Eterna
Nella mia memoria di vagabondo
Rimane l’incontro magico con Lei
La Dea nuda che mi ha stregato con l’eros
Ero il suo umile Paracelso privato
Il prete mancato
Colui che sapeva baciarla
Mentre il mondo attorno a noi precipitava
Eravamo soli, a vivere di Puro Amore
I demoni hanno distrutto la nostra vita
Che poteva essere felice, piena di beatitudine
Ma noi siamo destinati alla tragedia
La tua mano era cosi dolce e delicata
In questo universo crudele e blasfemo
Di notte, al cimitero, ci davamo appuntamento
Per adorare la luna piena di trasgressione
E mentre parlavamo di filosofia e di mistica
Eravamo immersi nel peccato della carne
L’unica bella cosa che ancora ci donava speranza
Mentre le oscure ombre della umana cattiveria
E della stoltezza
Avanzavano
Per parlare di filosofia, solo di filosofia?
Roberto Minichini
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