A noi piacciono le dimensioni polari dell’essere
E il rigore degli universi nordici
In fuga dal regno oscuro decadente
Dell’individualismo e del consumismo
Dove regna la setta degli illuminati
Lasciamo alle masse l’illusione di essere libere
Mentre noi siamo mistici isolati
E nuotiamo nudi nei mari freddi
Con le nostre concubine bionde scandinave
Indifferenti alle prediche degli emancipati
Ridendo nella notte
Degli indovini che non sanno indovinare niente
Accompagnati da maghi che non hanno alcun potere
Maestri spirituali fasulli ovunque
Analisti politici e filosofi in numeri infiniti
Oltre alle loro chiacchiere ed illusioni
Di nani alla ricerca del trono imperiale
Kali Yuga, modernità, un incubo
Il regno della quantità amorfa come dogma
Capitalismo e comunismo
Due facce della stessa realtà
L’avvento delle masse
Omologazione forzata ed imposta
Il serpente globale che domina anche i pensieri
Mentre noi siamo liberi
E rendiamo onore perenne
Alle tombe dei nostri padri eroici
Luce del Nord, Luce escatologia dei tempi finali
Nudi e selvaggi come i lupi
Prevediamo il futuro
Grazie a doni aristocratici innati
Rispettiamo le gerarchie antiche
E non facciamo conferenze
E non concediamo interviste
E non partecipiamo ad alcun dibattito
In quanto siamo ospiti perenni ed erotici
Dei cavalieri della Tavola Rotonda
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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