Costretto a lodare versi
Di una banalità penosa
Per dare il tributo obbligatorio
Allo spirito totalitario
Dei tempi emancipati
Nella mia anima invece tutto ciò mi fa ridere
E ci vedo una civiltà priva di concetti profondi
Ossessa dalla omologazione
Mentre io credo profondamente alle differenze
E il regno della uguaglianza forzata è una dittatura
Che censura, perseguita, obbliga
I dissidenti
Difensori delle concezioni tradizionali
A sottomettersi al nuovo credo illuminato
Le utopie portano all’inferno sulla terra
Il realismo, l’equilibrio e la moderazione
E il tenere conto di antichi costumi e tradizioni
Sono forme di saggezza, oggi demonizzate
Dalle masse di fanatici della rivoluzione culturale
Quando la mediocrità e l’invidia e la frustrazione
Hanno la meglio, e vogliono riscrivere la storia
Siamo nella logica del giacobinismo estremo
E il degrado avanzerà senza fine
Innalzando statue ad incapaci e nullità
Realizzando le fosche visioni di George Orwell
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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