Lunghe sono le passeggiate solitarie
Nella immensa natura vergine
Che ci ha partorito tutti
Espulsi dal paradiso terrestre
Nella dimensione materiale dell’impermanenza
Ogni cosa nasce, cresce, soffre, invecchia e muore
Come le piante immobili che vengono salutate
Con una carezza
Ho cercato di tramettere un poco di storia dell’illuminismo
A severi settari detentori della verità assoluta
Come parlare a un muro
Continuo a pensare
Che il mondo vada letto al plurale
E che se tutti danno ragione a se stessi e torto agli altri
Si vive in una illusione stolta e non si è per nulla saggi
Ognuno contento della propria tribù, della propria setta e
del proprio partito
Scambiare il parziale per universale
Il fazioso e limitato per il vero supposto indiscutibile
Gli alberi possono trasmettere molte conoscenze
E gli spiriti dei morti sussurrano con il vento
Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2024
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