A cosa ti serve un impero
Quando dovrai affrontare il giudizio di Dio
Ed ogni povero mistico derviscio che vive di elemosine
Fedele alle sue preghiere
Lontano dai peccati, dalle perversioni e dalla idolatria
Riceverà una stazione molto più alta in paradiso
Di infinite quantità di oppressori, imperialisti e tiranni
Giustamente dicono i cristiani
Che gli ultimi saranno i primi
E i primi saranno gli ultimi
Correre dietro alla gloria, alla fama, al potere
Accumulare ricchezze, che neanche si possono consumare
Non serve a niente, ed è illusione da stolti ed ignoranti
Nell’altro mondo nessuno sarà interessato
A sapere che eredità ha lasciato sulla terra
E sarà in compagnia solo della sua purezza, fede e preghiere
Il mondo materiale è un palcoscenico di finzioni
Dove tutti i mortali attendono di passare alla vita eterna
In un ciclo continuo di ricambio, fino alla fine dei giorni
E nessuna creatura è Dio, e nessuna ha poteri divini
Siamo tutti uguali, deboli e peccatori e limitati ed
imperfetti
Abbandona i bassi piaceri e le trappole degradanti dell’ego
E pensa al tuo destino eterno
Che nell’altro mondo sarai solo
E non ti porterai dietro
Neanche un soldo e neanche un amico e neanche un figlio
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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