Lo specchio magico
Non è donato al volgo
Il quale ottiene solo
Scambiando sempre
Pietre prive di valore per pietre preziose
Volgari imitazioni
Mentre la sovversione delle caste avanza
Creando gerarchie artificiali
I brahmani, santi e puri e nudi
Si sono ritirati nelle montagne inaccessibili
Chiedendo all’Assoluto
Protezione dal caos planetario
Ed usando oracoli particolari e strani
Di cui non ci sono insegnamenti scritti
In quanto gli scritti sono fatti per deviare
Verso parziali errori
Eresie gettate per le masse, in pasto
Con il cielo che tace, spento e freddo
Le stelle non parlano affatto
Esse sono mute
Quello che parla sono gli spiriti
I quali sanno qualcosa
E molto ignorano
Mescolando verità a falsità
Assieme a molto poco chiare
Dichiarazioni generiche, che lasciano dubbi
Mentre gli oracoli aristocratici basati sulle caste
Ereditati da antenati di alto lignaggio iniziatico
Per pochi momenti intensi
Donano la visione del futuro
Come un fulmine a notte fonda
Svelando i meccanismi misteriosi
E le aritmetiche soluzioni
Ad enigmi oscuri ed oscurantisti
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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