Giunta la voce
Sui discorsi vuoti
I divertimenti profani
Le ideologie fin troppo umane
Fatte per masse ignare
Le opinioni lette sui giornali del regime
Giunta la voce
Sulla nullità dello squallore imperante
Della provincia dei pettegolezzi
Dei due pesi e due misure
E della gara per emergere
Nella società dei consumi occidentale
La grande democrazia, che ha contro l’intera umanità
Capitalismo oligarchico imperialista
Spiritualità alla rovescia, moralità immorale
Falsi maestri e false maestre
E gli asini sono sempre convinti di sapere volare
Ballando il ballo dei padroni del discorso
I figli e le figlie si moltiplicano
Con madri sciamane e comuniste
Dai capelli rossi e l’amore per la libertà dei popoli
E il padre è un prete oscurantista teocratico
E gli amori sono sempre più folli
E l’arroganza dei potenti schiaccia la gente semplice
Salvate i bambini
Che hanno diritto alla pace
Non riusciamo ad uscire dall’incubo
In una spirale surreale senza fine
Le stagioni della vita sono capovolte
Gli amici non riconoscono gli amici
I figli non riconoscono i genitori
E le famiglie si dissolvono
Vittime di tragedie immense
Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024
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