Forse si può dire
Che la luna, la luna piena
Scenda ogni tanto sulla terra
La tua grazia e la tua bellezza
Ma prima di tutto la tua dolcezza
E il tuo essere cosi priva di ambizioni
Persa in una perenne dimensione mistica
Fatta di meditazioni, silenzi, e lontananza dal mondo
Sono incantevoli e rare qualità
In un cosmo umano fatto di apparenze
E di continue corse verso il nulla
Tu sei la pace, tu sei un angelo
Una volta c’erano le persone autentiche
Che non avevano bisogno di parlare
Per capirsi, abbracciarsi
Tenersi per mano
E parlare con l’albero sacro nel bosco
Tu che facevi il bagno nuda nel piccolo lago
Passavo per caso, con un libro sotto il braccio
Guardavo incantato, fissavo sedotto
E quando tu ti sei accorta di me
Ho finto di non vederti, ho finto
Di contemplare misteriose nuvole nel cielo
Sono un pagano romano che crede
Nella sacralità della terra e della natura
E nella Bellezza come forma di Divinità
Tu invece sei studiosa del Giappone
E leggi grossi volumi sul Buddhismo Zen
Vuoi che io ti insegni la magia e l’astrologia
Mentre ti massaggio con un finto massaggio tantrico
Di mia invenzione
E ho le mani di luce, come un sacerdote antico
Su un corpo di luce che studia l’Oriente
Ambedue capiamo
Che non c’è niente da capire
Che ogni cosa è ora
Completa
E fatta di fiori magnifici
Roberto Minichini, settembre 2023
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