giovedì 28 novembre 2024

Ora (Poesia di Roberto Minichini)


Ora

Il freddo è la più dolce compagnia

In questa cella che è l’ennesima prigionia

Mentre si vola con l’anima

Verso i sentieri della libertà

Stiamo vedendo il villaggio felice

Sepolto da gelo perenne

E dove crescono i figli di cristallo

Siamo monaci lontani

Dalle basse vicende di questa dimensione

E da asceti l’unica nostra azione

Consiste nella preghiera perpetua

Ogni cosa è una breve e triste illusione

E le tombe

Degli antenati sepolti da tempo

Tacciono

In quanto la meta dei teologi dell’arcano

Non è d questo mondo

 

Roberto Minichini, Gorizia, Novembre 2024

mercoledì 27 novembre 2024

Eppure è tutto vero (Poesia di Roberto Minichini)

Eppure è tutto vero

Abbiamo abolito la poesia

E anche l’astrologia

Il carrierismo e l’arrivismo

L’appiattimento di ogni cosa

Non crediamo più agli indovini

Ma solo ai santi morti

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Spesso l'universo appare strano (Poesia di Roberto Minichini)

Spesso l’universo appare strano

Una nuova cosmologia

E un fiume che rimane ghiacciato

In questa notte, noi ci siamo conosciuti

La conversazione, l’incontro, la simpatia reciproca

Troppe parole

Sono inutili

Bastano frasi brevi

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

martedì 26 novembre 2024

Nell'orto delle belle anime (Poesia di Roberto Minichini)


Nell’orto delle belle anime

Che sembra creato fuori dal tempo

La dolcezza dell’incontro, desiderato

Durante un freddo autunno romantico

Avvolti dalla nebbia ed abbracciati

Intensamente uniti, anche se stanchi

Lontani, finalmente

Dalla cattiveria e dalla volgarità

Dove gli angeli tacciono, per pudore

E i baciano parlano, sfacciati

Cercando l’armonia spontanea

Di istanti intensi senza tempo

Mentre Madre Natura accoglie, benevola

E l’amore, è l’unica cosa che conta

Beati coloro che sanno amare

In un cosmo oscuro di ghiaccio e crudeltà

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024 

lunedì 25 novembre 2024

Se non esistesse la capacità di amare (Poesia di Roberto Minichini)


Se non esistesse la capacità di amare

Bisognerebbe inventarla

Cercando strade nuove

Verso dimensioni di gioia

Di pace e serenità realizzate

E il cammino, comune

Diventa sempre più bello

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

mercoledì 20 novembre 2024

Ora, noi abbiamo perso la capacità (Poesia di Roberto Minichini)


Ora, noi abbiamo perso la capacità

In una società basata sull'arrivismo

Di un dialogo sincero

Pacato, umano, non teso

E non competitivo

Camminiamo in boschi bellissimi

Avanziamo, costretti ed obbligati

Da presenze spirituali che ci dominano

Lentamente, nella nebbia

Alla ricerca di un sapere perduto

Ed abbiamo chiesto ospitalità

In un villaggio di gente buona e semplice

In cambio del cibo

E della profumata e sensuale compagnia femminile

Leggiamo le mani, per scoprire il destino

Ma solo alle signore

In quanto i signori, scettici e sarcastici

Non ci credono, credono solo alla scienza

E si dedicano alla meccanica, al calcio, alla politica

Oppure a qualche trasmissione televisiva d’attualità

Fatemi vedere, dolci dame

Le vostre mani, i vostri occhi e le vostre orecchie

Che tutto è predeterminato

E tutto ciò che succede

Ha un senso recondito

Il caso non esiste

E non esiste il paradiso su questa terra

Ma un destino di prove, spesso difficili

In cui pazientare, con serenità

Senza finti sorrisi

Ma col volto calmo, dignitoso, sincero

E i talismani non funzionano

Per ciò che non si può cambiare

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Davvero curioso (Poesia di Roberto Minichini)


Davvero curioso

Il regno fittizio

Di coloro che raccontano bugie

Ai veggenti autorizzati dal sacerdozio

Mentre gli algoritmi censurano

In modo implacabile

Continuativo, pervicace, inquisitoriale

Le visioni sgradite e sgradevoli

Di una sfera di cristallo assai strana

Per mettere a tacere

Chi smaschera le menzogne

Di un potere senza misericordia

E le assurde contraddizioni

Della logica del migliore del mondo possibile

Edgar Allan Poe si è fatto monaco

Pieno di figli illegittimi in mezzo mondo

Ora si dedica alle prediche

Imitando Savonarola

Mentre gli spiriti oscuri volano

Nelle notti di luna piena

Annunciando incubi

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

martedì 19 novembre 2024

Viaggio col corpo astrale nella Palestina occupata (racconto di Roberto Minichini)


Racconto di un viaggio astrale effettuato con l’anima nella Palestina occupata e sofferente

Il corpo sottile ed invisibile dell’essere umano è collegato con una corda di colore chiaro argento all’ombelico, e quando si dorme l’anima lascia il corpo tramite questa corda, per quello che si dice nella tradizione islamica che il sonno è la piccola morte. Dopo la ingiusta ed illegale dichiarazione Balfour del 1917 la Palestina araba ha cominciato ad essere colonizzata ed occupata ed è iniziato così un conflitto che dura da oltre un secolo, e che nelle profezie islamiche sui tempi ultimi è stato previsto e ha una natura non semplicemente e banalmente politica e territoriale, ma veramente escatologica. Il progetto estremista nazionalista ed imperialista di cacciare tutti i palestinesi dalla propria terra, di impadronirsi per sempre dell’intera Gerusalemme, e di espandersi anche verso altri territori arabi, in direzione Eufrate, Nilo e sud del Libano, di distruggere la spianata delle moschee a Gerusalemme e costruire il Terzo Tempio, instaurando un regime biblico teocratico messianico fondamentalista, potrebbe portare a conseguenze orribili, capaci di gettare l’intero pianeta in un lungo periodo di caos e conflitti infiniti. L’illusione occidentale di poter in tal modo sottomettere ed umiliare quasi due miliardi di musulmani, che vivono sull’intero pianeta, è una forma di vera stupidità irresponsabile. Con il mio corpo astrale ho fatto un breve viaggio spirituale dell’anima nella Palestina, in particolare a Gaza, territorio martoriato e massacrato che non si arrende affatto e che continua a mostrare una determinazione a non piegarsi alla arroganza dell’occupazione, una resistenza che ha dell’incredibile per i canoni dei nostri tempi moderni, e per noi occidentali, tanto eroici a parole, comodi e sicuri e con la pancia piena, facendo una vita protetta e viziata, privilegiata rispetto alle situazioni in cui vivono tanti altri popoli della terra. Ora sono con il mio corpo astrale a Gaza. Il territorio è una teocrazia sunnita secondo la versione dell’ideologia dei Fratelli Musulmani, e sul terreno molti sono salafiti o con forti tendenze più o meno salafite. Io no sono per nulla salafita e quindi devo stare attento a come parlo e a come mi comporto. Ovunque mi viene detto che la vita terrena è una cosa a cui non bisogna dare importanza. Sembra che costoro abbiano ancora qualche passione per la vita, eppure nei sermoni religiosi parlano sempre di ricordo costante della morte e dell’aldilà. Curioso come certe anime strumentalizzino volentieri la religione per esercitare il potere ed ottenere posizioni sociali, gloria, onori e visibilità in questo basso e passeggero mondo illusorio. Molti invece sono anime pure e sincere, e vanno incontro alla morte come se si trattasse di un pranzo a casa di parenti, con leggerezza e con la determinazione indifferente e serena, senza pensarci neanche un attimo, e già hanno fatto il salto nell’altra dimensione, sperando nella ricompensa del paradiso. Sono seduto dentro una stanza spoglia e squallida a meditare. Non ci sono sedie, o un divano o un letto, o un televisore, non ci sono mobili o quadri, nulla, solo il nudo e grigio pavimento di cemento, e un piccolo tappeto per la preghiera. Ieri ho parlato con una donna che ha perso tutti e cinque i figli e il marito. Le chiedo cosa fa durante il giorno e mi risponde che ha come costante compagnia il Corano, e lo recita giorno e notte. Sua sorella ha otto figli e cinque figlie e la viene a trovare e le porta del cibo. La vita terrena è soltanto un brevissimo viaggio verso la vita eterna, attaccarsi alla vita terrena è come cercare di tenere fra le mani una statua di sabbia, si dissolve inevitabilmente in pochi istanti. La mattina seguente partecipo alla preghiera collettiva, generalmente evito le moschee, e questa non è una moschea, le moschee attorno sono state tutte state rase al suolo durante i combattimenti, questa è una sala di preghiera improvvisata, che entro pochi giorni potrebbe non esserci più. Poco prima dell’alba mi hanno bussato alla porta due giovanotti armati, dovevo venire a fare la preghiera in gruppo, la quale è un obbligo per i maschi adulti, e mi hanno anche detto che chi prega da solo, come generalmente faccio io, è in mano a satana e finirà nel fuoco dell’inferno e le sue preghiere non saranno accettate da Dio. Dopo la preghiera l’imam mi vuole parlare, mi chiede perché non vengo cinque volte al giorno a fare la preghiera collettiva, perché non partecipo mai alla preghiera del venerdì e perché sono sempre a parlare con le donne e mai con gli uomini. Inoltre mi contesta che la mia barba è troppo corta, i miei pantaloni troppo stretti e che i libri di letteratura che accumulo non servono a niente e distraggono dallo studio della religione. Alla fine mi dice che la mia conoscenza della lingua araba è pessima, che io capisco tutto ma che quando parlo faccio ridere anche i bambini e i gatti, che un vero musulmano non è credibile se non conosce alla perfezione l’arabo classico, e che il mondo musulmano è pieno di falsi sapienti religiosi e finti esperti di teologia e diritto islamico, i quali al massimo padroneggiano un arabo mediocre, e quindi sono dei truffatori. Alla fine mi congeda dicendo: il Corano è in arabo, il Profeta era arabo, Mecca, Medina e Gerusalemme sono arabe e l’Imam Mahdi che verrà sarà arabo, Gesù quando tornerà parlerà arabo e preghiera rivolto alla Mecca spezzando le croci, e la lingua del paradiso sarà l’arabo, e Roma in Italia sarà conquista dall’Islam e la lingua di Roma diventerà l’arabo. Mi dirigo verso la mia stanza e noto con orrore che interi palazzi, grattacieli, sono crollati nelle ultime ore, fra l’altro i terribili boati si sono sentiti per chilometri di distanza. Vedo delle scritte: La democrazia occidentale è la religione dei miscredenti ed uccide le donne e i bambini dei musulmani, oppure: Non sono morti coloro che sono caduti combattendo sulla Via di Dio, ma sono vivi presso il loro Signore. Questa ultima scritta è un versetto del Corano. Una bandiera con calligrafia appare su un balcone, c’è scritto: Non c’è divinità al di fuori di Allah e Muhammad è il Suo Messaggero. Un altro verso del Corano appare: Non prendete per alleati giudei e cristiani, essi sono alleati fra loro… Mentre cammino incontro solo per strada, ma queste non sono strade, sono cumuli di polvere e di rovine, un uomo anziano, palesemente cieco, con veste bianca e copricapo bianco in testa. Mi abbraccia, mi bacia sulle guance, mi chiede soldi, o da mangiare o ospitalità. Lo porto in un posto vicino dove come pasto unico preparano una specie di zuppa per poveri di ceci e fave. Mangiamo insieme e ci danno anche un poco di pane secco e piatto, il mio pezzo aveva già della muffa. In una sala di preghiera vicina, veramente piccola, facciamo la preghiera del mezzogiorno insieme. L’imam, questa volta un ragazzo molto giovane, mi dice che Gerusalemme sarà liberata dai nuovi crociati e dagli infedeli, e che lui ed io, come veri fratelli, a Dio piacendo, pregheremo insieme nella Gerusalemme retta dalla Sharia, arabo musulmana vittoriosa, che sorgerà nel futuro. Alla fine cerco di tornare a riposare nella mia spoglia e solitaria piccola stanza, ma dopo una ventina di minuti di cammino, mi accorgo che la stanza non c’è più. Sono arrivati gli aerei della democrazia occidentale e hanno fatto l’ennesimo massacro di civili, distruggendo tutti gli edifici ancora abitabili nel quartiere. Evidentemente il diritto internazionale, e i processi per crimini di guerra e contro l’umanità, sono misure inventate e controllate dall’Occidente, che vengono usate solo contro i nemici dell’Occidente, altrimenti rimangono ipocrita lettera morta. In base a quale diritto e filosofia l’Occidente pensa di poter imporre la sua volontà, le sue decisioni, i suoi ordini, la sua ideologia, la sua giurisprudenza e il suo stile di vita all’intero genere umano su tutto il pianeta? Con il mio corpo astrale da mistico vedo frammenti di futuro e vedo che l’Occidente è entrato in una fase di decadenza e di degenerazione collettiva, che avrà come conseguenza che entro pochi anni l’Occidente sarà solo una componente minoritaria ed assai debole della civiltà umana universale. Quando parlo tutti i giorni con gli occidentali vedo in loro una straordinaria arroganza e supponenza. Imparino l’umiltà, in quanto l’arroganza è una caratteristica delle anime sataniche. Alla fine tutti torneremo a Dio, l’Unico, il Giudice del Giorno del Giudizio.

 Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

La distopica contraffazione del mondo moderno (Roberto Minichini)


La distopica contraffazione del mondo moderno del ventunesimo secolo risulta ben chiara agli occhi dei veggenti del monachesimo solare. I sacerdoti collaborazionisti in ginocchio di fronte agli idoli del nuovo ordine mondiale globale e della ideologia dei progrediti, illuminati e moderni. Sono fin troppo presenti anche discendenti poco credibili di un Karl Marx al servizio dei regimi dittatoriali del capitalismo, che continuano, come i demoni, a voler capovolgere ogni regola naturale e divina, a comportarsi in maniera blasfema nei confronti del sacro, a voler distruggere ogni concezione tradizionale della vita in nome della loro furia iconoclasta di fanatici del progressismo ateo. L’orrore della modernità, della civiltà consumista ed edonista, del laicismo e dell’illuminismo, dell’individualismo spinto fino agli estremi della idolatria del proprio ego, auto divinizzato e reso illusoriamente assoluto. La parola esoterismo, diventata di uso comune fra le enormi masse di emancipati, la quale è spesso solo sinonimo di ciarlataneria e sincretismo superficiale di concetti che non si comprendono affatto, in quanto antichissimi e fuori dalla portata di menti illuministe e progredite nella triste palude del modernismo relativista. La spiritualità alla rovescia, la morale alla rovescia, ogni cosa rovesciata e capovolta, tutto falso, artificiale, prodotto e replicato in massa. Ogni giorno incontriamo indovini che non riescono ad indovinare nulla di vero ed incontriamo maghi che non hanno neanche la capacità di cambiare la propria vita, e siamo spesso ad ascoltare maestri spirituali tuttologi, sincretisti, sapienti universali altamente simbolici ed eruditi, che si dicono magari esponenti della spiritualità della antica Grecia, senza aver mai vissuto un solo secondo della loro vita nell’antica Grecia e senza aver mai incontrato per un solo secondo un antico greco. La ricostruzione libresca di realtà estinte da molti secoli non ha alcun valore. Sembra che la modernità, ossessionata in maniera estremista di concetti illusori e puramente ideologici come progresso ed uguaglianza, vada a cercare poi conoscenze in civiltà dove non c’era alcuna tolleranza o uguaglianza, andando a cercare cadaveri archeologici, per resuscitare magari marginali larve psichiche e spiritiche, con cui infestarsi di demoni idolatri. Questi idoli resuscitati in maniera abbastanza grottesca e fasulla, sono tutti al servizio del nuovo ordine mondiale politeista e relativista morale, e non c’è nessuna differenza fra destra e sinistra politica, due facce della stessa medaglia dell’errore e della deviazione. Abbiamo istruito i nostri discepoli della Vera Chiesa di Cristo Universale che le pretese del Cattolicesimo di Roma fin dalle origini sono false, e che il ciclo della illusione e del primato abusivo degli italiani sulla religione è ormai esaurito. Il Papato di Roma, di cui non c’è alcuna traccia nei Vangeli, cosi come non c’è traccia di cardinali o monaci o monache, e non c’è traccia di cattedrali o culti di statue o santi, questo Papato è disperato, e come sempre ha fatto, si mette al servizio dei poteri infernali di questo mondo per salvare il proprio trono illegittimo. Presto i nostri discepoli entreranno nel Vaticano a cavallo dei propri asini a sei zampe e dotati di tre code. Nelle stanze segrete del Vaticano troveranno un tempio massonico, costruito in seguito al Concilio Vaticano Secondo, il concilio dell’adesione al progressismo, e il patto di fedeltà sottoscritto al falso messia che sta per sorgere, una pergamena, nel contratto si accettano matrimoni vietati dalla Bibbia, il mescolamento delle religioni, il sacerdozio femminile, il transumanesimo e l’abolizione della eucaristia, considerata sessista, patriarcale e poco igienica. L’intero mondo sarà informato dei fatti, evidenti ed incontestabili, in mondovisione, e l’ultimo Papa, in catene, chiederà perdono a tutte le altre confessioni cristiane, per aver preteso di essere il Vicario di Cristo, quando in verità il Cristo non ha nominato nessuno come suo Vicario unico sulla terra. Poche settimane dopo questi avvenimenti Roma cadrà in mano alle truppe arabe e la bandiera islamica sventolerà sovrana e dominatrice su quello che una volta era la capitale dei Cesari e dei Papi. Nessuno difenderà Roma o il resto dell’Italia, in quanto il totale crollo demografico prodotto dallo stile di vita emancipato e progredito, avrà lasciato soltanto una popolazione di esoteristi e maghi ed intellettuali laici, credenti alla religione della democrazia e della parità, consumatori di cibo vegano e libri new age e romanzi politicamente corretti, dall’età media di 76 anni.

Frate e Derviscio Roberto Minichini, l’ultimo Papa di Roma e il Primo Califfo di Roma, che ha scoperto che Pitagora e Platone erano due eretici e deviati, Gorizia, novembre 2024

lunedì 18 novembre 2024

Distopiche visioni di un futuro prossimo (Poesia di Roberto Minichini)


Distopiche visioni di un futuro prossimo

Dove ogni cosa è relativa, soggettiva, virtuale

Usurpazione e ciarlataneria

Dominio assoluto della falsa dimensione digitale

Un linguaggio impoverito e purgato e riformato

Obbediente ai canoni del regno degli emancipati

Sorveglianza ovunque, propaganda ovunque

Capovolgimento di ogni cosa

Sradicamento e distruzione del passato

Ogni certezza demolita

Censura preventiva per motivi ideologici

Esclusione e degradazione nei confronti di chi non si conforma

La storia dell’umanità riscritta al contrario

Il narcisismo e l’individualismo senza limiti come stile di vita dominante

Controllo totale del mercato privato e dell’alta finanza sui governi

Guerre continue e senza fine, una dopo l’altra

Masse di profughi costretti ad abbandonare le terre dei propri antenati

Ognuno imprenditore di se stesso, ogni persona un capitalista in proprio

False religioni, falsi esoterismi, falsi culti, false sette e falsi maestri spirituali

L’intera vita umana interpretata in chiave soggettivistica e relativistica

Al posto di Dio sarà adorato l’ego e le sue esigenze senza fine

Le virtù saranno derise e i vizi considerati meritevoli

Non si riuscirà più a distinguere il giorno dalla notte

O a dire la differenza primordiale fra sole e luna

I classici della letteratura o proibiti i riscritti secondo nuovi canoni

La fase ultima ed estrema del fanatismo ateo modernista

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Siamo anziani lupi neri (Poesia di Roberto Minichini)


Siamo anziani lupi neri

Che vivono da soli

In boschi gelidi e poco generosi

Risparmiati dalla peste dei turisti

Lontani da mercanti, politicanti e pettegoli

Nella oscurità

Dove si mangia poveramente

E si dorme nel freddo

In compagnia di demoni silenziosi

E spiriti agricoli sempre più pigri

Quando eravamo giovani

Abbiamo subito il terrore bolscevico

Dopo aver sopportato le torture

Dell’inferno socialista e comunista

Nei sogni abbiamo lottato per anni

Contro Karl Marx e Lenin

Rifiutando ogni forma di ateismo e materialismo

E non diamo ai filosofi laici

Il diritto di decidere il destino dei popoli

Ci ribelliamo alla modernità e al razionalismo

Alla tirannide scientista e tecnologica

Alla logica luciferina di un mondo senza sacro

Alla usurpazione di chi capovolge l’eredità del passato

E difendiamo le ancestrali sorgenti della nostra anima

Gli zombie amorfi della omologazione globale avanzano

In masse oceaniche, tutti uguali, indottrinati

Un incubo, distopico, machiavellico, modernista

Che sarebbe piaciuto ai teorici dell’umanità meccanica

Dove tutti parlano allo stesso modo

Dove tutti si vestono alla stessa maniera

Dove tutti hanno la stessa visione del mondo

Dove tutti hanno rinnegato i loro padri e il loro passato

Dove tutti sono vuoti, artificiali, sostituibili, intercambiabili

Solo numeri senza volto del grande regime globale del nulla planetario

Dittatura assoluta, che mente parlando di libertà

Dittatura assoluta, che demonizza il dissenso

Dittatura assoluta, che cancella ogni traccia di opinioni diverse

Scende il buio freddo sugli ignoranti

Che si credono sapienti

Perché hanno imparato a memoria

Il catechismo obbligatorio della nuova era

Scritto e diretto dalle multinazionali e dalle lobby

In tempi passati, i teologi eruditi

Avrebbero parlato volentieri

Del regno capovolto dell’anticristo

L’essere crudele, egocentrico, immorale

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Costretto a lodare versi (Poesia di Roberto Minichini)


Costretto a lodare versi

Di una banalità penosa

Per dare il tributo obbligatorio

Allo spirito totalitario

Dei tempi emancipati

Nella mia anima invece tutto ciò mi fa ridere

E ci vedo una civiltà priva di concetti profondi

Ossessa dalla omologazione

Mentre io credo profondamente alle differenze

E il regno della uguaglianza forzata è una dittatura

Che censura, perseguita, obbliga

I dissidenti

Difensori delle concezioni tradizionali

A sottomettersi al nuovo credo illuminato

Le utopie portano all’inferno sulla terra

Il realismo, l’equilibrio e la moderazione

E il tenere conto di antichi costumi e tradizioni

Sono forme di saggezza, oggi demonizzate

Dalle masse di fanatici della rivoluzione culturale

Quando la mediocrità e l’invidia e la frustrazione

Hanno la meglio, e vogliono riscrivere la storia

Siamo nella logica del giacobinismo estremo

E il degrado avanzerà senza fine

Innalzando statue ad incapaci e nullità

Realizzando le fosche visioni di George Orwell

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Non siamo nostalgici dell'estate (Poesia di Roberto Minichini)


Non siamo nostalgici dell’estate

E delle amicizie facili

In quanto viviamo più nello spirito

Che nelle fallaci sensazioni esteriori

E siamo anche privi di ambizioni

E non crediamo alla giovinezza perenne

E non leggiamo i giornali

Ma siamo sempre e soltanto in compagnia

Degli alberi, delle nuvole, e dei cimiteri

E i materialisti e gli edonisti, si illudono

Una illusione che oscura l’anima, ed è di tempo limitato

In quanto poi cala il sipario su ogni messinscena

E questo universo è afflitto da fin troppi improbabili maestri

Spirituali, esoterici, mistici ed esistenziali

Tutto ciò è alquanto ridicolo

E ci si rifugia sotto gli alberi silenziosi, anche nel freddo

A conversare tramite preghiere con Dio

Stando lontano dalla modernità e dalla quantità

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

domenica 17 novembre 2024

Abbiamo cercato di scalare le montagne (Poesia di Roberto Minichini)


Abbiamo cercato di scalare le montagne

Che non sono accessibili

Per noi poveri e modesti cercatori

Di un Sacro Graal di cui abbiamo letto

In un libro

Di cui non ci ricordiamo più il titolo

E mentre sogniamo le montagne sacre

Ci accontentiamo di ogni cosa

Cioè di vane speranze

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

mercoledì 13 novembre 2024

A cosa ti serve un impero (Poesia di Roberto Minichini)


A cosa ti serve un impero

Quando dovrai affrontare il giudizio di Dio

Ed ogni povero mistico derviscio che vive di elemosine

Fedele alle sue preghiere

Lontano dai peccati, dalle perversioni e dalla idolatria

Riceverà una stazione molto più alta in paradiso

Di infinite quantità di oppressori, imperialisti e tiranni

Giustamente dicono i cristiani

Che gli ultimi saranno i primi

E i primi saranno gli ultimi

Correre dietro alla gloria, alla fama, al potere

Accumulare ricchezze, che neanche si possono consumare

Non serve a niente, ed è illusione da stolti ed ignoranti

Nell’altro mondo nessuno sarà interessato

A sapere che eredità ha lasciato sulla terra

E sarà in compagnia solo della sua purezza, fede e preghiere

Il mondo materiale è un palcoscenico di finzioni

Dove tutti i mortali attendono di passare alla vita eterna

In un ciclo continuo di ricambio, fino alla fine dei giorni

E nessuna creatura è Dio, e nessuna ha poteri divini

Siamo tutti uguali, deboli e peccatori e limitati ed imperfetti

Abbandona i bassi piaceri e le trappole degradanti dell’ego

E pensa al tuo destino eterno

Che nell’altro mondo sarai solo

E non ti porterai dietro

Neanche un soldo e neanche un amico e neanche un figlio

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

A piedi faccio molti pellegrinaggi (Poesia di Roberto Minichini)


A piedi faccio molti pellegrinaggi

Verso luoghi sacri nei boschi

Dove abitano le anime dei santi del passato

Essendo io, qualche volta

Derviscio e sciamano ed esorcista

Con devozione libero gli alberi ancestrali

Dalla presenza di globalisti, laici ed emancipati

Affinché i demoni non possano interferire

Nelle mie visioni di veggente teocratico

Ove si preveda l’apertura di un grande abisso nero

Questa è la storia, assolutamente vera e certa

Sul crollo a tappe della civiltà digitale moderna

Che non distingue più il sole dalla luna

E in maniera ossessiva capovolge la cosmologia

Mettendo ovunque la luna al posto del sole

Lucifero capovolge ogni cosa

Mentre gli angeli stanno in silenzio a guardare

Inorriditi

Non temete, cari angeli

I globalisti sono posseduti e cavalcati

Da entità spiritiche di bassa morale

E i loro filosofi patetici sono segno chiaro

Dell’arrivo dei tempi finali della decadenza

Previsti dalle profezie escatologiche

L’epoca dell’amorfo della uguaglianza meccanica

Degli esseri umani robotizzati volanti e digitali omologati

Del nudismo di massa di plastica ridicolo e noioso

Della cancellazione antinomica della etica tradizionale

Noi, che siamo santi, dervisci, sciamani ed esorcisti

Facciamo gli segni di scongiuro magici potentissimi

Di fronte all’abisso nero enorme

Che si apre per inghiottire nel nulla perenne

Masse enormi di omologati individualisti

Che non sanno neanche votare come si deve

Facendosi ingannare

Da false destre e false sinistre, tutte fazioni globaliste

E credono pure ai giornalisti menzogneri e collaborazionisti

Accettando ideologie inventate da lobby dell’alta finanza

Mentre noi, nudi, puri, asceti e liberi pensatori dogmatici

Siamo in montagna a meditare e a pregare

Conoscendo i segreti del Tao, dello Yoga e del Catarismo Ottomano

Vedendo con nitida chiarezza, metafisica e gnostica

La fine a rate di ogni incubo moderno

E l’avvento del Restauratore

Trionfante e monoteista e teocratico assoluto

Anche se ciò, questo è certo

Agli idolatri emancipati dispiacerà moltissimo

In quanto il progresso, è una falsa religione

E il ritorno delle caste e dei brahmani

Inevitabile, come l’arrivo del sole a mezzogiorno

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Puoi tenermi per mano (Poesia di Roberto Minichini)


Puoi tenermi per mano

Ora, che abbiamo siglato il patto

Scritto in bella calligrafia araba

In quanto io sono uno spirito romantico

Ma non invitarmi a ballare

E non farmi ascoltare nessuna musica

In quanto ballare è proibito

E la musica è il canto del demonio

Non avere paura

Della mia enorme barba e del mio turbante gigante

Le bandiere nere che vedi sventolare attorno, sono sacre

E ti danno il benvenuto nel territorio della vera teocrazia

Vogliamo avere un poco di riposo, e fare l’amore in maniera legittima

In questo paradiso terrestre, governato con pugno di ferro

Dove Adamo ed Eva sono eternamente uniti

Chi separa Adamo ed Eva, i quali sono destinati all’amore

Partecipa al progetto del diavolo, che vuole mettere Adamo contro Eva

Tutti gli idolatri alla fine sono la stessa cosa

Essi odiano il Creatore e si ribellano a Lui

Progressisti e reazionari, uniti contro Dio

Noi invece preghiamo rivolti verso la Mecca

E non ci importa dell’opinione pubblica, mutevole e labile

E faremo esattamente il contrario di quello che vogliono i padroni del mondo

E noi non siamo liberali, e non siamo comunisti e non siamo fascisti

Noi rifiutiamo tutte le ideologie umane, rifiutiamo la modernità

Sepolti nel medioevo, siamo oscurantisti, retrogradi e molti felici

L’ultima cosa che vogliamo è sottometterci e prendere ordini

Da supposti emancipati di ogni genere

E da versioni ridicole maoiste demagogiche della religione

Noi siamo come le pietre, immobili, rigidi

Già in vita siamo morti

E la morte è la vera vita

Non abbiamo bisogne di mummie materialiste

Che si illudono di stare per sempre

Su questa miseranda terra

E non si rendono conto

Che la vita è solo un breve viaggio in treno

Da cui tutti dovranno presto scendere

E bellezza e giovinezza e sensualità

Sono strettamente collegate e necessarie

Giochi meravigliosi della natura

Che preparano a fertilità e nascite di nuove creature

E non giochi futili di vanità ed esibizionismo vacuo

Noi non abbiamo bisogno di intellettuali o attrici

Possiamo fare a meno di filosofi, conferenzieri, giornalisti

E anche di

Pittori, musicisti, esoteristi, massoni e partiti politici

Tutto ciò è illusione e trastullo dannoso

Che distrae dalla preghiera

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

martedì 12 novembre 2024

Nelle opinioni dei lettori entusiasti (Poesia di Roberto Minichini)


Nelle opinioni dei lettori entusiasti

Abbonati alla Gazzetta della Legge Sacra

Dei discepoli tiepidi e dall’anima modernista

E degli aspiranti studenti del seminario teocratico

Che chiedono udienza al sultano conservatore

Un vero ottomano, mistico sufi ed oscurantista medievale

Emerge

Il loro essere condizionati

Dallo spirito dei loro tempi

Prima la lotta di classe fallimentare

Poi l’artificiale culto dell’io assoluto

Della uguaglianza utopica da atei ed idolatri

Senza limiti

Un credo recentissimo, falso ed eretico

Finanziato dalle centrali globaliste

Segno di una civiltà assurda

Destinata a cadere su se stessa

Nel deserto del nulla

E nella immoralità relativista

Dove ogni cosa è soggettiva, amorfa

E i legami più saldi rovinati

Per creare l’individuo assoluto

In verità sono masse di disperati

Costretti a fingere di essere sempre

Felici vincenti e molto sapienti

Con le idee politiche giuste

Sempre le stesse, propagandate ovunque

Emancipati, moderni e tanto progrediti

Masse di pseudo esoteristi e di coach esistenziali ad ogni angolo

Il sacro tradizionale deprecato

Nuovi e fasulli culti, fintamente antichi

Venduti ai cercatori spirituali edonisti del fine settimana

Il vuoto assoluto

Di contenuto ed essenza

Tempi ultimi, sovversione in ogni campo

L’estinzione demografica incombe

La cultura tradizionale demonizzata e sradicata

Mentre i ciechi danzano e festeggiano

Convinti di essere la grande civiltà illuminata

Distorsione cognitiva di massa assai grave

Di un mondo destinato a sparire

Deriso e disprezzato

Da chi difende valori e principi ben più forti

Mentre gli idolatri e gli atei laici fanno i loro piani

Dio fa piani ancora migliori

E non c’è peggiore ignoranza

Della ignoranza spirituale e metafisica

Sarà il tempo, e saranno i fatti storici

A dare ragione al poeta teocratico tradizionalista

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

 

lunedì 11 novembre 2024

I dibattiti teologici non servono a niente (Poesia di Roberto Minichini)


I dibattiti teologici non servono a nulla

E il razionalismo arrogante

Non porta da nessuna parte

Mentre le sette e le scuole di pensiero si moltiplicano

Ognuna ferma alla interpretazione letterale

Delle proprie fonti parziali

Esiste una dimensione luminosa

Dove l’anima in viaggio

Sperimenta direttamente il Vero

In quel momento ogni teologia dogmatica

Cessa di esistere, per sempre

E anche le faccende transitorie di questo basso mondo

Contano meno di una ala di una zanzara

Non importa avere ragione di fronte alle altre creature

Importa avere un colloquio intimo con il Signore

E invece di discutere all’infinito

Su dove mettere le mani durante la preghiera

Comprendere per illuminazione interiore

Il significato ultimo essenziale della preghiera stessa

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Sono gli oceani della sapienza gnostica (Poesia di Roberto Minichini)


Sono gli oceani della sapienza gnostica

Che fanno sentire l’anima felice

Immersa nella gioiosa fioritura

Degli svelamenti e degli stati intuitivi

Mentre i sogni parlano, parlano anche fiori

E l’interpretazione esoterica della Legge Sacra

Ne conferma ogni singola parte

I Profeti e i sapienti sono venuti

Per indicare alle anime la via verso il paradiso

Non servono libri accumulati

Che sembrano come volumi sulla schiena di un asino

Se si vive nel buio e nel peccato

Nella idolatria della dispersione illusoria

Nel materialismo della vita contingente

E si promuove l’errore e il vizio

Tacendo di fronte a tiranni ed oppressori

Il cui ego vuole solo potere e dominio e gloria

Ci sono certi ignoranti che si credono eterni

Investendo tutto su una esistenza terrena breve

Ma il peggiore idolo è l’ego

Ed è lo stesso idolo preferito da satana

Non esistono solo idoli fatti di immagini e pietre

Il criterio della verità non è la maggioranza

E non sono i desideri e i bassi istinti misura di giustizia

La strada vera si distingue chiaramente

Dalle infinite vie della deviazione

E mentre il Maestro dei mistici

Insegnava l’Uno ovunque

Trascendente ed immanente

Non ha mai predicato nessun sincretismo

E nessuna guida spirituale autentica

Mescola le religioni come in un tempio massonico

La preghiera costante illumina lo spirito

E fa comprendere i testi della dottrina sacra

In quanto si vede col cuore e non con la mente

E il vizio, il peccato, l’ego e l’idolatria rendono ciechi

Meglio pregare tanto e sembrare peccatori ignoranti

Che essere servi del materialismo e degli istinti

E scrivere trattati lunghi di filosofia dialettica

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Finalmente liberi (Poesia di Roberto Minichini)


Finalmente liberi

Dalle catene del laicismo ateo

Siamo in compagnia di angeli

Che vivono di un nettare paradisiaco

Permanenza nella teocrazia sacra

Diffidenti nei confronti

Di demagogie populiste e socialiste moderne

Noi crediamo alla autorità dei sultani

Ed invochiamo i Nomi di Dio intensamente

Vivendo di monoteismo assoluto

Come sono belli i luoghi di culto

Senza immagini, statue o altri idoli

Egli è Uno

Lui è l’Unico

E l’Unicità dell’Esistenza si manifesta ovunque

Come epifania miracolosa

Degli attributi divini

Le anime si purificano con il pentimento

E si sporcano seguendo i desideri

Noi non crediamo alla libertà dell’ego

Ma alla sottomissione dell’ego

A Principi Eterni, Assoluti

Impersonali, perenni, non soggettivi

E crediamo alla legge naturala creata da Dio

Al paradiso e all’inferno

Agli angeli e ai demoni

Alla verità della fede

E alla falsità della miscredenza

Alla santità e alle sue stazioni gerarchiche

E al peccato e agli abissi a cui trascina

Non diamo retta a stregoni ed idolatri

E baciamo invece la mano

Alle guide spirituali e agli uomini che pregano molto

Ballare misticamente

Al ritmo del tamburo estatico

E ripetere, all’infinito

Uno

Uno

Uno

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Il karma è una bella legge inevitabile (Poesia di Roberto Minichini)


Il karma è una bella legge inevitabile

Chi semina male raccoglie male

Chi diffonde tenebre raccoglie tenebre

Chi diffonde selfie raccoglie selfie altrui

La civiltà digitale globalista transumanista

Una specie di inferno, che si proclama paradiso

E l’inganno costante del virtuale diventa religione

La scomparsa del Principio solare

Una inversione in tutti i campi, che si osserva

Dal culto dei brahmani al culto dei fuori casta

Lo spegnersi del sacro impersonale, la dittatura del soggettivismo

L’avvento di masse amorfe prive di memoria storica

Solo l’andare come profughi

Verso la montagna sacra fatta di ghiaccio

Ora ci può salvare

Dall’orrore di un comunismo capitalista planetario

Le telecamere sanno tutto di te, ma anche gli algoritmi

Le lobby ti prescrivono come pensare e parlare

Un bellissimo progresso emancipatorio

Che crea oceani di disperati, infelici, frustrati

Quando si perde il centro saldo dell’essere

E ci si fonde con il senza forma relativista

Ogni cosa è legittima e nulla è sacro

L’essere umano che si mette al posto Dio

E invece diventa solo servo di forze infernali

Noi non abbiamo bisogno della quantità di voti

O della inutile opinione pubblica

Siamo alla ricerca di santi, dall’anima pura

Coloro che ci insegnano

Non la legge dell’ego e dei bassi istinti scatenati

Ma della ascesi e della trascendenza

I santi sono sempre più rari

E non fanno comizi o conferenze

Il mondo terreno è una illusione breve

Un mistico vede tutti gli esseri

Come cadaveri che camminano

In direzione della eternità

Dove a nessuno importerà nulla

Di governi, territori, giornalisti

Influencer, fake news o progresso sociale

Ideologie, partiti, economie

Nella tomba tutti porteranno soltanto una cosa

Le proprie preghiere e buone azioni

Vano è il mondo, vani i desideri mondani

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

domenica 10 novembre 2024

Grazie alla nostra infallibile sfera di cristalli teutonica (Poesia di Roberto Minichini)


Grazie alla nostra infallibile sfera di cristallo teutonica

Ben poco New Age ma molto patriarcale e solare

Noi vediamo tutto, noi sappiamo tutto

In quanto veggenti tedeschi patrioti e giocatori di scacchi ermetici

Gli spiriti ancestrali ci obbediscono, e sono forti

Essi si manifestano in sedute spiritiche poderose ed oceaniche

Dopo la riconquista della Germania

Galoppando sui nostri cavalli bianchi ed alati, trionferemo

Cantando gli antichi inni della Prussia Ottomana dei padri

In marcia per avere ordine, disciplina, legalità e leggi tradizionali

E la liberazione di Berlino dalle marionette delle multinazionali

Si tornerà a parlare il tedesco antico vero

Non quello contraffatto dalle lobby della decadenza

Sarà estirpata la birra, bevanda estranea al popolo tedesco

Un uomo guiderà il governo, un uomo vero

Che mangerà cani e gatti, e sarà molto grasso e molto barbuto

Sarà la fine del bolscevismo e del veganesimo e dell’anarchia

Niente più aiuti economici per chi non lavora

Il servizio militare sarà obbligatorio

E durerà dieci anni, solo per i maschi, selezionati per durezza

Ovunque sventoleranno le bandiere gloriose

Della Prussia Ottomana rinata

Il saluto pubblico per strada, imposto

Sarà un rutto gigante dall’odore di fragola

Fratelli tedeschi, saremo liberi

E torneremo uomini veri al servizio del dio Odino

La televisione invece di mentire, come fa oggi

Manderà in onda il grande e nuovo capo

Dal ciuffo biondo, la grande barba e la pancia enorme

Mentre pranza mangiando cani e gatti e parla al popolo finalmente sovrano

Egli dirà:

La tecnologia tedesca è la migliore del mondo

L’industria tedesca è la migliore del mondo

La lingua tedesca è più solare ed arcaica del mondo

Tutti i minareti della Germania patriotica

Proclameranno la rinascita dell’Impero

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

L'universo distopico (Poesia di Roberto Minichini)


L’universo distopico

Degli omologati emancipati

Che nei quattro angoli del pianeta

Dicono tutti le stesse cose

Fedeli alla nuova dottrina

Che ha superato le cattive superstizioni

Di un passato di ignoranti oppressori

Accusando l’intero genere umano

E tutta la storia dell’umanità

Solo oggi hanno capito la giustizia

Ma forse è soltanto una ideologia totalitaria

Per mediocri masse di consumisti individualisti

Dove si compra anche il sacro falsificato

E si inventano religioni e culti ogni giorno

Oltre a un dizionario riscritto

Benvenuti nel mondo previsto da Orwell

Le cui contraddizioni sono evidenti

A chi legge i libri dimenticati

Di antichi custodi della sapienza

Le versioni autentiche, integrali

Non riscritte dai moderni censori emancipati

O dai commentatori del partito della uguaglianza coatta

I quali prendono il loro ego per una divinità

E i loro bassi istinti per alta filosofia

Aprendo a dimensioni che portano verso la rovina

Individuale e collettiva

Di un universo capovolto e sempre più grottesco

E come gli zombie si dirigono verso catastrofi tristi

Con ciechi che guidano altri ciechi

E le profezie dei libri sacri sono vere

Ma gli idolatri sono privi di orientamento e ciechi

Mentre solo l’amore e l’unione

Sono la via verso il bene e l’armonia

E il rimanere fedeli a se stessi

Seguendo le orme di chi ci ha preceduti

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Lo specchio magico (Poesia di Roberto Minichini)


Lo specchio magico

Non è donato al volgo

Il quale ottiene solo

Scambiando sempre

Pietre prive di valore per pietre preziose

Volgari imitazioni

Mentre la sovversione delle caste avanza

Creando gerarchie artificiali

I brahmani, santi e puri e nudi

Si sono ritirati nelle montagne inaccessibili

Chiedendo all’Assoluto

Protezione dal caos planetario

Ed usando oracoli particolari e strani

Di cui non ci sono insegnamenti scritti

In quanto gli scritti sono fatti per deviare

Verso parziali errori

Eresie gettate per le masse, in pasto

Con il cielo che tace, spento e freddo

Le stelle non parlano affatto

Esse sono mute

Quello che parla sono gli spiriti

I quali sanno qualcosa

E molto ignorano

Mescolando verità a falsità

Assieme a molto poco chiare

Dichiarazioni generiche, che lasciano dubbi

Mentre gli oracoli aristocratici basati sulle caste

Ereditati da antenati di alto lignaggio iniziatico

Per pochi momenti intensi

Donano la visione del futuro

Come un fulmine a notte fonda

Svelando i meccanismi misteriosi

E le aritmetiche soluzioni

Ad enigmi oscuri ed oscurantisti

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Come monaci itineranti (Poesia di Roberto Minichini)


Come monaci itineranti

Per nulla aggiornati

Tantomeno moderni

Camminiamo per le strade del mondo

Piene di peccati e menzogne

A piedi nudi

E vestiti poveramente

La nostra barba immensa

Ci rende uomini

Lontani dalle innovazioni

Del ventunesimo secolo

Che non riconosciamo affatto

E mentre pratichiamo esorcismi

Scacciando demoni

Ci dedichiamo alla preghiera perpetua

Alla azione

Preferiamo sempre e soltanto

La contemplazione

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

I veggenti pubblici applauditi (Poesia di Roberto Minichini)


I veggenti pubblici applauditi

Che falliscono sempre

Mentre fanno conferenze

Ispirate alle mode dominanti

Abusano di parole altisonanti

E sembrano prodotti in fabbrica

A livello globale

Sempre lo stesso linguaggio

Credendosi originali

Adempiono ai loro compiti

Di sudditi ignari

Mentre le loro visioni

Mai si avverano

E neanche se ne accorgono

Che la verità sta altrove

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

sabato 9 novembre 2024

Non possiamo che coltivare la speranza (Poesia di Roberto Minichini)


Non possiamo che coltivare la speranza

Di un ritorno all’epoca dei lupi

La quale comunque ci sarebbe indifferente

Come tutte le altre epoche

Dell’errare umano su questa terra

Oceaniche masse di emancipati si riversano sulle strade

Esse finalmente sono liberate dal giogo della superstizione

A forza di progredire si progredisce verso l’abisso

Tormentati dal proprio ego che non vuole invecchiare

In quanto materialismo ed idolatria

Impediscono di vedere l’Uno

E di accettare la limitata durata

Di un passaggio veloce nel basso mondo terreno

La contorta logica della modernità

Dissacra ogni valore e lo destruttura

In quanto le anime sono lontane dal Principio

Immerse nel flusso dei desideri

Sono cadute preda

Di autodeificazione permanente

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Mentre il Kali Yuga (Poesia di Roberto Minichini)


Mentre il Kali Yuga

Nella sua fase finale

Inverte ogni cosa

E le masse gioiscono

Delle nuove scoperte

E concezioni rivoluzionarie

Tutte false ed illusorie

Frutto di profonda ignoranza metafisica

I monaci si allontano muti a piedi

Cercando rifugio presso isole disabitate

Per non sentire analisti politici

E maestri di vita

Cercando solo e soltanto

Di meditare nudi sopra una pietra

E concentrarsi su un fiore

Dai colori naturali ed autentici

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

venerdì 8 novembre 2024

Anche questo amore (Poesia di Roberto Minichini)


Anche questo amore

Fa parte della storia

Delle spirali dell’assurdo

In cui si toccano le nuvole

Non bisogna parlare con tutti

Solo con le anime limpide

Un fiore autentico rimane un fiore

E il ballo continua

Lentamente

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

La moltiplicazione poco gioiosa (Poesia di Roberto Minichini)


La moltiplicazione poco gioiosa

Delle amicizie

Apre alla prospettiva di tante domande

Sul tanto vituperato concetto di quantità

Mentre, spesso, la solitudine

Può essere una compagnia migliore

Di tanti contemporanei

In quanto la solitudine è onesta

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Chi ti cerca ti troverà (Poesia di Roberto Minichini)


Chi ti cerca ti troverà

Come il sole che sorge comunque

Nonostante qualcuno spera di no

Nessuno è destinato a tutti

E si spera

Che la menzogna si sciolga

Come la neve quando fa caldo

Tutto è vano

Anche le cose importanti

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

La città del desiderio non esaudito (Poesia di Roberto Minichini)


La città del desiderio non esaudito

Che forse vive da tante estati

Si osservano le strade

Con una popolazione indifferente

Fra alti e grigi grattacieli

Forse assai produttivi

Mentre di notte i segreti vivono

Nell’intimo di cuori

Dalle ambizioni smodate

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

giovedì 7 novembre 2024

A noi piacciono le dimensioni polari dell'essere (Poesia di Roberto Minichini)


A noi piacciono le dimensioni polari dell’essere

E il rigore degli universi nordici

In fuga dal regno oscuro decadente

Dell’individualismo e del consumismo

Dove regna la setta degli illuminati

Lasciamo alle masse l’illusione di essere libere

Mentre noi siamo mistici isolati

E nuotiamo nudi nei mari freddi

Con le nostre concubine bionde scandinave

Indifferenti alle prediche degli emancipati

Ridendo nella notte

Degli indovini che non sanno indovinare niente

Accompagnati da maghi che non hanno alcun potere

Maestri spirituali fasulli ovunque

Analisti politici e filosofi in numeri infiniti

Oltre alle loro chiacchiere ed illusioni

Di nani alla ricerca del trono imperiale

Kali Yuga, modernità, un incubo

Il regno della quantità amorfa come dogma

Capitalismo e comunismo

Due facce della stessa realtà

L’avvento delle masse

Omologazione forzata ed imposta

Il serpente globale che domina anche i pensieri

Mentre noi siamo liberi

E rendiamo onore perenne

Alle tombe dei nostri padri eroici

Luce del Nord, Luce escatologia dei tempi finali

Nudi e selvaggi come i lupi

Prevediamo il futuro

Grazie a doni aristocratici innati

Rispettiamo le gerarchie antiche

E non facciamo conferenze

E non concediamo interviste

E non partecipiamo ad alcun dibattito

In quanto siamo ospiti perenni ed erotici

Dei cavalieri della Tavola Rotonda

 

Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024