martedì 15 ottobre 2024

Fu una dolce conversazione (Poesia di Roberto Minichini)


Fu una dolce conversazione

Lontana dalla logica povera

Delle mummie mentali dominanti

Nelle società dei padroni del mondo

Il cui trono sarà rovesciato

Finalmente una donna al naturale

Genuina, non truccata, e che ama i boschi

Veri boschi selvaggi, non parchi per turisti

Epifanica visita di una donna di altri tempi

Femmina, bella e giovane, rivoluzionaria

Non contraffatta, non indottrinata

Dalla democrazia dei civilizzati

E si avvicina ai lupi senza paura

Incontra da vicino i barbari

Che con le loro bandiere nere teocratiche

Sfidano

La più grande macchina di potere mai esistita

Vieni, signora, creatura singolare

Lei ha capito

Non parla come la televisione

O le librerie o le riviste alla moda

Non è l’ennesima ambasciatrice

Del regime totalitario dei globalizzati

I sorrisi buonisti, e le facce acque e sapone

Ipocrite, false, vuote

Della corrotta civiltà capitalista imperialista

Convincono solo gli stupidi

O i collaborazionisti vili

Questa notte tu sarai ospite

Del Regno dell’Altrove Assoluto

Noi siamo i lupi cattivi

Dall’anima nera ed integralista

Guerrieri e feroci

E ti tratteremo come una regina

In quanto noi abbiamo un codice d’onore

Sconosciuto alla civiltà artificiale delle lobby

Del Regno idolatra consumista di Babilonia

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

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