Una volta correvo con le rose in mano
Il cielo sembrava
Una manifestazione serena del Divino
E i campi, infiniti e gloriosi
Avevano qualcosa di profondamente autentico
Ancestrale
Avvolto in una aura di Bene ed Amore
Forse ci sono gli angeli che decidono
Del destino degli uomini
E proteggono dai blasfemi in forma umana
Che popolano un cosmo alla deriva
Per me c’è il rifugio
La resistenza metafisica esistenzialista
Nella bellezza e fecondità femminile
Nella mistica apocalittica e teocratica
Nel cestinare tutti i giornali e tutti i partiti politici
Appartengo alla confraternita nudista
Dei poco educati e poco politicamente corretti
Contemplativi erotici lettori di René Guénon
Il quale era un eretico irrazionale ed antimoderno
Cavalchiamo furiosi su cavalli pazzi
Verso orizzonti di catastrofi inebrianti
Dettati dalla spirale di follia intransigente
Che vittoriosa e disgustosa, barbarica
Si avvolge su se stessa
Domina un pianeta nemico di Cristo
Popolato da demoni, mostri e pazzi pericolosi
Ormai siamo santi, esoterici e puri
Pratichiamo la magia oscura e peccaminosa
Colpendo con l’anatema sacro
E le preghiere accanite teocratiche assolutiste
La orrenda civiltà capovolta transumanista
Infernale manifestazione dei tempi ultimi
Roberto Minichini, Gorizia, luglio 2024
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