Non possiamo che rimpiangere
Il regno delle vecchie macchine da scrivere
La razionalità pacata ed umana
Della Germania di pochi decenni fa
Quando ancora si rispettava
La lingua letteraria tedesca
Non storpiata da ideologie
Del politicamente corretto totalitario
E quando il liberalismo
Era vero rispetto, libertà, cultura
Ed ognuno poteva pensarla come voleva
Gli scrittori cercavano di essere complessi
E controcorrente, bastian contrario
Indigesti, non controllabili
Animati da forte senso critico
E nelle loro pagine, spesso
Ci si perdeva in meandri, labirinti
Che facevano meditare
Profondamente e sinceramente
Sulle tragedie, i conformismi di ogni colore
La meschinità dell’umanità e del potere
Le inevitabili e spesso tristi
Difficoltà delle vite umane
Germania!
Torna a te stessa!
E che risorgano gli scrittori tedeschi
Liberi, geniali e non sottomessi
Ai dogmi imposti dai poteri vigenti
O dalla umana mediocrità
Roberto Minichini, Gorizia, luglio 2024
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