Potremo dire
Che il tempo non esiste
E che nel mondo astrale
Si viaggia liberamente
Senza visti e senza dover pagare il biglietto
Mi ricordo il vecchio ufficiale di Dresda
Che usava il pendolo
Per analizzare le fotografie delle persone
Sapeva prevedere gravidanze e date di morte
Vedeva i difetti e anche i talenti
Diceva: tutto viene dagli antenati, anche tu
Poi: la scuola non serve, dimmi chi è tuo padre
Ogni tanto questo maestro esoterico mi tirava calci nel
sedere
Per scopi educativi, affermava
Ero un giovane di scarse speranze e già misantropo
Passavo molto tempo nei cimiteri e nelle chiese
A Berlino non riuscivo a capire cosa ci facessero
Tutti quei soldati stranieri ai posti di blocco
Lui diceva: non fare domande, non eri ancora nato
Entravamo dal capitalismo al comunismo
E dal comunismo al capitalismo
Nel tram io mi guardavo tutte le donne belle
E capivo che Dio esiste, solo Lui può creare tali bellezze
Il vecchio maestro non credeva in Dio, credeva nella natura
Sapeva dipingere, e dipingeva sempre i suoi tre figli e sua
moglie
Morti durante la seconda guerra mondiale, in una Dresda rasa
al suolo
Lui parlava con la moglie morta e con i figli
Era fedele alla moglie, anche se lei era da tanto tempo nell’aldilà
Altri tempi, gente di altra tempra e di altra morale
Io crescendo sarei diventato
Occultista Monoteista Poligamo Monarchico
Comandante Supremo di una Germania libera
Che esisteva solo nei miei sogni a colori
In verità, ero aiuto pizzaiolo e traduttore part time
Qualche volta anche cartomante, che leggeva il futuro per
pochi spiccioli
In chiesa cercavo di parlare con Gesù
Ma lui non mi rispondeva
Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2024
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