Le discepole sono impegnate
Ad ascoltare gli insegnamenti inediti
Dalla bocca carnosa del maestro
Che guida i perplessi
Per gli oscuri boschi metafisici
Del nulla che pretende di essere Uno
Mentre l’Uno è sempre ogni cosa
Ed ingloba anche il nulla
E le discepole, bellissime
Con le labbra mistiche e meravigliose
Commentano la strana filosofia occulta
Essendo adepte di una luce primordiale
Dove il sole e la luna sono congiunti
E venere e marte si amano alla follia
Circondati dagli gnomi che guardano in trance
Battendo tamburi teocratici e clericali puritani
Che si sciolgono in amorosa seduzione
Di fronte all’Uno vivente ed eterno
Che si fa coscienza espansa senza fine
Facendo calare una notte
Dove regna la assoluta bellezza
Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024
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