domenica 19 marzo 2023

Alfonso Cleopatro, il mio migliore amico


Esclusivamente la montagna ci può fare tornare umani. Il sole, si il sole, ci accompagnerà in questo cammino. A noi non piace il branco unanime, non piacciono le ideologie o i pensieri collettivi. Non saranno le accademie a dirci come interpretare la storia passata, ma solo gli eretici banditi e reprobi. Gli esseri umani tendono ad essere moralmente squallidi, per cui la compagnia dei boschi e la vicinanza delle nuvole è assai più significativa di un branco di bipedi. Anche il mio pastore tedesco, che si chiama Alfonso Cleopatro, sarebbe d’accordo con me, anzi è sicuramente d’accordo con me. Ma d’altra parte lui è sempre d’accordo con me, solo cosi potrà avere le salsicce vegane, un prodotto globalista complottista green economico, che gli piacciono tanto. Una volta c’era un gran numero di farfalle, che adesso sono scomparse, oggi invece ci sono tanti saccenti a due gambe col dito puntato, sanno tutto, e non alzano mai il naso e gli occhi dal loro smart phone. Preferisco le farfalle, con il mio Alfonso Cleopatro, la nostra dimensione amata è l’alta montagna, per i sentieri dove turisti o altri personaggi in gita non potranno raggiungerci. Vogliamo essere soli, soli sotto il sole di questa Europa sempre più appendice dei colossi della finanza e del loro pensiero unico progressivo, e sempre meno Heimat italica, germanica, slava. So che i miei antenati di stirpe romanamente italica ed imperiale mi guardano dall’aldilà mentre intono nenie improbabili taoiste in cinese classico e il mio cane sabotatore guaisce, perché non gradisce sentirmi cantare. In fin dei conti questo cane è un essere antipatico, e a forza di mangiare vegano, sarà diventato un globalista omologato pure lui. Potrei firmare una sua condanna alla fucilazione, o ai lavori forzati. Diciamo, che per ora lo perdono, ma lo tengo d’occhio, potrebbe essere un elemento che si è arreso alla logica totalitaria dei progrediti e sradicati. Io per conto mio sarò sempre un sacerdote shintoista giapponese con forti tendenze sincretistiche del sufismo indoeuropeo curdo, nessuno farà di me un prodotto di massa della multinazionale del nulla globale, neanche questo infido e puzzolente cane bolscevico. Mentre ragiono cosi, il pastore tedesco Alfonso Cleopatro, un cane germanico furbissimo ed etnocentrico sovranista, che pensa che gli italiani come me siano sempre poco affidabili e pronti a cambiare casacca e correre dietro ad ogni gonna e venderci ad ogni straniero. Egli è un cane telepatico e scruta i miei pensieri e capisce che ora sono in modalità ostilità. Ci sono questi fanatici animalisti in giro ovunque nel regime globalista, sono i talebani del nuovo ordine mondiale, altrimenti da una delle nostre solitarie escursioni in alta montagna, Alfonso Cleopatro, un cane ipocrita, parassita e sfruttatore delle mie risorse, potrebbe anche non tornare più. Potrebbe per un triste incidente finire arrostito e mangiato.

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2023

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