Non siamo nostalgici dell’estate
E delle amicizie facili
In quanto viviamo più nello spirito
Che nelle fallaci sensazioni esteriori
E siamo anche privi di ambizioni
E non crediamo alla giovinezza perenne
E non leggiamo i giornali
Ma siamo sempre e soltanto in compagnia
Degli alberi, delle nuvole, e dei cimiteri
E i materialisti e gli edonisti, si illudono
Una illusione che oscura l’anima, ed è di tempo limitato
In quanto poi cala il sipario su ogni messinscena
E questo universo è afflitto da fin troppi improbabili maestri
Spirituali, esoterici, mistici ed esistenziali
Tutto ciò è alquanto ridicolo
E ci si rifugia sotto gli alberi silenziosi, anche nel
freddo
A conversare tramite preghiere con Dio
Stando lontano dalla modernità e dalla quantità
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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