Non possiamo che coltivare la speranza
Di un ritorno all’epoca dei lupi
La quale comunque ci sarebbe indifferente
Come tutte le altre epoche
Dell’errare umano su questa terra
Oceaniche masse di emancipati si riversano sulle strade
Esse finalmente sono liberate dal giogo della superstizione
A forza di progredire si progredisce verso l’abisso
Tormentati dal proprio ego che non vuole invecchiare
In quanto materialismo ed idolatria
Impediscono di vedere l’Uno
E di accettare la limitata durata
Di un passaggio veloce nel basso mondo terreno
La contorta logica della modernità
Dissacra ogni valore e lo destruttura
In quanto le anime sono lontane dal Principio
Immerse nel flusso dei desideri
Sono cadute preda
Di autodeificazione permanente
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
Nessun commento:
Posta un commento