Ormai la cartomanzia è diventata uno
sport di massa. Legioni di cartomanti assediano il pianeta, da ogni
angolo spunta un sensitivo che usa le Sibille, un lettore di
Tarocchi, un chiaroveggente che si serve delle carte da gioco. Dopo
aver visto immagini in cui ci sono veri e propri meganegozi in cui si
vendono centinaia e centinaia di mazzi di carte e di Tarocchi
diversi, mi sono detto che ormai si è raggiunto ogni limite
possibile della banalizzazione e della massificazione. Qui c'è
qualcosa che non va. Negli anni novanta del secolo scorso ero ancora
convinto che i Tarocchi fossero una cosa abbastanza rara, e i lettori
di Tarocchi poche persone che si potevano incontrare solo con una
certa difficoltà. Oramai siamo alla catena di montaggio dei responsi
cartomantici, all'inflazione senza limiti di inutilissimi e sempre
nuovi e spesso assurdi mazzi di Tarocchi. Infatti il mio sospetto è
che tutto ciò serva per l'industria di chi produce le carte. Avere
milioni, decine di milioni, centinaia di milioni di cartomanti in
tutto il mondo, significa dominare il globo con un prodotto dalle
dimensioni e gli incassi da multinazionale. Ho conosciuto persone che
hanno comprato letteralmente centinaia di mazzi diversi di Tarocchi,
di varie carte divinatorie e di carte oracolari. Poi sperano di fare
consulti a pagamento, magari facendosi ricompensare con delle "
mance ", pur di guadagnare qualcosa. Non si rendono conto che
spendono molto di più di quanto potranno mai incassare.
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