Nel campo spirituale vige a mio avviso
la regola fondamentale della " Rivelazione dall'Alto " e
della trasmissione mai interrotta del sapere rivelato da una
generazione all'altra. Una volta che si interrompe la catena e una
tradizione muore, è finita, in maniera definitiva ha esaurito il suo
ciclo. Ogni artificiale rinascita la considero spurìa, tanto più se
è fatta su ricostruzioni libresche, storiche o archeologiche. Per
questo molti movimenti neospiritualisti che si rifanno a supposti
saperi antichi non vengono presi sul serio da me. Nella prassi si
vede poi che, cosa tipica della società individualista dei consumi,
le persone molto spesso scelgono di inventarsi una spiritualità fai
da te, fatta su misura per i loro desideri, con un mescolamento
spesso sincretistico di elementi presi un po' da tutte le parti. E'
la pseudospiritualità e la religiosità " secondaria ",
sfaldata e priva di radici salde, tipica del mondo moderno, di cui
parlava già Oswald Spengler nella sua Opera.
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