giovedì 24 ottobre 2024

Oh, si (Poesia di Roberto Minichini)


Oh, si

La sindrome della Regina

Fin troppo diffusa

In un’epoca in cui sono tutti

Contro la monarchia

Può essere un fenomeno strambo

Di massificazione grottesca

Di un pianeta sempre più artificiale

Mentre noi reazionari sinceri

Che siamo monarchici nell’anima

In un’epoca in cui nessuno

Può essere degno di essere re

Siamo nel monastero

Con la barba lunga

Sempre più bianca

Di vecchio saggio e santo

Erotomane gnostico ermetico

Qui, a litigare nel freddo gelido

Con preti pazzi su questioni teologiche

E mi ricordo le notti infernali

A fare a pugni con un asceta fanatico

Un incubo durato mesi

Che sembrava non finire mai

E alla fine l’antico monastero

Era ridotto in rovine tristissime

E solo una giovane donna eroica

Mi ha tirato fuori

In quanto anche l’amore ha i suoi diritti

Non solo l’alta sapienza metafisica

Ero sempre seguito da cani neri

E lei li ha esorcizzati con le sue mani sante

Ed abbiamo copulato intensamente

Producendo diversi frutti

Poche sono le Regine autentiche

In decadente epoca repubblicana

E grazie a Dio

Mi è apparsa una

Che sembra uscita davvero

Da un medioevo mitico

Ma un dissidio teologico aspro

Ci ha separato

E lo spirito di grande inquisitore

Che domina il mio daimon

Ha preso l’allucinante sopravvento

Per cui ora sono solo

A passare di rosa in rosa

Ma tutto ciò è eresia e deviazione

Peccato basso ed immondo

E come diceva il mio maestro spirituale

L’albero si riconosce dai frutti

Porgi l’altra guancia, figliolo

E io quando porgo l’altra guancia

Prendo calci nel sedere

So però

Che la dura vita

Degli aspiranti santi peccatori

Può essere tutta solo spine

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Nessun commento:

Posta un commento