviamente queste sono le virtù tedesche tradizionali, certe volte sono vissute ed espresse in modo molto pedante e duro, e sono virtù del passato, non appartengono alla Germania moderna, che in certi suoi settori non vorrebbe neanche più essere Germania, ma rinnegare completamente se stessa. Esiste una germanofobia degli stessi tedeschi, e sa essere molto forte e molto diffusa. A questa corrente sociale e di pensiero io non partecipo, considero coloro che disprezzano ed annullano se stessi in quanto tedeschi come dei poveri stupidi, e anche, in casi estremi, come traditori. Tuttavia le virtù tedesche, anche se quelle del passato, ed ufficialmente oggi " superate " in cambio di un grande nulla globalista, in verità sono ancora ben vive nel subconscio collettivo della nazione germanica, e sono ancora oggi praticate in versione contemporanea, da milioni di tedeschi, i quali comunque sono, bisogna dirlo, una minoranza. Ma un osservatore acuto sa che in verità nella intima essenza dei tedeschi essi sono rimasti quello che sono stati per secoli e secoli, a partire almeno dalla fondazione del Sacro Romano Impero di Nazione Germanica ( 962 - 1806 ), e forse anche molto prima, già ai tempi degli antichi romani, che hanno descritto nei loro documenti cosa era la Germania, come territorio e popolazione, di allora. Vedasi a riguardo il classico di Tacito, intitolato " Germania ", ovvero " De origine et situ Germanorum " ( 98 d.C. ). La Germania di oggi coltiva poco la propria cultura, una specie di mania di esterofilia sta dominando molti spiriti, e allora, per esempio nel campo importantissimo della letteratura, molti conoscono magari gli attuali bestseller stranieri, ma non hanno la minima conoscenza dei classici tedeschi. Da molte parti viene predicato che il concetto di nazione è un concetto " artificiale ", un concetto da " superare " in modo definitivo, la Germania si dovrebbe " sciogliere " in una specie di pianeta globalizzato, perdere i propri confini, la propria identità, rinunciare a qualsiasi potere o sovranità che non sia pura amministrazione della vita quotidiana a livello locale, durante i mondiali di calcio ci sono coloro che fanno appello a non esporre la bandiera nazionale, sarebbe un segno di " intollerabile sciovinismo e regresso ". Si tengano il loro " progresso " questi senza patria, un progresso che per via del costante e catastrofico calo demografico rischia di far estinguere i tedeschi in tre o quattro generazioni. Coloro che producono ricchezza pensano solo all'economia, e valori come la famiglia e la procreazione sono messi da parte, ci si sposa poco, si divorzia presto, spesso non ci sono figli o c'è solo il figlio unico, i numeri della popolazione sono in costante diminuzione, l'invecchiamento generale avanza sempre di più. E' una catastrofe demografica, che dovrebbe essere la priorità, il problema principale di ogni governo tedesco serio. Invece di cosa parlano i governanti ? Di economia, sempre e soltanto di economia, la Germania è un paese in mano al capitalismo più avido e sfacciato possibile, il capitale vuole condizionare e dominare tutto, ed essere l'unico argomento interessante ed importante, il denaro e la sete di guadagno, la carriera, un buon posto di lavoro, l'aumento costante della produttività sono elevati a livello di religione sociale. In questa maniera il paese perde l'anima. Forti riforme in senso socialista sarebbero auspicabili, anche una uscita dall'Euro e il ritorno al tradizionale Marco tedesco sarebbe eventualmente da prendere in considerazione, l'importanza della industria e dell'alta finanza andrebbe ridotta notevolmente, il falso " dio " denaro dovrebbe essere spodestato dal trono, e valori più umani, più sociali e più spirituali dovrebbero essere il centro dell'azione politica. Se fosse per me anche i confini andrebbero chiusi, al confine della Germania ci dovrebbero essere persone in divisa tedesca e una bandiera tedesca dovrebbe sventolare ben visibile, e un grande cartello dovrebbe aver scritto: " Benvenuti nella Repubblica Federale Tedesca ". Una nazione con confini chiari e protetti e con una propria valuta nazionale, uno Stato sociale interno che aiuta e favorisce le fasce più povere e precarie, una politica culturale e monetaria di incoraggiamento demografico, la costruzione di un esercito moderno ed efficace, capace di affrontare ogni sfida posta alla sovranità e alla sicurezza nazionale, il superamento delle disuguaglianze ancora esistenti fra Germania occidentale e Germania orientale. A livello culturale si dovrebbero combattere tutte le conseguenze nefaste di una ideologia e di uno spirito antinazionale e globalista, educare i giovani ad amare la Germania come la propria unica patria, reintrodurre il servizio militare obbligatorio, con una leva militare seria e dura, di almeno due anni di durata. La Germania dovrebbe avere rapporti di amicizia con tutti i paesi che vogliono l'amicizia con la Germania, in particolare con tutti i paesi confinanti, per garantire la pace e la stabilità in Europa. Ma si dovrebbe uscire da tutte le forme di ordinamento sovranazionale, la Germania deve essere sovrana a casa sua, e la Germania deve incoraggiare anche la libertà e la sovranità di tutti i suoi amici nel mondo. La riforma della ortografia tedesca diventata effettiva nel 2008 andrebbe revocata, e si dovrebbe tornare a scrivere in tedesco come lo si faceva da tanto tempo in precedenza. Accanto ai caratteri latini oggi in uso andrebbero reintrodotti anche i caratteri gotici di scrittura. Molta importanza sarebbe da dare all'arte, in particolare la letteratura, la pittura e la musica, intese nelle forme più alte ed aristocratiche, e non nelle loro versioni di prodotti di consumo di massa. Gli Stati federali dovrebbero rafforzare le loro competenze, per dare ad ogni regione della Germania di amministrarsi liberamente secondo le specificità locali, introducendo alcune votazioni di democrazia diretta. A livello di parlamento nazionale tutti i partiti votati dovrebbero poter entrare in parlamento, anche se solo con un unico deputato, e sarebbe abolita la soglia di sbarramento del 5%, per poter entrare fra i banchi dei rappresentanti del popolo. Sulle questioni essenziali su cui i grandi partiti non riescono a trovare un accordo entro tre mesi di trattative, si dovrebbe ogni volta direttamente passare a un referendum popolare, valido se i votanti sono almeno il 50% più uno degli elettori iscritti. Come già detto lo Stato sociale dovrebbe essere molto forte, ed alcune riforme importanti di socialismo non marxista sarebbero da introdurre. Lo Stato dovrebbe garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini, cosi come l'istruzione e la sanità completamente gratuite, e dovrebbe puntare alla disoccupazione pari a zero. Tramite lavori socialmente utili a qualsiasi livello tutti dovrebbero essere inseriti in un posto di lavoro, per quanto umile ma dignitoso. Chiunque non sia abile al lavoro, per qualunque motivo accertato, ha diritto di essere mantenuto in modo più che dignitoso a spese della collettività. L'ordine pubblico dovrebbe essere garantito al 100%, ogni forma di criminalità e di illegalità sarebbero combattute con la massima intransigenza e durezza, le pene molto severe, e i poteri degli organi del Ministero dell'Interno allargati e rafforzati, tramite specifiche modifiche di alcuni articoli della Costituzione. Cosi come si punterebbe decisamente all'obiettivo zero disoccupazione si punterebbe anche all'obiettivo zero criminalità. Una Germania cosi sarebbe rigenerata, i dati demografici sarebbero capovolti in positivo entro pochi anni, il popolo tornerebbe a sentirsi una nazione fiera, le grinfie del capitalismo sarebbero notevolmente indebolite e strettamente controllate, lo Stato sociale e le riforme socialiste porterebbero a una grande equità e alla uscita dalla spirale negativa della vita precaria per milioni di persone, oggi sfruttate e disperate. Questa è la Germania che si sogna un patriota tedesco del ventunesimo secolo.

Sui Talismani

Ecco, i talismani sono un argomento che mi ha sempre affascinato. Il talismano e l'arte di preparare e costruire talismani è una pratica dalle molteplici varianti, tecniche, metodologie e materiali usati. La cosa molto piacevole in un talismano è, nel caso si voglia lavorare magicamente non solo per se stessi ma anche per un'altra persona, che a differenza dei rituali, con il talismano si può dare qualcosa di concreto che dimostri che qualcosa si è fatto. Certo, uno potrebbe anche fare assistere direttamente un richiedente ai propri rituali, ma questo non sarebbe forse una soluzione saggia. Uno perché è teoricamente possibile che le forze magiche evocate durante un rituale possano attaccarsi allo spettatore, ignaro di tecniche di difesa magiche, due, personalmente, avrei difficoltà a dedicarmi con tutta la mia anima a un rituale, se mi trovo come " pubblico " uno spettatore, per quanto silenzioso, distanziato e disciplinato. Con il talismano si crea un oggetto caricato ritualmente, e io mi sono sempre molto divertito a costruire talismani, non so il preciso motivo, ma la talismanologia è una disciplina che mi appassiona e che in futuro vorrei approfondire e perfezionare sempre di più. Il talismano è un oggetto vivente, in esso vive uno spirito, quindi spesso gli effetti dei talismani possono essere sorprendenti, qualche volta anche fuori misura o divertenti. Tutto dipende dalla natura dello spirito e dal modo in cui interagisce con l'entità in questione. Ma il talismano è un essere vivente, questo è almeno il credo magico, ed ognuno è libero di credere o non credere quello che vuole. Considero talismani anche gli oggetti caricati a scopo talismanico, possono essere oggetti di ogni tipo, non è detto che forza debba essere un pentacolo o una collana o una catena o un anello caricati magicamente. Si può trattare benissimo anche di una bottiglia, costruita appositamente, la cosiddetta witch bottle, oppure di un sacchettino trasportabile, o di qualsiasi altra cosa uno voglia avere come talismano, anche un vaso, oppure un quadro, o una statua. E' interessante osservare quello che succede quando si possiede uno o più talismani. Si può averne solo uno, ma anche di più. Qualche volta la collaborazione fra diversi talismani è armonica, altre volte difficile, anche molto difficile, quindi si è costretti alla fine a sceglierne uno solo e rinunciare ad altro. I talismani ci fanno raggiungere i risultati sperati? Come sempre in Magia, e parlo della mia personale concezione della Magia basata su anni di pratica diretta, la risposta non può mai essere una certezza, una promessa, una garanzia. Esistono talismani che adempiono egregiamente al loro scopo, altri che sembrano fare scherzi e produrre strani fenomeni, ma non dare i risultati desiderati, altri ancora che sembrano oggetti inerti, con cui nulla accade e che non portano un bel niente. La Magia nella mia concezione è una sperimentazione dell'eventualmente possibile, ma non è una pratica basata su certezze.

Sulla reale efficacia dei rituali magici

Io non credo che nel campo dei rituali magici ci possano essere certezze, o che si possano dare garanzie sul loro esito. E' perfettamente possibile che anche un rituale tecnicamente ben fatto, e con il massimo sforzo spirituale, non abbia nessun esito o abbia un esito molto lontano da ciò che si sperava di ottenere. Il mago ritualista non è affatto onnipotente e non tiene affatto in pugno le redini del destino, molti si illudono sulla natura reale e sulle possibilità eventuali della Magia. Non mi stancherò mai di ripeterlo: in Magia non si possono e non si devono fare promesse. Esiste certamente una realtà magica che rappresenta una possibilità, è effettivamente vero nella mia esperienza personale che in alcuni casi una ritualistica magica fatta bene possa portare a dei buoni risultati, qualche volta anche a degli ottimi risultati. Sui tempi di questi risultati non si può dire niente. Un rituale può avere un effetto entro 24 ore, o entro un mese o entro un anno o ancora dopo molto più tempo. E' quasi impossibile distinguere un risultato raggiunto magicamente da quello che potrebbe essere un caso fortuito, credere altrimenti è un atto di fede, ed è legittimo, ma non rappresenta per forza una certezza per chiunque. Nella mia pratica, e non pretendo parlare per altri, ma solo testimoniare quello che è la mia diretta e personale intima esperienza, la cosa migliore è fare cicli di rituali ripetuti. Un rituale ripetuto tre, sette, ventuno o ventotto/ventinove volte avrà generalmente una forza maggiore di un rituale fatto una sola volta. E' mia ferma convinzione che la Magia esiste e che ha un suo potere, ma sono altrettanto fermo nel credere che la Magia non sia infallibile, e che molteplici fattori possono benissimo portare a un insuccesso totale dell'azione magica.

Sul post precedente

Il post precedente, per quanto breve, ha avuto quattro piccoli refusi, per colpa della velocità con cui è stato scritto. I refusi sono stati corretti dopo una rilettura, il messaggio rimane valido, in piedi. Si tratta di una breve bozza su un tema che sto affrontando in maniera più organica nei miei appunti. Il tema della formazione di una miriade di gruppi e gruppuscoli neospiritualisti che pretendono di avere radici antiche, e pretendono di rivificare illusoriamente tradizioni estinte da molti secoli o addirittura millenni. Tutte queste sono artificiali creature, inventate a tavolino, ricostruite tramite libri o speculazioni di dati storici parziali. Non esiste alcuna trasmissione vivente autentica di queste correnti spirituali, religiose o esoteriche. Il tema per me è un tema centrale a cui vorrei in futuro dedicare un libro molto ben documentato, di taglio anche fortemente filosofico.

sabato 9 febbraio 2019

Tradizioni spirituali autentiche e ricostruzioni artificiali

Nel campo spirituale vige a mio avviso la regola fondamentale della " Rivelazione dall'Alto " e della trasmissione mai interrotta del sapere rivelato da una generazione all'altra. Una volta che si interrompe la catena e una tradizione muore, è finita, in maniera definitiva ha esaurito il suo ciclo. Ogni artificiale rinascita la considero spurìa, tanto più se è fatta su ricostruzioni libresche, storiche o archeologiche. Per questo molti movimenti neospiritualisti che si rifanno a supposti saperi antichi non vengono presi sul serio da me. Nella prassi si vede poi che, cosa tipica della società individualista dei consumi, le persone molto spesso scelgono di inventarsi una spiritualità fai da te, fatta su misura per i loro desideri, con un mescolamento spesso sincretistico di elementi presi un po' da tutte le parti. E' la pseudospiritualità e la religiosità " secondaria ", sfaldata e priva di radici salde, tipica del mondo moderno, di cui parlava già Oswald Spengler nella sua Opera.

lunedì 4 febbraio 2019

Perché la Magia Planetaria può essere molto limitante

L'Astrologia è una disciplina meravigliosa e funziona senz'altro splendidamente. E' di importanza fondamentale per un esoterista che segue la Tradizione Esoterica Occidentale. Tuttavia bisogna saper andare oltre l'Astrologia, integrare l'Astrologia con altre discipline, altre conoscenze, altre pratiche. In caso contrario, vedendo solo l'Astrologia, si ha una visione limitante ed inoltre a livello pratico ed operativo si diventa schiavi degli astri, i quali nel caso della Magia Planetaria impongono tali condizioni, per cui spesso non si può fare niente o bisogna aspettare magari anni. Nel mio modo di concepire e praticare l'Esoterismo l'Astrologia è molto importante, ma va trascesa a un certo punto, considerata base di partenza, bisogna decisamente saper andare oltre. Altrimenti si rimane ingabbiati, come delle marionette, nelle configurazioni planetarie. Infatti in diverse tradizioni magiche si afferma di essere in grado di essere più forti del determinismo astrale. D'altra parte questo è normale e logico, la Magia è fatta per ottenere dei risultati, e per superare ostacoli, se si ferma di fronte all'Astrologia non è più Magia, ed abdica alla sua funzione principale.

Combattere le negatività non è facile nella mia esperienza

Uno dei campi più difficili per me nel campo dell'Occultismo operativo è togliere le negatività. Rimango sempre sorpreso a sentire gente affermare che sono in grado di togliere le negatività facilmente e in poco tempo. Rimango anche sorpreso a sentire persone di aver avuto delle negatività, un malocchio, una fattura, e che sono riusciti a togliersi tutto in poche ore o in tre giorni. Io purtroppo non ho queste capacità. Nella mia esperienza personale togliere le negatività è in gran parte dei casi molto difficile, è un processo che prende molto tempo e molta fatica, ha i suoi alti e bassi, i suoi progressi e blocchi, e non è detto si possa raggiungere un risultato al 100%, definitivo.

domenica 3 febbraio 2019

Sedute di scrittura automatica

La scrittura automatica è una delle pratiche che mi affascina e mi piace di più. Certe volte i risultati sono veramente sorprendenti, e vale la pena di trascrivere con pazienza in bella scrittura ciò che è finito sulla carta in modo molto veloce con una calligrafia quasi incomprensibile. Ma uno dei momenti più belli è quando si riprende dal quaderno la trascrizione in bella del testo, e si fa una valutazione scritta a posteriori, tre o sei mesi dopo, della qualità e della veridicità della seduta spiritica. Inoltre io compio un vero e proprio lavoro di esegesi testuale e di commentario, sui passaggi più oscuri ed ermetici.

sabato 2 febbraio 2019

La natura della Magia nel mio modo di operare

Ho una visione abbastanza severa ed esclusiva per quanto riguarda la Magia, la Magia vera. Questo potrebbe risultare sgradito a molti, ma a me non interessa, vado avanti per la mia strada, che vede nella Magia non un trastullo aperto alle masse, ma una disciplina molto elitaria, riservata a pochi. Se poi si vuole avere una Magia per le masse, questo andrà a scapito delle masse, che giocando con la Magia non potranno altro che infestarsi di larve e demoni. Infatti è quello che sta puntualmente accadendo oggi, dove una marea di gente si mette a praticare riti magici da un giorno all'altro. La posizione tradizionale, che la Magia è riservata a una minoranza, è quella perennemente giusta, anche nella nostra società consumista ed individualista. In molte forme di Magia extraeuropee il concetto è ribadito con ancora maggiore e severa chiarezza. Nella gran parte dei casi bisogna aver fatto un percorso difficile, della durata di molti anni, e poi alla fine essere iniziati, e quindi autorizzati. Anche nella Tradizione Esoterica Occidentale esistono Maestri, persone dalla lunga esperienza pratica e vasta conoscenza dottrinale, che istruiscono coloro che ritengono di poter o voler accettare. Anche se non si tratta mai di una scelta individuale, ma di una scelta risultato di una seria divinazione o di una comunicazione esplicita dello Spirito Guida o Santo Angelo Guardiano. Per quanto riguarda poi il mio modo di operare, credo a una azione magica di miglioramento graduale, tramite passi strategici, non credo a risultati magici miracolosi che si manifestano entro pochi giorni. Inoltre va detto, che oltre alla ritualistica magica, che sposta il campo di probabilità ed apre nuove possibilità, bisogna anche fare sforzi concreti e pragmatici, se nella vita si vuole raggiungere un risultato. Starsene con le braccia incrociate e fare riti di Magia è come leggersi un manuale di calcio, guardare alla televisione partite di calcio, e non allenarsi mai dal vero, per giocare il calcio nella realtà. Per questo trovo molto seccanti le pretese di coloro che sanno poco, che pensano che Magia significa leggere come si fa un rituale in un libro, una rivista o su internet, mettersi a farlo da soli e poi sperare di avere il miracolo in tre giorni. Non succederà mai. Non funzionerà mai.

venerdì 1 febbraio 2019

Fare a meno dei Tarocchi

Con il passare degli anni ho sviluppato sempre più la netta sensazione, la quale non vuole essere un giudizio negativo ma l'affermazione di un principio di insufficienza, che tutte le tecniche divinatorie che usano mezzi specifici, anche l'Astrologia, sono fortemente limitanti. L'ideale sarebbe una comunicazione diretta con uno Spirito Guida, una forte sensitività e medianità, non imitabile con l'imparare a memoria il significato delle carte o degli aspetti planetari. A parte il fatto che ho sempre considerata illusoria quella Cartomanzia e quella Astrologia, che pensano che queste mantiche funzionano in modo automatico tramite regole fisse. Non è cosi. Imparare in maniera pedante regole e regolucce non porta affatto veramente a quel livello, che permette di analizzare con successo e in modo approfondito carattere, destino e future tendenze dell'immediato di un individuo. Quante persone anche un pò patetiche ( mi dispiace dirlo ) ho conosciuto in vita mia, che sono andate da un corso a un seminario all'altro, da un libro all'altro, per imparare le supposte regole e i supposti significati " fissi " delle carte dei Tarocchi ? E quale è stato il risultato ? Che la stragrande maggioranza di queste persone faceva pessime letture cartomantiche, di alcuna qualità o verità. In altri casi c'erano persone che praticamente non avevano studiato niente, che non hanno mai frequentato un seminario, e che semplicemente tramite la loro intuizione interpretavano liberamente le carte. Molto spesso queste persone avevano un chiaro talento, e le loro letture corrispondevano spesso a verità. Ciò che conta in ogni mantica, è la mia intima convinzione, è solo e soltanto un dono innato di veggenza, che può essere rafforzato e raffinato, ma se non sussiste, non può nascere tramite alcun tipo di studi ed esercizi. E anche se moltissime persone pensano di essere sensitive, in verità lo sono una quantità molto rara. Dopo molti anni di pratica di Cartomanzia ed Astrologia, sto cercando di lavorare più a livello spirituale e medianico, e meno con tecniche e con mezzi fissi.