mercoledì 30 ottobre 2024

Le discepole sono impegnate (Poesia di Roberto Minichini)


Le discepole sono impegnate

Ad ascoltare gli insegnamenti inediti

Dalla bocca carnosa del maestro

Che guida i perplessi

Per gli oscuri boschi metafisici

Del nulla che pretende di essere Uno

Mentre l’Uno è sempre ogni cosa

Ed ingloba anche il nulla

E le discepole, bellissime

Con le labbra mistiche e meravigliose

Commentano la strana filosofia occulta

Essendo adepte di una luce primordiale

Dove il sole e la luna sono congiunti

E venere e marte si amano alla follia

Circondati dagli gnomi che guardano in trance

Battendo tamburi teocratici e clericali puritani

Che si sciolgono in amorosa seduzione

Di fronte all’Uno vivente ed eterno

Che si fa coscienza espansa senza fine

Facendo calare una notte

Dove regna la assoluta bellezza

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Volevamo essere capiti (Poesia di Roberto Minichini)


Volevamo essere capiti

Da profani

Non iniziati ai misteri

Dell’eros cosmogonico teutonico

E mentre assistiamo i litigi

Di varie fazioni di preti di diverse confessioni

Noi voliamo liberi e nudi

Sulle ali possenti della nostra aquila

Che ci porta verso i boschi dei filosofi peripatetici

E delle belle dame danzanti

Le quali ci accolgono, dolcemente

Con il sorriso e la rosa in bocca

Ricalcando archetipi eterni

Di cui i moderni ignoranti fanno scempio

Mentre noi siamo antichi, non aggiornati

E ci dedichiamo al quietismo e alla solitudine

Stando seduti, a guardare le dame

Sempre più belle, sempre più libere

Sempre più lontane dalla banalità

Della stupidità conformista grottesca

Che incombe su masse enormi

Ma a cui le graziose signore estatiche

Si sottraggono cantando

Portandoci verso la libidine

Conosciuta solo dai santi della gnosi pura

Quelli, che nudi nei boschi

Parlano con i funghi

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

martedì 29 ottobre 2024

Con grande lentezza (Poesia di Roberto Minichini)


Con grande lentezza

Cercare di vedere oltre le banalità

Della mentalità provinciale

E meditare, con parsimonia

Sui gradi di illuminazione minima

Ottenuti

Facendo a meno, da un secolo

Della televisione

Mentre parlo spesso con astrologi

Che non sanno prevedere niente

E con maghi

Che non hanno alcun potere

Neanche sulla propria vita

Mentre insegnano arcani immaginari

Di cui non sanno nulla

Come se la società fosse una triste festa continua

Con i suoi riti e dogmi obbligati

Tutti alquanto insipidi

Mentre esistevano i custodi del mistero vero

Avvolti dall’enigma

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

lunedì 28 ottobre 2024

Portate i bambini a vedere il padre (Poesia di Roberto Minichini)


Portate i bambini a vedere il padre

Qui i rapporti sembrano feudali

Come se una ancestrale abitudine

Fosse tornata da un passato ignoto

I bambini baciano la mano al padre

Il padre bacia la mano al maestro spirituale

Il maestro spirituale bacia la mano al sultano

Il sultano bacia la mano a sua moglie

Contemplazione, discernimento

Gerarchie esoteriche tradizionali

La vita terrena vista come un breve passaggio

Verso la dimensione eterna

Di salvezza o dannazione

Preghiere intense e continue

Discipline raffinate e complesse

Che insegnano la metafisica

E la purificazione del cuore

Il regno della qualità

Non della quantità

Della distinzione e dei livelli

Non della omologazione meccanicistica

Sogni che dicono il vero

Lotta contro i demoni e i satanisti

Esorcismi e colloqui con i morti

Che dal mondo intermedio della tomba

Continuano ad istruire i discepoli

Con cui hanno creato una connessione

Fra anime che vivono solo per Dio

Preghiere contro i nemici della religione

Potenti, basate su formule antichissime

Trasmesse solo oralmente

Dio è misericordia e premio

Ma anche severità e punizione

Ciò che si semina, ciò si raccoglie

I mistici possono sviluppare

Una forza sovrannaturale

E leggere i destini e il futuro

E condizionare gli avvenimenti

E percepire le anime angeliche o demoniche

Ma sono indifferenti a tutti ciò

Morti prima della morte

Ogni ambizione è infantile stupidità

In quanto l’intera vita terrena è nulla

E la destinazione è solo e soltanto

Il paradiso e la presenza

Dell’Unico che è l’unica vera realtà

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Sono le rose rosse (Poesia di Roberto Minichini)


Sono le rose rosse

Che spuntano fra la neve delle montagne

Che riempiono l’anima di gioia

E pregare da soli nella natura

Pregare Dio, l’Unico

Lontani

Dalle masse materialiste ed individualiste

Del regno ateo dei moderni

Ospite gradito

Della teocrazia medievale tanto amata

Dove le rose sono ancora rose

Autentiche, misteriose, dolci

L’amore naturale fra uomo e donna

Porta frutti abbondanti

I villaggi pieni di bambini

I selfie completamente assenti

I riti monoteisti osservati con fedeltà

Mi oppongo al mondo moderno

Credendo soltanto nella aristocrazia spirituale

Della Legge Sacra Rivelata

Alla difesa della Tradizione

E non al volgo capitalista che vive ovunque di bassi egoismi

Di politeismi, ateismi, ideologie umane, corruzione

Mentre gli angeli esistono, e anche i demoni

E le tombe di santi

Con le anime dei morti che non sono morti

Ma vivono presso il loro Signore

Queste anime sono pure e parlano

Appaiono nei sogni, insegnano verità

Molto meglio

Degli opachi e conformisti intellettuali occidentali

E della inversione di ogni morale

Della dittatura globale delle lobby infernali

Che vogliono dominare il mondo

Con filosofie da miscredenti che negano Dio

I dirigenti dell’alta finanza prescrivono tutto

Il modo di pensare, di parlare e di vivere

Ma non dominano neanche la loro anima

Vittima di oscuri vizi e basse passioni

E di una visione del mondo vuota

Mentre fra i mistici si percepisce una Luce

E una benedizione

Una saggezza oceanica

Antica, perenne

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

venerdì 25 ottobre 2024

Devo sempre ammirare (Poesia di Roberto Minichini)


Devo sempre ammirare

Come un servo devoto

La tua nobile e luminosa figura

Lontana da ogni volgarità e bassezza

Quella Luce cosi rara

In un mondo di tenebre e finzioni

E ti tengo fra le mie braccia

Vedendo un cosmo in armonia perfetta

I baci che mi concedi

Sono momenti mistici

Non soltanto carnali o miseramente passionali

Camminare insieme e parlare di filosofia

In diverse lingue, esplorando culture sconosciute

Come amiamo fare noi, in contemplative giornate felici

Mentre le tue dolci mani mi mandano in estasi

E il to volto intelligente ispira sicurezza

Quella sicurezza e certezza onesta

Di cui c’è bisogno

In un mare di inganni e menzogne

Che vanno tanto di moda

Nella epoca dei moderni tanto liberi

Da non saper più distinguere

Il bene e il male

Abbiamo sperimentato

L’unione pura dei complementari

Trascendendo per eterni istanti

La vita quotidiana

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

giovedì 24 ottobre 2024

Sono gli spiriti sciamanici a parlare (Poesia di Roberto Minichini)


Sono gli spiriti sciamanici a parlare

Ma molti non comprendono

Forse sono vittime

Della clessidra del tempo che passa

E negano l’evidenza delle leggi karmiche

Trasformati in fantasmi

Continuano a ballare un ballo grottesco

La realtà della vita è una sola: la morte

Ed abbiamo la sera che pretende di essere mezzogiorno

E il mezzogiorno che vuole essere alba

E nessuno vuole essere mezzanotte

Dove tutto finisce

E il gioco illusorio chiamato vita

Presenta il conto

Ma dove ciechi guidano altri ciechi

E si alleano con ciechi

Non è il trionfo dei ciechi

Ma la rovina senza freni

E gli spiriti sciamanici parlano

Ed illuminano sull’oltremondo

Sulle menzogne dei bugiardi

E le verità degli onesti

E le anime saranno pesate

E non servirà il giudizio del mondo

Ogni convenzione sarà sparita

Vane le ambizioni, i piaceri e le ambizioni

Tutto un gioco infantile assai poco intelligente

Quando il significato vero

Si trova altrove

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Oh, si (Poesia di Roberto Minichini)


Oh, si

La sindrome della Regina

Fin troppo diffusa

In un’epoca in cui sono tutti

Contro la monarchia

Può essere un fenomeno strambo

Di massificazione grottesca

Di un pianeta sempre più artificiale

Mentre noi reazionari sinceri

Che siamo monarchici nell’anima

In un’epoca in cui nessuno

Può essere degno di essere re

Siamo nel monastero

Con la barba lunga

Sempre più bianca

Di vecchio saggio e santo

Erotomane gnostico ermetico

Qui, a litigare nel freddo gelido

Con preti pazzi su questioni teologiche

E mi ricordo le notti infernali

A fare a pugni con un asceta fanatico

Un incubo durato mesi

Che sembrava non finire mai

E alla fine l’antico monastero

Era ridotto in rovine tristissime

E solo una giovane donna eroica

Mi ha tirato fuori

In quanto anche l’amore ha i suoi diritti

Non solo l’alta sapienza metafisica

Ero sempre seguito da cani neri

E lei li ha esorcizzati con le sue mani sante

Ed abbiamo copulato intensamente

Producendo diversi frutti

Poche sono le Regine autentiche

In decadente epoca repubblicana

E grazie a Dio

Mi è apparsa una

Che sembra uscita davvero

Da un medioevo mitico

Ma un dissidio teologico aspro

Ci ha separato

E lo spirito di grande inquisitore

Che domina il mio daimon

Ha preso l’allucinante sopravvento

Per cui ora sono solo

A passare di rosa in rosa

Ma tutto ciò è eresia e deviazione

Peccato basso ed immondo

E come diceva il mio maestro spirituale

L’albero si riconosce dai frutti

Porgi l’altra guancia, figliolo

E io quando porgo l’altra guancia

Prendo calci nel sedere

So però

Che la dura vita

Degli aspiranti santi peccatori

Può essere tutta solo spine

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

mercoledì 23 ottobre 2024

Furono serate molto interessanti (Poesia di Roberto Minichini)


Furono serate molto interessanti

E notti intriganti

Eravamo a vivere di simbiosi oscura

In un eremo vicino a Monaco di baviera

Non potevamo non parlare

Di astrologia, tarocchi, magia

Psicologia, karma, spiritismo

E soprattutto i misteri dell’erotismo

Quando io dicevo di essere tedesco

Tu dicevi che ero italiano

Quando dicevo di essere italiano

Tu dicevi che ero tedesco

Mentre tu sei sempre

Una straordinaria e selvaggia

Bellezza bionda polacca

I cui occhi da evocatrice di spiriti

E le tue labbra neoplatoniche

Fanno dimenticare

Per qualche giorno felice

La banalità dell’epoca moderna

Da cui fuggiamo

Immersi in un abbraccio

Fatto di dolce e sincero peccato


Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

La freddezza è necessaria (Poesia di Roberto Minichini)


La freddezza è necessaria

Per poter praticare

La magia sacra degli antenati

E tenere lontano i profani

Che vogliono usurpare e confondere

Dove invece ci vuole limpidezza

Competenza

Ed ascetica dedizione ai rituali

Trasmessi da spiriti arcani e potenti

Ai balli assai sensuali e strani

Partecipano principi e principesse

Che sanno amare

Prima con l’anima

E poi con il corpo

Creando nuovi esseri

Il futuro luminoso

Gelido

Dove nulla sarà inutile

Ed ogni cosa sarà meraviglia

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

martedì 22 ottobre 2024

Godiamo dell'armonia (Poesia di Roberto Minichini)


Godiamo dell’armonia

Donata tramite vie della provvidenza

Alle anime contemplative

Che non cercano

Di espandersi verso l’esterno

Ma di conservare l’intimo del proprio spirito

Mentre le vicende mondane

Sono una spirale squallida senza fine

Si cerca il giardino interiore

Della pace e della verità

Dove l’unica regola è la bellezza

Della realizzazione della Unità e dell’Uno

Non dispersi in mille rivoli

Ma dentro il fiume della pura essenza

Dove ogni cosa si ricompone

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

lunedì 21 ottobre 2024

Sono passati cento anni (Poesia di Roberto Minichini)


Sono passati cento anni

Ma vedo, meravigliato

Che ancora in te

Non si è spento

L’antico sorriso

E gli occhi dolci

Possiamo ancora permetterci un ballo?

Tutto nostro?

Cercando, per poche ore

Una isola, una oasi

Lontana dal vuoto e dalle apparenze

Lontana dalle menzogne e dalle finzioni

Lontana dalle cattiverie e competizioni

Dalla corruzione morale e la bassezza

Non abbiamo più nulla discutere

Siamo una sfera danzante in estasi

Dove l’unica legge è la bontà

Che tutto avvolge

Tutto comprende e tutto accetta

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

sabato 19 ottobre 2024

Vogliamo parlare liberamente (Poesia di Roberto Minichini)


Vogliamo parlare liberamente

Un linguaggio all’antica

Non abbiamo l’ossessione

Della uniformizzazione

E crediamo che l’essere umano

Abbia una anima eterna

E che esiste una legge morale

Basata sul rispetto e l’onestà

Vogliamo immergere i nostri piedi

Nelle acque del lago dell’amore

E invece che dividere e sovvertire

Unire, ed onorare gli antenati

In quanto l’amore e l’unione

Sono le manifestazioni

Più elevate e sacre

Di cui è capace l’anima umana

Fedeltà alla parola data

Valori alti

Abbandono dell’egoismo

Unione

Che porta verso l’alto

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Allontanarsi dal mostruoso (Poesia di Roberto Minichini)


Allontanarsi dal mostruoso

E dal falso, che finge di farsi bello

Mano nella mano

Tranquilli

Fare commenti sul cielo grigio

Mentre il freddo avanza

E il freddo sa essere meraviglioso

Parlando di tempi passati

E di vicende dimenticate

L’arte del conversare

Si fa sempre più lenta

Intima

Entrando in dimensioni

Di gioia e di amore

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

martedì 15 ottobre 2024

Oramai (Poesia di Roberto Minichini)


Oramai

Siamo diventati

Come delle fredde bare

Abbandonate e dimenticate

Sotto una pioggia sgradevole incessante

In un posto squallido ed insignificante

Vicino alla periferia orrenda e grigia

Di una città di cui non mi ricordo il nome

Non sono interessato, in quanto sono molto cattivo

A questi incontri con i bambini e le bambine

Che neanche sanno chi sono

Mentre mi urlano attorno

Le pochissime volte che li incontro

La mia mente è assente

E il mio spirito è estraniato

Vengono dei cani a leccarmi le mani

Ma io sono sotto ipnosi

Mi sono seduto sopra un grasso gatto nero

Sono assediato da galline ed anatre

Maiali, mucche, capre mi perseguitano

Le dame vecchie, assai truccate e con i capelli colorati

Vogliono i miei sguardi libidinosi e i miei complimenti

Fattemi scappare da qua

Trattasi di un museo del grottesco

Non dovete accusarmi, poi

Se mi rifugio nella grappa analcolica

Fra le braccia di concubine mercenarie

E sono sempre nei ristoranti a banchettare

Cibo popolare, grasso e puzzolente

A buon mercato e molto abbondante

Ho rinnegato amicizie e parentela

Abbandonato amanti

Fatto saltare tutti i ponti dietro di me

Eretto muri e filo spinato

E quando parlo, se parlo

Non sono io

Avrei voluto fare il critico letterario in Germania

Recensendo stupidi romanzi privi di qualità

Oppure il pittore nudista di nature morte

Facendo tanti viaggi in Scandinavia

Ma chi pretende di poter decidere della propria vita

Non conosce la vita

E crede ancora che ci sia un senso nella vita

Il dado è tratto

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Nella sfera di cristallo (Poesia di Roberto Minichini)


Nella sfera di cristallo

In quanto maghi e veggenti autentici

Posseduti perennemente

Dal dio della guerra croato

Studiamo con cura le visioni affascinanti

Abbiamo anche sognato

Abdullah Karl Marx

Con il turbante

Che prega in una moschea cinese

Noi vediamo

Durante viaggi astrali

Di esplorazioni difficili

Antropologiche e psicanalitiche

La fine a rate dell’Occidente moderno

E del suo falso sacerdozio laicista modernista

L’archetipo triste e penoso

Dell’intellettuale opportunista e conformista

Lo spettro che si aggira ovunque

Le cui tesi coincidono sempre con lo spirito del tempo

Con le ultime mode ideologiche

Con le strutture di potere del regime vigente

Con quello che pensa l’opinione pubblica

Alla ricerca di vita comoda, titoli, onori

Applausi, notorietà e possibilmente ricompense

Sacerdoti del niente e del nulla, piccolo borghesi

Fintamente ribelli

Liberi pensatori che ripetono le dottrine

Della cultura ufficiale

Sperando che ci sia un posto al sole anche per loro

Strisciano, tessono trame meschine

Baciano le mani, sorridono, si inchinano

Di fronte a chi per loro potrebbe essere utile

Arrivisti del fine settimana

Di notte si addormentano, nel loro pigiama colorato

Sognando la gloria postuma di Dante Alighieri

Ma non sono neanche lontanamente al livello

Di un povero prete di campagna di secoli fa

Che almeno la sua dignità ce la aveva

Amare questo basso mondo e gli onori sociali

Ignorando che tutti finiremo

Prima o poi

A rispondere davanti a Dio

Volersi arrampicare

Vendere l’anima e forse anche qualcos’altro

Purtroppo, nessuno vuole pagare

Per vedere il loro fondoschiena pieno di speranze

Tutto per avere il successo

Un malcostume onnipresente

Borghesi, piccoli borghesi

Ribelli a parole

Ma solo quando conviene

Altrimenti a tremare e a calcolare

Anche di fronte alla propria ombra

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Fu una dolce conversazione (Poesia di Roberto Minichini)


Fu una dolce conversazione

Lontana dalla logica povera

Delle mummie mentali dominanti

Nelle società dei padroni del mondo

Il cui trono sarà rovesciato

Finalmente una donna al naturale

Genuina, non truccata, e che ama i boschi

Veri boschi selvaggi, non parchi per turisti

Epifanica visita di una donna di altri tempi

Femmina, bella e giovane, rivoluzionaria

Non contraffatta, non indottrinata

Dalla democrazia dei civilizzati

E si avvicina ai lupi senza paura

Incontra da vicino i barbari

Che con le loro bandiere nere teocratiche

Sfidano

La più grande macchina di potere mai esistita

Vieni, signora, creatura singolare

Lei ha capito

Non parla come la televisione

O le librerie o le riviste alla moda

Non è l’ennesima ambasciatrice

Del regime totalitario dei globalizzati

I sorrisi buonisti, e le facce acque e sapone

Ipocrite, false, vuote

Della corrotta civiltà capitalista imperialista

Convincono solo gli stupidi

O i collaborazionisti vili

Questa notte tu sarai ospite

Del Regno dell’Altrove Assoluto

Noi siamo i lupi cattivi

Dall’anima nera ed integralista

Guerrieri e feroci

E ti tratteremo come una regina

In quanto noi abbiamo un codice d’onore

Sconosciuto alla civiltà artificiale delle lobby

Del Regno idolatra consumista di Babilonia

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

domenica 13 ottobre 2024

Un ego che non ammette mai (Poesia di Roberto Minichini)


Un ego che non ammette mai

Nessuna colpa

E nessuna imperfezione

Non è maturo a livello spirituale

In quanto è schiavo

Del più grande degli idoli

E chi mente

Dice le bugie

O distorce o omette i fatti

Non avrà le sue preghiere accettate

Difendere la corruzione morale

Mostra l’essenza dell’anima

E in questo universo

Basato sulla quantità

E i bassi istinti

Si capovolge ogni cosa

Ciò non tocca

Chi è in compagnia degli angeli

Ed evita i demoni e la loro compagnia

In quanto, nel Divino

Esiste la Misericordia

Ma anche il Rigore

La salvezza e la perdizione

La preghiera è cibo per l’anima

La contemplazione puro divertimento

Il pentimento l’inizio della Via

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Fratello (Poesia di Roberto Minichini)


Fratello

Che la tua barba possa

Profumare sempre di muschio

Anche tu sei in attesa

Fra le montagne dei curdi in Anatolia

Della schiera impressionante

Dei demoni volanti?

Essi combattono

Grazie al trucco vile

Della tecnologia

Non sono uomini onorevoli

Che sanno essere guerrieri e virili

E lottare con spade e scudi

A cavallo, e con le barbe lunghe

Gli uomini senza barba

Sono una barbarie

E un crimine di guerra

Sono vecchi tiranni assettati di potere

Nazionalisti, etnocentrici, sadici

Settari, deviati, moralmente ciechi

Amano colonizzare ed invadere

Distruggere, dominare

Avere sempre ragione

Non accettare critiche

Essi si credono superiori

E dicono di lottare contro gli incivili

Che non si vogliono sottomettere

Al loro regno del male

Vecchi tiranni megalomani imperialisti

E si fanno pagare tutto

Dalla plutocrazia senza nome

Dal capitalismo digitale infernale

Dalla orrenda società di massa globale

Fratello, abbracciarmi

Questa vita terrena è una illusione futile

Esiste il paradiso e l’inferno

La fede vera e la miscredenza deviata

La virtù e il vizio

E la virtù è il monoteismo

Il cuore puro e la preghiera

Abbiamo le barbe lunghe

I cavalli bellissimi

Non geneticamente modificati

Spade teocratiche, medievali, oscurantiste

I santi, i pazzi, i sapienti

Le grandi famiglie, piene di figli

Il nostro futuro, il nostro amore

Odiamo la modernità e gli illuministi

La massoneria e l’alta finanza

Ed amiamo le montagne dell’Anatolia

Il misticismo dei sufi

Dei dervisci danzanti

Il sultanato ottomano

La giurisprudenza sacra di Abu Hanifa

Il retto sentiero della vera religione

Che non si fa immagini

Distrugge gli idoli

Anche quelli dell’etnocentrismo arrogante

Ed attendiamo il Giorno del Giudizio

Bevendo il vino paradisiaco puro

Della gnosi abramitica muhammadiana

Ripetendo di continuo, all’infinito

I Nomi Divini

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Gli adepti del falso esoterismo (Racconto breve di Roberto Minichini)


Gli adepti del falso esoterismo di massa sono diventati una epidemia planetaria. Ovunque autonominati sacerdoti del nulla, maghi che non hanno nessun potere magico, veggenti che non vedono nulla, iniziati che si sono iniziati da soli ed inventori di nuove pseudo religioni, create come se fossero un hobby per annoiati abitanti del nuovo ordine mondiale digitale, transumanista, il regno della post verità pieno di infinite false verità. Abbiamo Re che tali non sono, Regine che tali non sono, Re e Regine si nasce, non è un diritto soggettivo della civiltà dei consumi, dei selfie e dell’individualismo. Molti alberi sono stati sradicati, lo sradicamento è il nuovo dogma, sei tu a creare la tua realtà, tu sei la divinità autonominata, l’idolatria di ritorno come risultato ultimo del capitalismo finanziario amorfo. Cosa assolutamente meravigliosa sono tutti questi villaggi pieni di bambini, che saranno fatti crescere nella natura fredda e brutale, senza alcun sostegno pedagogico, senza internet, senza cellulari, senza padri, con madri di sostituzione, in quanto i veri genitori sono impegnati altrove, nei monasteri a fare vita di contemplazione e di preghiera. La Corea del Nord, è un posto buono per questo progetto distopico, abbiamo bisogno di crescere una futura generazione fatta d’acciaio, le cui menti non sono state condizionate fin dalla infanzia dall’ingombro orrendo ed aberrante della civiltà tecnologica e digitale, dove ogni cosa è organizzata, omologata e controllata al minimo. Questa nuova generazione di figli dovrà essere barbarica e guerriera, nessuna debolezza sarà concessa, il loro scopo sarà sublime. Noi vogliamo un socialismo contadino di ferro, i divertimenti futili, degradanti e stupidi aboliti, la gioia dell’analfabetismo e del duro lavoro nei campi sarà la emancipazione collettivista totalitaria del popolo liberato dalla tirannide del modello consumista, piccolo borghese, dei viziati e di quelli che festeggiano come se fossero all’asilo anche a settanta anni di età, pensando che i loro corpi sono eterni, ed ignorando la verità della tomba che li attende. Le nonne faranno le nonne, e non fingeranno di recitare la parte delle donne in età di matrimonio, i nonni faranno i nonni e non i finti giovani sempre ragazzi, il ridicolo sarà abolito, l’etica ferrea ed atavica del socialismo antitecnologico e contadino sarà la nuova dottrina di rieducazione per masse di smidollati, parassiti e capitalisti, borghesi, individualisti ed affaristi. Che il buio scenda, che il freddo perenne e la glaciazione universale avvenga, e il sole diventi, scuro, scurissimo.

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

venerdì 11 ottobre 2024

Ci siamo perduti (Poesia di Roberto Minichini)


Ci siamo perduti

Dopo esserci mai trovati

Ed ecco

Non ci siamo neanche accorti di ciò

Che si è fatta gara inutile

Quando il monaco non partecipa a gare

Vanità stolta di questo basso mondo

Saltare da un ramo all’altro

Solo per avere conferme

Vacuità

Quando i boschi invece sanno essere

Onesti, buoni, umili

E non ci sono primi o secondi

E non ci sono vincenti o perdenti

E non ci sono menzogne

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Il vino rosso analcolico dei talebani ha un sapore squisito (Racconto breve di Roberto Minichini)


Ho perso fiducia nei filosofi, da quando ho assaggiato il vino analcolico afghano prodotto dai talebani. I filosofi sono spesso ciarlatani, scrivono cose surreali ed eccessive, forse bevono e sono ubriaconi di professione, essi sono pieni di vino rosso e sono giocatori accaniti di carte e sicuramente anche donnaioli, incapaci di dare l’esempio all’interno di una bella famiglia piccolo borghese. Anche gli emancipati hanno quasi sempre famigliole piccole borghesi, o costruzioni simili, sono emancipati ed alternativi soltanto durante le conferenze e i pettegolezzi. Che valore può avere un uomo che non ha mai visto dal vivo una guerra? I preti, dove sono i preti? Di cosa scrivono gli scrittori che non hanno mai vissuto nulla, e che le uniche avventure le hanno lette nei libri o viste nei film in televisione? Il mio maestro diceva: chi non ha vissuto non deve scrivere, chi non ha lavorato non deve mangiare, chi non ha combattuto non deve pretendere di fare politica. E i santi? Dove sono i santi? Cos’è questo schifo? Che società, che tristezza di mediocrità, di imitazioni di imitazioni di imitazioni, sembrano tutti uguali, neanche il comunismo marxista è riuscito cosi perfettamente ad omologare e banalizzare e comprimere in unica versione uguale per tutti le masse bifolche. Neanche il fascismo ci è riuscito. Oggi siamo alla fiera permanente totale del conformismo buonista, fra l’altro parecchio ipocrita e mellifluo. Eppure gli egoismi sono tanti, anche le cattiverie, gli arrivismi e le meschinità. In Germania in tre secoli ci sono stati sei filosofi in tutto, degni di tal nome, e adesso accendi la televisione tedesca ed ogni quindici minuti spunta qualche supposta filosofa, ma che mondo è questo? Grottesco, ridicolo, forse è il segno di una civiltà che sta per andare verso un declino irreversibile. La stupidità onnipresente presentata come vertice della intellettualità. E perché dicono e ripetono e pensano tutti le stesse cose? Il politicamente corretto come dogma assolutista e religione ufficiale. Questo sarebbe il progresso? Che orrore. Ho scritto al Papa, gli ho chiesto di scendere in campo aperto, di mostrare i muscoli, di fare concorrenza nella lotta contro il mondo moderno ai musulmani, quelli sì che ci sanno fare a tenere duro contro gli aspiranti padroni del mondo e il pensiero unico liberale moderno occidentale. Ma sembra che il Papa non abbia interesse a rispondermi. Peccato, se fosse sceso in campo con le sue armate eroiche e virili di cristiani occidentali pronti al martirio contro la tirannide del globalismo laicista ateo idolatrico moderno, gli avrei regalato una cassetta di vino roso analcolico degli afghani talebani. Gesù tornerà, scenderà a Damasco, pregherà in arabo rivolto alla Mecca e si dirigerà con le sue truppe virili e teocratiche verso Gerusalemme. Quando mi guardo allo specchio vedo un futuro mullah, forse in odore di santità. Il Profeta Gesù è musulmano e sarà, quando tornerà scendendo dal cielo, un capo islamico in Medio Oriente. C’è scritto, da molti secoli, perché non studiate teologia? I talebani afghani queste cose le sanno. E con le ciabatte ai piedi hanno prima sconfitto l’impero sovietico ateo e materialista e poi l’impero americano ateo e materialista. Il mondo moderno è il male, solo l’oscurantismo è il vero progresso, e produce ottimi vini rossi analcolici. Dio è invincibile. Superare il soggettivismo individualista filosofico, i libri dei filosofi, di tutti i filosofi, vanno buttati al macero, liberarsi dai dogmi moderni, avere la barba lunghissima, il turbante enorme, si, un turbante gigante come una montagna, lo spirito virile e patriarcale eroico assolutista senza compromessi e la volontà di acciaio di conquistare un giorno anche il Vaticano. Solo questione di tempo, la civiltà delle finte filosofe moltiplicate all’infinito finirà in maniera vergognosa. Le penose micro conventicole pseudo esoteriche italiane saranno spazzate via da una sonora pernacchia di derisione teocratica fondamentalista fieramente abramitica, e così anche i finti maghi del fine settimana, ridicoli e privi di qualsiasi vero potere occultista, se non quello delle chiacchiere da imbonitori. Non c’è dubbio alcuno, soltanto il califfato ci potrà salvare, dalla filosofia e dagli scrittori piccolo borghesi servi del regime laicista illuminista globalista, dal vino alcolico e da tutti gli altri alcolici, dalle supposte filosofe del politicamente corretto e da un cristianesimo che si è arreso al mostro della modernità laica globale e massonica. Certe volte io vedo già adesso i rappresentanti del futuro califfato italiano camminare in mezzo alle strade, e sono tanti, e sono sempre di più, e hanno barbe lunghe e meravigliose famiglie tradizionali piene di figli. Sono uomini veri. Fratelli, le vostre barbe lunghe mi piacciono, beviamo un goccio d’amicizia insieme? Il vino del paradiso e le vergini del paradiso sono meglio del vino dei miscredenti e dei costumi di fornicazione e di adulterio dei senza Dio. Non mescolate le religioni, costume malsano di massoni e liberali ed illuministi, siate integralisti, tanto integralisti, molto integralisti. Che sulla vostra fronte benedetta e teocratica, antimarxista ed antifascista ed antidemocratica assieme, spunti il segno di coloro che si prostrano molto e molto intensamente al Signore di tutti gli universi. Sono pronto a diventare califfo e a spodestare il Papa e a chiudere per sempre il parlamento a Roma. Quel giorno sorgerà la vera Roma, non quella abusiva dei Cesari.

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

giovedì 10 ottobre 2024

Protocollo di Berlino, ottobre 2024 (Racconto breve di Roberto Minichini)


Protocollo di Berlino, ottobre 2024

Informativa d’emergenza per il Governo Federale e per il Signor Presidente

Ministero dell’Interno e Ministero della Difesa

Repubblica Federale di Germania, sezione uffici questioni speciali

Fascicolo riguardante Rupert l’astrologo pizzaiolo, una volta Siegfried von Mainz, ora Fratello Armageddon il Pazzo

Lasciatelo parlare, non reagite e non interrompete, neanche se provocati o insultati.

Deprivazione sensoriale totale per oltre 36 ore.

Conta solo quello che dice in tedesco.

Inizia a comando ipnotico, è stato addestrato durante la Guerra Fredda da giovanissimo.

Tenete lontani alcolici, simboli governativi o statali, niente divise e niente armi davanti a lui, e via i giornali, riviste, cani o gatti, hamburger o cibo vegano, e non fatevi selfie, se no quello prima non parla e poi si metterà ad urlare in croato parolacce per ore. Vi accuserà di essere globalisti e poi si perderà ed ogni cosa sarà rovinata ed inutile.

L’ultima volta ci sono stati problemi, qualcuno si è messo a discutere con lui, quel qualcuno ha rovinato la seduta che è costata molti soldi pubblici. Non discutete con lui, diventerete dei nemici con cui non aprirà più bocca, se vuole vi può far male con il pensiero, se non ci credete, provateci. Lui non ha bisogno di sentire le nostre ragioni, sa benissimo come la pensiamo, e ci disprezza proprio per questo.

Tutto è filmato e registrato, è veramente posseduto da qualcosa di inquietante e cambia voce e volto

Sono presenti un numero sufficiente di medici e paramedici, abbiamo le autorizzazioni necessarie

Sa spesso essere estremamente gentile ed educato, quasi timido ed impacciato, a volte sembra tornato quello di una volta, ma non vi illudete, non è più dei nostri, e dentro di lui ci sono due caratteri, come nel dottor Jekyll e in Mr. Hyde.

Ha oltre tredici figli e figlie, in diversi paesi e con molte donne, parla e o capisce bene diciotto lingue, crede in certe occasioni di essere un imam musulmano molto devoto, ma non lo è affatto, è autodidatta e si nominato imam da solo, e ha un debole per le donne, quindi è un peccatore e lo butterebbero fuori da ogni madrasa islamica ortodossa, anche perché dice di continuo cose strane, che i suoi fratelli non gradiscono affatto e considerano eresie. Quando dice di essere un grande imam e sapiente e teologo musulmano fatte finta di crederci profondamente, l’importante è disporlo favorevolmente, farlo parlare con noi, se no si chiude a riccio e non parla per giorni e si sente offeso.

Cosa posso fare contro questa impressione di vivere in un regime totalitario neanche tanto soft e in una società dominate dalle banalità, dal vuoto, dalla cultura di scarso valore e piatta, asservita alla ideologia dominante e a partiti dei due schieramenti, fintamente contrapposti, complici di guerre imperialiste vergognose ed atroci, e servi dell’agenda sovranazionale globalista dei padroni finanziari del mondo occidentale? Come fanno i mass media ufficiali a mentire e distorcere i fatti in maniera cosi faziosa e stupida? Le parole d’ordine che girano e i concetti sono sempre gli stessi, in cosa consiste il proclamato pluralismo quando ci sono ormai idee obbligatorie ed idee proibite e bandite? Bastano le mie preghiere contro l’abisso delle forze del male dominanti a sconfiggere il mostro che condiziona le vite e i pensieri di infinite masse di indottrinati, succubi, servi e collaborazionisti della plutocrazia modernista globalista? Io ho la percezione netta di vivere in un cosmo rovesciato, in cui il bene diventa male, il male diventa male, la virtù viene trattata come vizio, il vizio viene onorato come virtù e la menzogna è la madre di fin troppe anime adepte della nuova epoca del ventunesimo secolo. Io ripudio l’Occidente moderno con tutte le forze della mia anima e mi affido a Dio contro tutte le forze idolatriche, materialiste, immorali ed imperialiste. I popoli dell’intero pianeta si stanno svegliando e io porgo la mia mano fraterna a costoro.

Davvero strano e sgradevole la mania continua dei miei connazionali tedeschi di chiudermi per oltre 24 ore in una gabbia di vetro ogni volta che metto piede in Germania mi comincia a dare leggermente fastidio. Ho vissuto molto a lungo su questa terra, intendo il disgraziato pianeta ma anche la Germania, e sono un veterano, un padre poligamo di molteplici figli e figlie illegittimi sparsi in giro per il mondo, il mio curriculum di pizzaiolo di primo livello e di origini italiane a Berlino, Monaco di Baviera, Francoforte, Heidelberg dovrebbe far mostrare alle autorità governative plutocratiche, massoniche, progressiste, globaliste ed animaliste un minimo di rispetto per la mia figura di lavoratore, contribuente nel pagare regolarmente le tasse e gastronomo professionista che ha dato molti piaceri culinari ai propri connazionali tedeschi nell’ormai lontano passato. Invece qui ormai la reciproca incomprensione è totale, e se non fosse per pochi intellettuali dissidenti emarginati e silenziati, ultraconservatori e patrioti antiglobalisti, ancora saggi e quasi illuminanti, spesso pure purtroppo pieni di birra e grappa, io potrei considerarmi completamente straniero nel mio stesso paese, che ho servito fedelmente per anni non solo come pizzaiolo, ma anche come tassista, lavapiatti, astrologo, cartomante e buttafuori di discoteche e sale di massaggio dalla moralità dubbia. Oggi, quando mi parlano le autorità tedesche, non capisco la lingua che parlano, non è il vero tedesco ma un linguaggio globalista progressista riformato secondo i dogmi del politicamente corretto occidentale più stupido ed ottuso. I più grandi scrittori e filosofi tedeschi hanno parlato, pensato e scritto in una lingua ben diversa, in quanto erano veri tedeschi e non marionette servili verso i poteri forti e plutocratici occidentali. Quando mi interrogano sulle mie visioni oniriche e spiritiche e sciamaniche non si capisce chi è uomo e chi è donna, hanno distrutto e capovolto le polarità archetipiche del genere umano, in nome di una ideologia totalitaria che a me sembra uscita da un orrendo e scadente romanzo di fantascienza. Mi dichiaro dissidente totale contro tutto ciò, mi fa una pessima impressione e una civiltà cosi deviata o crollerà dall’interno o sarà invasa da potenze nemiche vittoriose. Tuttavia loro sono gli unici a capire quello che dico da anni, perché hanno il modo di decifrarlo, in quanto questo modo di esprimermi me lo hanno insegnato loro, o meglio, i loro padri, quando ero giovanissimo.

Non ci sarà alcuna pace, e voi non vincerete, voi perderete. Avete l’ambizione di perpetuare il controllo sul pianeta e vivete di illusioni di onnipotenza che vi porteranno alla rovina. Vi siete permessi di violare in modo grave la legge di Dio autorizzando il peccato mortale e Dio ha i suoi modi e i suoi tempi per infliggere la sua punizione ai corrotti e agli ingiusti. I compagni del Partito Comunista Cinese hanno sviluppato tecnologie micidiali di distruzione di massa che in pochi minuti possono radere al suolo per intero intere nazioni e non c’è alcuna possibilità di difendersi da queste invenzioni inedite ed incredibili. Grazie alla generosità dei compagni del Partito Comunista cinese essi hanno regalato armi e tecnologie in abbondanza, oltre al sofisticato addestramento necessario, a molti governi, eserciti e regimi ostili all’Occidente. Ho rinunciato ai miei figli per dedicarmi alla missione sacra di combattere contro l’anticristo che è sorto ad Occidente, ho rinunciato alle mie mogli e alle mie amanti, ho rinunciato ai miei parenti e ai miei amici e alla mia stessa identità e vita.

Devi immediatamente lasciare la capitale, ora, porta con te le bambine e i tuoi genitori. Altrimenti domani mattina potrò raccontare che una delle mie mogli e tre delle mie figlie e due suoceri sono diventati martiri. Il falso messia è l’anticristo e si proclamerà messia e una grande quantità di esseri umani sul pianeta lo seguirà, per convinzione o per paura. Farà apparenti miracoli, capovolgerà ogni legge naturale e morale, sarà un idolatra blasfemo, adultero, ubriacone, un perverso e nemico di Dio, crudele e tirannico. Dio è grande, Dio è uno solo, e Dio è l’unico padrone della vita e della morte.

Eravamo in 38 giovanissimi ragazzi prodigio scelti per il programma speciale parapsicologico molti anni fa, sono stati tutti ammazzati negli ultimi quattro anni, e sono rimasto solo io. Il mese scorso hanno trovato morto l’unico compagno ancora rimasto vivo assieme con me, che non vedevo da sedici anni. Pace all’anima sua.

 Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Oh, cara (Poesia di Roberto Minichini)


Oh, cara

Sei troppo bella

Elegante

Graziosa

Come farò ad adorarti

Se sarai cancellata

Annientata

Da una violenza brutale

Disumana

Senza limiti

Tecnologica e cieca?

La democrazia ti odia

Non flirtare con la democrazia

Essa è contraria alla religione

Trattasi di dottrina di infedeli

Che ti sporca l’anima

Torna da noi nel medioevo

Fra le braccia amorevoli della autocrazia

Io sono il sacerdote di Dio

Con il turbante verde

E la scimitarra gigante

Turco Slavo Italiano

Germanico ed imperiale

Peccatore e sapiente

Dolce e spietato

Nudo ed invisibile

Poligamo e monaco asceta

Che ti racconta le barzellette divertenti

Ed anche gli incubi spaventosi

Una mente apocalittica

Che percepisce

L’anticristo, il falso messia

Che è in arrivo

In mezzo a massacri orrendi

In mezzo alla immoralità totale

In mezzo ad anime oscurate

Da materialismo idolatria ed edonismo

Io sono il tuo amante mistico integralista

A cu tu obbedisci ciecamente

Sono il tuo veggente, il tuo mago

Ascoltami

Ora, adesso, spostati immediatamente

Cara, bella, dolce, sublime

Altrimenti questa notte ti porterà via per sempre

Il tuo tenero corpo di amante meravigliosa

I tuoi occhi scuri, neri, trascendenti

Le tue mani, i tuoi piedi, tutto

Scappa, ora, non perdere tempo

Corri, corri, corri

E che Dio ti benedica

E che Dio abbia misericordia di tutti

E che Dio ci perdoni tutti

In paradiso le nostre anime

A Dio piacendo

Avranno in premio

I giardini infiniti del paradiso

Amore

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Tu sei nudo nel bosco (Poesia di Roberto Minichini)


Tu sei nudo nel bosco

Sotto la pioggia

La quale è tua sorella

Come la neve

E hai dimenticato i tuoi figli

E vivi parlando con gli spiriti

E fai a pugni

Con Marx e Nietzsche

Cacciate le fornicatrici

Cacciati i maestri di filosofia

Cacciati tutti i democratici

Il tuo cavallo è nero

La tua bandiera è nera

La tua anima è nera

Tu ami la monarchia e la teocrazia

In te domina

Il crudele dio della guerra croato

E gli harem dei sultani ottomani

Pieni di schiave e concubine

Sono il tuo paradiso oscurantista

Assieme alle coppe di vino abbondante

Vedi, nella sfera di cristallo

Il marciume della civiltà moderna

La stoltezza umana

Evoca demoni

Nati da atti impuri

E li moltiplica sul globo terrestre

Domani saranno i cittadini

Del nuovo sistema meccanico

Di massificati individualisti

Pronti a marciare sotto le insegne

Del Principe infernale di questo mondo

La mancanza del timore di Dio

Sarà la nuova dottrina

Abbracciata da legioni immense

In Occidente e in Oriente

Senza alcuna differenza

Omologati Globali Emancipati

Le infinite opinioni

L’impero dei selfie

La civiltà degli amorfi

La cultura della viltà ipocrita

Intellettuali ad ogni angolo

Come i granelli di sabbia al mare

Che dicono una sola cosa

Nel regno del capovolgimento

Della dissoluzione

Un pianeta brutto, satanico

Verso l’abisso della catastrofe

E gli zombie

Ignari, ignoranti, immorali

Non potranno sfuggire

Alle pene nell’aldilà

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

lunedì 7 ottobre 2024

Gli alberi nei boschi (Poesia di Roberto Minichini)


Gli alberi nei boschi

Hanno un linguaggio tutto loro

Per chi sa ascoltare e comprendere

Fuggire dalle conventicole di emancipati

E dai gruppuscoli di umana ipocrisia

Si, fuggire, dalle banalità

Chiedere protezione divina e teocratica

Dalla stampa della democrazia imperialista

E dai commentatori del regime globalista

Territorio lontano dal conformismo borghese

Libertà, autenticità, radici

Gli spiriti della natura parlano

E sono buoni e sanno amare

E sanno pregare e sanno contemplare

E sanno distinguere il bene dal male

Indicano il futuro

Posseggono l’arte rara degli oracoli

Non quelli New Age, ma quelli antichi

Gli alberi cantano ed illuminano

Sulla essenza delle cose

Aiutano, a discriminare

I veri amici da quelli falsi ed inutili

Chi è capace di amare col cuore

Cercare gli angeli, la purezza

Verso la sorgente luminosa dell’essere

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

domenica 6 ottobre 2024

I sogni ci danno visioni nette (Poesia di Roberto Minichini)


I sogni ci danno visioni nette

Ed usiamo le preghiere

Come strumento di magia divina

Per lottare contro le schiere di demoni

Nel regno progredito delle false regine

Usurpatrici del posto elevato e numinoso

Delle vere Dame del Destino

E anche nel segno progredito

Dei falsi generali ed imperatori

Usurpatori e caricatura patetica

Dei veri Signori del Destino

Si praticano forme oscure di riti

Che invertono ogni cosa

Tempi Ultimi

Tempi di cecità spirituale

Tempi della luce menzognera

Materialismo

Individualismo

Arrivismo

Conformismo ed Indottrinamento

La democrazia delle lobby del mondo moderno

Vi insegna come pensare, parlare, scrivere

Secondo nuovi modelli, finalmente illuminati

Imparate il nuovo catechismo laico

Del nulla assoluto e del soggettivismo

Della produzione in massa di selfie

Delle spiritualità fai da te

Ora si è progrediti ed emancipati

Buoni Sorridenti Vincenti

L’immagine stessa dell’abisso che verrà

E la recita della ipocrisia e dello squallore

Deve continuare a dettare le regole

In attesa del padrone vero

L’anticristo, il bugiardo patologico

Falso Messia dei moderni

Transumano e tanto progredito

Sulla via della blasfemia

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

sabato 5 ottobre 2024

Ricercatori del Bene (Poesia di Roberto Minichini)


Ricercatori del Bene

E della Verità

Dopo essere stati immersi

Negli oceani nefasti

Degli adepti delle sette della menzogna

Hanno trovato ancoraggio saldo

Nello studio

E nella frequentazione di gente buona

Che ha rinunciato ad ogni cosa

Ma non alla dignità e all’etica

Le nuove dottrine

Della civiltà nefasta del ventunesimo secolo

Non hanno effetto sulle anime

Addestrate alla Luce

Della Filosofia Mistica Profetica

Un uomo di verità

Vale più che milioni di ciarlatani

Non conta la quantità, ma solo la qualità

Mentre ogni passo è difficile

Ostacoli su ostacoli

Inimicizie su inimicizie

Bugie, menzogne, perversioni

Erette a sistema collettivo

Del relativismo etico moderno

L’incombere di calunnie e discriminazioni

Ma noi siamo indifferenti

Noi ci prostriamo verso la Mecca

Sapendo di essere ancora troppo peccatori

E non meritevoli dei giardini eterni del paradiso

Che spettano a coloro che hanno l’anima salda

Fatta di angelica luce e fedeltà ai principi

Di raffinata sapienza teocratica

E comportamenti corretti e rispettosi

In cui non si alza la voce, non si mente

Non si gareggia per il primo posto

E si tratta gli ospiti

Meglio dei propri figli

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024

Un maestro di mistica islamico severo ( Poesia di Roberto Minichini)


Un maestro di mistica islamico severo

In quanto seguace della tradizione autentica

E non innovatore modernista liberale

Che non concede interviste

Mette in guardia di mostrare ostilità

Nei confronti degli uomini di Dio

E dice all’idolatra caduto nell’abisso della miscredenza:

Poiché la via percorsa da te è quella sbagliata

Fatta di offese continue nei confronti del sacro

Di arroganza e di disprezzo per la morale

Dovuti a un ego malato

E a false dottrine della dissoluzione

Ci si attira addosso i demoni

Che sono evocati con i propri comportamenti

Stolti, e falsamente intelligenti

Nessuno può fare la guerra a Dio

Vivere di peccati e pensare di andare in paradiso

In quanto il Creatore domina ogni cosa

E l’ego è solo un inganno infernale

Inoltre esistono i veggenti e i mistici

Quelli veri, e non i falsi maestri ciarlatani

Che sono una epidemia nell’Occidente moderno

E questi veggenti non fanno conferenze dotte

E tantomeno selfie pubblicitari

Ma operano nel regno degli spiriti

Indifferenti alla opinione pubblica

E al giudizio del volgo

I veggenti mistici vedono le cose

In quanto assistiti dagli angeli

Ed ispirati da Dio

Dio è Uno

Rinnega gli idoli

E libera la tua anima

Dalla schiavitù totale

Dei bassi istinti e dell’egocentrismo

Non ascoltare gli intellettuali occidentali

Ma ascolta i Maestri di Saggezza Orientali

Che sono indifferenti

A questo basso e transitorio mondo terreno

E sono morti prima della morte

Vivendo di preghiere, rinunce e purezza morale

Cercando la santità

E non il potere, gli onori o le ricchezze

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2024