Dolce frangente
Dolci mani
Dolce giornata di primavera
Mentre nel regime dell’assurdo
Ci diciamo parole prive di senso
Ridendo della dittatura dell’ovvio e del banale
Pensiamo a Kafka
Che non ha potuto non avvertire il mondo come una gabbia
Giustamente
Lo spettacolo grottesco dell’esistere continua
Ad essere infestato dall’umana stoltezza e massificazione
Mentre noi cerchiamo il pittore folle delle montagne
Che sa dipingere l’amore
Oltre i dizionari del politicamente corretto
Verso il villaggio dove fa il monaco Nietzsche
Per partecipare a feste magiche e spiritiche
Piene di demoni ed angeli
Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024
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