Mi rendo conto perfettamente che
viviamo in una epoca della divulgazione di ogni cosa, è l'epoca,
come la definiva il grande metafisico René Guénon, " dell'odio
per il segreto ". Quando faccio delle analisi astrologiche, le
faccio esclusivamente per iscritto. Un rapporto completo, chiaro,
documentato, rileggibile anche dopo venti anni, se si vuole. Ma non
rivelo mai le mie tecniche, mi viene chiesta una analisi di una
situazione, e io scrivo l'analisi di una situazione. Molti invece
pensano di diventare astrologi facendo un consulto. Pensano che sia
facile essere astrologi, pensano: " Allora mi faccio fare un
consulto, vedo come funziona e lo faccio da solo. " Altri ti
offrono la stampa del loro grafico astrale e vogliono un parere sul
grafico, pensando che siccome hanno loro stampato il grafico, non si
tratta di un consulto, ma di una chiacchierata amichevole. Il
problema è che ho la pretesa di scegliermi io gli amici miei, e che
non gradisco quando fra adulti sconosciuti vengo approcciato per nome
con un " tu ". Anche l'astrologo ha la sua dignità, e se
non c'è una conoscenza privata o una amicizia, io, cosi ho imparato
in Germania dove sono nato e cresciuto, rimango fermamente sul "
lei ". Altrimenti dal " tu " molti consultanti, o
supposti consultanti, mi sommergono di domande tecniche specifiche
sul funzionamento della Astrologia, sempre nell'illusione che un paio
di rivelazioni dettagliate permetta a loro di fare a meno di un
astrologo a vita. Infatti nella mente di molti di costoro, chissà
perché, imparare l'Astrologia è una faccenda che può essere
conclusa in un paio di orette di studio. A mio avviso non funziona
proprio cosi. E comunque io sono la persona sbagliata a cui chiedere
lezioni di Astrologia.
Nessun commento:
Posta un commento