L’universo distopico
Degli omologati emancipati
Che nei quattro angoli del pianeta
Dicono tutti le stesse cose
Fedeli alla nuova dottrina
Che ha superato le cattive superstizioni
Di un passato di ignoranti oppressori
Accusando l’intero genere umano
E tutta la storia dell’umanità
Solo oggi hanno capito la giustizia
Ma forse è soltanto una ideologia totalitaria
Per mediocri masse di consumisti individualisti
Dove si compra anche il sacro falsificato
E si inventano religioni e culti ogni giorno
Oltre a un dizionario riscritto
Benvenuti nel mondo previsto da Orwell
Le cui contraddizioni sono evidenti
A chi legge i libri dimenticati
Di antichi custodi della sapienza
Le versioni autentiche, integrali
Non riscritte dai moderni censori emancipati
O dai commentatori del partito della uguaglianza coatta
I quali prendono il loro ego per una divinità
E i loro bassi istinti per alta filosofia
Aprendo a dimensioni che portano verso la rovina
Individuale e collettiva
Di un universo capovolto e sempre più grottesco
E come gli zombie si dirigono verso catastrofi tristi
Con ciechi che guidano altri ciechi
E le profezie dei libri sacri sono vere
Ma gli idolatri sono privi di orientamento e ciechi
Mentre solo l’amore e l’unione
Sono la via verso il bene e l’armonia
E il rimanere fedeli a se stessi
Seguendo le orme di chi ci ha preceduti
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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