martedì 31 ottobre 2023

La poca bellezza e grazia rimasta, ci rende nostalgici (Roberto Minichini)


La poca bellezza e grazia rimasta, ci rende nostalgici. Quello che manca, è soprattutto la grazia dello spirito. Tutto sembra volgare, appiattito, finto, recitato. In questa lotta titanica abbiamo perso tutto, ma non perderemo mai la nostra fede granitica nell’attendere la scoperta di un nuovo Regno di Agarthi. Siamo pronti, e lo saremo, anche se mummificati. Dopo aver divorziato dall’Occidente, ci sentiamo liberi, siamo uomini indipendenti, forti, che si autodeterminano, e costruttori di un caos universale senza fine. Immersi in una società ipermoderna ed ultratecnologica fatta di banalità, mediocrità, massificazione, ciarlataneria, politicanti, omologazione e dall’onnipresente Grande Fratello Globalista che ci impone come dobbiamo pensare, vivere e parlare, non ci piegheremo a questo assedio, siamo i partigiani dell’Altrove Assoluto. Come ci ha insegnato il nostro Maestro Ernst Jünger, abbiamo preso la via del bosco. Con un manipolo di fedelissimi fanatici a cavallo siamo la incarnazione ultima della inciviltà e della barbarie. Purtroppo la fortuna non ci assiste, perché abbiamo il karma sfortunato. Quello che finora siamo riusciti a combinare sono solo guai, disastri, disordini. Le donne non ci vogliono più bene in quanto i giornali e i telegiornali raccontano mattina e sera che noi siamo i cattivi, i nemici, il male. Non possiamo dare alcuna sicurezza o protezione a queste donne, non possiamo garantire alcun futuro felice, in quanto siamo braccati da forze soverchianti, le forze del mondo del Bene. Viviamo di valori antichi e del passato e ora siamo considerati banditi e fuorilegge da cancellare e dimenticare. Le nostre ascelle puzzano, abbiamo le barbe lunghe un chilometro, siamo oscurantisti, e ce ne freghiamo dei Premi Nobel della Letteratura, in quanto leggiamo solo libri dallo spirito medievale, il nostro, e non intendiamo affatto rinunciarci, mai. Siamo stati in esilio ed abbiamo visitato la Russia, l’Iran e la Cina e siamo stati accolti con tutti gli onori. Vedo con il mio terzo occhio sciamanico una immensa e marziale e solare ed imperiale ed integralista armata gigante di terracotta orientale prendere magicamente vita e dirigersi verso l’Occidente, esattamente come secoli fa lo aveva fatto Genghis Khan. Sarò seduto a banchettare e festeggiare a Pechino, a fare la vita di languido, laido e degenerato amante di una Dama Taoista molto sensuale e passionale e filosoficamente geniale, quando i miei fedelissimi seguaci ultra fanatici e devoti fino all’estremo mi annunceranno con le lacrime di gioia agli occhi la caduta di Roma, Berlino, Parigi, Londra, Ottawa e Washington.

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2023

Nessun commento:

Posta un commento