Siamo anziani lupi neri
Che vivono da soli
In boschi gelidi e poco generosi
Risparmiati dalla peste dei turisti
Lontani da mercanti, politicanti e pettegoli
Nella oscurità
Dove si mangia poveramente
E si dorme nel freddo
In compagnia di demoni silenziosi
E spiriti agricoli sempre più pigri
Quando eravamo giovani
Abbiamo subito il terrore bolscevico
Dopo aver sopportato le torture
Dell’inferno socialista e comunista
Nei sogni abbiamo lottato per anni
Contro Karl Marx e Lenin
Rifiutando ogni forma di ateismo e materialismo
E non diamo ai filosofi laici
Il diritto di decidere il destino dei popoli
Ci ribelliamo alla modernità e al razionalismo
Alla tirannide scientista e tecnologica
Alla logica luciferina di un mondo senza sacro
Alla usurpazione di chi capovolge l’eredità del passato
E difendiamo le ancestrali sorgenti della nostra anima
Gli zombie amorfi della omologazione globale avanzano
In masse oceaniche, tutti uguali, indottrinati
Un incubo, distopico, machiavellico, modernista
Che sarebbe piaciuto ai teorici dell’umanità meccanica
Dove tutti parlano allo stesso modo
Dove tutti si vestono alla stessa maniera
Dove tutti hanno la stessa visione del mondo
Dove tutti hanno rinnegato i loro padri e il loro passato
Dove tutti sono vuoti, artificiali, sostituibili,
intercambiabili
Solo numeri senza volto del grande regime globale del nulla
planetario
Dittatura assoluta, che mente parlando di libertà
Dittatura assoluta, che demonizza il dissenso
Dittatura assoluta, che cancella ogni traccia di opinioni
diverse
Scende il buio freddo sugli ignoranti
Che si credono sapienti
Perché hanno imparato a memoria
Il catechismo obbligatorio della nuova era
Scritto e diretto dalle multinazionali e dalle lobby
In tempi passati, i teologi eruditi
Avrebbero parlato volentieri
Del regno capovolto dell’anticristo
L’essere crudele, egocentrico, immorale
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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