lunedì 11 novembre 2024

Il karma è una bella legge inevitabile (Poesia di Roberto Minichini)


Il karma è una bella legge inevitabile

Chi semina male raccoglie male

Chi diffonde tenebre raccoglie tenebre

Chi diffonde selfie raccoglie selfie altrui

La civiltà digitale globalista transumanista

Una specie di inferno, che si proclama paradiso

E l’inganno costante del virtuale diventa religione

La scomparsa del Principio solare

Una inversione in tutti i campi, che si osserva

Dal culto dei brahmani al culto dei fuori casta

Lo spegnersi del sacro impersonale, la dittatura del soggettivismo

L’avvento di masse amorfe prive di memoria storica

Solo l’andare come profughi

Verso la montagna sacra fatta di ghiaccio

Ora ci può salvare

Dall’orrore di un comunismo capitalista planetario

Le telecamere sanno tutto di te, ma anche gli algoritmi

Le lobby ti prescrivono come pensare e parlare

Un bellissimo progresso emancipatorio

Che crea oceani di disperati, infelici, frustrati

Quando si perde il centro saldo dell’essere

E ci si fonde con il senza forma relativista

Ogni cosa è legittima e nulla è sacro

L’essere umano che si mette al posto Dio

E invece diventa solo servo di forze infernali

Noi non abbiamo bisogno della quantità di voti

O della inutile opinione pubblica

Siamo alla ricerca di santi, dall’anima pura

Coloro che ci insegnano

Non la legge dell’ego e dei bassi istinti scatenati

Ma della ascesi e della trascendenza

I santi sono sempre più rari

E non fanno comizi o conferenze

Il mondo terreno è una illusione breve

Un mistico vede tutti gli esseri

Come cadaveri che camminano

In direzione della eternità

Dove a nessuno importerà nulla

Di governi, territori, giornalisti

Influencer, fake news o progresso sociale

Ideologie, partiti, economie

Nella tomba tutti porteranno soltanto una cosa

Le proprie preghiere e buone azioni

Vano è il mondo, vani i desideri mondani

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

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