I miei cari figli
Dovranno leggere nei libri di storia
Che il loro padre
Non ha mai amato la grappa o la birra
Da iconoclasta
Ha sempre lottato come Savonarola l’ossesso
Posseduto dallo Spirito Santo Ottomano
E dal Dono delle Lingue da Poliglotta
Contro gli alcolici e tutti gli altri vizi
E quando incontrava il sultano ad Istanbul
Gli consigliava politiche tiranniche proibizioniste
E gli ha sempre indicato
Di avere come priorità strategica assoluta
L’aumento demografico esponenziale
Grazie a Dio onnipotente
I miei figli
Non cresceranno sotto il regime di indottrinamento
Della ideologia antinomica del nuovo ordine mondiale
Propagandata 24 ore al giorno in Occidente
Ma rifiutata dall’intero genere umano ancora libero
Soprattutto da chi ha un sentimento religioso tradizionale
E sono legioni immense
E alla fine vincerà chi avrà più gente
E Dio ricompenserà tutti per ciò che si meritano
In quanto una civiltà moribonda ed infeconda
Si estingue e non può mai vincere
Noi invece dovremo essere miliardi
Scacco matto
Roberto Minichini, Gorizia, luglio 2024
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